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  • 20/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma -​ Periferie, audizione Sciachì, Comunità Sant'Egidio
Alle ore 12.30, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, presso l’aula del IV piano di Palazzo San Macuto, ha svolto l’audizione di Renata Sciachì, componente del Consiglio di Presidenza della Comunità di Sant’Egidio. (20.05.25)

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Trascrizione
00:00:00Iniziamo, l'ordine del giorno rega l'audizione di Renata Sciachi, componente del Consiglio
00:00:08di Presidenza della Comunità di Sant'Egidio. Per noi è un'audizione importante, perché
00:00:18come dicevo c'è comunque un grande, grandissimo lavoro che la Comunità di Sant'Egidio sta
00:00:26portando avanti a livello nazionale e soprattutto nel corso dei nostri sovralluoghi esterni
00:00:34che hanno riguardato al momento 11 città metropolitane, su 14 abbiamo sempre trovato
00:00:42una presenza importante, una presenza tra l'altro efficace ed impattante della vostra
00:00:50realtà, quindi noi che stiamo facendo questo lavoro di raccolta dati, informazioni, esperienze
00:00:57e ci teniamo particolarmente a approfondire con voi il vostro impegno e questa è anche
00:01:08una occasione credo di poter parlare anche a nome dei colleghi per ringraziare la Comunità
00:01:14di Sant'Egidio per questo grandissimo lavoro che viene portato avanti e al servizio delle
00:01:22comunità locali. Quindi do la parola alla Renata Sciachi, componente del Consiglio
00:01:31di Presidenza della Comunità di Sant'Egidio ringraziando anticipatamente per la disponibilità
00:01:38a condividere con noi la vostra esperienza e il vostro impegno.
00:01:43Grazie Presidente, buongiorno a tutti, il titolo è cambiare le periferie per cambiare
00:01:51le città, Sant'Egidio nasce nel centro storico di Roma come probabilmente molti
00:01:59sanno all'Iceo Classico Virgilio nel febbraio del 1968 da studenti che fin dall'inizio
00:02:08scelgono per la periferia. Prima delle baracche, se lo deve fare da lì io ho il testo con
00:02:33le immagini, forse segue più facilmente senza che io ogni volta dica spostate la slide.
00:02:40Facciamo così perché mi ero preparata, se la ritrovo, la possibilità di fare questo.
00:02:49Come dicevo prima nelle baracche non sembra neanche Roma e poi in due quartieri emblematici
00:03:15di quegli anni, Prima Valle e Garbatella, da Roma ad altre città prima in Italia e
00:03:26poi in Europa e negli altri continenti, la prospettiva è quella di costruire una rete
00:03:32di fraternità fondata sul Vangelo, attorno ad essa si sono sviluppate azioni di solidarietà
00:03:46a cominciare dai bambini e successivamente anziani, disabili, malati, immigrati, senza
00:03:53dimora, carcerati, insomma i periferici. Cos'è Mario Bergoglio? Quando era arcivesco di Buenos
00:04:01Aires ha scritto «la città umana cresce con lo sguardo che vede l'altro come concittadino»,
00:04:14in questo senso lo sguardo della fede è fermento per uno sguardo civico, fine della citazione,
00:04:22un'intuizione evangelica ed ecclesiale che ha anche un valore umanistico,
00:04:27culturale e politico, come lo ha espresso Renzo Piano, proponendo di ricostruire le
00:04:33nostre città a partire dal rammendo delle periferie. E Zitko Maumanna aggiunge
00:04:43«in questo mondo nuovo si chiede agli uomini di cercare soluzioni private a problemi di origine
00:04:51sociale, anziché soluzioni di origine sociale a problemi privati». Oggi le periferie sono abitate
00:05:01da grandi solitudini, ma l'uomo non vive solo. Non è un caso che i vuoti delle periferie siano
00:05:11spesso riempiti anche da aggregazioni violente e dalle mafie. E credo che proprio per questo
00:05:17motivo la Commissione porta il titolo di Commissione parlamentare d'inchiesta sulle
00:05:24condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
00:05:29Per quanto fin qui detto, la periferia è una chiave di lettura privilegiata del nostro tempo.
00:05:37La città di oggi, quindi, può essere il laboratorio di una nuova società in cui si
00:05:47sfidano massificazione e solitudine, convivenza ed esclusione. A partire proprio dalle periferie.
00:05:56E poiché è evidente a tutti che non è più garantita una tenuta cementata dalle classi
00:06:02sociali o dalle ideologie, occorre tessere legami di condivisione, gettare ponti, come
00:06:14ha ricordato Papa Leone nel saluto inaugurale del suo pontificato, verso una periferia diffusa che
00:06:22non è solo la cintura urbana delle grandi città. Sottolineo che le foto sono tutte
00:06:27dell'archivio di Sant'Egidio. Perché è una cosa importante per capire quello che diceva
00:06:35prima il Presidente sulla presenza della comunità in tante città. Si tratta di incentivare le
00:06:41risorse, le idee e la solidarietà che si traducono in rammendo, come già ho detto,
00:06:47e in voglia di comunità, per citare ancora Bauman. Così le periferie non saranno solo
00:06:55luogo di una sconfitta, ma una sfida, luogo privilegiato di costruzione di un futuro per
00:07:03tutti, che in termini politici significa investire su di esse. Vorrei sottolineare
00:07:12come nell'esperienza di Sant'Egidio la solidarietà ha generato cultura, visioni,
00:07:18idee e ha favorito un cambiamento anche nel mondo dei periferici, grazie alla coscienza
00:07:25che nessuno è tanto povero da non poter aiutare un povero. Vorrei iniziare dai giovani. Che è
00:07:36finito il mondo della città quale comunità di destino risulta dalle condizioni dei minori di
00:07:4216 anni in Italia, evidenziate dall'indagine Istat 2022. Infatti la percentuale dei minori
00:07:51a rischio di povertà o esclusione sociale è maggiore di oltre 4 punti rispetto a quella
00:07:58del totale della popolazione, 28,8% contro il 24,4%. Inoltre i minori sono più svantaggiati
00:08:08quando risiedono al sud o nelle isole, il 46,6%, rispetto al centro, il 21,4% e al nord,
00:08:16il 18,3%. Infine nel 2021 il 4,9% dei minori di 16 anni ha vissuto in una famiglia con
00:08:27difficoltà economiche, tali da impedire l'acquisto del cibo necessario. La quota sale al 7% nel sud
00:08:36Italia. Dati preoccupanti perché la condizione giovanile è un indicatore imprescindibile del
00:08:44livello di umanità e di progresso di una società. Vorrei dare uno spazio particolare ai minori in
00:08:51questa mia relazione a partire dalle scuole della pace. Questa è una foto d'epoca come si vede.
00:08:57Iniziate più di 50 anni fa tra le baracche nelle prifere romane, allora veri e propri angoli da
00:09:05terzo mondo. Lì, alla fine degli anni Sessanta, quel gruppo di giovani studenti cominciò a
00:09:13lottare contro l'esclusione di troppi alunni dalla scuola pubblica. Contro il fatto che a
00:09:20dieci anni o anche meno il destino fosse già segnato. Storie di bambini destinati a diventare
00:09:29adulti marginali. Quella della scuola della pace è un impegno a varie dimensioni. Innanzitutto la
00:09:37dimensione dell'istruzione, che è dare ai piccoli il diritto al futuro. È il primo obiettivo,
00:09:43un dopo scuola che continua l'estate con la summer school per favorire il recupero e la
00:09:50socializzazione. Per cambiare le periferie occorre lottare contro la dispersione scolastica e la
00:09:57povertà educativa. I dati della dispersione scolastica. 10,5% l'abbandono scolastico in
00:10:06Italia nel 2023. Oltre il 17% l'abbandono scolastico in Sardegna e in Sicilia. Inoltre,
00:10:15i territori con tanti abbandoni espliciti hanno spesso un'elevata dispersione implicita degli
00:10:22studenti di quinta, come la Campania, con il 15,7%. Il programma Viva la scuola di Sant'Egidio,
00:10:34avviato nel gennaio 2022, mira a prevenire e contrastare la dispersione con un focus sugli
00:10:42istituti scolastici delle periferie. Il programma interviene per ristabilire il rapporto fra studenti
00:10:51e famiglie e scuole, mobilitando risorse e fornendo supporti mirati a favorire un'educazione
00:10:59inclusiva e di qualità. La sfida di Napoli. Una ricerca di Maria Luisa Javarone e di Giacomo
00:11:09Di Gennaro, ragazzi che sparano, nel 2023 rivela che Napoli è la città europea dove girano il
00:11:18maggior numero di minorenni con armi da fuoco. Paradossalmente, tuttavia, l'investimento sulla
00:11:25scuola a Napoli, invece di essere potenziato, è depotenziato. Se si prendono i dati ministeriali
00:11:342022-2023, le classi di scuola elementare a tempo pieno a Napoli sono il 20,2%, a Milano il 96,4%,
00:11:51a Torino circa il 78%, a Roma il 74,3%. Insomma, un bambino di 6 anni che si iscriva a scuola a
00:12:00Napoli farà sicuramente 891 ore di lezione, mentre iscrivendosi a Milano ne farà 1320,
00:12:11429 ore in più. Per fare lo stesso numero di ore, il bambino di Napoli dovrebbe frequentare
00:12:20la scuola primaria per 7 anni e 3 mesi. Occorre fare subito passi verso una maggiore uguaglianza,
00:12:29perché si diventa camorristi tra i 9 e i 14 anni. Forse, frequentando lo stesso numero di ore di
00:12:38scuola, i bambini del Sud avrebbero pari opportunità di quelli del Nord e del Centro.
00:12:45L'esempio di Torino. La scuola dell'infanzia è il Nido Bae, quartiere San Salvario. Negli anni
00:12:52Novanta lo chiamavano l'asilo dei neri, dove nessun italiano avrebbe voluto iscrivere il
00:12:58proprio figlio. Con il contributo del Comune e di un Dipartimento Educazione dell'Università è
00:13:05stato messo in atto un progetto educativo, impergnato sulla dimensione internazionale
00:13:10della cultura e della convivenza. Oggi le stesse classi, il 60% dei bambini è di origine non
00:13:19italiana, sono diventate uno status simbolo per gli italiani, perché l'integrazione sinonimo di
00:13:26crescita collettiva è attrattiva. Anche grazie a questo, tutto il quartiere di San Salvario è
00:13:34passato da essere un quartiere poco raccomandabile a consacrarsi uno dei quartieri più trendi della
00:13:40città. L'esperienza di San Salvario mostra come attraverso i bambini e la scuola pubblica si può
00:13:54produrre inclusione sociale e rigenerazione urbana, vincendo il degrado in zone ad alto rischio. Ma
00:14:03torniamo alle scuole della pace. L'istruzione non è l'unica dimensione. Oltre lo studio, attività,
00:14:12feste, gite e vacanze sono il veicolo di una cultura di apertura all'altro e alla diversità,
00:14:18che rappresenta il presupposto ma anche il contenuto di una nuova educazione alla pace
00:14:24e alla convivenza. Al contrario di una logica di mercato, si mostra la cultura del dono,
00:14:31attraverso la presenza di giovani che senza alcun compenso si prendono cura dei bambini.
00:14:38In questo senso, le scuole della pace acquistano un valore sociale, dove pace vuol dire abbattere
00:14:46i pregiudizi, trasformare lo sguardo, quindi eliminare razzismo, antisemitismo,
00:14:52ostilità e rom, cultura del disprezzo. Affermava una studiosa francese Germaine
00:14:59Thion, che aveva conosciuto il dramma del lager nazista e la sprezza delle
00:15:04guerre coloniali. Tutti parenti, tutti differenti. E questo vale tanto più per i bambini. Ed è una
00:15:16proposta che può cambiare la società nella sua interezza. In ambienti difficili, la scuola
00:15:23della pace apre una via alternativa alla violenza urbana, alle mafie, soprattutto in alcune regioni,
00:15:29ma anche nelle periferie di tante città. Le scuole della pace si confrontano con la
00:15:37criminalità organizzata, che si sostituisce allo Stato nel governo illegale, ma effettivo,
00:15:43di parte del territorio. Ho già detto di Napoli. Vorrei aggiungere che in Sicilia i bambini crescono
00:15:50immersi in una cultura della mafia, prendetelo tra virgolette, dal volto umano. Il mafioso è
00:15:58uno che aiuta nelle difficoltà e difende dai soprusi. Si finisce presto a lavorare per il boss,
00:16:05pagati, protetti, ma anche uccisi. Qualcuno a miei miei figli, più del padrino, ha detto
00:16:13alla madre di due bambini della scuola della pace di Messina. Quei ragazzi sperano e sognano su miei
00:16:19figli. Loro li vogliono educare alla non violenza e alla pace. Io mi accontentavo che non finissero
00:16:27ammazzati. Oggi ci sono ancora bambini senza infanzia. Alla scuola della pace molti bambini
00:16:36crescono modificando aspirazioni e modelli di vita. Chiedere, commentare, chiacchierare,
00:16:42la parola è il dono più grande che la scuola della pace può fare. Educare alla pace e anche
00:16:49insegnare a vivere di fronte agli orizzonti del mondo, insieme ad altre iniziative,
00:16:54ne è espressione il rigiocattolo. La vendita solidale di giocattoli che le scuole della
00:17:16pace organizzano prima del Natale in molte città. L'iniziativa ha un principio semplice. Non tutto
00:17:24ciò che non si usa più è da buttare. Basta un semplice ritocco e un giocattolo può trovare
00:17:30una nuova vita e fare felice un bambino. Grazie ai fondi raccolti, i bambini delle
00:17:36periferie imparano a non dimenticare i bambini più poveri di loro. Negli anni hanno sostenuto
00:17:44i centri nutrizionali e l'iscrizione anagrafica dei bambini in tanti paesi dell'Africa subsahariana,
00:17:51la costruzione di una scuola e la ricostruzione di un villaggio colpito dall'alluvione mozambico.
00:17:57Alla scuola della pace i bambini imparano a interessarsi di questioni grandi come la povertà,
00:18:04le diseguaglianze, l'eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, il digrado dell'ambiente e le
00:18:10industrie. È necessario porre l'attenzione dei più piccoli su questi temi, perché il futuro
00:18:18del pianeta, con i suoi problemi sociali ed ambientali, dipende anche dall'educazione dei
00:18:25cittadini del futuro. Un giovane vicino a un bambino o un ragazzo accanto a un anziano si
00:18:33innesca un cambiamento psicologico e antropologico di straordinaria portata. Grazie a tutto ciò,
00:18:42bambini e adolescenti escono da un universo culturale angusto e spesso intollerante,
00:18:51tutto attraverso la festa e l'incontro. Nessuno è lasciato solo o indietro,
00:18:58è una risposta alla rabbia degli esclusi. Traendo una prima conclusione, in periferie
00:19:05anomale e spesso violente, occorre creare dei centri culturali e proposte di solidarietà
00:19:12attiva. Per cambiare la città, cominciamo dai bambini, è uno slogan dei primi anni di
00:19:19Sant'Egidio. La speranza espressa in quello slogan ingenuo ha conservato la sua attualità
00:19:27dopo 50 anni e tanti mutamenti sociali e culturali. Oggi, solo a Roma, contiamo 30
00:19:35scuole della pace con le corrispondenti summer school e 12 centri per il sostegno scolastico.
00:19:43Continuerai sul tema dare la parola. Ma dare la parola non riguarda solo i bambini. La
00:19:53scuola di lingua e cultura italiana rivolta ai migranti prende avvio dalla consepolvolezza
00:19:59che la lingua è la chiave dell'integrazione. Qui la scuola diventa un ambito di formazione
00:20:06alla cittadinanza. Alcuni corsi sono finalizzati alla formazione professionale, fra tutti mediatori
00:20:16culturali e caregiver. Inoltre Sant'Egidio ha pubblicato, non mi soffermo sui libri di
00:20:22Sant'Egidio ma qui invece mi soffermo, perché il libro L'italiano per amico ha promosso
00:20:28l'apprendimento della lingua italiana non solo per Sant'Egidio, indietro per cortesia,
00:20:37ma in tante altre situazioni. Nelle slide le città in cui sono attive scuole di lingua
00:20:46e cultura italiana. Ancora, per uscire da una visione del mondo degli immigrati come
00:20:55periferie, è nato Genti di Pace, un movimento di aggregazione tra vecchi e nuovi italiani,
00:21:05persone di lingue e religioni diverse. Vivere insieme è possibile. Genti di Pace riunisce
00:21:11oggi persone di 120 diverse nazionalità, in un percorso di integrazione e di convivenza
00:21:19che può cambiare il clima umano delle periferie. I membri di Genti di Pace, inoltre, sono attivi
00:21:27nel sostegno agli anziani e nell'apporto volontario ai centri di accoglienza per i
00:21:34poveri italiani e stranieri, oltre che nel facilitare l'integrazione dei nuovi arrivati.
00:21:39I Giovani per la Pace di Sant'Egidio sono ragazzi delle scuole secondarie di primo
00:21:47e secondo grado e delle università, che non si ritengono così piccoli e insignificanti
00:21:54da non poter realizzare il cambiamento del mondo. Si impegnano nelle periferie, come
00:22:00ho detto prima, alle scuole della pace, ma anche con i senza dimora, gli anziani soli
00:22:06o in istituto si interessano di povertà, pace ed ecologia. Un appuntamento che raccoglie
00:22:21le voci delle nuove generazioni per dire no alla guerra. È sola una tra le tante iniziative
00:22:29promosse dal movimento giovanile di Sant'Egidio. Anche i bambini sono protagonisti di manifestazione
00:22:40per far sentire la loro voce. Ad aprire strada a Genova, proprio in questi giorni, credo
00:22:47che sia l'ultima avvenuta, per questo l'ho scelta, lo striscione con la scritta «L'educazione
00:22:53è l'arma della pace», in un'atmosfera gioiosa con canti, coreografie e cori di pace. Così
00:23:01rinnovano l'impegno a costruire la pace ogni giorno, a partire dalla propria città e da
00:23:07quartieri in cui vivono. Cambiare le periferie attraverso la cultura, l'arte e la bellezza.
00:23:20A Milano, i bambini della Scuola della pace a Corvetto dialogano con Vivienne Lamarck,
00:23:27l'autrice Premio Strega Poesia del 2023. Tra letture, domande e disegni, le storie
00:23:33diventano ponti di condivisione per chi ha vissuto il dolore delle emigrazioni e della
00:23:39guerra. A Roma, a Torbella Monaca, Daniele Mencarelli, vincitore con il suo romanzo «Tutto
00:23:48chiede salvezza» del Premio Strega Giovani 2020. Qui lo vediamo in dialogo con gli amici
00:23:53disabili del Museo Laboratorio d'Arte. Sono cose semplificative, evidentemente.
00:23:59Promosso dai giovani per la pace, il Context musicale nazionale Play Music Stop Violence
00:24:11e il mondo con la tua musica ha raccolto in questi anni più di 600 band, circa mille
00:24:17giovani musicisti. Non cito il pubblico perché non so fare il conto. Proprio la musica, con
00:24:25il suo grande potere comunicativo, può essere il veicolo per lanciare tra i giovani un messaggio
00:24:31importante ed attuale. Il risorgere di razzismo e antisemitismo, come ho già accennato, la
00:24:38violenza nelle sue molteplici forme, la guerra, il convivere tra culture diverse, il rispetto
00:24:43per la vita, la cura del creato.
00:24:46Ancora, i Laboratori d'Arte degli Amici si dà voce a chi non ha voce a motivo della
00:24:54propria disabilità e fragilità. Ciascuno può trovare il suo modo di comunicare ed
00:25:00esprimere il proprio pensiero e il suo sguardo sul mondo. I Laboratori hanno dato vita a
00:25:06partire dalla fine degli anni Novanta ad una serie di mostre su tematiche diverse in varie
00:25:12città d'Italia, anche alla Biennale di Venezia al Maxi. Un'opera, Naufragia a Prodi, nata
00:25:22dall'incontro tra l'artista Cesar Meneghetti, i Laboratori d'Arte di Sant'Egidio e la curatela
00:25:29di Alessandro Zuccari, è un monito a non distogliere lo sguardo dal dramma delle immigrazioni,
00:25:36per costruire un futuro per tutti. Su un mare digitale, affiorano i nomi delle persone
00:25:52che hanno perso la vita per raggiungere l'Europa nel 2023. Li ricordano 3.129 barchette di
00:26:00carta realizzate dalle persone con disabilità. L'opera è stata esposta al Museo del Vittoriano
00:26:07a Roma alla Cadoro di Venezia e di nuovo a Roma nel complesso monumentale di San Michele a Ripa
00:26:14Grande. Varie pubblicazioni e cataloghi hanno accompagnato il percorso dei Laboratori d'Arte,
00:26:23fra tutti il bel libro con l'arte da disabile a persona. Ma l'arte del movimento degli amici
00:26:32è anche poesia. Cito solo un omaggio a Basaglia alla legge 180, dal titolo Penso quell'uomo.
00:26:48Penso quell'uomo triste e manicomico che vorrebbe uscire dalla stanza chiusa. Penso
00:26:57quell'uomo di come si sente di essere rinnegato dalla libertà e dalla dignità di non essere
00:27:05considerato persona, essere umano come tutti gli altri. Restituire e la dignità e la libertà e le
00:27:15parole ai malati è stata una cosa meravigliosa. Tante persone che vivevano come uccelli in gabbia,
00:27:22negate alla libertà, hanno volato nel cielo, rinati per la seconda volta.
00:27:29Lavoro e disabilità. La difficoltà a trovare un lavoro è uno dei sintomi della
00:27:36mancata inclusione sociale delle persone con disabilità. Anche se in Italia, come sapete,
00:27:42dal 1999 esiste una legge che ne promuove l'inserimento lavorativo.
00:27:48Per provare a rispondere, nel 1991 è stata costituita una cooperativa sociale e aperto a
00:27:56trastevere un piccolo locale, dove alcuni disabili con i loro amici di Sant'Egidio hanno affrontato
00:28:03la sfida del mondo della ristorazione. Nel 1998 nasce la Trattoria degli Amici e
00:28:10recentemente la Trattoria degli Amici Catering e il locale di Street Food Hugs.
00:28:17Si organizzano corsi di formazione, convegni ed eventi sul diritto al lavoro e l'inclusione.
00:28:31La solitudine delle periferie, povertà, salute e casa.
00:28:39Cambiamo un po' il capitolo. Non mi soffermo sui pranzi di Natale,
00:28:44che è l'icona di tutti i servizi di Sant'Egidio e l'immagine più eloquente del rapporto di
00:28:51amicizia con i poveri. La tradizione nata nel 1982 e negli anni si è allargata da
00:28:57Santa Maria in Trastevere alla periferia di Roma, fino ad altre città e periferie
00:29:02del mondo. Sant'Egidio è impegnata nel contrasto alle
00:29:09povertà attraverso le scene tireranti, le menze sociali, volte a rispondere alle necessità
00:29:16immediate di coloro che si trovano in condizioni difficili, come vivere per strada nei pressi
00:29:23delle stazioni e negli angoli più frequentati o più nascosti dei centri urbani. È una
00:29:30rete molto capillare che protegge dall'abbandono e salva dal rischio di morire di stenti o
00:29:38di freddo. I servizi di primo contatto sono utili a
00:29:42costruire relazioni per l'accompagnamento e la presa in carico di ciascuna persona in
00:29:49tanti quartieri delle città dove la comunità è presente. Nella stagione invernale la comunità
00:29:56di Sant'Egidio intensifica il servizio in strada e apre spazi di accoglienza notturna
00:30:03presso i propri locali. Aggiungo una brevissima riflessione sulle
00:30:08carceri. L'argomento meriterebbe maggiore approfondimento. Qui basta dire che alcuni
00:30:15carcerati hanno frequentato le menze, i centri di accoglienza, le strade e qui li abbiamo
00:30:21incontrati. La visita in carcere è quindi continuazione di una vicinanza, di un servizio,
00:30:29anche nei confronti di chi ha sbagliato, talora gravemente. Perché, come diceva Don Lorenzo
00:30:36Milani, chi non sa amare il povero nei suoi errori non lo ama. La visita in carcere vuol
00:30:42dire rifiuto di un isolamento, emerginazione e periferizzazione.
00:30:47Le oltre 50 case dell'amicizia di Sant'Egidio mirano a costruire percorsi individuali di
00:30:57uscita dalla situazione di povertà e o di isolamento sociale. Attraverso servizi di
00:31:04e li elenco, sostegno alimentare, abbigliamento, orientamento al lavoro, consulenza legale,
00:31:12assistenza sociale e previdenza, orientamento sanitario, ricerca di alloggio, consulenza per
00:31:19la domanda per le casi popolari, docce, lavanderia, barbiere, parrucchiere, sostegno all'inserimento
00:31:28scolastico con il programma Viva la Scuola, consulenza su permesso di soggiorno, consulenza
00:31:35su residenza anagrafica. Occorre creare nuovi centri di prossimità che offrano orientamento
00:31:43ai cittadini e garantiscano un aiuto immediato e personalizzato a chi ne ha bisogno, contribuendo
00:31:51a colmare le lacune del sistema attuale. Un focus.
00:31:56Gli ambulatori in Italia per l'accesso alle cure per tutti. Gli ambulatori della comunità
00:32:03di Sant'Egidio e molte città italiane, fra cui Genova, Roma, Napoli, da più di trent'anni
00:32:09offrono alla popolazione in fragilità sociale visite e farmaci gratuitamente. Alcuni, avendo
00:32:18ricevuto aiuto, si trasformano essi stessi in persone che aiutano. Gli ambulatori sono
00:32:24gestito da personale sanitario volontario, accanto a medici di medicina generale, specialisti
00:32:32di varie discipline. Questa collaborazione permette la costituzione di percorsi di diagnosi
00:32:39e di cura di eccellenza.
00:32:41Visitando la Casa dell'amicizia e il Lab vaccinale e sanitario a Roma, presso il complesso
00:32:49dell'ex ospedale di San Gallicano, il Presidente Mattarella ha detto «Soccorrere gli ultimi
00:32:55è un dovere che interpella chiunque, e le istituzioni particolarmente». Con queste
00:33:02azioni di solidarietà umana, l'Italia dimostra il suo vero animo. È l'accoglienza, la vera
00:33:09anima dell'Italia.
00:33:11Continuerai sul tema dell'accoglienza a migranti e rifugiati. Tanto in mare come sul confine
00:33:19orientale dell'Europa, da anni si assiste al dramma di chi scappa da guerre e conflitti,
00:33:26donne, uomini, minori e anziani, in fuga dalla Siria, dall'Afghanistan, dal Congo, dalla
00:33:33Repubblica Centroafricana o dal Sudan, dalla Libia, dall'Eritrea e da altri paesi.
00:33:39Persone bloccate alle frontiere dell'Europa, spesso in campi profughi, che divengono luoghi
00:33:47di eterna sospensione.
00:33:50I corridoi umanitari sono un progetto pilota che ha come principale obiettivo concedere
00:33:57a persone in condizioni di vulnerabilità, ad esempio, oltre a vittime di persecuzioni,
00:34:03torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità,
00:34:11un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario. È un modo sicuro per
00:34:19tutti perché il rilascio dei visti umanitari prevede i necessari controlli preventivi
00:34:25da parte delle autorità italiane.
00:34:28I corridoi umanitari sono frutto di un protocollo di intesa tra la Comunità di Sant'Egidio,
00:34:36la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Tavola Valdese, la Cei Caritas
00:34:42e il Governo italiano. Arrivati in Italia, i profughi sono accolti a spese delle nostre
00:34:48associazioni, in strutture o case. Insegniamo loro l'italiano, iscriviamo a scuola i loro
00:34:55bambini per favorirne l'integrazione e aiutarli a cercare un lavoro. Dal febbraio 2016, ma
00:35:03il dato è di qualche mese fa forse, ad oggi sono arrivate già quasi 8.000 persone, 7.934,
00:35:12e sono in fase di apertura anche dei corridoi lavorativi. Infine, qui scusate, commento
00:35:18la fotografia, per questo è la precedente, a Fiumicino è il padre che abbraccia il suo
00:35:25bambino che non aveva mai incontrato perché era dovuto restare, non era riuscito a venire
00:35:32con la famiglia. Infine, gli anziani. Nelle periferie si muore soli. Le cronache troppo
00:35:46spesso raccontano di anziani ritrovati dopo giorni, settimane, mesi, purtroppo anche anni.
00:35:53È successo sicuramente a Roma e a Milano. E abbiamo quasi dimenticato che i decessi
00:36:01da Covid nelle case di riposo furono migliaia, secondo alcune stime, oltre 15.000 solo nel
00:36:08primo periodo. Tutte le catastrofi del dopoguerra furono di proporzioni molto più contenute. Il
00:36:15Vaillon, 2.000 vittime. Il terremoto del Belice, 350. Quello in Friule, 1.000 morti. E quello più
00:36:24grave dell'Ilpinia, 3.000 morti. Oltre a questo, mi pare importante riflettere sul
00:36:31tema drammatico della solitudine. In Italia, gli anziani over 65 rappresentano il 31% del totale,
00:36:44oltre 3 milioni. Scusate, ho saltato una riga. Prima 10 milioni di persone che vivono sole,
00:36:53questo era il dato che poi dà il senso a tutto il resto. Per quanto riguarda poi la percezione
00:37:00che si ha della solitudine, i dati Istat del 2023 ci dicono che quasi 2 milioni degli anziani
00:37:08over 75 in Italia dichiarano di sentirsi soli stesso o sempre. E circa un anziane su 5,
00:37:172,8 milioni di persone, dice di non avere nessuno sul cui contare in caso di bisogno.
00:37:25Attraverso il programma Viva gli anziani, Sant'Egidio realizza interventi finalizzati
00:37:35a prevenire e contrastare l'isolamento degli anziani, rispondendo anche ai bisogni legati a
00:37:41situazioni di emergenza, come freddo, caldo o le epidemie. Suscitare una nuova cultura della
00:37:50prossimità e delle cure domiciliari, migliorare la cura e la qualità della vita, in particolari
00:37:57per gli anziani a rischio istituzionalizzazione e in condizioni di maggiore fragilità.
00:38:02Attraverso soluzioni di quousing sociale in cui sono coinvolte anche disabili,
00:38:15senza dimora e nuovi europei. La legge 33 del 2023, in questo senso,
00:38:22rappresenta una grande opportunità per affrontare un'emergenza destinata a
00:38:29crescere e a stabilizzarsi. La legge, infatti, promuove modelli di coabitazione tra persone
00:38:36anziane, senior quousing, di coabitazione intergenerazionale, in particolare con i
00:38:42giovani in condizioni svantaggiate, realizzate nell'ambito di case, case famiglia, gruppi famiglia,
00:38:50gruppi appartamento e condomini sociali. Aperti, è ancora la legge, ai familiari,
00:38:57ai volontari, ai prestatori esterni di servizi sanitari, sociali e sanitari integrativi. Non
00:39:04chiede iniziative ed attività degli enti del terzo settore. Ci avviamo all'attuazione delle prime
00:39:12sperimentazioni, della riorganizzazione e dell'assistenza agli anziani. E la prima
00:39:18sarà proprio a Torbella Monaca, in periferia a Roma. Si può arrovesciare il paradigma anziano
00:39:25uguale solo, con sapienza vorrei dire, la legge ha legato al cohousing anche un movimento di
00:39:33rigenerazione urbana, come a dire che è creando convivenze e un ambiente comunitario che è
00:39:40possibile rigenerare abitazioni, contesti, quartieri, periferie. Occorre finanziare altre
00:39:48sperimentazioni, alle istituzioni stare al passo e accompagnare anche economicamente questa
00:39:55importante riforma. Una vecchiaia felice renderà felice l'intera società. Vorrei concludere mostrando
00:40:04un'installazione artistica inside out sui palazzi di Torbella Monaca, risultati di una collaborazione
00:40:13con lo street art J.R. che è francese, che oggi o domani apre questa stessa cosa sul Duomo di
00:40:23Napoli. Vi dicevo sui palazzi di Torbella Monaca, risultato di una collaborazione con
00:40:32lo street artist J.R. nel contesto del festival dello stupore, promesso dalla comunità e patrocinato
00:40:40dal comune di Roma. Realtà istituzioni del territorio in rete per realizzare eventi culturali
00:40:46ed artistici aperti a tutti. Vi auguro e mi auguro e ci auguro di poterci stupire, perché la
00:40:54periferia per noi è una sfida, ma ha tante risorse, tanti volti, come si vede su quei palazzi, che
00:41:02possono guardare al futuro in modo positivo, se lo guarderemo e lo costruiremo insieme. Grazie.
00:41:08Bene, veramente grazie dottoressa Asciachi, perché è stata una relazione bellissima,
00:41:18devo dire, carica tra l'altro di informazioni, di numeri, di un racconto di un impegno che,
00:41:28come dicevo all'inizio, è un impegno a 360 gradi su tutto il territorio nazionale e
00:41:36ho saltato la possibilità che è una cosa importantissima, ma se volete... Però ecco,
00:41:43io credo che sia evidente un impegno veramente a 360 gradi in tutte le aree di fragilità delle
00:41:55nostre comunità, quindi veramente questa è anche un'occasione non solo per presentare
00:42:03all'esterno il vostro lavoro in mane, ma anche come istituzioni e credo di poter parlare anche
00:42:10a nome di tutti i colleghi per ringraziare la comunità di Sant'Egidio per il lavoro
00:42:14eccezionale che viene portato avanti. Ora chiederei ai colleghi, anche a quelli collegati,
00:42:21se hanno delle domande o delle osservazioni, io raccoglierei eventuali domande e osservazioni e
00:42:27poi le ripasso la parola. È molto interessante l'esperienza delle scuole della pace, mi sembra
00:42:36di aver capito, lei ci ha riportato il numero delle scuole che sono presenti su Roma, volevo
00:42:44capire se ha anche qualche numero sul dato nazionale, non so se mi è sfuggito. E poi
00:42:58uno slogan che mi è molto piaciuto, che lei ha detto è uno slogan dei primi anni della comunità
00:43:05di Sant'Egidio, è per cambiare città cominciamo dai bambini. Io credo che questo è un concetto
00:43:14che noi all'interno dei nostri lavori in questi mesi, in questi anni abbiamo avuto come centro
00:43:23della nostra azione perché abbiamo dedicato molta attenzione a questo aspetto e mi ha fatto
00:43:33anche molto piacere la collaborazione con il premio Strega, perché? Perché grazie alla
00:43:38nostra commissione quest'anno il premio Strega Giovani è una cosa sulla quale abbiamo lavorato
00:43:44come commissione ma quest'anno il premio Strega Giovani, le finali, l'inizio del premio Strega
00:43:50Giovani 2024 si è avuto a Torbella Monaca e quest'anno le finali che saranno il 3 di giugno
00:43:58si spolgeranno a Caivano, quindi è un progetto che è nato da questa commissione che è stato
00:44:04poi finanziato e che si inserisce in pieno nella cornice che lei ricordava. Allora passerei la
00:44:12parola ai colleghi, ha chiesto di parlare il collega Iaria, prego Antonino. Grazie mille,
00:44:24mi scuso perché non posso essere presente ma in contemporanea alla commissione trasporti però ci
00:44:28teniamo a intervenire anche perché è stata citata una scuola della mia città e tra l'altro nel
00:44:35periodo in cui eravamo anche in amministrazione e devo dire che questi esperimenti, a prescindere
00:44:43che sia stato fatto a Torino, ma la collaborazione tra istituti scolastici, città e bambini e utenti
00:44:54della scuola sicuramente ha la possibilità di risolvere delle problematiche molto importanti
00:45:01in quartieri anche complessi. San Salvario è un quartiere complesso, ha sicuramente dei problemi
00:45:08ma anche molte risorse ma questa è una pratica che se usate anche in altre città può funzionare.
00:45:17Devo ringraziare però chiaramente la comunità Sant'Egidio e il terzo settore in generale perché
00:45:23queste cose funzionano se fatte in sinergia, non è solo l'amministrazione ma la sinergia tra una
00:45:29buona idea e la buona volontà aiuta anche a fare molte cose. Però vorrei fare una domanda
00:45:35particolare dalla sua posizione privilegiata sulle problematiche del nostro paese riguardo
00:45:47il disagio e l'emergenza legata all'aumento della povertà, legata anche all'aumento
00:45:59letale della popolazione. Lei l'ha citato nella sua presentazione il problema degli anziani soli,
00:46:09non per forza anche in condizioni disagiate, ma abbiamo tutte queste tematiche. Se lei,
00:46:17con tutta la sua esperienza nel settore, vede un progressivo peggioramento di questa situazione
00:46:25e se invece anche intravede delle buone pratiche. Grazie mille.
00:46:31Grazie Presidente, lei sa che io sono di parte, quindi oltre a ringraziare molto Renata
00:46:48Sciachi e tramite lei tutta la comunità di Sant'Egidio, io sono testimone diretto perché per
00:46:54tanti anni ho fatto la scuola della pace con Sant'Egidio e tante delle cose che Renata ha
00:47:00raccontato le conosco bene. Quindi approfitterei per mettere in relazione alcune delle cose che
00:47:07lei ha detto con alcune riflessioni che noi stiamo portando avanti con la Commissione. Mi colpiva
00:47:15molto quello che lei diceva sui bambini e sui giovani in periferia, perché noi in Italia
00:47:22viviamo un paradosso. Noi abbiamo questo tema della crisi demografica e della denatalità,
00:47:29cioè noi abbiamo pochi bambini e pochi giovani, ma poi ci accorgiamo che tanti di questi pochi
00:47:36bambini e pochi giovani non li curiamo abbastanza. Questo è abbastanza clamoroso e soprattutto
00:47:44emergeva ancora drammaticamente questo dato di disuguaglianza tra Nord e Sud, diciamo tra Nord,
00:47:52Centro e Sud. Questo discorso del tempo pieno è sicuramente eloquente, noi l'abbiamo riscontrato
00:48:03anche per esempio col tema delle palestre scolastiche e quindi l'accesso allo sport.
00:48:08Sappiamo questo cosa vuol dire anche per esempio per le famiglie e per le donne,
00:48:13per le mamme, il fatto che i bambini non possano frequentare il tempo pieno.
00:48:18Quindi volevo sottolineare questo aspetto perché emergeva con chiarezza dalla relazione
00:48:24della dottoressa Shaki. L'altro tema, anche qui lo dico con un titolo, quando lei parlava
00:48:32di integrazione attrattiva, allora io non entro in polemiche di altro tipo rispetto
00:48:38all'integrazione, però mi colpiva questa sua affermazione sull'integrazione attrattiva
00:48:43perché in fondo quando noi sentiamo tanti nostri giovani che vanno a studiare negli
00:48:48Stati Uniti, in Gran Bretagna, in altri paesi, come rimangano colpiti da contesti multiculturali
00:48:57stimolanti eccetera eccetera e che quando noi riusciamo a realizzare una corretta integrazione
00:49:03anche alcuni luoghi diventano improvvisamente attrattivi. L'altro tema che lei faceva
00:49:11a cavallo tra bambini, giovani, parlando delle scuole della pace eccetera, è questo
00:49:17tema della solidarietà che ha generato cultura. Noi abbiamo visto anche con l'audizione
00:49:23del Ministro della Cultura come una delle grandi sfide è la povertà culturale rispetto
00:49:30alle periferie e il fatto che una presenza, un intervento in periferia, anche attraverso
00:49:37la solidarietà genera cultura è qualcosa che secondo me è molto bello, molto importante.
00:49:43Gli ultimi due flash, uno è questo sui corridoi umanitari Presidente, perché anche qui per
00:49:50uscire da una, questa nostra Commissione prova ad essere molto propositiva e a non entrare
00:49:59nelle polemiche anche partitiche o politiche, però questa vicenda dei corridoi umanitari
00:50:05secondo me è molto significativa, perché è un'iniziativa partita dalla società civile,
00:50:12in collaborazione con il Governo italiano e con i governi italiani anche di natura
00:50:18differente che si sono succeduti in questi anni e che però ha costituito un esempio
00:50:27di come sia possibile organizzare un'immigrazione regolare, chiaramente con numeri, poi diciamo
00:50:36sempre con numeri piccoli, 8 mila persone inizia ad essere un numero già più consistente,
00:50:41però da una parte in una fruttuosa collaborazione, sussidarietà tra istituzioni e enti vari
00:50:53e dall'altra però che dimostra che è possibile un modello di immigrazione regolare virtuosa.
00:51:00Ultimo punto, questo sugli anziani, qui invece più uno stimolo, cioè noi in questa legislatura
00:51:08siamo riusciti ad approvare la legge 33, anche questa legge che proviene dalla scorsa legislatura,
00:51:15approvata in questa legislatura senza nemmeno un voto contrario, c'è una certa fretta
00:51:21di implementarla bene, quindi su questa legge noi dobbiamo investire, giustamente l'autoressa
00:51:26Chaghi citava questi primi casi di sperimentazione, però gli anziani sono un grande capitolo
00:51:35e noi purtroppo, lo diceva lei parlando delle periferie, sappiamo bene che c'è un dramma
00:51:40di solitudine degli anziani e di emarginazione degli anziani che colpisce tutti, ricchi e
00:51:46poveri, ma sappiamo bene che lì dove un anziano è anche povero ha meno mezzi per poter contrastare
00:51:54questo isolamento e questa solitudine, ma in questa legge ci sono tante risposte che
00:51:59dobbiamo rapidamente provare a far arrivare a tutti. Grazie.
00:52:03Grazie Presidente, buongiorno a tutti. Alcune considerazioni, forse più che domande. Mi piace
00:52:19quello che è stato detto, ossia cambiare le periferie con la pace e la cultura. In particolare
00:52:24è particolarmente importante la cultura, il tema dei laboratori d'arte e poi dare voce a chi non
00:52:31ne ha. Io credo che la cultura e il laboratorio d'arte possa effettivamente dare questa grande
00:52:38opportunità, forse ancora di più, con l'arte che non è con la voce che a volte nessuno può sentire
00:52:47perché non c'è il contesto dove poterla far sentire. Il dramma delle migrazioni, l'aspetto
00:52:56affiorano i nomi perché spesso non affiorano più i corpi. Non li vediamo più però abbiamo i nomi.
00:53:02E poi la grande cosa dell'esposizione delle opere, quella è una gratificazione importante. Il tema
00:53:12dei disabili, mi piace e cerco di seguirlo, il tema della dignità del lavoro e della disabilità,
00:53:23purtroppo ancora piuttosto raro nella nostra penisola perché sulla carta c'è, ma poi le
00:53:32opportunità sono davvero poche. Allora ci dovrebbe essere un grande impegno per un inserimento
00:53:39laborativo. Anche qui sono molto pochi e dipende dalle zone. Io lo dico spesso in aula, ci sono
00:53:47le zone più agiate e poi ci sono quelle tremendamente disagiate dove magari le
00:53:53opportunità sono poche, pochissime e si rimane chiusi in casa. I drammi delle periferie sono
00:54:00questi e sono molti altri. Io credo che il lavoro che insieme possiamo fare, pezzetto dopo pezzetto,
00:54:07raccontare, portare all'attenzione, aiutare a rispettare il pensiero sicuramente molto retrogrado
00:54:16che la cultura, che l'arte eccetera non hanno voce e non danno benessere e non creano agio. Io
00:54:24credo siano un grande antidoto nei confronti del disagio. Quindi ringrazio tantissimo per
00:54:31il lavoro svolto e per aver potuto ascoltare purtroppo solo una parte del racconto perché
00:54:38il nostro volo era in ritardo in Piemonte, piove tantissimo e quindi abbiamo tardato.
00:54:45Grazie comunque.
00:55:06Io non voglio aggiungere null'altro più di quello che è stato rappresentato e che
00:55:13sicuramente costituisce un notevole arricchimento dei lavori della Commissione,
00:55:21sia dal punto di vista esperienziale che dal punto di vista metodologico. Però
00:55:28consente il Presidente di poter fare, come dire, approfitto per rivolgere la
00:55:38Comitata di Strategio, lì rappresentata, per questo lavoro splendido che ogni giorno svolge
00:55:51con stretzione e tenacia nei confronti, a fianco degli ultimi, dei più fragili. Spesso i soggetti
00:55:59dimenticati sono quelli che non hanno voce e grazie a voi, invece, hanno voce e soprattutto
00:56:08grazie alla vostra testimonianza noi possiamo continuare a trasmettere i valori di pace,
00:56:14di solidarietà, di amore in una società contemporanea come la nostra. Purtroppo
00:56:20Smarrit e Divisa sono completamente assenti. Quindi volevo giusto approfittare di questo
00:56:28per ringraziare la Comunità di Sant'Egidio e tutti gli operatori per l'impegno instancabile
00:56:36che loro profondano per il bene concreto. Giro Roma dal martedì al giovedì, però la vostra
00:56:52testimonianza sul territorio è visibile. Grazie ancora per quello che fate.
00:56:58Allora parto dai numeri che sono la cosa più difficile.
00:57:18La Comunità di Sant'Egidio è presente in tutti i capoluoghi penso di Italia e complessivamente
00:57:33credo con una cifra sommaria 70-80 città italiane. Cito un numero che sono andata a
00:57:45guardare per dire io ho detto la rete. La rete è fatta di molte cose, molte io non
00:57:51le ho potute citare perché anche immediatamente non incidono sulle periferie italiane. Sapete
00:57:58che però Sant'Egidio è anche impegnata nel lavoro per ottenere la moratoria della
00:58:06pena di morte nel mondo e all'interno di questo impegno il 30 novembre c'è una manifestazione
00:58:18città per la vita che è promossa in tutto il mondo non solo in Italia. In Italia sono
00:58:24più di 1200 borghi e città che evidentemente non vuol dire una presenza stabile di Sant'Egidio
00:58:34ma vuol dire che con le amministrazioni perché la manifestazione si svolge nell'illuminare
00:58:41un monumento quindi vuol dire che almeno con le amministrazioni pubbliche c'è un rapporto
00:58:46di qualcuno di Sant'Egidio che sta nelle vicinanze o che si muove da altrove per sostenere questo.
00:58:53Non ho parlato appunto delle visite dei gruppi che vengono ad aiutare l'estate cioè non
00:59:00è solo Sant'Egidio. Sant'Egidio quando ho detto attrattivo attrattivo vuol dire anche
00:59:06in questa rete di uomini e donne di buona volontà di varie estrazioni o di gruppi di
00:59:13varie estrazioni che entrano in dialogo con la comunità e che creano un vicendevole sostegno
00:59:22direi così e quindi per questo vi dico dicevo prima i numeri non sono facili cominciamo dai
00:59:31bambini penso che è l'ho detto prima non tornerai su questo all'investimento sul futuro quindi è e
00:59:38i bambini vuol dire tutti i bambini scusi volevo dire un'altra cosa parto dal discorso della parola
00:59:53per per continuare il discorso precedente perché il linguaggio è una fonte di cambiamento
01:00:00fondamentale un linguaggio aggressivo discriminatorio crea fratture nella società
01:00:08non è solo sgradevole è il proprio creatore di problemi cito qua la voce dei disabili a cui io
01:00:17sono particolarmente legata anche personalmente è la poesia di una poesia che non ricordo tutta
01:00:25ma c'è un verso che è espressivo di quello che voglio dire di una persona disabile gravemente
01:00:33che però parlava ipercinetico eccetera che scrive tutto è parola tutto è parola e quindi qui sembra
01:00:45l'istruzione qualche l'integrazione nelle parole il favorire un linguaggio di rispetto per gli altri
01:00:54e anche favorire un'espressione come ho detto sui disabili laddove espressione non è tanto facile va
01:01:02coltivata coltivare il linguaggio e dare la parola nel perché in tante situazioni di periferia anche
01:01:12violente la mancanza di parola è un fattore scatenante o perlomeno che aggrava le situazioni
01:01:21le altre cose mi sono sembrate molto sottolineature sicuramente affiorano i nomi di chi muore ancora
01:01:32nel mediterraneo e sicuramente è una delle grandi diseguaglianze che però con il criterio della
01:01:40diversità non è sentita come tale ma c'è una grande diseguaglianza che cosa io ho di merito
01:01:46per essere nata in italia piuttosto che in siria e per non trovarmi in certe situazioni quindi quando
01:01:54io ho detto educare a impegnarsi per eliminare le diseguaglianze è un altro compito importantissimo
01:02:06diceva don milani perché eravamo ragazzi nel leggerlo non c'è ingiustizia più grande che
01:02:16fare parte uguali fra diseguali e quindi qui c'è una scelta di metodo direi non non solo facciamo
01:02:25questo facciamo quest'altro ma quali sono i diseguali a cui dobbiamo provare a dare una
01:02:30fetta migliore della vita quindi questo direi grazie a voi per l'ascolto grazie per le domande
01:02:37grazie a nome della comunità di sant'egidio anche per la vostra accoglienza ovviamente noi che
01:02:46ringraziamo tra l'altro lo dico ai colleghi che è stata presentata una relazione che diciamo
01:02:56ripercorre un po tutte le cose che abbiamo discusso stamattina e col vostro permesso
01:03:02ovviamente la acquisiamo agli atti e poi magari la potremo rigirare la potremo la potremo rigirare
01:03:10anche ai a tutto il resto dei colleghi che perché secondo me è stato davvero un momento importante
01:03:20anche per vedere come dire e a volte noi parliamo delle cornice dei principi ma voi oggi avete
01:03:27portato uno spaccato molto importante di azioni in corso sulla base di questa cornice quindi è
01:03:34una qualcosa di davvero apprezzabile e molto molto utile per il lavoro della nostra commissione
01:03:41quindi ecco io vi ringrazio e magari vi do l'appuntamento prossimamente per alcune delle
01:03:48cose in corso di cui abbiamo parlato per fare insieme il punto sull'evoluzione e sugli
01:03:55sviluppi quindi a questo punto dichiaro conclusa l'audizione

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