Sembra una nave da crociera incagliata nel cuore pulsante della città. E invece è The Louis, il nuovo scenografico progetto di Louis Vuitton a Shanghai: una struttura avveniristica a forma di scafo nel cuore commerciale della metropoli cinese, che reinventa l’idea di boutique e la trasforma in un’esperienza culturale immersiva. Dimenticate l’idea tradizionale di negozio: The Louis è un concept space monumentale che fonde moda, arte, design, cucina e storia del viaggio nella mostra Visionary journeys. Tutto dentro un edificio che riproduce una nave a grandezza naturale, ormeggiata tra i grattacieli di Wujiang Road.
[idgallery id="2495260" title="Da Gucci a Louis Vuitton, le borse firmate più desiderate della Primavera-Estate 2025"] Un viaggio nella storia di Louis Vuitton Louis Vuitton ha scelto la metafora del viaggio per costruire un luogo iconico. L'esperienza si presenta come un viaggio nel tempo e nella creatività, tra icone del passato e del presente. La mostra Visionary journeys si apre con una linea temporale che ripercorre le origini del brand. Il design richiama i bauli storici di Louis Vuitton: sovrapposizioni di volumi, dettagli Monogram e una prua che punta verso il futuro. All’interno, un universo da esplorare. Tra boutique, installazioni artistiche e punti ristoro, The Louis è una vera e propria destinazione. Non è un museo, non è solo un flagship store. È una piattaforma culturale, aperta ogni giorno dalle 10:00 alle 22:00, pensata per raccontare la visione della Maison attraverso tutte le sue forme espressive. [idarticle id="2540619,2518212,2120572" title="Da Bvlgari a Louis Vuitton, le nuove boutique aperte a Milano rivoluzionano il concetto di shopping,Tutto su La Beauté Louis Vuitton, la linea makeup firmata Louis Vuitton (in arrivo in Autunno),Un ponte sopra Seoul. Louis Vuitton incanta la Corea del Sud con uno show spettacolare"]
Ogni sala una tappa alla scoperta della Maison Dopo l'ingresso, si entra nella sala Origins: un tributo all'evoluzione dei bauli, tra design funzionale e raffinata eleganza. Dal telaio Gris Trianon alle borse Steamer e ai beauty case, ogni oggetto racconta un’epoca, un'idea, una nuova forma di viaggio. Nella sala Voyage, il viaggio si fa intimo e poetico: pubblicità d’archivio, borse trasformabili, icone come la Keepall e la Neverfull. Un inno alla libertà individuale e all’espressione personale. Nel percorso olfattivo, si scopre che il profumo è un ricordo che resta. Dai flaconi Art Déco di Heures d’Absence (1927) alle fragranze firmate Jacques Cavallier-Belletrud, la sala Parfums racconta l’anima sensoriale della Maison. [idgallery id="2488038" title="Da Chanel a Louis Vuitton, 15 capi e accessori firmati vintage da non lasciarsi scappare"]
Tra sport, libri e savoir-faire Non mancano la sezione sportiva, con i celebri bauli trofeo realizzati per eventi come la Formula 1, FIFA e le Olimpiadi; una raffinata biblioteca del viaggio, con scritti rari di Gaston-Louis Vuitton e un omaggio a Ernest Hemingway; e infine l’atelier vivo, dove strumenti come Louise e Louisette testano ogni creazione, celebrando l’artigianato senza tempo della Maison. [idarticle id="2050363,2532338,2497697" title="Non una semplice boutique: il nuovo store e spazio espositivo firmato Louis Vuitton a Milano,Creatività e sostenibilità: così una maison italiana ''veste il futuro'"]
Un viaggio anche nel gusto: Le Café Louis Vuitton Non poteva mancare un tributo al gusto. All’interno di The Louis, il Le Café Louis Vuitton offre un’esperienza culinaria raffinata e cosmopolita, pensata come naturale estensione del viaggio sensoriale della Maison. A guidarla, lo chef Leonardo Zambrino e la pastry chef Zoe Zhou, autori di un menu che unisce suggestioni orientali e sapori occidentali. Il risultato? Piatti iconici e ironici, come i Monogram Raviolis, il 5th Avenue Lobster Roll, il Club Pont Neuf o il Louis Hao, che fondono estetica, storytelling e savoir-faire gastronomico.