- 22/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Audizione Secchi Tarugi
Alle 8.30, presso l'Aula del III piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, svolge l'audizione della coordinatrice della Commissione per le Pari Opportunità del Consiglio Nazionale Forense, Lucia Secchi Tarugi. (22.05.25)
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Alle 8.30, presso l'Aula del III piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, svolge l'audizione della coordinatrice della Commissione per le Pari Opportunità del Consiglio Nazionale Forense, Lucia Secchi Tarugi. (22.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Buongiorno a tutti e buongiorno a tutti, averto che se non vi sono obiezioni la pubblicità
00:07dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti
00:12audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web tv della Camera dei Deputati.
00:17Ricordo che la seduta si svolge nelle forme dell'audizione libera ed è aperta la partecipazione
00:21da remoto dei componenti della Commissione. Ricordo inoltre che i lavori potranno proseguire
00:27in forma segreta, sia a richiesta dell'audita che dei commissari, sospendendosi in tal caso
00:32la partecipazione da remoto e la trasmissione sulla web tv. L'ordine del giorno recca
00:37lo svolgimento dell'audizione della coordinatrice della Commissione per le pari opportunità
00:44del Consiglio Nazionale Forense, l'Avvocata Lucia Secchitarugi. A nome di tutte le commissarie
00:50e commissari do il benvenuto all'Avvocata Secchitarugi, ti ringrazio per la disponibilità
00:55e contribuire ai lavori della Commissione. Prima di dare la parola alla nostra ospite,
01:00segnalo che l'audizione odierna rientra nel finore di inchiesta della violenza economica
01:04ed è finalizzata ad acquisire la prospettiva del Consiglio Nazionale Forense rispetto al
01:09crescente emergere della tematica in sede processuale, in generale rispetto alla sua
01:14rilevanza sul terreno della tutela dei diritti. In questa sede ci interessa in particolare
01:19conoscere il grado di consapevolezza diffusa tra gli Avvocati in merito ad una questione,
01:24la violenza economica, su cui è scarsa la letteratura e su cui solo da poco tempo è
01:29iniziato il processo di stratificazione della giurisprudenza. Ci interessano anche le modalità
01:35con cui il Consiglio Forense Nazionale dell'Ordine fa opera di sensibilizzazione attraverso iniziative
01:42di formazione rivolte agli Avvocati, ma anche attraverso altri strumenti divulgativi, come
01:47ad esempio Deva de Mecum. Nota bene come ha fatto il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
01:53e degli esperti contabili o campagne rivolte alla collettività. Rinnovo quindi il ringraziamento
01:59all'Avvocata Sekhita Ruggi che tra l'altro da oltre dieci anni è anche consigliera di
02:04parità presso la provincia di Siena ed è pertanto un'esperta di pari opportunità e
02:09di dialogo con le istituzioni. Grazie Avvocata, prego.
02:12Grazie, buongiorno a tutte e tutti. Vorrei partire da una frase che è stai zitta, perché
02:23questa frase detta o in altri modi fatta percepire è quella che credo noi donne lavoratrici ci
02:34siamo sentite dire spesso o a parole o coi fatti, recentemente anche ne parlavo con alcune
02:43colleghe anche a livelli diciamo più apicali della professione, quando cerchiamo di dimostrare
02:56le nostre capacità in ambito lavorativo e questo capita appunto sia all'interno dell'ambiente
03:04di lavoro, a volte anche questo stai zitta, questo non prendere le decisioni, non aspetta
03:10a te decidere anche all'interno della famiglia e il silenzio e quindi quella esclusione dal
03:22processo decisionale e dall'accesso al lavoro, perché la violenza economica anche in questo
03:32si esplica è il primo campanello della possibile violenza economica, non dimentichiamoci che
03:41in Italia una donna su due non lavora, che il 30% delle donne ce lo dice anche l'ultima
03:49relazione sulla convalida delle dimissioni volontarie nel periodo dei primi tre anni
03:57di vita del bambino si licenzia dopo il primo figlio, al momento delle separazioni e della
04:04disgregazione del nucleo familiare molte donne si trovano in stato di indigenza, allora la
04:10violenza economica è sicuramente un aspetto della violenza di gene, della violenza contro
04:18le donne che è poco illuminato ma molto illuminante, è probabilmente quello che meno
04:28emerge per questo poco illuminato, ma è un enorme campanello d'allarme su una situazione
04:35di una relazione tossica, una relazione familiare ma anche una relazione lavorativa tossica
04:42perché io credo che la violenza di genere debba essere prevenuta e più che in qualche
04:51modo combattuta una volta che emerge, ma per prevenirla sicuramente bisogna agire sulla
05:02autonomia economica delle donne, quindi sulla valorizzazione del lavoro delle donne, sulla
05:07loro possibilità di esprimere anche se stesse in ambito lavorativo, il lavoro è libertà,
05:14Freud diceva libe nunterbeiten, ama e lavora perché è l'aspetto amare e lavorare perché
05:24per rendere il soggetto un soggetto equilibrato dal punto di vista psicofisico e quindi realizzato
05:33a necessità dei rapporti affettivi ma a necessità anche del lavoro perché il lavoro e la definizione
05:43economica del sé è la definizione che poi si ha nell'ambiente familiare e nell'ambiente
05:48sociale, del resto ragioniamoci, la parola mantenuta vuol dire che sei tenuta in mano
05:54da qualcuno e sei tenuta in mano perché non hai quella libertà di poter scegliere che
06:00solo una autonomia economica ti dà, quindi è assolutamente importante la realizzazione
06:10e la valorizzazione del lavoro femminile proprio come strumento per prevenire le violenze contro
06:16le donne e in realtà è proprio questa svalorizzazione del lavoro femminile che è indice di una
06:30ripetuta e probabile violenza economica e ha le sue radici storiche in stereotipi che
06:38risalgono all'epoca greca, Senofonte nel dialogo economico intitolato proprio economico
06:48e non dimentichiamoci che economico viene da oikos nomos cioè gestione della casa e
06:56si capisce molto di questo e Senofonte in questo dialogo fa dire a Critobulo che è
07:03un alter ego di Senofonte stesso che ci sono due realtà, quella fuori di casa e quella
07:11in casa e siccome ci sono queste due realtà il Dio ha fatto sì che ci siano anche due
07:16diverse nature, una natura che è più portata a sopportare il caldo, il freddo, le marce,
07:22le difficoltà fisiche e quindi è più portata a stare fuori casa e una natura invece che
07:27è più fragile, deve stare dentro casa e che ha come caratteristica quella soprattutto
07:33di amare i bambini appena nati, i figli più dell'uomo e quindi ci sono queste due nature,
07:41queste due nature che tra l'altro poi giustificano l'idea che lo stesso Aristotele ma poi Galeno
07:50ribadisce sulla differenza degli organi sessuali maschili e femminili per l'importanza della
07:56riproduzione, l'organo sessuale maschile è più importante di quello femminile per
08:03la riproduzione, tanto che Galeno dice che gli organi genitali femminili per la riproduzione
08:08sono come gli occhi delle talpe rispetto agli occhi degli altri soggetti quindi hanno meno
08:13importanza, questo concetto rimane lo stesso in tutta la storia fino all'illuminismo,
08:21allo studio approfondito in cui si ragiona diversamente, si studia, le scienze scoprono
08:30che è tutt'altro che così, che gli organi riproduttivi femminili hanno rilevanza e lì
08:36cambia un po' l'idea perché se fino appunto al 1700-1800 l'idea che la donna stesse
08:44in casa era proprio per garantire di fronte agli uomini che andavano in battaglia la continuità
08:50e la geninità della stirpe e quindi la continuazione, nel 1700 a seguito appunto di questi studi
08:58in cui si valorizza la funzione sessuale della donna, la donna si trasforma in madre e allora
09:04non deve più lavorare a quel punto, non tanto per garantire rispetto alla geninità della
09:11discendenza ma perché i lavori pesanti, i lavori faticosi diventano pericolosi per la
09:19maternità, possono mettere in difficoltà la maternità e da qui appunto poi quel concetto
09:25di borghesia che lega anche un aspetto positivo di maggiore disponibilità per la donna che
09:35non deve lavorare, la donna mantenuta però appartiene alle classi più abbienti e quindi
09:46appunto per la sua funzione di madre deve essere assolutamente protetta, quindi diventa
09:54fragile, cosa che non capita, capita nel ceto borghese ma non capita nelle campagne
09:59in cui il lavoro della donna non ha alcuna rilevanza, non ci dimentichiamo che le donne
10:05non si sedevano a tavola, le contadine quando servivano servivano e poi mangiavano dopo
10:12eppure lavoravano nei campi come i mariti, come i compagni, quindi per le donne è diverso
10:19e così nasce quel concetto di male breadwinner, cioè di un solo soggetto che porta a casa
10:26la pagnotta e in italiano breadwinner si traduce capofamiglia e è solo al maschile, non esiste
10:36un concetto di soggetto femminile che porta a casa il sostentamento della famiglia, questo
10:48è assolutamente rilevante nonostante che negli ultimi 30 anni noi assistiamo soprattutto
10:53da certe parti dell'Europa, Moldavia, Romania, al contrario sono le donne che migrano e che
11:02lasciano a casa i figli e i mariti e garantiscono la cosa, quindi la violenza economica della
11:12lavoratrice nasce proprio a mio avviso dalla svalorizzazione del lavoro femminile, su questo
11:19sicuramente dobbiamo lavorare se vogliamo superare il problema, dove lo vediamo come
11:25avvocati? Lo vediamo nella prevenzione appunto, lo vediamo nei fenomeni che sono la differenza
11:34salariale tra uomo e donna, la perdita del posto di lavoro se si diventa madri, il famoso
11:41soffitto di cristallo per cui le posizioni decisionali difficilmente sono lasciate in
11:48mano a una donna, nella violenza fisica che anche all'interno dell'ambito lavorativo,
11:54così poco denunciata perché appunto è una duplice violenza, perché hai la necessità
12:04spesso perché quel contributo che porta la donna è quello che permette alla famiglia
12:10di arrivare a fine mese, quindi non ti puoi permettere con tutte quelle conseguenze che
12:15si riscontrano nelle donne che subiscono queste violenze, c'è la difficoltà di non sapere
12:21a chi dirlo, di non sapere con chi confidarsi, del sapere che non puoi fare diversamente
12:28perché rischi di perdere il posto e non te lo puoi permettere e quindi tutta questa cosa
12:34in quei procedimenti di mobbing, molestie che portano poi alla difficoltà economica,
12:40sotto l'aspetto della professione dove la riscontriamo molto spesso, ancora prima che
12:46vengano, non solo nell'ambito della crisi familiare, quante volte ci capita di individuare
12:56una forma di violenza di genere in donne che pur lavorando non hanno un conto corrente
13:05intestato a se stesse ma ce l'hanno solo intestato col marito e si trovano a volte
13:10avere decreti ingiuntivi, atti di precetto perché il marito ha svuotato il conto oppure
13:15ha fatto operazioni che non ha condiviso con la moglie, quel famoso stai zitta, quel silenzio,
13:22la tua opinione non conta per cui io gestisco il patrimonio familiare e ci capita di trovarle
13:33a dover assumere la responsabilità in società, in attività perché magari il marito è già
13:42fallito, non può riniziare e impone o comunque forza la moglie ad assumersi responsabilità
13:53senza la necessità del suo consenso e gli avvocati intercettano queste situazioni indipendentemente
14:02dalla situazione poi di criticità del rapporto familiare, c'è una violenza economica che
14:14va al di là e che viene prima di quella che è anche il coraggio di dire metto fine, questo
14:25è veramente un campanello d'allarme serio nell'ambito della violenza contro le donne,
14:34se e quando la individuiamo è da tenere assolutamente presente perché è sicuramente un qualcosa
14:42che è più facile che si manifesti all'esterno rispetto al coraggio di dire sono e anche
14:48la consapevolezza di dire sono in una situazione di violenza, di un rapporto tossico, quindi
14:55il lavoro della donna va assolutamente garantito, c'è un altro aspetto che come avvocati io
15:01credo sia estremamente rilevante e personalmente come avvocata lo patisco, al momento della
15:11separazione la donna che decide e capita spesso di in qualche modo seguire la sua carriera
15:21o comunque potenziare le sue capacità economiche perché nella separazione si trova comunque
15:28in una difficoltà perché è comunque quella che guadagna meno e però guadagnando difficilmente
15:34ha un sostegno perché il sostegno c'è per i figli, ma se lei guadagna difficilmente
15:42gli viene riconosciuto perché ha questa capacità, allora se decide di incrementare la sua capacità
15:50economica anche per garantire ai figli quel tenore di vita che il padre che ha più possibilità
15:56poi gli può permettere la vacanza in più, l'albergo migliore e per fare questo magari
16:05cambia città oppure si allontana dal luogo di residenza, c'è una totale, non solo da
16:14parte del partner ma purtroppo anche da parte del collega o della collega che lo difende
16:22e da parte soprattutto dei giudici c'è una colpevolizzazione di questa scelta per cui
16:29si dice non sei una brava madre perché imponi ai tuoi figli dei sacrifici per poterte riuscire
16:36a realizzarti e si mette di fronte alla scelta di dire scegli tra i figli e la carriera,
16:44scegli se i figli restano con te e allora sacrifica la carriera oppure lasciali al padre
16:52così non gli si cambia l'habitat, allora io mi chiedo e si colpevolizza e si mette
16:57di fronte a questa scelta e allora io mi chiedo ma siamo sicuri che anche per i figli sia
17:03più importante rimanere nell'habitat, nella città dove stanno piuttosto che seguire
17:08la madre in un'altra città e mi chiedo, io vengo da Siena quindi una città dove c'era
17:14il Monte dei Paschi e all'epoca il Monte dei Paschi era una banca in cui gravitavano
17:20al centro perché la sede centrale era a Siena quindi gravitavano da tutta Italia e avevo
17:28costantemente compagni di classe che venivano anche a metà anno perché seguivano il padre
17:34nella sua capacità di carriera, nessuno mai si è posto il problema se quel padre stava
17:41violando i diritti del figlio e era un cattivo padre perché si trasferiva, mentre invece
17:47se lo fa la madre, la madre è una cattiva madre, una madre che impone e che appunto
17:56sacrifica i figli per se stessa e allora io mi chiedo una cosa e questa è la domanda
18:04che faccio anche alla Commissione, perché il lavoro delle donne e le attività femminili,
18:10quelle in cui le donne sono più presenti, la scuola, la sanità, i lavori di cura, l'artigianato
18:18devono avere meno valore e meno valore rispetto alla finanza, all'industria, ai campi in
18:26cui si esplicano e si impegnano nel lavoro gli uomini, bisogna chiederselo perché se
18:36un lavoro ha così poco valore e viene così svalutato, è chiaro che si ritiene che si
18:44possa essere anche fatto gratuitamente e può essere anche sfruttato e è quello che
18:50più facilmente può essere sottoposto a esternalizzazione, flessibilità imposta, part time obbligati,
19:01appalti e subappalti, proprio perché e soprattutto se si continua a dire che le donne, che in
19:09fondo questi sono ambiti in cui le donne hanno attitudine, lo fanno perché sono portate,
19:16perché sono le loro caratteristiche, si dà per scontato che le donne lo fanno senza sacrificio,
19:26perché è nella loro natura, mentre invece nella sostanza il lavoro è lo stesso e allora
19:33io penso che non dobbiamo dare per scontato che le donne si devono in qualche modo omologare
19:40al maschile, dobbiamo essere noi a dare maggior valore a quel tipo di lavoro, dal punto di
19:49vista delle avvocate dove il gap reddituale tra avvocate e avvocati è enorme, il rischio
19:58di violenza economica è trasversale, non riguarda solo certe classi o certe situazioni
20:05e lì appunto per superare, per dare il nostro contributo alla prevenzione della violenza
20:13economica e quindi per superare questo gap, io sono coordinatrice anche della commissione
20:22della revisione dei parametri, abbiamo considerato che gli ambiti in cui le colleghe maggiormente
20:29si impegnano sono quelli del diritto di famiglia, sul diritto di famiglia non ci sono dei parametri
20:36e il diritto di famiglia non ha un valore perché non gli puoi dare un quantum, è un
20:40valore indeterminato, peraltro il diritto di famiglia esplica la sua massima attività
20:46nello stragiudiziale, ma uno stragiudiziale che non può essere liquidato in maniera separata
20:53dal giudiziale perché è in funzione del giudiziale, ma è un lavoro immane che non
20:57ha sabato, non ha domenica perché le famiglie litigano di sabato, di domenica, di natale
21:02e tutto questo lavoro delle colleghe non viene valorizzato dai parametri e per quello appunto
21:10la nostra idea è stata quella di costituire dei parametri specifici, anche perché gran
21:16parte dell'attività relativa al diritto di famiglia dove per la maggior parte lavorano
21:22le colleghe è a patrocinio a spese dello Stato, quindi è già ridotto della metà
21:29il normale parametro, per cui bisogna oggettivamente valorizzarlo quel lavoro che fanno, che fanno
21:37le donne, c'è dal punto di vista della formazione, noi siamo stati la prima professione
21:44che si è dotata di comitati pari opportunità presso ogni ordine e chiaramente la sensibilità
21:50nei confronti di questi temi, i comitati ce l'hanno, la formazione è capillare in tutti
21:57gli ordini sugli aspetti della violenza di genere, anche della violenza economica, che
22:03appunto peraltro noi avvocati e avvocati intercettiamo prima ancora della violenza
22:10endofamiliare perché è quella che viene fuori più facilmente, quindi sicuramente
22:18facciamo una riflessione, facciamo formazione, insieme lavoriamo anche per la consapevolezza
22:33nella comunità e per dare consapevolezza a chi assistiamo di fronte a questi fenomeni,
22:42c'è speranza, io voglio pensare proprio di sì, insomma la direttiva 1385 del 2024
22:52che entro il 2027 dovrà essere recepita ne parla in maniera forse più esplicita di
22:58quella che era la direttiva che recepiva la convenzione di Istanbul, che la richiamava,
23:05questa forse la richiama ancora di più, c'è un'apertura da parte della giurisprudenza,
23:09beh sì c'è stata una sentenza illuminata ma la relatrice era la dottoressa Di Nicola,
23:16cioè un soggetto estremamente sensibile che ha dovuto far richiamo alla direttiva ancora
23:22non recepita ma comunque valida e ai principi internazionali e europei per poter giustificare
23:32la violenza economica. Attualmente le norme non ci aiutano, sicuramente non ci aiutano
23:38perché i riferimenti possono essere il 572, il 612 bis del penale, ma tutti prevedono
23:49e richiedono una ripetuta attività di violenza, noi non possiamo pensare di prevenire la violenza
23:58e di in qualche modo contenerla solo e soltanto nel momento in cui gli atti sono tanti, la
24:04violenza economica si può esplicare con una firma perché se io firmo e mi assumo la responsabilità
24:11di una fiduzione, di una gestione di una società che già è in difficoltà, io ho già subito
24:20violenza economica come donna, quindi sicuramente ci vuole un'attenzione e ci può essere,
24:26io mi auguro di sì perché il dibattito è vivo e tra gli Avvocati e le Avvocate è estremamente
24:32sentito, per cui immagino che effettivamente ci siano per il futuro possibilità di garantire
24:45la tutela di fronte a queste ipotesi, diciamo il reatto più vicino è l'ipotesi in cui
24:56il 570, in cui il padre non paga gli alimenti ai figli e quello sicuramente crea una violenza
25:05economica non solo nei confronti dei figli ma della madre, però non c'è invece una
25:11tutela, basterebbe forse cambiare invece che maltrattamenti, ma maltrattamento, chiamare
25:19il reato del 571 bis maltrattamento invece che maltrattamenti aiuterebbe perché basterebbe
25:28uno mentre attualmente ce ne vogliono tanti di atti e penso che sia indispensabile perché
25:34come diceva l'Allende ho sempre avuto chiaro che dovevo lavorare perché non esiste femminismo
25:40che si rispetti che non sia basato sull'indipendenza economica.
25:43Grazie avvocata Secchitarugi, chiedo ai colleghi o alle colleghe se ci sono domande, prego
25:53senatore Sensi.
25:55Grazie Presidente, ringrazio molto l'avvocato per questa esposizione, io avevo due domande
26:02quasi di cronaca invece che ovviamente lascio alla sua valutazione, la prima è che è di
26:07questa mattina la notizia di un appello della procura per il riconoscimento delle aggravanti
26:12per Filippo Turetta sul caso Cecchettin, la famosa questione della crudeltà, siccome
26:17è un tema che ha fatto molto discutere anche magari con la leggerezza, parlo per me ovviamente
26:22di chi non conosce i codici, volevo sapere se lei aveva maturato una sua così opinione
26:29o riflessione su questo, la seconda cosa le volevo chiedere, è in discussione in Parlamento
26:37la proposta del Governo di istituire il reato di femminicidio, collegandolo peraltro alla
26:44pena dell'ergastolo, per la sua rappresentanza oppure per la sua esperienza cosa ne pensa
26:52di questa decisione del Governo e della fattispecie di questo reato, la ringrazio.
27:01Devo dire che sui...
27:03Raccogliamo le domande perché ci sono anche le colleghe in modo che magari poi perimetra
27:08le risposte, si prende appunto...
27:11Onorevole Ferrari e poi c'è l'onorevole Bonetti, prego onorevole Ferrari.
27:18Buongiorno a tutte, chiedo scusa, non sono nelle condizioni di poter accendere il video,
27:26spero che mi scuserete, la domanda riguarda una delle ultime questioni che la dottoressa
27:33ha trattato e cioè il mancato pagamento degli alimenti da parte del padre, che oggettivamente
27:43in caso di separazione determina una situazione di povertà, sia delle donne che dei bambini.
27:52Nella provincia autonoma di Trento dove io vivo e ho avuto responsabilità di pari opportunità,
28:00così come nella provincia autonoma di Bolzano, noi da almeno una dozzina d'anni come ente
28:09pubblico ci sostituiamo al padre che non paga gli alimenti, con una motivazione che riguarda
28:21in particolare la prevenzione del rischio di povertà infantile, tutto quello che volete
28:33dire, ovviamente è legato alla questione dei minori più che della madre, però evidentemente
28:39ha a che fare con il ragionamento che stiamo facendo questa mattina. Tutto ciò è possibile
28:47in un territorio che conta 500 mila abitanti per provincia evidentemente, quindi è una
28:53situazione che noi in qualche modo possiamo permetterci perché il numero di abitanti
29:01è quello che è e quindi i casi sono anche il numero sostenibile. Le chiedo, a suo avviso
29:09su un piano nazionale si potrebbe pensare a qualche tipo di misura che magari sia comunque
29:19di supporto o compensativa, non magari al 100%, ma che possa comunque andare a sostenere
29:28queste famiglie guidate dalle madri che si ritrovano in questa situazione che lei ha
29:37descritto anche prima. Volevo capire se secondo lei c'è una qualche possibilità di ragionare
29:44in questi termini, grazie.
29:47Grazie Onorevole Ferrari, Onorevole Bonetti, prego.
29:51Grazie, anch'io mi scuso che sono in una condizione di non poter accendere il video,
29:57spero che si senta l'audio. Avevo due domande, una un po' anticipata dalla collega Ferrari
30:05perché nella scorsa legislatura ci eravamo trovati a fare un intervento che non era stato
30:12semplice nella sua definizione per andare a supportare le situazioni economiche che erano
30:19state circoscritte ad una difficoltà reale e provata di difficoltà economica da parte del padre
30:26nella erogazione di un assegno, di un contributo sostitutivo per i nuclei familiari, quelle madri,
30:35i figli soli, laddove il padre era certificato che non potesse avere una esposizione,
30:42comunque la possibilità di dare continuità all'erogazione, ricordano anche i tempi del Covid,
30:49quindi c'era un contesto circoscrivibile. Tuttavia questa situazione è una situazione importante
30:58e ovviamente i due temi del confliggere tra la difficoltà del padre, che a volte è oggettiva,
31:04a invece la non volontà del padre, ovviamente nel momento in cui il pubblico sostituisce,
31:09in che modo poi si può rivalere sull'uomo che rifiuta di pagare o che, viceversa, non è nelle
31:15condizioni di pagare, quindi la cosa si ridefinisce in modo differente. Quindi volevo capire se voi
31:20su questo avevate fatto un'osservazione. Poi c'è un altro tema, seconda domanda,
31:25che riguarda la questione debitoria, o diciamo di responsabilità, a cui spesso le donne si sono
31:32esposte proprio laddove c'è una violenza economica. Lei ha citato la firma della Fideuzione.
31:39Mi chiedevo se, a suo avviso, fosse fattibile un provvedimento normativo che in qualche modo
31:47laddove si evidenzi violenza economica annulli la responsabilità economica che la donna ha assunto
31:55a nome del partner nell'ambito di questa relazione. Volevo capire se dal punto di vista della giurisprudenza
32:02o della pratica, poi dell'efficacia legislativa e processuale, questo lei lo vede come un percorso
32:10su cui si potrebbe lavorare. Grazie.
32:17Allora, sulla questione Cecchettin, io devo dire la verità. Da avvocata non mi piace parlare tanto
32:26delle questioni che sono ancora subiudice. Soprattutto quando non si hanno in mano tutti gli atti.
32:34Perché ricordiamoci che la comunicazione mediatica si chiama mediatica perché è sempre mediata dai medi.
32:46Quindi ha una visuale e ha comunque un'attenzione, ma il nostro compito di avvocati e avvocate
32:55è garantire la difesa a chiunque, anche a re o confesso, anche a chi si macchia del peggiore crimine
33:02perché deve comunque avere un giusto processo. Perché questa è democrazia. Nel momento in cui
33:09la giustizia è amministrata in nome del popolo italiano, ma non dal popolo italiano. Perché ha le sue regole
33:21e è la garanzia. Anche chi si è macchiato del peggiore reato deve poter avere un giusto processo.
33:34E' il nostro compito. E' una delle cose di cui sopportiamo maggiormente il peso. Perché siamo equiparati
33:44al soggetto che difendiamo. E invece vediamo cosa succede quando gli avvocati come in Turchia
33:55vengono arrestati perché hanno difeso chi la pensa diversamente. Quindi il primo passo è quello di garantire
34:04comunque la tutela a chiunque. Perché è una garanzia di democrazia. Quindi su quello preferirei non esporre
34:16perché non mi sento. La legge sul femminicidio. Certo è importante. Il reato è diverso dall'omicidio.
34:27Perché è l'uccisione della donna in quanto donna. Quindi sicuramente l'idea di individuare un elemento
34:42che contraddistingue quella condotta a mio avviso è importante. Il collegamento all'ergastolo. Anche lì io credo
34:53per il principio che dicevo prima. Ogni caso è un caso a parte. Quindi non so quanto la funzione deterrente di una pena grave
35:06sia effettivamente deterrente. Penso che se vogliamo prevenire i casi di femminicidio bisogna lavorare su altro
35:18compreso sulla violenza economica. Cioè bisogna prevenirli. Non è in qualche modo condannandoli una volta che sono stati
35:30perpetrati che abbiamo una funzione deterrente. Anche perché c'è un tale aspetto psicologico così importante
35:49in questi tipi di reati. Per cui non credo che chi lo commette si preoccupi di quella che è la pena successiva. Non voglio entrare nello specifico
36:09ma quanti ragazzi, quanti giovani uomini si sono macchiati di questo sapendo che comunque andavano incontro a rovinarsi la vita,
36:21a rovinarsi la famiglia. Non è stato un deterrente. Io credo che la prevenzione sia meglio della cura. E la prevenzione non credo che si abbia aumentando la sanzione
36:39ma agendo sulla formazione, sul cambiamento della cultura, sul rispetto della donna, sul valore della donna sotto tutti gli aspetti come donna ma anche come lavoratrice.
36:53Perché penso che la violenza dal punto di vista economico sia assolutamente qualcosa sul quale si deve lavorare perché è da lì che può cambiare veramente la mentalità,
37:11la valorizzazione della donna come donna ma anche come lavoratrice. Per cui riguarda il mancato pagamento degli alimenti e la sostituzione dell'ente pubblico.
37:23Il mancato pagamento degli alimenti, intanto un grossissimo aiuto è arrivato dalla riforma Cartabia che ha permesso di rivolgersi direttamente con la mancanza di un solo mese,
37:35di rivolgersi direttamente non più come era prima che era solo dopo la cessazione degli effetti civili del matrimonio o col divorzio che si poteva rivolgersi al datore di lavoro.
37:46Adesso basta mettere in mora e poi può direttamente la parte scrivere al datore, non ha più bisogno neanche dell'avvocato, scrive al datore di lavoro, il datore di lavoro trattiene e passa.
37:57Quindi per i dipendenti questa è stata una cosa che veramente ha aiutato tantissimo.
38:03Il problema dove è? Il problema è nei confronti dei lavoratori autonomi, i cui non puoi chiedere a un datore di lavoro e soprattutto di chi ha problemi e dei disoccupati.
38:15Perché oggettivamente pensiamo alle madri ma la disgregazione familiare spesso porta alla povertà anche dei padri.
38:24Cioè quelle famiglie che a fatica riescono ad arrivare a fine mese con due stipendi e un'unica casa quando si trovano con due case e uno stipendio diventa problematico.
38:36Quindi c'è la possibilità, so che per esempio anche il comune di Siena fa dei bandi in questo senso per le situazioni difficili.
38:46Come recuperarle? E questo non si recupera perché se il padre non ha lavoro e non ha capienza è una buona tutela dei minori ma tutela in generale della situazione.
39:04L'aiuto pubblico è indispensabile. Devo dire che sono aumentati tanto i padri che vanno alle mense dei poveri.
39:14Quindi c'è questa situazione e nella relazione prima mi son dimenticata di dire che la situazione per gli uomini, questo concetto che appunto l'uomo deve stare fuori e che è svirilizzato se sta in casa
39:34non aiuta dal punto di vista proprio della cultura e dell'aiuto che gli uomini possono dare alle donne.
39:42E tra l'altro nei modelli istat c'è la dizione casalinga, ma non esiste un femminile per chi sta a casa e si occupa, e qualcuno c'è, un maschile.
39:56Non c'è un maschile che corrisponda a casalinga, c'è il disoccupato. Il maschile di casalinga è disoccupato.
40:04Allora o chiamiamo tutti e due disoccupati o dobbiamo trovare una soluzione, perché è svilente per tutti e due non avere un concetto.
40:16Per quel che riguarda il pubblico che si sostituisce io credo che sia un dovere, è la collettività che deve in qualche modo sopperire laddove ci sono situazioni oggettive di difficoltà
40:32e con delle cose a fondo perduto, perché quando c'è la difficoltà c'è la difficoltà.
40:41Devo dire la verità, io ho anche un'azienda agricola, per esempio trovare lavoratori è difficilissimo, mi diceva chi ha strutture ricettizie
40:53che adesso trovare commedi cucina, camerieri diventa difficilissimo, allora mi chiedo anche che deve essere dimostrata questa difficoltà oggettiva del padre al guadagno.
41:10Per quel che riguarda la questione debitoria e se è possibile eliminare la responsabilità e se la giurisprudenza lo fa,
41:23noi abbiamo la regola della volontà viziata da errore, violenza o dolo, quindi se è accertata, però la violenza deve essere una violenza accertata
41:36che è tale da impedire la volontà di compiere quell'atto, quindi forse sì, normativamente dovremmo dire che una volta che è accertata
41:49una violenza dal punto di vista penalistico nel rapporto indofamiliare, le attività che ne derivano dal punto di vista economico dovrebbero essere in qualche modo travolte.
42:04Ma io credo che la giurisprudenza, io non ho casi del genere, devo dire la verità perché come vi dicevo, spesso la violenza economica è la prima spia di un rapporto tossico.
42:22Quando anche la donna non ha ancora piena cognizione di essere in un rapporto tossico, lo subisce un po' così, è sempre stato quello, il marito ha sempre preso le decisioni,
42:37lei forse ci si è anche un po' appoggiata e poi questa cosa è diventata che appunto alla nascita del figlio lui ha deciso che lei smettesse di lavorare
42:46e si è ritrovata alla fine con un nulla di fatto, con una situazione familiare in cui non si trova bene ma dalla quale non può uscire perché non ha punti di riferimento
42:58perché poi la violenza indofamiliare tende a escluderti, quindi allontanarti dalla famiglia, allontanarti dai rapporti di amicizia, quindi si trova sola
43:09e si accorge di essere in una relazione tossica perché si trova disperata di fronte a situazioni economiche, quindi sicuramente bisogna agire sotto questo aspetto.
43:22Io però casi di annullamento di decisioni di tipo economico, finanziario, familiare perché sottoposte a cosa non ne ho, nella mia esperienza non ne ho, probabilmente qualche caso ci sarà,
43:40se accertata la violenza c'è la regola generale che la volontà è vezzata per errore, violenza o dolo.
43:47Grazie avvocata Secchi-Taruggi, io la ringrazio, se non ci sono altre domande la ringrazio anche per la passione in cui ci mette, grazie e dichiaro chiusa l'audizione.
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