- 25/06/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Audizione Jannotti Pecci, presidente industriali Napoli
Alle ore 8.15, presso l'Aula del II piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ha svolto l'audizione di Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione industriali Napoli, sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale. (25.06.25)
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Alle ore 8.15, presso l'Aula del II piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ha svolto l'audizione di Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione industriali Napoli, sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale. (25.06.25)
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00:00Buongiorno a tutti.
00:30Lo stato di attuazione delle prospettive del federalismo fiscale. Ricordo che allo svolgimento della relazione possono seguire eventuali domande da parte dei parlamentari e quindi la replica dell'audito. Ne ringrazio per la disponibilità dimostrata e cedo quindi la parola al nostro relatore che è collegato in videoconferenza.
00:44Grazie Presidente, grazie a tutti. Buongiorno.
00:48Buongiorno, grazie per l'opportunità che ci date di intervenire.
00:54Noi, come forse saprete, siamo stati la prima associazione di territorio di Confindustria che nel febbraio del 23 ci ponemmo la domanda se il progetto di federalismo fiscale che era stato nel frattempo presentato in Parlamento era in linea con quelli che erano gli obiettivi che un paese come il nostro doveva perseguire e deve perseguire.
01:18Esprimiamo all'epoca una critica molto netta rispetto al sistema regionalistico che negli anni aveva completamente mutato quella che era la sua missione, delle realtà che dovevano occuparsi in via assolutamente esclusiva della pianificazione, della programmazione e viceversa erano diventati dei soggetti che si occupavano essenzialmente di gestione,
01:43con tutte le derive negative che una linea di questo genere comporta.
01:50La questione era diventata ulteriormente problematica con la modifica del titolo quinto del 2001, peraltro come ricorderete tutti, modifica che fu approvata con un consenso parlamentare praticamente vicino allo zero,
02:05in termini di differenza tra voti a favore e voti contrari e che soprattutto nella sua declinazione operativa ha determinato situazioni di grande conflitto tra Stato e Regioni in materia di competenze,
02:17con il risultato che materie delicate come la sanità ma anche il turismo, per non parlare del trasporto pubblico locale,
02:24hanno avuto un arretramento sostanziale proprio per la mancanza di una coerenza a livello nazionale nella programmazione ed anche nella gestione di materie così delicate e così significative come quelle che ho citato.
02:40L'approvazione poi del disegno di legge, come sappiamo, ha subito una significativa revisione da parte della Corte Costituzionale,
02:50per cui oggi ci troviamo di fronte all'esigenza da parte del Parlamento di intervenire per essere coerente con quello che la Corte Costituzionale ha statuito.
03:00Per quanto ci riguarda c'è un aspetto che giudichiamo centrale nell'interesse dei cittadini ed è proprio quello legato ai LEPP, ai livelli essenziali delle prestazioni,
03:10che noi non a caso abbiamo modificato, questo acronimo lo abbiamo modificato in LO, livelli omogenei di prestazioni,
03:18perché il problema non è l'essenzialità sulla quale nessuno discute, ma la questione vera è che questi livelli siano omogenei in tutto il territorio nazionale.
03:27Ed è questa la vera sfida che chi vuole percorrere un progetto di devoluzione di materie, di federalismo, come si è detto, deve cercare di vincere,
03:37perché altrimenti si tratterà di una vittoria di Pirro che servirà soltanto ad aumentare le diseguaglianze tra le varie aree del Paese.
03:44Peraltro il progetto federalista si pone in qualche modo in contrapposizione con quelli che per esempio sono gli obiettivi che l'Europa ci ha dato col PNR,
03:55cioè il superamento delle diseguaglianze.
03:58Quindi noi rimaniamo, se non critici, vigili rispetto al processo parlamentare che porterà alla modifica della legge a suo tempo approvata
04:08e soprattutto alla fase attuativa, perché riteniamo che il rischio che il Paese corre di un'ulteriore divaricazione tra le sue varie aree
04:16possa ulteriormente accrescere laddove non si leggiferasse in maniera sapiente e soprattutto tenendo conto che i cittadini sono tutti uguali
04:27dalla Val d'Aosta fino a Pantelleria.
04:30Questo è il tema vero. Probabilmente occorre un intervento che riporti al centro.
04:36Peraltro il Covid ha dimostrato la incapacità delle regioni di gestire problematiche complesse
04:43come quelle che alle volte si presentano in sanità, tant'è vero che pure in presenza di una competenza sostanzialmente esclusiva
04:50le regioni si sono ben guardate da rivendicarla e hanno preferito che il problema fosse gestito a livello centrale.
04:58Una cosa analoga sta accadendo nei fatti per quanto riguarda il turismo, dove anche in quel caso competenza esclusiva
05:04ai sensi della modifica del titolo quinto del 2001, in compenso finalmente si ha un processo di gestione centrale
05:12che sta facendo registrare al Paese risultati mai ipotizzati nel passato.
05:19Forse bisogna trarre insegnamento da questi fatti per leggiferare in maniera che pur salvaguardando l'obiettivo
05:27di conferire maggiore responsabilità politica ai livelli periferici, non si determina una frammentazione
05:34sul piano soprattutto dei risultati dell'azione politica e dell'azione amministrativa.
05:42Grazie Presidente, chiedo ai componenti della Commissione se vi sono particolari domande, prego
05:50l'onorevole Aloisio.
05:52Volevo ringraziare soprattutto il relatore per la brevità, in fondo accolto all'essenziale,
05:59cioè come l'articolo quinto ha determinato queste diseguaglianze nell'ambito e il conflitto
06:06fra le regioni e in fondo e lo Stato e che mi ha poi suggerito una domanda che mi preme,
06:16il LOP, se lei parla dei LOP, livelli omogenei prestazione per ridurre quindi il gap fra le varie regioni,
06:27quali criteri lei suggerisce di utilizzare?
06:31Intanto dei meccanismi di misurazione della qualità delle prestazioni che siano attendibili
06:40e soprattutto stabilendo dei parametri rispetto ai quali laddove le regioni non dovessero essere
06:46in grado di adeguarsi possa intervenire in maniera efficace ed efficiente lo Stato,
06:52cioè una sorta di reale potere di supplenza da parte dello Stato nelle sue articolazioni
06:58sia ministeriali che amministrative, perché si possa effettivamente puntare alla erogazione
07:08di prestazioni del tutto uguali a tutti i cittadini e non attraverso una essenzialità.
07:14Che cosa significa essenzialità?
07:16Che deve esistere un pronto soccorso in tutti gli angoli del Paese?
07:21Ma questo mi sembra un dato di fatto, bisogna capire questi pronto soccorso,
07:24parliamo ovviamente di una cosa che forse più di altri riesce a darci una immagine plastica
07:31di quello che noi intendiamo, è di tutta evidenza che l'obiettivo vero è fare in modo
07:35che nei pronto soccorsi le prestazioni erogate siano omogenee,
07:39che l'efficienza, l'efficacia, la tempestività sia analoga per tutti.
07:44Questo naturalmente per quanto riguarda la sanità, ma c'è anche tutto un tema
07:49che riguarda la finanza locale, una questione per tutte.
07:54Noi nel sud in particolare, penso alla mia città, abbiamo un gettito fiscale
07:59derivante dall'Imu che è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che per esempio
08:03c'è in una grande città come Milano, ma per quale motivo?
08:06Perché evidentemente le prime case a Napoli sono la stragrande maggioranza
08:10e c'è una quantità di seconde case decisamente limitata, cosa che non accade invece in città come Milano.
08:18Allora occorre introdurre dei correttivi che consentano per esempio ai comuni
08:23di disporre della stessa quantità di risorse pro capite,
08:27e questo indipendentemente dal gettito tributario di carattere locale.
08:33Ma questo è un altro esempio che ho voluto fare.
08:35Quindi l'obiettivo è quello di far sì che tutti i cittadini, tutte le imprese
08:40possano avere non solo gli stessi doveri, ma soprattutto gli stessi diritti
08:45e che questi diritti siano fruibili in maniera omogenea.
08:53C'è la richiesta dell'onorevole Guerra, prego.
08:58Grazie Presidente, volevo fare anche una domanda,
09:01e cioè dal punto di vista specifico della produzione, quindi dell'attività produttiva,
09:09quali problemi vede in modo particolare?
09:12Quindi mi riferisco ad esempio al tema della perequazione infrastrutturale,
09:18che mi sembra uno dei temi forse più in sofferenza in questo momento,
09:24se anche qualche dato, qualche evidenza da portare.
09:27Grazie.
09:29Grazie, Don Ricola.
09:30Allora, intanto cerchiamo di vedere quella parte del bicchiere mezzo piero.
09:34In questo momento, proprio ieri abbiamo affrontato la cosa nella nostra assemblea,
09:40parlo di Napoli, il Sud sta performando in maniera decisamente migliore rispetto al Nord,
09:46la campagna nell'ambito del mezzogiorno è una sorta di locomotiva,
09:51e Napoli da questo punto di vista sta facendo la sua parte.
09:55Ciò nonostante, noi registriamo ancora, lo ha detto lei onorevole,
09:59una perequazione, per esempio dal punto di vista infrastrutturale,
10:03e non ci sfugge quanto sia importante il ruolo delle regioni rispetto al sistema infrastrutturale.
10:10Per infrastrutture evidentemente non intendiamo soltanto le infrastrutture visibili,
10:15le strade, le ferrovie e così via, intendiamo anche tutto quello che è il mondo del digitale.
10:22Noi abbiamo ancora aree totalmente scoperte da questo punto di vista
10:26e probabilmente un utilizzo più sapiente e magari anche più controllato,
10:32e qui mi richiamo a quello che dicevo prima rispetto al potere di supplenza,
10:37per l'utilizzo in maniera intelligente delle risorse delle quali le regioni dispongono.
10:44C'è sicuramente proprio questa esigenza.
10:46Io dico sempre che la differenza tra un imprenditore del Sud e un imprenditore del Nord
10:51non è tanto nell'ambito del mercato, anche quello è un aspetto importante,
10:56l'essere più vicino ai grandi mercati del centro Europa sicuramente è un vantaggio,
11:02ma è soprattutto perché per insediare un'industria al Sud
11:05occorre una grande volontà, soprattutto in presenza di un deficit infrastrutturale.
11:10Parlo anche di infrastrutture basiche, penso ai sistemi fognari,
11:14penso alle reti di telecomunicazione, alle reti elettriche.
11:18Si sta dicendo con grande determinazione, la cosa ha una sua logica,
11:23che il Sud può essere l'area che può fornire energia elettrica pulita
11:30attraverso il fotovoltaico al resto del Paese.
11:34Il vero problema è che le imprese al Sud realizzano gli impianti fotovoltaici
11:39e poi aspettano un anno per poterli connettere.
11:42Aspettano un anno, non solo e non tanto per problemi di carattere burocratico,
11:48ma anche perché le reti elettriche al Sud, le cabine di trasformazione al Sud
11:53non sono state adeguate e purtroppo tardano ad esserlo.
11:58Io penso che anche questo sia una questione nella quale il ruolo delle regioni
12:03è un ruolo centrale che però troppo spesso non viene esercitato.
12:07e la nostra preoccupazione è che un ulteriore processo di devoluzione di competenze
12:11e di risorse possa accentuare questa criticità.
12:15Grazie Presidente, buongiorno e buon lavoro.
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