- 15/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Audizioni Commissione di inchiesta sul femminicidio
Alle ore 8 la Commissione di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere svolge presso l'aula del IV piano di Palazzo San Macuto audizione di Paola Profeta, Prorettrice per la diversità, inclusione e sostenibilità e professoressa ordinaria di scienza delle finanze presso il Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università Bocconi di Milano. (15.05.25)
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Alle ore 8 la Commissione di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere svolge presso l'aula del IV piano di Palazzo San Macuto audizione di Paola Profeta, Prorettrice per la diversità, inclusione e sostenibilità e professoressa ordinaria di scienza delle finanze presso il Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università Bocconi di Milano. (15.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00diretta sulla web tv della Camera dei Deputati. Ricordo che la seduta si svolge
00:06nelle forme dell'audizione libera ed è aperta alla partecipazione da remoto dei
00:09componenti della Commissione. Ricordo inoltre che i lavori potranno
00:13proseguire in forma segreta sia a richiesta dell'audita che dei
00:17commissari, sospendendosi in tal caso la partecipazione da remoto e la
00:21trasmissione sulla web tv. L'ordine del giorno reca lo svolgimento
00:26dell'audizione della professoressa Paola Profetta, prorettrice per la diversità,
00:31l'inclusione, la sostenibilità e professoressa ordinaria di Scienza delle
00:36Finanze presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell'Università
00:41Bocconi di Milano. A nome di tutte le commissarie e di tutti i commissari do
00:46il benvenuto alla professoressa Profetta che ringrazio per la disponibilità a
00:50contribuire ai lavori della Commissione con particolari
00:55riferimento al tema della violenza economica. Del notevole curriculum della
01:00professoressa Profetta segnalo che Presola Bocconi è direttrice del corso
01:05in Diversity and Inclusion Management. La sua ricerca si concentra in economia di
01:11genere, economia pubblica ed economia politica. Ha fondato Al-Aqsa Research Lab
01:17and Gender Equality, un'unità di ricerca per lo sviluppo su dell'uguaglianza di
01:22genere nell'istruzione nel mercato del lavoro, in politica e per l'analisi delle
01:26politiche per promuovere l'uguaglianza di genere e la leadership femminile. È
01:31membro del Women in Economics, l'European Economics Association e
01:36dell'Expert Forum dell'Istituto Europeo per l'Uguaglianza di Genere. Come
01:41consulente scientifica della Fondazione Unicredite ha lanciato il Best Paper
01:45Award sull'economia di genere. Esercita un ruolo nel contesto del PNRR in
01:52qualità di coordinatrice del tema Disuguaglianza, Diversità e Inclusione
01:56nelle società che invecchiano, del progetto AGE-ET ed è Principal
02:01Investigator del progetto PRIN Stereotipi di Genere e Conquiste delle
02:06Donne. Le rinnovo pertanto il ringraziamento per la disponibilità ad
02:10essere udita da questa Commissione e le do la parola. Grazie Professoressa
02:14Profetta, prego.
02:18Grazie di questa opportunità, grazie per avermi permesso di partecipare a questa
02:25Commissione. Io avevo preparato delle slide, non so se si possono vedere, le
02:31devo gestire io. Ok, perfetto, perfetto. E con questo lo cambio? No? Ok, scusatemi.
02:38Perfetto, allora entriamo subito un po' nell'argomento che è quello della
02:44violenza, diciamo, economica in particolare.
02:51Sì, aspetta, mi sembra di sì perché ci sono le luci. Ok, allora vado indietro, ok.
03:05Allora, non è sicuramente, sapete benissimo meglio di me perché appunto
03:11facendo parte di questa Commissione che la violenza sulle donne è un
03:15fenomeno diffuso ancora oggi. Secondo le Nazioni Unite una donna su tre ha subito
03:20almeno una forma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita
03:24senza considerare le molestie. Oltre alla violenza fisica ci sono quella
03:28psicologica e quella economica che hanno una propria rilevanza, perché le
03:32conseguenze della violenza sono di lungo periodo, sanitaria, finanziare, sul
03:37benessere. Questo fenomeno però è spesso sottostimato e quindi ci sono in
03:43particolare alcuni problemi che impediscono di avere delle azioni o
03:49comunque rendono molto difficile le azioni in questo campo perché innanzitutto
03:53c'è il far emergere i casi e poi c'è il tema della tutela delle vittime e
03:59quindi l'attenzione si è spostata o comunque si è concentrata molto sul
04:04prevenire queste forme di violenza. Anche questo ovviamente è molto
04:08complesso perché implica andare un po' sugli elementi culturali, sugli
04:14stereotipi e così via. Venendo alla violenza economica non è
04:20immediato appunto definire che cosa intendiamo per violenza economica e
04:25secondo l'Istituto Europeo della Parità di Genere la violenza economica è un
04:45concetto specifico rispetto alla violenza domestica o sessuale e i paesi
04:51non hanno purtroppo sempre una legislazione appunto specifica anche
04:55perché i dati sono pochi e quindi è difficile la misurazione. Allora ci
05:01rifacciamo un po' ad alcune che sono le definizioni principali. Secondo l'EIGE
05:06violenza economica è qualsiasi atto o comportamento che causa un danno
05:11economico ad un individuo per esempio un danno alla proprietà, la restrizione
05:17dell'accesso alle risorse finanziarie, all'istruzione, al mercato del lavoro, alle
05:22responsabilità economiche oppure anche non appunto far fronte alle
05:26responsabilità economiche come nel caso degli alimenti.
05:31Secondo le Nazioni Unite la violenza economica occorre quando un individuo
05:37non ha accesso alle risorse finanziarie a causa del suo partner perché
05:46esiste una forma di abuso o di controllo che lo isolano e impongono
05:51delle conseguenze avverse al suo benessere.
05:54Oppure ancora secondo le nazioni UN Women parliamo di azioni o
06:00missioni che hanno come scopo l'abuso economico, il controllo abusivo delle
06:05finanze, delle monetarie o la punizione delle donne dovute al loro condizione
06:10economica, sociale e politica. Allora come si manifesta? Vediamo la
06:14slide successiva. Allora abbiamo l'importante quando parliamo di
06:20violenza economica avere questi tre aspetti sotto controllo.
06:24Il primo come si manifesta la violenza economica? Quando possiamo parlare di
06:28violenza economica? Il primo è il controllo, il controllo economico.
06:32Il secondo è lo sfruttamento e il terzo è il sabotaggio.
06:36Qui vi ho riportato appunto quelle che sono la mappa chiarita recentemente
06:43appunto da EIGE su come possiamo identificare i tre momenti fondamentali
06:48della violenza economica. Quindi controllo economico, controllo economico
06:52significa prevenire, limitare o controllare le risorse economiche, quindi
06:57le finanze che chiaramente sono il primo passaggio per gli elementi
07:03decisionali. Per esempio controllo economico vuol dire restringere
07:08l'accesso alle risorse monetarie, finanziarie, l'informazione, controllare
07:14il conto proprio corrente, l'ammontare di monetario che la
07:21vittima può spendere o impedire alla persona di avere un proprio
07:27conto corrente e prendere decisioni finanziarie. Quindi questo è il
07:32controllo economico. Il secondo è lo sfruttamento cioè usare le risorse di
07:38un'altra persona, quindi della vittima, a proprio vantaggio. Per esempio aprire
07:42una linea di credito nel nome della persona, nel nome in questo caso
07:48appunto della donna, senza il suo consenso. Oppure danneggiare le
07:53sue proprietà senza il suo permesso. Oppure appropriarsi del suo salario, delle
08:00sue pensioni e di altre forme finanziarie senza di nuovo il suo
08:04permesso, diciamo un consenso esplicito o comunque consapevole.
08:09Quindi questo è sfruttamento e poi si arriva proprio a sabotaggio. Terzo aspetto
08:13il sabotaggio. Sabotaggio cioè impedire alla vittima di arrivare a di avere le
08:19proprie forma di istruzione e di occupazione. Per esempio impedire o
08:25ostacolare la propria occupazione, le risorse, il raggiungimento di obiettivi
08:32di istruzione sul lavoro, sulle proprie carriere, rifiutarsi di contribuire
08:38alle responsabilità nel caso di figli e questo quindi è il vero e proprio
08:43sabotaggio. Quindi ci sono questi tre aspetti. E' anche da dire che non è
08:48diciamo difficile avere una proprio vera e propria, possiamo passare alla slide
08:53successiva, indagine. Ogni paese dovrebbe fare una propria indagine proprio per
08:58andare a misurare questi aspetti. Quali sono le conseguenze? Le conseguenze
09:04della violenza economica sono di diversa tipologia. Prima di tutto da un punto di
09:08vista personale, professionale ovviamente andiamo a ridurre l'indipendenza della
09:12vittima. L'indipendenza per cui questo la rende soggetta alle abusi del
09:19partner perché non avrà una sua carriera professionale, una sua
09:23istruzione e quindi nella scelta anche delle proprie decisioni sarà
09:27condizionata. Il secondo aspetto è l'insicurezza economica, quindi la vittima
09:34sarà soggetta, dovrà indebitarsi, non avrà un'occupazione, non avrà risorse
09:39finanziarie necessarie e questo la espone anche ad altri tipi di violenza
09:43appunto di tipo anche fisico. Il terzo è la conseguenza sanitaria perché sappiamo
09:51che la violenza economica è associata anche alla povertà e quindi a
09:56una riduzione dei risultati in termini appunto di salute. Per esempio le donne
10:03vittime di violenza economica hanno diciamo, è più probabile che facciano
10:08abuso di alcol, di droga e così via. E poi l'aspetto emozionale cioè il
10:13benessere psicologico perché ovviamente le vittime non avranno, le vittime sono
10:19più soggette a fenomeni di ansia, di stress, di disordini proprio legate a
10:25quello che stanno subendo. Andiamo alla slide successiva. Allora come facciamo a
10:30misurare questo fenomeno? Cosa c'è alla radice? Alla radice ci sono sicuramente
10:35le disuguaglianze di genere, quindi le differenze tra uomini e donne nel mondo
10:40del lavoro, dell'educazione, ma anche le norme e la mancanza di cultura appropriata.
10:45Nella slide successiva, ma molto rapidamente perché sicuramente sono
10:49cose che già sapete, abbiamo l'indicazione dei divari di
10:54genere. Perché si manifesta questa violenza economica nei confronti delle
10:58donne e quindi con i suoi diversi aspetti? Alla radice abbiamo il fatto che
11:02comunque in tutti i paesi, in nessun paese al mondo è stato chiuso il divario di
11:06genere globale. Secondo il World Economic Forum ci vorranno ancora 134 anni per
11:11chiudere il divario di genere e 152 per il divario economico.
11:15Se guardate alla lista dei paesi che ho messo lì appunto sulla destra, l'Italia
11:20è praticamente uno degli ultimi in Europa, in questo caso ci sono soltanto
11:26i paesi europei. Quindi bisogna, diciamo, questo sicuramente è un aspetto che non
11:31aiuta. Nel mondo si è chiuso il 68,5 per cento del divario di genere globale, tra
11:38cui il 96 per cento nella salute, il 94,9 per cento nell'istruzione, ma solo il 60,5
11:44per cento nelle opportunità economiche e il 22,5 per cento del divario in politica.
11:50Se veniamo alla slide successiva, veniamo agli indicatori dell'EIGE, quindi
11:54dell'Istituto Europeo della Parità di Genere, vedete che l'indicatore che viene
12:00misurato per tutti i paesi europei sulla parità di genere è 71 a livello medio
12:07dell'Europa, fatto diciamo come un indicatore che va da 0 a 100, l'Europa
12:11sta a 71 e l'Italia è leggermente più indietro rispetto all'Europa perché è a
12:1769,2. Se andiamo a vedere le diverse dimensioni però di cui si compone questo
12:22indicatore, il lavoro è una dimensione fondamentale perché in Europa abbiamo
12:2774,2 media e in Italia soltanto 65,5, quindi siamo parecchio al di sotto della
12:34media europea e questo è molto importante. Di nuovo la moneta, le risorse
12:40finanziarie, quindi tutti quegli aspetti che abbiamo detto che possono essere le
12:44cause della violenza economica sono proprio quelli su cui bisognerebbe
12:48insistere di più e quindi per esempio dal punto di vista finanziario 83,4 e
12:55l'Italia 80,6, dal punto di vista delle conoscenze 64,2 e l'Italia 61, il time
13:03vuol dire la divisione del lavoro domestico di cura tra uomini e donne, in
13:08Europa 68,5 in Italia 67,4. Il potere invece, sulla dimensione del potere
13:16l'Italia si performa meglio dell'Europa perché siamo a 66,5 contro 61,4 e questo
13:23è dovuto alla presenza di donne nelle posizioni apicali, in particolare nei
13:28consigli di amministrazione, delle società quotate e così via perché come
13:31sapete abbiamo una legge che lo prevede e non tutti i paesi europei l'hanno
13:35ancora implementato, mentre in Italia ormai da tanti anni. Sulla salute andiamo
13:40abbastanza bene, quasi uguale 88,6 contro 89,3 e poi c'è questo che è
13:46diciamo forse un aspetto su cui anche questa Commissione forse farebbe bene a
13:52riflettere perché sulla violenza non abbiamo proprio il dato, cioè gli altri
13:57paesi, tutti i paesi europei hanno ormai da alcuni anni un
14:03indicatore che riguarda appunto l'aspetto proprio della violenza all'interno, la
14:07componente della violenza economica all'interno dell'indicatore della
14:12paretà di genere e in Italia non c'è, quindi adesso io sinceramente non so
14:18esattamente per quale motivo, però il nostro paese non è fornito di questo
14:22indicatore, quindi è importante che forse si raccolgano i dati, vedendo un po'
14:28anche che cosa hanno fatto gli altri paesi, per arrivare a una definizione
14:32anche da noi, una misurazione di questo fenomeno, di questo concetto.
14:37Allora se andiamo avanti ci sono un paio di grafici invece più in generale
14:43su come, ma sono già riassunti anche in quello che abbiamo detto prima, su come
14:47performiamo in Italia rispetto all'Europa, per esempio in questo caso
14:52abbiamo il tasso di istruzione, quindi laureati tra i 15 e 64 anni, donne e
14:58uomini, e vedete che le donne sono in, sono la diciamo la colonna più tipo
15:09azzurra rispetto a quella rossa che invece sono gli uomini, e vedete che in
15:14tutti i paesi europei ci sono più donne laureate che uomini, questo vale anche in
15:19Italia, quindi una delle componenti fondamentali di cui abbiamo detto
15:23all'inizio, che è quella dell'istruzione, in realtà appunto
15:30praticamente in tutti i paesi, compresa l'Italia, è abbastanza diciamo, è a
15:35vantaggio delle donne, e questo chiaramente ci sono differenze nei
15:40campi di studio, un sacco di altre cose che magari non riguardano esattamente il
15:45tema di oggi, però questo è un aspetto positivo che ci deve aiutare, perché
15:51questa consapevolezza, questo aumento della istruzione femminile ovviamente è
15:55una condizione favorevole per poter intervenire e risolvere e ridurre anche
16:00il tema della violenza economica. Se andiamo invece alla slide successiva,
16:04purtroppo in quanto a occupati siamo esattamente dalla posizione opposta,
16:09cioè i tassi di occupazione femminile sono più bassi di quelli maschile, e
16:14questo è vero in tutti i paesi. In Italia però in particolare il tasso di
16:20occupazione femminile è molto più basso, è il più basso d'Europa, siamo a circa 51
16:26per cento di donne occupate, mentre il tasso maschile è vicino al 70 per cento,
16:36e soprattutto è appunto il più basso d'Europa con una media europea che
16:40comunque è del 63 per cento, il che vuol dire che praticamente nel nostro paese
16:45solo una donna su due lavora, e questo si porta dietro delle conseguenze, perché
16:50se vi ricordate una delle prime cose che ho detto all'inizio delle cause è
16:54proprio l'indipendenza economica, e quindi la possibilità di lavorare
17:00e avere un proprio reddito. Veniamo poi alla slide successiva e in realtà
17:05vediamo come la violenza economica è stata anche misurata, questi sono dati a
17:13livello europeo, per esempio in tema di ponendo delle domande agli
17:21internazionali, per esempio abbiamo la domanda, queste sono
17:39sarve che noi utilizziamo anche ai fini di ricerca proprio per misurare meglio il
17:43fenomeno, alla domanda un uomo che controlla le finanze della sua moglie,
17:50della sua partner è accettabile? Vediamo qual è la percentuale di uomini e donne
17:58che sono d'accordo con questa affermazione e sono
18:04percentuali abbastanza alte, soprattutto per gli uomini, nel gruppo tra 18 e 24
18:11quindi per età, addirittura il 53 per cento, 51, il 43 per cento, cioè degli
18:18uomini, ma anche un 33 per cento, insomma intorno tra il 26 e il 33 per cento di
18:24donne che sono d'accordo con questa affermazione, cioè che l'uomo deve
18:30controllare le finanze della propria partner. La seconda domanda è se le
18:38donne esprimono la loro opinione sui social media, dovrebbero aspettarsi
18:47commenti sessisti o repliche insomma di questo tipo e di nuovo uno dovrebbe dire
18:54ma no perché dovrebbe succedere questo, cioè in un mondo diciamo ideale questa
18:59percentuale di accordo sarebbe zero, invece è comunque anche 28-24 per cento.
19:04E poi l'ultima domanda, se le donne condividono delle fotografie intime con
19:15qualcuno sono almeno parzialmente responsabili se poi l'immagine viene
19:21condivisa online senza il loro consenso e qui addirittura nelle tante anziane il
19:2752 per cento degli uomini ritiene di sì, quindi violando insomma tutto quello che
19:33è il diritto alla privacy e così via. Ecco quindi queste misure, queste domande
19:38poste alla persona e alle popolazioni sono utilizzate per costruire degli
19:43indicatori delle misure appunto di cultura che sta sottostante al tema
19:50della violenza economica. Se andiamo nella slide successiva
19:54vediamo che utilizzando la prima delle domande che vi ho fatto vedere prima, cioè
19:58è accettabile che un uomo controlli le finanze della sua moglie,
20:04vediamo che c'è una correlazione tra questo indicatore e il divadio di genere,
20:12cioè l'indicatore di parità di genere, cioè guardando alle risposte degli
20:17individui a questa domanda nei vari paesi europei possiamo vedere che quanto
20:24più è accettabile, quanto più le persone, gli individui rispondono che questa
20:30situazione è accettabile, cioè che è accettabile che l'uomo controlli le
20:34finanze della propria moglie, tanto meno l'indicatore di parità di genere
20:39quello dell'EIG che vi ho fatto appunto vedere prima, quindi invece di 70-71 si
20:45arriva a 60 e così via. Mentre i paesi dove questo è ritenuto
20:50meno accettabile, come al solito la nostra Svezia, i paesi nordici, i paesi
20:55dove è ritenuto meno accettabile che l'uomo controlli le finanze della
20:59propria parte sono anche quelli che hanno una migliore parità di genere
21:03secondo l'indicatore dell'EIG, questo per dire che c'è anche un elemento
21:08culturale. Ovviamente è una semplice correlazione però per cui poi diciamo a
21:13livello di ricerca, di analisi, noi ricercatori potremmo insomma farci
21:18delle analisi più approfondite con i dati e così via, però è molto indicativo
21:24perché vuol dire che comunque noi possiamo misurare a livello di principio
21:28e anche capire l'impatto di questo tipo di cultura sugli indicatori di violenza
21:35economica, quindi è importante. Nella slide successiva vi faccio vedere
21:39anche l'elemento della conoscenza finanziaria che di nuovo è un elemento
21:44fondamentale, allora come vedete abbiamo la conoscenza finanziaria delle donne è
21:51più bassa di quella degli uomini e la differenza la vedete cambia da paese a
21:58paese, quindi le donne hanno mediamente una conoscenza finanziaria inferiore di
22:054 punti su percentuale rispetto a 100 però è anche questo l'Italia.
22:13Questi divari una volta che si fanno delle analisi un po' più approfondite
22:17quindi si vede per esempio a parità di lavoro e di occupazione di uomini e
22:23donne questo divario sparisce, cioè la differenza di conoscenza finanziaria, di
22:28conto corrente, di uso delle carte di credito eccetera è molto collegata alla
22:33presenza diciamo all'attività, al divario sul lavoro quindi sul nel mondo
22:41del lavoro, quindi di nuovo l'accesso al mercato del lavoro è un po' l'elemento
22:47più importante per ridurle. L'ultima l'ultima parte insomma dopo
22:52questa questa carrellata su cause e conseguenze vi volevo far vedere appunto
22:58che chiaramente quando parliamo di parità di genere ci sono dei benefici,
23:03benefici di tipo economico, infatti come diceva l'anno scorso il premio Nobel per
23:09l'economia è stato dato alla Claudia Golding che è appunto una studiosa di
23:14Harvard che ha dedicato insomma la sua vita e la sua attività di ricerca al
23:17lavoro femminile e alle cause, alle conseguenze,
23:21ecco quando parliamo di occupazione femminile non parliamo soltanto di
23:26uguaglianza, di opportunità ma ci sono proprio dei risultati economici ed è
23:31anche per quello che appunto il tema della violenza economica si ricollega ad
23:35un risultato economico. Nel grafico a destra infatti sempre leghe vi mostra
23:40come aumenterebbe il PIL pro capite in Europa se riuscissimo a passare da uno
23:47scenario diciamo di bassa crescita, di bassa occupazione femminile a uno
23:51scenario di alta occupazione femminile, ci sarebbe un aumento da circa 6.1 a 9.6
23:58per cento di PIL perché? Perché significa un maggiore benessere, un
24:03maggiore appunto occupazione, crea altra occupazione quindi si crea
24:08crescita economica, c'è il tema anche della fecondità che ovviamente è
24:12collegato a tutto questo, insomma poi c'è un tema di minore
24:14povertà, di maggiore reddito, divisione di rischi, di maggiore competitività del
24:19paese, insomma stiamo parlando di un tema che appunto esce dalla, non è soltanto
24:25limitato alla sfera dei diritti ma diventa proprio un tema economico per
24:29quello che identificare la violenza economica in questo contesto diventa
24:33molto importante perché ci permette anche di parlare del tema principale
24:38insomma che abbiamo nel nostro paese riguardo sulle uguaglianze tra uomini e
24:42donne che è quello dell'occupazione e del lavoro.
24:46Veniamo quindi, e quindi che cosa possiamo fare, cioè come possiamo
24:50ridurre gli ostacoli? Sicuramente è una responsabilità di individui, governi e
24:56imprese, l'obiettivo è quello di ridurre il
25:00coltivario di genere partendo dal lavoro ma anche di costruire una cultura
25:03inclusiva perché come abbiamo visto prima vedete che l'indicatore di cultura
25:07spiega molto quindi a partire dalle scuole, dalle aziende, dalle istituzioni
25:11anche all'interno delle aziende si può parlare di violenza economica con i
25:14propri lavoratori cosa che normalmente non si fa.
25:18Mi preme sottolineare l'importanza di raccogliere questi dati e di misurare
25:22perché anche l'Italia abbia il proprio indicatore perché quello già è anche
25:27un sintomo di quanto sia rilevante questo questo aspetto, fissare degli
25:33obiettivi ovviamente, proporre e valutare. L'ultima cosa che vi volevo far vedere è
25:40che comunque c'è una relazione anche con la leadership femminile perché per
25:45esempio alcuni studi recenti mostrano che la presenza persone che non so se
25:51avete appunto già sentito ma che sicuramente hanno qualcosa da dire anche
25:55sulla violenza non solo economica ma anche proprio la violenza sulle donne
26:00fisica, alcuni studi mostrano che quando ci sono più donne nella politica
26:06locale le donne vittime di violenza si rivolgono con una maggiore probabilità
26:12per esempio ai centri antiviolenza iniziando quindi un percorso di uscita
26:16perché come dicevamo prima c'è anche il tema di far emergere questo fenomeno.
26:20Quindi potremmo indagare per esempio se anche a livello di prevenzione vale la
26:25stessa cosa, insomma la leadership femminile può aiutare in politica anche
26:30all'importanza di questo tema anche se poi abbiamo un altro
26:39diciamo paper molto significativo di questi ultimi anni che mostra che le
26:43donne in politica purtroppo sono più loro stesse più vittime di violenza
26:48quindi diciamo un fenomeno un po' diciamo globale.
26:53Quindi per concludere la violenza di genere è un fenomeno molto diffuso come
26:59voi sapete la violenza economica è un aspetto specifico difficile da definire
27:03ma di cui adesso abbiamo appunto un po' di indicazioni che ha le radici nelle
27:08differenze di genere sul lavoro molto marcate in Italia ma che ha anche una
27:13componente economica importante, una componente culturale che noi possiamo
27:18misurare per esempio attraverso queste domande che vi ho mostrato
27:24e che chiaramente richiede un impegno continuo, un'azione sistematica e una
27:28strategia precisa. Grazie professoressa anche per l'aiuto
27:36con l'uso delle slide. Chiedo ai colleghi o alle colleghe se ci
27:41sono delle domande iniziamo col senatore Sensi, prego.
27:45Grazie presidente ringrazio molto la professoressa mi scuso sono arrivato in
27:50presenza in ritardo ma ho seguito l'audizione da remoto le volevo chiedere
27:57due cose uno se poteva entrare un po di più sulla questione dell'indicatore
28:01della violenza di genere cioè la composizione cioè dal punto di vista
28:04tecnico scientifico come si compone e perché io penso che sia importantissimo
28:09e fondamentale sui dati diciamo abbiamo provato come commissione per lo
28:15soprattutto ma già nella scorsa legislatura ovviamente a lavorare e
28:20ancora stiamo aspettando l'implementazione e l'attuazione di
28:23quello che è stato deciso e di quello che è stato portato avanti con la
28:27commissione nella scorsa legislatura io penso che i dati siano fondamentali e
28:31siano fondamentali proprio su questo fronte come su tanti altri quindi le
28:35volevo chiedere così di esplodere un po di più come la composizione di
28:40questo indicatore e quali sono secondo lei gli elementi diciamo di spinta per i
28:46policy maker grazie al fatto di poter assumere posizioni politiche o avanzare
28:51proposte di legge in base ai dati quanto questo è importante l'ultima cosa chiedo
28:55scusa professore le posso chiedere delle raccomandazioni invece per politici
29:01uomini che si vogliono impegnare e che vogliono lavorare su questo fronte
29:09perché giustamente il maschile è chiaramente giustamente in tutti questi
29:14contesti adombrato semplicemente come appunto quello degli abusanti quello di
29:19chi commette la violenza e anche su questo c'è un ci sarebbe tanto da
29:25riflettere ma non è una riflessione politica ma anche una riflessione
29:28socio-culturale non riguardo a alla possibilità di uscire da questo se
29:33questo faccia parte di uno specifico irriducibile e non solo culturale oppure
29:39no oppure se invece c'è spazio le volevo chiedere un diciamo dei consigli per i
29:46policy maker maschi e uomini su questo su questo impegno che che ovviamente è
29:52comune a tutti quanti grazie grazie senatore sensi onorevole
29:57buonetti raccogliamo tutte le domande prego grazie mi scuso innanzitutto
30:03attivo se nella telecamera ma sono in mi trovo in questione qui in taxi mi scuso
30:09del fatto di non essere in presenza l'ho già fatto anche con la professoressa
30:12profeta che ringrazio davvero di cuore per la disponibilità a partecipare alla
30:17nostra commissione mi permetto anche di dare conto anche
30:21alle colleghe ai colleghi del grande lavoro che la professoressa profeta ha
30:25fatto non solo come accademica e scientifica riferito all'internazionale
30:30ma anche come donna che ha contribuito nelle nostre istituzioni alla definizione
30:34di quegli strumenti legislativi di cui oggi l'italia dispone e che hanno
30:38acquisito insomma alcuni elementi che anche oggi hanno già citato la
30:44professoressa profeta fatto parte come dato scientifico dell'osservatorio
30:49nazionale istituito sulla parità di genere ha contribuito alla definizione
30:53della strategia introducendo alcuni di questi elementi in virtù di questo e
30:57anche alla luce della dell'audizione le chiederei se fosse possibile un
31:04passaggio diciamo rispetto ad una valutazione se è stato fatto se ritiene
31:09che possa essere fatto sugli strumenti che alcuni degli strumenti che sono
31:13stati introdotti di contrasto la violenza di genere penso ad esempio al
31:18reddito di libertà microcredito di libertà se avete diciamo valutazioni
31:23sull'efficacia di questi strumenti oppure se in qualche modo un dubbio che
31:27comunque persiste se accanto a questi riteniate che si debba ulteriormente
31:33implementare un percorso di accompagnamento cosa voglio dire il
31:36reddito di libertà che è uno strumento che abbiamo introdotto come in grado di
31:40intercettare donne con reddito basso per dare uno spazio di autonomia il
31:45microcredito per attivare magari un'esperienza di carattere lavorativo di
31:49autonomia rispetto al partner o anche al contesto familiare quanto questo poi
31:54possa dare una dimensione di stabilità di strutturalità poi di continuità di
31:59questa indipendenza economica o se servono serve accompagnarli anche per
32:03esempio con percorsi di educazione o strumenti di difesa perché è della
32:09seconda domanda la parte che lei citava no della su per esempio sul controllo
32:15economico il fatto che magari il partner violento usi anche il nome della
32:19donna nei confronti diciamo con per fare investimenti per fare mutui per fare
32:26attivare anche debiti eccetera lascia sulla donna un carico di
32:31pendenza che forse da un punto di vista normativo andrebbe risolto laddove venga
32:36evidenziata la violenza quindi volevo capire su questi due aspetti se aveva
32:41qualche approfondimento oppure se riteneva fosse necessario farlo grazie
32:46onorevole bonetti se non ci sono altre domande lascio la parola alla
32:49professoressa prego grazie benissimo allora per quanto riguarda i dati
32:58ovviamente sono d'accordo anch'io che bisogna bisogna partire insomma ed
33:03approfondire questo elemento dei dati quando ci riferiamo all'indicatore
33:07violenza penso che sia quella la domanda l'indicatore violenza all'interno
33:11dell'indicatore complessivo della parità di genere ecco questo è proprio un po una
33:18novità diciamo dell'EIGE rispetto ad altri indicatori per esempio non c'è nel
33:23world economic forum non c'è in altri indicatori che spesso utilizziamo quando
33:28parliamo di parità di genere ed è basato su questi su queste domande che vi
33:35facevo vedere più nel dettaglio prima quindi su come gli individui rispondono a
33:41queste domande riguardo i diversi aspetti citati cioè rispetto al quanto
33:48siamo d'accordo sul controllo economico sullo sfruttamento e sul sabotaggio
33:54diciamo così quindi andrei sarebbe molto importante avere una misura a livello
33:59dettagliato di come all'interno di un paese magari anche per aree geografiche
34:05perché poi in italia peraltro abbiamo anche parliamo di italia ma in realtà
34:09abbiamo anche una grossa variabilità a livello regionale a livello geografico
34:13che sarebbe utile anche vedere anche proprio nei dati dell'occupazione che
34:16sarebbe utile tracciare per riuscire insomma ad avere questo indicatore se voi
34:22guardate anche la media europea è comunque molto basso rispetto agli
34:27altri che vuol dire che questo è un tema diciamo da valutare
34:33scome l'EIGE comunque ha il sostituto di statistiche c'è tra gli altri paesi lo
34:38hanno già fatto sarebbe utile poter dare una cavella anche al nostro paese
34:45su questo sulla raccomandazione ai politici uomini in realtà ovviamente
34:51ovviamente non si può fare diciamo così questa battaglia solo tra donne che
34:58bisogna avere al fianco anche gli uomini devo dire che effettivamente c'è sempre
35:03di più questo coinvolgimento e io sono molto favorevole molto d'accordo proprio
35:08con l'idea che se invece per molti anni si è anche un po' fatta questa
35:13contrapposizione uomini donne eccetera non va non va molto lontano quindi anzi
35:20politici uomini che partecipino adesso per esempio con UN Women uno dei
35:27movimenti principali è sempre stato questo di HeForShe che probabilmente avete
35:32avete sentito anche a livello di attivismo perché l'idea è sono uomini
35:38che possono che che devono anche essere ingaggiati sul tema
35:46della parità di genere delle donne quindi questo questo penso che sia
35:53questo penso che sia fondamentale ovviamente il tema culturale passa
35:59proprio anche per gli uomini siamo anche in un momento come dire un po'
36:03delicato perché perché l'affermazione della della parità dell'inclusione in
36:11generale spesso viene vista un po' come come qualche cosa di non particolarmente
36:18non necessariamente positivo o in contrasto con gli elementi di
36:22meritocrazia di efficienza eccetera quindi io sono insomma il mio punto
36:27ormai da una ventina d'anni è sempre quello che a livello economico quando
36:34parliamo di parità quando parliamo di ridurre la violenza economica contro le
36:40donne e così via parliamo di un argomento appunto che non è soltanto che
36:45è una questione di efficienza che non è qualcosa che noi dobbiamo a cui dobbiamo
36:50sacrificare un po' di merito per avere un po' di questo se invece la visione è
36:55come quella che poi ci dicono i dati che in questa direzione possiamo ottenere
36:59anche un maggiore beneficio allora il beneficio di tutti e quindi non soltanto
37:03delle donne insomma uscendo dalla logica che stiamo facendo qualcosa per le
37:08donne perché stiamo facendo qualcosa per la società per tutti poi tutti hanno una
37:12figlia una una moglie una madre quindi stiamo facendo qualche cosa per il
37:19benessere e per la crescita di tutti non per le donne nello specifico quindi
37:23uscire da questa logica se gli uomini aiutano in questo in questo senso penso
37:28che sia fondamentale. Chiedo scusa mi inserisco solo un secondo le posso fare
37:32una domanda su questo lei ritiene pensabile come orizzonte di attesa una
37:38violenza di genere zero?
37:45Allora sì io comunque allora secondo me è una violenza di genere di genere cioè
37:52quella che c'è sui maschi anche sulle donne pari sarebbe ideale cioè un tasso
37:57naturale magari ci sarà però non a quel punto non la definiamo più violenza di
38:02genere perché è violenza appunto questo è un po' questo è un po' il tema che sia
38:07fattibile non lo so in questo momento mi sembra che insomma sia anche un po'
38:11difficile perché c'è veramente un po' un momento di grande odio diciamo così
38:16nei confronti della di questo tema quindi non lo so però diciamo ridurla
38:23sicuramente può essere un obiettivo. Per quanto riguarda invece la considerazione
38:29della di Elena Bonetti intanto grazie perché appunto abbiamo lavorato insieme
38:37anche nella task force e così via per durante il periodo del covid infatti ci
38:43ricordavamo proprio qualche giorno fa con un'altra collega questo questo
38:48periodo che abbiamo avuto molto intenso nel nel 2020
38:52oltre poi all'osservatorio e così il resto. Allora io non ho una valutazione
38:56diciamo mia una un'analisi fatta dal dal mio centro dal mio laboratorio sulla
39:01sul reddito di libertà e sul microcredito penso che ci sia qualche
39:07lavoro che stanno avviando magari appunto dei ricercatori più che hanno
39:14la disponibilità anche di questi dati perché essendo poi un strumento recente
39:19bisogna di solito aspettare un attimo che ci siano i dati a disposizione. Sono però
39:24d'accordo che questi strumenti questo strumento deve essere accompagnato anche
39:31da come dire una certa stabilità un percorso appunto di accompagnamento che
39:39non sia soltanto fornire il reddito di libertà quello che ma proprio anche che
39:45sicuramente è una misura fondamentale perché nel momento in cui esiste questa
39:49questa forma di violenza bisogna mettere le persone in condizioni di in
39:53condizioni averlo. Credo che ci siano penso a livello
39:58però ministeriale o a livello forse della Banca d'Italia delle analisi che
40:05si stanno facendo su questo. Io non vorrei che si confondesse tra
40:10virgolette lo strumento con con altro perché avendo un tasso di non
40:15occupazione delle donne in Italia così alto tutte queste donne non occupate
40:20potrebbero in teoria diciamo anche finire in questa in questa in questa
40:30categoria se sono non occupate se non lavorano sono dichiarate non occupabili
40:34potrebbero finire potrebbero andare in questa in questa categoria. Quindi
40:39sicuramente un percorso di stabilità un percorso di accompagnamento diventa
40:45importante proprio perché come dicevamo prima ci sono questi tre elementi il
40:48controllo, lo sfruttamento e il sabotaggio quindi nel momento in cui
40:56forniamo il reddito possiamo prevenire il primo ma gli altri due è un po' più
41:04difficile quindi sicuramente c'è ancora da fare. Anche a me interesserebbe e
41:10adesso probabilmente appunto sentirò anche chi lo sta facendo se qualcuno lo
41:15sta facendo capire come lo strumento sta sta funzionando.
41:23Ringrazio la professoressa Profetta per la disponibilità e anche per la sua
41:29accompagnamento con tutti i dati se non ci sono altre domande dichiaro chiusa
41:34l'audizione. Grazie professoressa.
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