- 08/04/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Degrado città e periferie, audizione cardinale Reina
Alle ore 12, presso l'Aula del IV piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie ha svolto l'audizione del cardinale Baldassare Reina, vicario generale per la diocesi di Roma. (08.04.25)
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Alle ore 12, presso l'Aula del IV piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie ha svolto l'audizione del cardinale Baldassare Reina, vicario generale per la diocesi di Roma. (08.04.25)
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00:00:00dei deputati. L'ordine del giorno rega l'audizione del
00:00:08cardinale Baldassare Reina, vicario generale per la diocesi di Roma, che è accompagnato
00:00:15dal direttore dell'ufficio Caritas Diocesana, dottor Giustino Trincia.
00:00:22Eminenza, noi siamo veramente grati per questo momento di incontro e di confronto che fa
00:00:32parte del percorso che la nostra Commissione sta portando avanti di analisi, approfondimento,
00:00:38proposta e presenza nelle periferie del nostro Paese. Un lavoro che ci sta portando costantemente
00:00:48a contatto con le realtà periferiche, in particolare delle città metropolitane del
00:00:56nostro Paese, che presentano da un lato alcuni tratti comuni, a volte anche sorprendentemente
00:01:05comuni, e al tempo stesso presentano poi delle peculiarità che sono legate alle singole
00:01:14aree. Io ci tengo a dire che in tutte le realtà che abbiamo visitato abbiamo sempre riscontrato
00:01:24un ruolo eccezionale, straordinario, di presenza e di impegno delle parrocchie e quindi questo è
00:01:33anche un momento, credo, importante per ringraziare le parrocchie, in particolare
00:01:41nelle aree che sono oggetto di interesse della nostra Commissione, che portano avanti,
00:01:47spesso in condizioni non semplici, un lavoro eccezionale. Quindi questa è anche l'occasione
00:01:56per ringraziare le parrocchie che fanno un lavoro straordinario. Cedo la parola al
00:02:05Cardinale Reina per lo svolgimento della sua relazione.
00:02:09Buongiorno a tutti, onorevoli deputati, desidero anzitutto ringraziarvi per questa possibilità di
00:02:19ascolto e di incontro e portare ad ognuno di voi il saluto della nostra Diocesi, del Suo Vesco e il
00:02:25Santo Padre Papa Francesco e del nostro Consiglio Episcopale, oltre che del mio personale. La
00:02:32Commissione parlamentare di inchiesta di cui fate parte, preseduta dall'onorevole Alessandro
00:02:37Battilocchio, che saluto e ringrazio per l'invito, ha assunto su di sé un compito al tempo stesso
00:02:43gravoso per la quantità e la complessità del perimetro di lavoro che si è dato, quello sulle
00:02:48condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. Ricco di
00:02:54attese e di speranze di quanti, e noi tra questi, scorgono in questa apertura istituzionale all'ascolta
00:03:02approfondito quello dell'inchiesta e al confronto di tante realtà attive nella società italiana. Un
00:03:08presupposto essenziale per discernere le strade migliori da percorrere tutti insieme, per dare
00:03:14risposte adeguate e direi necessariamente corali agli appelli, alle richieste di intervento e di
00:03:20aiuto, alle proposte e ai suggerimenti che stanno emergendo attraverso il vostro lavoro. Tra l'altro
00:03:27vi informo, onorevoi deputati, di alcune iniziative che abbiamo interpreso come vicariato. Abbiamo
00:03:33già incontrato Presidenti municipi, deputati e senatori eletti nei collegi romani proprio per
00:03:38metterci in ascolto del grido della nostra città. Tutto ciò è un patrimonio di straordinario valore
00:03:45per i lavori parlamentari, grazie soprattutto a ciò che sta emergendo dal vostro ascolto.
00:03:52Indicazioni e suggerimenti per le scelte istituzionali da compiere all'altezza delle
00:03:57necessità e delle esigenze del Paese. Per noi è forte la convinzione che di fronte ai complessi,
00:04:04a volte antichi, problemi di Roma occorra partire dal punto di vista della povera gente. Perché
00:04:09quello più vicino a promuovere l'interesse generale, il bene comune, è al tempo stesso
00:04:14quello più in grado di favorire ponti, alleanze, collaborazioni, sinergie tra le diverse anime,
00:04:21tra le tante sensibilità presenti nella nostra città. Il più delle volte la voce delle città
00:04:28e delle loro periferie resta confinato nel cono d'ombra dell'emergenza o dei fatti estremi di
00:04:34cronaca. Destinato a suscitare clamore per qualche ora, per uscire presto dalle luci
00:04:40della ribalta, salvo alimentare un sentimento diffuso di perdita di fiducia nel domani,
00:04:46nella possibilità di risolvere problemi nell'azione delle istituzioni pubbliche.
00:04:51La Chiesa di Roma, proprio in questo tempo ormai prossimo alla Pasqua, sente suo compito quello di
00:04:59farsi interprete di un diffuso grido di dolore che proviene dalla città, ma al tempo stesso
00:05:04quello di annunciare che proprio la Pasqua, con il Cristo risorto che ha sconfitto la morte,
00:05:09è l'occasione per affermare il principio che la vita è più forte della morte, l'amore è più
00:05:14forte dell'odio, la speranza più forte della rassegnazione o della disperazione.
00:05:20Le molte persone che non si limitano all'allementele, alla protesta e che operano
00:05:25nei diversi ambienti della città per indicare e costruire vie di uscita possibili, necessarie
00:05:30ed urgenti e per rendere disponibili a fare la loro parte, ad unire piuttosto che a dividere
00:05:36e a farsi prossimi a chi è nel bisogno, sono i migliori ambasciatori della Pasqua e della
00:05:42speranza. Il contributo che desidero portare qui oggi è il frutto di un percorso che noi
00:05:48chiamiamo sinodale, in quanto caratterizzato dall'apporto di molti avviato da tempo e che
00:05:53trae origine da molteplici fonti. Il confronto avviato con la vista pastorale a numerose
00:05:59comunità parrocchiali, con diversi sacerdoti, penso in particolare ai parroici impegnati nelle
00:06:04periferie classiche della città, dal contributo di informazione, di dati ed esperienze provenienti
00:06:11dalla Caritas Diocesana, ecco la presenza del nostro direttore il dottor Trincia, con
00:06:17i suoi rapporti annuali sulla povertà, dalla testimonianza viva di altre significative
00:06:22esperienze di carità, dal confronto con amministratori pubblici e operatori economici del mondo
00:06:28della formazione e della ricerca. Non a caso, proprio nel 2024, facendo la memoria
00:06:34del convegno I mali di Roma del 1974, abbiamo proposto un percorso chiamato Ricucire lo
00:06:41strappo, che si è snodato attraverso l'ascolto della città e delle sue periferie interrogandoci
00:06:47su quattro aspetti, abitare, lavoro, salute ed educazione, incontrando le comunità cristiane
00:06:54di quattro periferie, Torbergata, Castelverde, Bastogge e Casteldileva. Un itinerario che
00:07:01abbiamo seguito consci che, come ci dice Papa Francesco, le periferie non sono solo
00:07:06quelle geografiche ma anche quelle esistenziali. L'Istat parla infatti di una perifericità
00:07:12diffusa che non riguarda esclusivamente le aree più esterne ma investe una parte significativa
00:07:18del territorio. Allo stesso tempo, e vorrei sottolinearlo, non tutte le aree di periferia
00:07:23sono necessariamente sinonimo di esclusione, marginalità e disagio socio-economico e molte
00:07:29sono le testimonianze di luce e di speranza che provengono proprio dai quartieri considerati
00:07:34ai margini. Evitare una sempre maggiore differenza e separazione tra il centro di Roma e le periferie
00:07:42e facilitare a queste ultime l'attenzione alla bellezza e all'identità che caratterizza
00:07:47Roma sono solo alcuni cenni della lettera apostolica La vera bellezza in forma di motu
00:07:53proprio con cui lo scorso 4 ottobre il nostro vescovo Papa Francesco ha dato una rilettura
00:07:58del senso pastorale da attribuire alla presenza sul territorio da parte della Diocesi di
00:08:05Roma, riducendo l'organizzazione territoriale della Diocesi solo in riferimento ai quattro
00:08:10punti cardinali ed evitando così di isolare il precedente settore centro da tutto il resto
00:08:15della vita ecclesiale e pastorale della Diocesi e dunque della città. Possiamo intendere
00:08:21questo come un segno che va proprio nella direzione di quella preziosa opera di ricucitura
00:08:26che invochiamo da tempo. Cosa ha da dire in maniera più specifica la nostra chiesa
00:08:31locale a questa commissione parlamentare e cosa possiamo mettere a disposizione per
00:08:36concorrere ad alleviare le ferite della città di Roma? Mi preme allora richiamare l'attenzione
00:08:42su alcuni punti che sono le grida di dolore che abbiamo ascoltato e richiedono il massimo
00:08:48impegno da parte dei soggetti coinvolti, le istituzioni pubbliche, il mondo delle imprese,
00:08:54della ricerca, della formazione e dell'informazione oltre naturalmente il più ampio tessuto sociale
00:09:00del volontariato del terzo settore della città e della nostra presenza. Si vanno delineando
00:09:06con tratti sempre più marcati molte esperienze di città all'interno di un unico grande territorio
00:09:13che si chiama Roma. Il Comune di Roma si estende su una superficie di quasi 1300 chilometri
00:09:20quadrati con una popolazione di 2,8 milioni di residenti, altrettante si stima sono le
00:09:26persone che ogni giorno arrivano nella nostra capitale per lavorare o studiare, per turismo
00:09:32o per usufruire dei servizi amministrativi e sanitari della capitale. Nel recente rapporto
00:09:37sulla povertà della Caritas della Diogesi di Roma, al quale rinvio per accedere ai molti
00:09:43dati disponibili, si confermano due tendenze che fanno di Roma lo specchio di quanto avviene
00:09:49nel Paese. Da una parte vi è una proliferazione delle disuguaglianze, che porta inevitabilmente
00:09:56al rafforzamento della polarizzazione tra coloro che possono molto e quanti possono
00:10:02poco o nulla, dall'altra la presenza di più città nella città che tra loro non si conoscono,
00:10:11non parlano e camminano su strade parallele che appunto non si incontrano. La città reale
00:10:18è quella da copertina, la prima è quella che per certi aspetti si pensi alla mancanza
00:10:24di case dignitose, alle migliaia di persone senza dimora e in precarie condizioni abitative,
00:10:30più si avvicina purtroppo a quella di cinquant'anni fa, quando la comunità cristiana venne chiamata
00:10:36a riflettere sulle sue responsabilità dal convegno passato alla storia, come i mali
00:10:41di Roma. Vi è poi una seconda città, quella che in termini di benessere economico, in
00:10:47base agli indicatori dell'Istat, vede Roma insieme a Bologna seconda solo a Milano tra
00:10:52i capoluoghi delle città metropolitane. Le statistiche ufficiali parlano di un trend
00:10:57positivo per la crescita economica post-pandemica, accompagnato da una crescita dell'occupazione
00:11:03con una dinamica salariale che vede una perdita di potere d'acquisto molto importante. Per
00:11:09questo la povertà, sia in termini assoluti che relativi, continua ad aumentare. Complessivamente
00:11:16la quota di persone che si trova in almeno una delle tre condizioni di disagio economico
00:11:21e sociale, famiglia a bassa intensità di lavoro, famiglia a rischio di povertà e famiglie
00:11:27in condizioni di grave deprivazione materiale, è a Roma del 17,7%.
00:11:33La città dei redditi così profondamente diseguali, in cui si assiste a profonde differenze
00:11:40tra generazioni, generi, nazionalità e aree di residenza, dove i giovani restano i più
00:11:47penalizzati nonostante i figli da crescere, insieme alle donne e agli stranieri, mentre
00:11:53sugli anziani, sugli uomini e sui cittadini italiani si concentrano gli stipendi e le
00:11:58pensioni più alte. Le marcate differenze dei redditi si riscontrano allora nei municipi,
00:12:04nell'età e nel genere dei percettori, nella cittadinanza o nazionalità di nascita.
00:12:09Il secondo municipio è quello con il più alto reddito medio individuale, superiore
00:12:15ai 43 mila euro, seguito dal municipio primo, nel quale i cittadini, in media, percepiscono
00:12:20un reddito di 39.233 euro. Il sesto municipio è quello nel quale la media dei redditi risulta
00:12:28più bassa, 17.751, ampiamente al di sotto, meno 33%, del reddito medio registrato nei
00:12:38quindici municipi, pari a 26.568 euro. Vi è poi la città storica in cui vivono gli
00:12:45anziani e quella delle periferie per i giovani. La prima, il centro che sprigiona tanta potenza
00:12:51attrattiva con uno straordinario e costante afflusso turistico da tutto il mondo, una
00:12:56preziosa risorsa per la crescita economica della città che però non sembra un'opportunità
00:13:01per le famiglie, sempre più si sta trasformando in una città-museo a beneficio dei turisti
00:13:08e dell'indotto da loro generato. La seconda, quelle delle periferie in cui
00:13:13maggiormente vivono i giovani, che continua a crescere ma con problemi sempre maggiori,
00:13:19potendo disporre di minori beni e servizi. Situazioni che ci interrogano quanto a capacità
00:13:25di rispondere alle attese di senso, di appartenenza e di giustizia che provengono da persone alla
00:13:31ricerca di un pieno riconoscimento del loro essere risorsa.
00:13:35Una quota significativa della popolazione romana, il 25%, si concentra in solo 14 zone urbanistiche
00:13:43su 155 esistenti. Tra queste, Torre Angela è particolarmente popolosa, con circa 85.000
00:13:51residenti, e si trova al di fuori del raccordo anulare, insieme a Ostia Nord e Borghesiana.
00:13:57Altre zone urbanistiche densamente popolate includono Prima Valle, Centocelle, Don Bosco,
00:14:02Tuscolano Sud, Torpignattara, Ostia Nord, Gordiani e Torrino. Tutte aree della prima
00:14:09periferia, quella storica, e quelle degli insediamenti oltre il grande raccordo anulare.
00:14:16Allo stesso tempo è forte la diversificazione per età. Con un indice di vecchiaia pari
00:14:24a 187 nel 2021, era 148 nel 2011, in più della metà delle zone urbanistiche, 82 su
00:14:33155, situate prevalentemente all'interno del grande raccordo anulare, ha un indice
00:14:40di vecchiaia superiore alla media comunale. In 13 zone urbanistiche, prevalentemente fuori
00:14:46dal raccordo, l'indice di vecchiaia è invece inferiore a 100. I giovani fino a 24 anni
00:14:53rappresentano il 21,9% della popolazione totale di Roma. La percentuale di giovani è più
00:15:01elevata in alcune periferie, come Magliana, oltre il 30%, Borghesiana, 26% e Torre Angela,
00:15:0825,1%. La città multietnica è la città eterna. La prima, caratterizzata dall'incontro
00:15:16tra culture, è spesso problematico per la convivenza civile, la seconda è in grado
00:15:21di dimostrare il grande animo di accoglienza civile e religiosa della città. La città
00:15:27con i servizi è quella in attesa. Quella dove scuole, centri sportivi, servizi di assistenza
00:15:33e cura della salute, luoghi di incontro e di vita culturale, religiose e sportivi sono
00:15:38presenti in modo concentrato, è quella che invece è in attesa di servizi, come quelli
00:15:44assicurati dai medici di medicina generale, che però sono ormai sempre di meno. Di accesso
00:15:50a prestazioni e cure sanitarie fondamentali, sempre più frustrata da liste d'attesa interminabili,
00:15:56a fronte delle quali o hai la possibilità di accedere al privato oppure devi semplicemente
00:16:02attendere se non rinunciare alle cure. La città visibile è quella che non viene
00:16:08percepita, la prima che presenta una straordinaria offerta di carattere culturale e turistico
00:16:14unica al mondo, la seconda è quella dei senza dimora, degli accampati, di chi vive in insediamenti
00:16:20occupati, è quella dei precari, del lavoro giornaliero e comunque a termine, dove la
00:16:26forza contrattuale sta tutta sul lato dell'offerta che determina livelli retributivi, orari
00:16:33e luoghi di lavoro, è quella che noi in fondo conosciamo più direttamente e che frequentiamo
00:16:38quotidianamente in ogni settore della città. Carissimi onorevoli parlamentari, desidero
00:16:44ora portare alla vostra attenzione, la vostra attenzione su alcune grandi aree di sofferenza
00:16:49della città che ci sembrano prioritarie, anche se collegabili ad altre non meno rilevanti,
00:16:56come quelle dell'aggravarsi della difficoltà di accesso al sistema sanitario nazionale
00:17:00con le famose liste di attesa di cui prima e dell'emergenza salute mentale oppure dell'ancora
00:17:07aperta questione lavorativa con una capitale che presenta sì un tasso di occupazione del
00:17:1370,6%, un dato di oltre 5 punti superiore alla media nazionale e a quella regionale,
00:17:20ma con una forte prevalenza di lavori instabili, il 18,8% di lavoratori atipici, il 17% invece
00:17:29quello nazionale, in cui i lavoratori dipendenti regolari con bassa paga rappresentano il 13,5%,
00:17:39il 10,4% in Italia del totale. Mi riferisco alla povertà abitativa, alla povertà culturale
00:17:45ed educativa, alla questione della sicurezza e alla integrazione sociale. Sono tre grandi
00:17:52aree di intervento urgente, molto interconnesse tra loro e che vanno dunque affrontate con
00:17:58un approccio non più settoriale ma integrato e direi sinergico. Primo, la povertà abitativa.
00:18:05Secondo la recente ricerca, marzo 2025, realizzata dall'Università Sapienza di
00:18:11Roma e promossa dal sindaco di Roma, il professor Roberto Gualtieri, e dall'assessore al patrimonio
00:18:16alle politiche abitative della città, il dottor Andrea Tobiazzevi, un totale approssimativo di
00:18:22circa 114.000 nuclei familiari può quindi essere stimato come in condizione di fragilità abitativa
00:18:30a Roma e pertanto sovraesposto al rischio di grave disagio abitativo. 114.000 nuclei familiari.
00:18:39In questo totale si trovano i nuclei in conclamate situazioni di grave emergenza,
00:18:45identificati come popolazioni speciali, circa 22.000 famiglie. Tutto ciò in presenza di circa
00:18:55160-200.000 appartamenti privati vuoti e non utilizzati. Il problema è complesso e a radici
00:19:01lontane. Certo non aiuta minimamente a rilevare come proprio in certe grandi aree periferiche
00:19:07venga segnalato la presenza di abitazioni di proprietà pubblica che risultano non abitate
00:19:13in attesa di assegnazioni, facilmente esposte a possibili occupazioni abusive, spesso colluse
00:19:19con le attività criminali presenti nel territorio, quali spaccio e prostituzione, a volte in pessime
00:19:25condizioni di manutenzione, di doni a riqualificazione strutturale degli edifici o con molte barriere
00:19:31architettoniche con impianti degli ascensori non funzionanti che isolano soprattutto le molte
00:19:37persone anziani che vivono da sole e tante persone disabili. Nel frattempo dilagano gli affitti
00:19:44brevi che rendono molto di più ai proprietari rispetto agli affitti lunghi, cioè ai regolari
00:19:50contratti di affitto e che stanno stravolgendo il tessuto sociale di molti quartieri, non solo
00:19:55quelli centrali. A luglio 2024 il dossier del distat segnala che in dieci anni la popolazione
00:20:02residente nel primo municipio è scesa del 38%, cioè di oltre 20.000 persone trasferitesi altrove,
00:20:11nel mentre sul web l'offerta di affitti brevi arriva a 35.000, tra case vacanze e
00:20:18mini appartamenti, senza considerare il mercato irregolare. È superfluo aggiungere i molti altri
00:20:26dati disponibili per rappresentare la drammaticità della questione abitativa a Roma, per affrontare
00:20:31la quale l'auspicio è che si possa assistere ad una decisa e urgente iniziativa politica
00:20:38amministrativa che mette insieme, superando le comprensibili e legittime differenze,
00:20:43i diversi poli di responsabilità a livello locale, regionale e nazionale. La Chiesa di Roma da parte
00:20:50sua ha posto questa stessa molteplice forma di povertà tra le proprie priorità di animazione
00:20:55pastorale con l'impegno a rafforzare, proprio nell'anno del Giubileo della Speranza, la testimonianza
00:21:01della carità operante nelle nostre comunità ecclesiali e religiosa ad ogni livello. Alcune
00:21:07proposte. Introdurre nell'anno giubilare una moratoria per gli sfratti per morosità incolpevole,
00:21:14prevedendo forme di indennizzo per i piccoli proprietari, oppure accordi pattizi su base
00:21:21volontaria tra le parti, con forme di mediazione dell'istituzione del terzo settore. Rifinanziare
00:21:29adeguatamente a livello nazionale il Fondo per il sostegno all'accesso alle abitazioni e locazioni
00:21:34e del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Introdurre idonee misure per
00:21:41regolamentare prima e scoraggiare poi gli affitti brevi e per incentivare viceversa gli affitti di
00:21:48durata regolare, rafforzando pure le garanzie per i proprietari di rapido recupero degli immobili
00:21:55alla scadenza dei contratti di locazione e istituendo un apposito fondo di garanzia per
00:22:00i piccoli proprietari di immobili. Assicurare, vincolando regioni e denti locali ad idonee
00:22:06misure di cooperazione, il pieno utilizzo degli alloggi di edilizia popolare pubblica, rendendo
00:22:12molto più rapido il processo di loro assegnazione o riassegnazione e controllando periodicamente
00:22:18l'effettivo loro utilizzo da parte degli aventi diritto. Stanziare idonee risorse a destinazione
00:22:26vincolata per le necessarie opere di manutenzione o di riqualificazione strutturale degli edifici o
00:22:31di rimozione delle barriere architettoniche nei complessi di edilizia residenziale pubblica.
00:22:36Salvaguardare la legalità prevedendo e contrastando le occupazioni abusive di immobili promosse con
00:22:44finalità chiaramente illegali e prevedendo contestuali formi di assistenza alloggiativa
00:22:49per quei nuclei familiari costretti a reperire un alloggio e privi di reali alternative.
00:22:55Disincentivare le speculazioni per ottenere risarcimento nel caso di grandi immobili
00:23:01occupati attraverso una norma che vieti di lasciare vuoti delle intere strutture esponendole a
00:23:07prevedibili occupazioni illegali. Stabilire modalità di sgombero con ricoveri alternativi
00:23:13per famiglie indigenti prive di alternative che si troverebbero altrimenti prive di una
00:23:18dignitosa sistemazione abitativa. Sostenere adeguatamente la diffusione e l'integrazione
00:23:25delle forme di housing pubblico, sociale e privato. Rafforzare la rete di strutture
00:23:31destinate alla prima accoglienza per persone senza fissa dimora o in gravi condizioni di
00:23:36precarietà abitativa attraverso la collaborazione con enti del terzo settore del volontariato.
00:23:42Secondo grande capitolo, la povertà culturale ed educativa. È un triste fenomeno molto
00:23:48cresciuto negli anni e che coinvolge sia gli adulti sia i giovani con tutte le gravissime
00:23:53conseguenze che derivano per gli uni e per gli altri ancora di più. È urgente intervenire
00:23:59sui modelli culturali di riferimento dominati dall'individualismo, dalla ricerca del successo
00:24:06e della visibilità ad ogni costo, dal consumismo senza ormai limiti. Tale povertà è strettamente
00:24:13collegata al diffondersi delle dipendenze, su tutte quelle dalle droghe, in particolare
00:24:18tra i giovani e di alcune gravi patologie sociali ed economiche, come quelle del sovrindebitamento
00:24:25in costante crescita. Il ricorso all'azzardo a Roma, secondo l'Agenzia delle Entrate,
00:24:31nel solo primo semestre del 2024 sono state fatte scommesse tra canali fisici e online
00:24:38legali per oltre 4 miliardi di euro. Risorse enormi sottratte all'economia reale e almeno
00:24:47con causa di tanti tracolli familiari, la ripresa dell'usura di prossimità. Sulla povertà
00:24:54educativa c'è da alzare il velo sull'impossibilità per molti, a partire da tanti giovani di seconda
00:25:01generazione, di capire, di potersi muovere e di fare scelte consapevoli rispetto al contesto
00:25:07sociale e culturale nel quale sono immersi. I volti di questa povertà che creano le precondizioni
00:25:13dell'esclusione sociale sono davvero numerosi. Comprendono l'accesso limitato a risorse educative,
00:25:19la ridotta qualità dell'insegnamento, soprattutto nelle aree svantaggiate della città, la mancanza
00:25:26della possibilità di fare sport, arte, musica o corsi di approfondimento, il basso contesto
00:25:31socio-economico e culturale delle famiglie che influiscono negativamente sul tempo e sulle
00:25:38risorse da dedicare allo studio, la mancanza di un adeguato sostegno psicologico ed emotivo
00:25:43con la presenza di situazioni di stress o instabilità familiare, le condizioni di salute
00:25:48inadeguate, la povertà linguistica e di stimoli, soprattutto per i minori e i giovani, le limitate
00:25:54prospettive future e le aspirazioni che possono ridurre le motivazioni. Il fenomeno più preoccupante
00:26:02è quello della dispersione scolastica nelle sue molteplici varianti, abbandono, uscita
00:26:07precoce dal sistema formativo, assenteismo, frequenza passiva o accumulo di lacune con
00:26:13tutte le conseguenze in termini di esclusione sociale che ne possono derivare. A Roma la
00:26:20percentuale di popolazione senza licenza media è del 2,3%, con il valore massimo registrato
00:26:27nella zona di Santa Palomba. La quota di giovani che non studia e non lavora è un altro indicatore
00:26:33della difficoltà di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e della società. La
00:26:39percentuale di giovani di 18-24 anni con la sola licenza media e non inseriti in percorsi
00:26:45di studio o formazione sia inferiore alla media nazionale, 4,7% a Roma e 10,5% in Italia,
00:26:57e a quella dei grandi comuni metropolitani. Nella capitale i giovani che non lavorano
00:27:02e non studiano nella fascia di età 15-29 anni rappresentano il 10,7% del totale, mentre
00:27:11raggiungono il 16,1% in Italia. Questo dato viene superato in alcune zone come Grotta
00:27:18Rossa Ovest, Santa Palomba e Magliana, dove supera il 30%. Su questo versante è indispensabile
00:27:25avviare un intervento di lungo periodo per promuovere i valori della legalità, della
00:27:30sobrietà, del senso civico, creando e o rafforzando i luoghi sani di incontro, di
00:27:36socializzazione e di apprendimento culturale e di studio, l'importanza dei doposcuola.
00:27:41Alcune proposte. Lasciare le scuole aperte il pomeriggio ed eventualmente anche nelle
00:27:47ore serali, facendole diventare centri culturali a disposizione del territorio. Coinvolgere
00:27:53le associazioni del territorio per realizzare dei doposcuole attività sportive per i ragazzi
00:27:59e corsi di formazione per gli adulti, come quelli dell'apprendimento dell'italiano da
00:28:03parte di stranieri adulti. Promuovere progetti finalizzati con la collaborazione di istituzioni
00:28:11pubbliche e realtà del volontariato per l'integrazione dei giovani in it. Favorire il più possibile
00:28:17il tempo pieno nelle scuole, venendo così incontro anche ai bisogni alimentari delle
00:28:22famiglie e alle esigenze lavorative dei genitori, in condizioni di particolare disagio.
00:28:29Investire sulla sicurezza e la manutenzione degli edifici scolastici e in particolare
00:28:33rafforzare gli impianti sportivi per consentire l'accesso alle attività sportive a bambini e
00:28:40ragazzi. Promuovere una più stretta collaborazione tra la rete dei doposcuola e dei centri sportivi
00:28:46delle parrocchie e delle associazioni locali e le istituzioni pubbliche. Rafforzare gli aiuti
00:28:52economici per il diritto allo studio per le famiglie e le persone in difficoltà. Rafforzare
00:28:58il collegamento dei percorsi scolastici e l'accesso al mondo del lavoro. Rilanciare e potenziare il
00:29:04servizio civile universale quale opportunità di formazione e di socializzazione attorno ad
00:29:09alcuni grandi principi di solidarietà e della convivenza civile. Stanziare i doni e risorse
00:29:15per il sostegno alle famiglie con figli minorenni che vivono situazioni di vulnerabilità. Rafforzare
00:29:21l'offerta di percorsi educativi per giovani e adulti rivolti alla diffusione dei principi
00:29:26della legalità, della solidarietà e dell'integrazione sociale. Terzo, la questione della sicurezza
00:29:34e dell'integrazione sociale. Sale forte dalla città, soprattutto nelle periferie geografiche
00:29:40e non la richiesta di fare qualcosa per superare il senso di paura, di ansia, di preoccupazioni
00:29:46di abitanti limitati nelle relazioni e nella possibilità di vivere la semplice quotidianità
00:29:52del quartiere, dal fare esperienza di una progressiva e quotidiana appropriazione del
00:29:57territorio da parte delle organizzazioni criminali. In alcuni casi le stesse caratteristiche urbanistiche
00:30:05e infrastrutturali dei grandi complessi di insediamento dell'edilizia popolare sembrano
00:30:10rendere le piazze dello spaccio dei veri e propri fortini inespugnabili. Il passaggio
00:30:15dal giorno alle prime ore del buio non di rado suscita un clima quasi da coprifuoco
00:30:22e i più fragili, in primis gli anziani, le donne, i bambini e i ragazzi, diventano
00:30:27ancora più fragili. Cresce purtroppo la tentazione di prendersela con i più poveri della città,
00:30:34con i migranti. È una contrapposizione senza senso, del tutto ideologica, quella tra la
00:30:39giusta domanda di maggiore sicurezza e di maggiore presenza attiva delle forze dell'ordine
00:30:44alle quali rinnoviamo la nostra gratitudine per il servizio che assicurano, anche in condizioni
00:30:50di grandi difficoltà, al dovere della solidarietà nei confronti dei più poveri e dell'accoglienza
00:30:56dei migranti, dei diversi da noi. Sicurezza, accoglienza e integrazione sociale sono in
00:31:02realtà tutte parti di un unico progetto integrato di vivibilità della città che richiede,
00:31:09per essere realizzato, l'apporto dei singoli e delle comunità, delle istituzioni pubbliche,
00:31:15di quelle sociali, economiche e religiose. La risposta in molti contesti è stata una
00:31:19crescente richiesta di misure repressive che, da sole, nel tempo, per quanto in alcuni
00:31:25casi necessarie, offrono solo una risposta immediata alla paura diffusa, ma che rischiano
00:31:31di amplificare il problema invece che risolverlo. Esiste allora una strada che possa coniugare
00:31:38queste tre esigenze? La risposta sta nella capacità di affrontare il problema con una
00:31:43visione di lungo periodo, evitando risposte emergenziali e polarizzazioni ideologiche.
00:31:48Il primo passo è riconoscere che sicurezza, solidarietà e integrazione sociale non sono
00:31:55in contrapposizione, ma tre aspetti della stessa questione, il modo in cui costruiamo la nostra
00:32:01città e il modello di convivenza che vogliamo adottare. Per garantire sicurezza ai cittadini
00:32:07e, al tempo stesso, proteggere i diritti dei più vulnerabili, è necessario investire
00:32:12in politiche abitative adeguate, in servizi di supporto sociale e in percorsi di inclusione
00:32:18lavorativa. Occorre anche ripensare la sicurezza non solo in termini di controllo, ma come
00:32:24capacità di prevenire le cause del disagio. Quartieri illuminati, spazi pubblici vissuti,
00:32:31presidi sociali diffusi, seri investimenti di contrasto alla povertà culturale ed educativa
00:32:36sono strumenti che rendono le città più sicure, più di qualsiasi misura repressiva
00:32:41estrapolata da tutto il resto. La prevenzione passa attraverso la costruzione di comunità
00:32:47coese, dove il cittadino non si sente abbandonato dallo Stato e il povero o il migrante, che
00:32:53non dirrado coincidono, non si sente un intruso nella città. È fondamentale un nuovo approccio
00:33:00culturale che superi la retorica dell'emergenza. La Chiesa, attraverso la sua opera di evangelizzazione
00:33:06e di annuncio, quindi di Cristo risorto, le sue opere di carità e la sua presenza nei
00:33:10territori più difficili, desidera continuare ad essere un ponte, un terreno di incontro
00:33:16e di facilitazione di relazioni per costruire fratellanza, attraverso la promozione dell'ascolto
00:33:22e della cooperazione reciproca. Il messaggio evangelico non è un'utopia ingenua, ma una
00:33:29visione profonda della realtà umana, che tiene insieme giustizia e misericordia. Una
00:33:35città che accoglie i poveri e si prende cura di loro è in definitiva una città più sicura
00:33:40per tutti. Le proposte. Rafforzare la presenza stabile
00:33:44delle forze dell'ordine nei quartieri maggiormente esposti alla criminalità, promuovendone un
00:33:49rapporto più stretto di collaborazione con le associazioni e le realtà del territorio,
00:33:55in funzione di una maggiore proattività da parte dei diversi soggetti. Promuovere percorsi
00:34:01di educazione alla legalità, all'uso consapevole del denaro, educazione finanziaria, di prevenzione
00:34:07delle dipendenze da alcol, droghe e azzardo scommesse online e su rete fisica. Puntando
00:34:14sulla collaborazione tra istituzioni pubbliche, con particolare riferimento a scuole, aziende
00:34:19sanitarie locale e municipi, enti del volontariato e del terzo settore. Sostenere appositi programmi
00:34:26di coinvolgimento degli abitanti nella valorizzazione e nella protezione del territorio, promuovendo
00:34:31l'associazionismo e la sua messa in rete con le istituzioni pubbliche. Prevedere un
00:34:36adeguato potenziamento della rete pubblica di illuminazione, di trasporto, di raccolta
00:34:42e smaltimento dei rifiuti e degli impianti sportivi, in particolare nelle periferie.
00:34:46Creare idonei luoghi di aggregazione e di socializzazione con idonea offerta di carattere
00:34:52culturale e ricreativa, soprattutto per i giovani e per gli anziani. Coinvolgere il
00:34:58volontariato nella custodia e manutenzione degli spazi pubblici, a partire dalle aree
00:35:03verdi. Stanziare idonee risorse a destinazione vincolata per le necessarie opere di manutenzione
00:35:10o di riqualificazione strutturale degli edifici o di rimozione delle barriere architettoniche
00:35:16nei complessi di edilizia residenziale pubblica. Rafforzare i programmi di riabilitazione e
00:35:21di reinserimento sociale di persone, in particolare giovani, che hanno avuto problemi con la giustizia,
00:35:28puntando, anche in questo caso, alla collaborazione tra istituzioni pubbliche, organizzazioni
00:35:33no profit e volontariato. Evitare la concentrazione della presenza di persone coinvolte in programmi
00:35:40alternativi di sconto-pena in una medesima area. Potenziare la rete dei servizi socioassistenziali
00:35:48di carattere sanitario sul territorio con una scelta privilegiata per i servizi di
00:35:52assistenza domiciliare, soprattutto per persone anziane o sole o non autosufficienti.
00:35:58Concludo facendo cenno al nostro impegno per il futuro. La situazione delle periferie romane
00:36:05continua ad essere un terreno, al tempo stesso, di sofferenza e di speranza, di contraddizioni e
00:36:11di opportunità. Il popolo di Dio che abita la città eterna è chiamato ad esercitare una
00:36:18responsabilità piena per promuovere e sostenere il bene che vi è presente nelle sue molteplici
00:36:23vesti, assicurando vicinanza, presenza e sostegno verso coloro che vivono ai suoi
00:36:29margini. Al centro dell'impegno della Chiesa vi è la fedeltà al suo principale mandato,
00:36:34quello missionario di annuncio, quindi, del messaggio di salvezza, testimoniato a tutti i
00:36:40figli di Dio attraverso la proposta di percorsi di ascolto della parola di Dio e la promozione
00:36:46della preghiera e della testimonianza della carità, aperta a quanti sono interessati a
00:36:50percorsi di carattere spirituale e alla crescita di senso per la propria esistenza. Crediamo molto
00:36:57nel ruolo decisivo per la coesione sociale che può essere svolto da un percorso di ascolto,
00:37:02di incontro e di riconoscimento reciproco, con una forte attitudine a stabilire le relazioni
00:37:09collaborative con le tante risorse buone e generose che ci sono a Roma e che hanno a cuore
00:37:15il bene comune. La Chiesa di Roma si offre in tal senso come spazio di incontro e di confronto
00:37:21tra quanti sono desiderosi del bene delle città, delle sue comunità locali.
00:37:28Le comunità parrocchiali, a partire da quelle presenti nelle periferie romane, come veniva
00:37:33ricordato prima, confermano la loro disponibilità, anzi il desiderio di dare il loro contributo,
00:37:40promuovendo e rendendosi disponibili all'incontro con le realtà del territorio, disponibili a
00:37:46promuovere e nutrire le relazioni di bene tra le persone, a contribuire per quanto possibile
00:37:52a costruire risposte percorribili a problemi tralasciati a volte per decenni e che interpretano
00:37:59l'esigenza di andare oltre la denuncia e le contrapposizioni ideologiche e di superare
00:38:05ogni forma di rassegnazione. Desideriamo mettere a disposizione anche ambienti locali per consentire
00:38:12ad associazione e realtà del territorio circostante che ne sono sprovvisti di potersi incontrare e di
00:38:18realizzare qualche iniziativa, contribuire alla grande questione della povertà culturale ed
00:38:23educativa accogliendo gli insegnanti disponibili a realizzare dei dopo scuola come l'insegnamento
00:38:30ad esempio dell'italiano e per fare i compiti nel dopo scuola. Si desidera continuare nell'offerta
00:38:36di occasioni di impegno di volontariato nei diversi ambiti di servizio alle comunità. Oltre
00:38:42all'offerta di servizi e di solidarietà di prossimità immediata attraverso le nostre opere
00:38:46segno per venire incontro alle necessità di base delle persone e delle famiglie in difficoltà
00:38:51desideriamo continuare a promuovere attraverso la rete territoriale della Caritas Diocesana e
00:38:57di altre realtà di carità disponibili a collaborare un servizio gratuito di informazione,
00:39:03assistenza e consulenza per facilitare l'accesso di persone e di famiglie in difficoltà ai servizi
00:39:09della pubblica amministrazione di pubblica utilità sulla scorta delle informazioni pubblicate online
00:39:15dal manuale operativo dei diritti della Caritas Diocesana di Roma. Continueremo inoltre a svolgere
00:39:22quella funzione di stimolo nei confronti delle istituzioni pubbliche di raccolta di dati e di
00:39:27informazione e di analisi della realtà per essere maggiormente efficaci nel sollecitare e nel
00:39:33monitorare gli interventi pubblici necessari ed urgenti sulle principali aree di povertà delle
00:39:38periferie romane per sollecitare l'esercizio di quelle indeclinabili responsabilità di intervento
00:39:44e di gestione dei problemi che appartengono alle istituzioni pubbliche. Saremo infine attenti sul
00:39:50piano della comunicazione a promuovere una narrazione delle periferie romane che accanto
00:39:56agli indubbi e gravi problemi sappia far emergere anche il buono che c'è e i semi di speranza
00:40:02esistenti dai quali è imprescindibile partire se si vuole costruire ed uscire dalla logica
00:40:08della sola denuncia e protesta. Grazie per l'attenzione. Grazie davvero Eminenza perché è
00:40:17stata una relazione molto completa che tra l'altro rafforza il concetto che dicevo in
00:40:28apertura ossia una presenza molto forte da parte delle parrocchie all'interno delle realtà
00:40:39periferiche. Tra l'altro la ringrazio veramente di cuore perché i dati che ci ha fornito su
00:40:47sono per noi il materiale prezioso nell'opera di approfondimento e di analisi però ha presentato
00:40:55anche una serie di proposte che ovviamente noi raccogliamo perché poi qui siamo una
00:41:01commissione parlamentare quindi ovviamente dobbiamo anche non solo raccogliere informazioni
00:41:07e dati ma anche fare delle proposte concrete. Quindi gli spunti di riflessione sono per
00:41:15noi particolarmente importanti. Lei ha parlato di questo momento di riflessione che voi avete
00:41:24promosso nel 2024, rigucire lo strappo, perché quello che noi stiamo verificando poi nelle
00:41:31città che visitiamo è proprio la presenza di questo strappo, di questa cesura, di questa
00:41:36distanza in cui per tanti troppi anni, come dire, le istituzioni sono state
00:41:46probabilmente troppo deboli nella loro azione e molto spesso le istituzioni sono state
00:41:52rappresentate magari dal parroco di frontiera, se non dal maresciallo dei carabinieri della
00:42:00piccola stazione o magari dall'insegnante volenterosa e audace della scuola di periferia.
00:42:08Quindi questo tipo di strappo va sicuramente rigucito e benvenga questo tipo di approfondimento
00:42:19che per noi rappresenta parte di un percorso che appunto stiamo facendo. Chiederei ai colleghi
00:42:27se ci sono osservazioni o commenti. Partiamo dal collega Iaria.
00:42:35Sì, grazie Presidente e grazie alla sua relazione molto completa e anche complessa, la ringraziamo
00:42:43per averci la portata, poi la approfondiremo. Volevo fare due domande, una che riguarda
00:42:50il patrimonio immobiliare della Chiesa, della Chiesa in particolare dell'area romana, perché
00:43:00uno dei temi fondamentali dell'emergenza preservitativa, dei problemi appunto legati
00:43:07alla necessità di case popolari ma anche alla capacità di riuscire a fare politiche
00:43:13di sgombero è quello di trovare alloggi temporanei per le persone sgombrate, specialmente famiglie.
00:43:20Voglio chiederle del patrimonio immobiliare della Chiesa che lei gestisce o conosce, quanto
00:43:31di questo patrimonio è utilizzato in convenzione col Comune per ospitare persone temporaneamente
00:43:38in emergenza abitativa o persone che vengono eventualmente sgombrate. Lo chiedo perché
00:43:44uno dei temi importanti che vediamo in tutte le periferie sono le temati legati alla gestione
00:43:51di patrimonio immobiliare di vari enti pubblici ma anche della Chiesa che potrebbero essere
00:43:57se magari messe in una rete, messi tutti in uno stesso ambito per fare un discorso comune
00:44:05potrebbero essere rivalorizzati per dare una mano specialmente nello sviluppo delle periferie.
00:44:11È chiaro che il patrimonio immobiliare romano è molto più complesso rispetto ad altri
00:44:16perché avete sicuramente oltre ai edifici di culto avete anche tutta una serie di edifici
00:44:21che vengono utilizzati anche a reddito ma sicuramente di questi avete anche una parte
00:44:28che lavora appunto in convenzione col Comune per questo tema. L'altro tema veloce, la
00:44:34seconda domanda, scusa mi sono preso forse per troppo tempo, il rapporto Caritas 2024
00:44:40dà dei dati molto preoccupanti rispetto alla richiesta di accesso alle mense eccetera che
00:44:50voi tra l'altro nelle nostre visite a varie città ogni volta che parlavamo con delle
00:44:58parrocchie, dei parroci ci confermavano anche questo tema, c'è un incremento appunto
00:45:06di richiesta di quasi il 21% dal 2024 al 2023. Questo tema, io la faccio la domanda
00:45:15perché lo faccio sempre e lei sicuramente è un ottimo interlocutore per rispondere,
00:45:22è legato anche secondo me al fatto che misure come reddito cittadinanza siano state depotenziate
00:45:29o eliminate e quindi pensa a prescindere da uno strumento o un altro che lo Stato debba
00:45:36porsi questo problema in maniera forte perché il tema è reale. L'ultima cosa, non so se forse
00:45:46l'ha già fatto, possiamo fare gli auguri a Santo Padre che è stato bello vederlo di nuovo in giro
00:45:53e tra l'altro anche mandare un messaggio a Corona dicendo scansate Corona con tutte le sue gufate,
00:46:00grazie. Collega Ieria, chiaramente in apertura il Cardinale ha portato i saluti di Papa Francesco
00:46:09e credo al nome di tutta la Commissione rivolgiamo gli auguri di pronta guarigione,
00:46:13lui è un combattente, lo abbiamo visto già in grande ripresa. Se l'è d'accordo
00:46:19faccio fare un giro di domande e poi magari è il collega Ciani, prego.
00:46:29Grazie Presidente. Eminenza buongiorno, grazie della sua presenza, della relazione. Più che
00:46:44domande qualche considerazione Presidente. Innanzitutto il ringraziamento non solo per
00:46:55la sua presenza ma, lo diceva il Presidente in apertura, perché nella nostra azione di riflessione
00:47:05e anche di presenza nelle periferie italiane, la presenza della Chiesa e nelle sue varie
00:47:14sfaccettature, anche nell'intervento che mi ha preceduto, emergeva ancora una scarsa conoscenza
00:47:24della pluralità, della presenza dei cristiani ecc. perché si pensa che un cardinale sia
00:47:32proprietario di tutti gli ordini religiosi, però questo poi sarà a lei rispondere, mi
00:47:37scuso, solo perché diciamo che giustamente il Presidente citava la presenza delle parrocchie,
00:47:46della Caritas, ma la presenza dei cristiani che noi troviamo nelle periferie è una presenza
00:47:51plurale, chiaramente istituzionale, ma anche di tante associazioni, le più diverse, ordini
00:47:59religiosi ecc. Quindi questa è una prima cosa che volevo non solo testimoniare ma di
00:48:06cui volevo rendere conto. La seconda è nel portarci il saluto del Papa e che chiaramente
00:48:14ricambiamo con affetto, anche però una sottolineatura, cioè questa Eminenza è una Commissione speciale
00:48:22del Parlamento dedicata alle periferie. Ecco, io penso che sulle periferie il pensiero di
00:48:29Papa Francesco sia un pensiero molto specifico, che lo ha anche caratterizzato durante il
00:48:35suo pontificato. Mi ha colpito che il Papa qualche anno fa ha incontrato Lanci, il Presidente,
00:48:42e nell'incontro con Lanci ha parlato molto esplicitamente delle periferie e ha usato
00:48:49questa espressione, mi ha sempre colpito, dalle periferie si vede meglio la totalità,
00:48:55perché è vero, un po' purtroppo tanti le periferie non le conoscono nemmeno, però
00:49:02è vero che dalla periferia si capisce un po' meglio il tutto, ecco, e questo è qualcosa
00:49:09che Papa Francesco ci ha dimostrato in questi anni con grande chiarezza.
00:49:16Il terzo punto, evidentemente scevro da ogni polemica, Presidente, perché Eminenza questa
00:49:25Commissione prova il più possibile a operare in maniera comune e positiva, però evidentemente
00:49:34è anche una Commissione, tra virgolette, politica e purtroppo noi vediamo che alcuni
00:49:42dei temi che lei ha toccato con grande interesse, secondo me, per esempio quello è il terzo,
00:49:50quello su sicurezza e integrazione sociale, è un tema che purtroppo talvolta la politica
00:49:58tratta in maniera un pochino strumentale e questo nelle periferie è oggetto spesso
00:50:06anche di… ne fanno le spese gli abitanti, questa è una cosa che purtroppo dobbiamo
00:50:14notare con dispiacere, perché quello che lei diceva del intersecarsi positivo di sicurezza,
00:50:26sicurezza e integrazione talvolta non è così percepito, così raccontato e alcune
00:50:33contrapposizioni sono anche frutto purtroppo di una narrazione di altro tipo su questi
00:50:41temi.
00:50:42Dopodiché evidentemente le cose, gli aspetti che lei ha toccato sono aspetti che noi abbiamo
00:50:50constatato a Roma, ma spesso anche nelle altre periferie d'Italia dove ci siamo recati
00:50:57e su cui evidentemente vorremmo intervenire e in questo senso anche la ringrazio di alcune,
00:51:06di tutte, ma di alcune delle proposte che lei ci ha fatto, perché effettivamente sono
00:51:10proposte su cui se trovassimo un accordo in termini anche parlamentari potremmo incidere,
00:51:20perché alcune misure di cui lei parlava rispetto alla crisi delle abitazioni, per esempio finanziare
00:51:33in maniera maggiore il fondo affitti o il fondo per l'amorosità incolpevole, come
00:51:39la moratoria per gli sfratti con anche l'attenzione dei locatari, sono misure su cui se trovassimo
00:51:50un accordo potremmo operare in termini parlamentari e legislativi, come altre suggestioni che
00:51:58lei ci ha fornito, per esempio quello sui beni abbandonati, che è un argomento che
00:52:05noi constatiamo in tante periferie e che non riusciamo ancora bene ad affrontare, che poi
00:52:12sono fonte di degrado, spesso occupati o comunque che creano perplessità. L'altro tema che
00:52:21volevo sottolineare, chiaramente lei ha parlato molto di Roma, che ha una cintura di periferie
00:52:32anche geografiche molto significative, l'altro aspetto che noi stiamo constatando e in parte
00:52:38ora riguarda anche alcuni quartieri di Roma, sono le periferie al centro delle città,
00:52:45ci sono dei luoghi dove, in questo senso non solo le periferie esistenziali, ma anche luoghi
00:52:52di povertà, per esempio di solitudine di tanti anziani, il tema del barbonismo domestico,
00:52:58ci sono dei luoghi di sofferenza e di periferia anche nei quartieri più centrali delle città
00:53:06e le stiamo constatando anche in alcuni quartieri di questa nostra città, qui parlo da Romano.
00:53:13Qualche spunto però intanto, grazie mille.
00:53:16Grazie Presidente, mi scuso per il ritardo, intanto arrivare da Taranto e combinare i
00:53:29trasporti non è molto semplice. Voglio fare alcune riflessioni, non ho ascoltato la sua
00:53:38relazione, ma da quello che sento è abbastanza interessante e quindi mi riprometto di riprenderla
00:53:44così come mi associo anche io ad un abbraccio virtuale al Santo Padre di Pronta Guarigione.
00:53:55Parto da un presupposto, Emilienzio, sono di parte purtroppo, nel senso che io sono
00:54:04cresciuto in parrocchia e anche la scelta politica l'ho maturata in parrocchia, quindi
00:54:09questa riflessione non è proprio scevra dai condizionamenti, però devo riconoscere, porto
00:54:21giusto qualche piccola riflessione, noi abbiamo come Commissione avuto una serie di visite
00:54:30in diverse città metropolitane, devo riconoscere che senza il presidio sociale delle parrocchie
00:54:42e della Chiesa in generale noi avremmo oggi una totale disattenzione, non voglio essere
00:54:53così categorico, però senza quel presidio delle parrocchie e della Chiesa in generale
00:55:00noi avremmo oggi situazioni veramente di notevole difficoltà. Le parrocchie hanno questo presidio
00:55:11quasi istituzionale, ricordo ancora a Catania la presenza all'interno di quartieri in grosse
00:55:23difficoltà, questo è il librino, ma ancora ricordo le suore che stavano per andare via
00:55:27perché i capi clan della zona non volevano assolutamente che i propri figli potessero
00:55:36essere accompagnati in un processo di semplice dopo scuola, poi hanno maturato invece la
00:55:45scelta di affiancare i propri figli alle suore perché ritenevano che in un processo anche
00:55:54di modernizzazione della malavita meglio un figlio con un po' di cultura piuttosto che
00:56:00un figlio senza cultura, siamo arrivati ad un paradosso, però questo presidio sociale,
00:56:06questa presenza educativa nei quartieri con gli oratori, anche l'attività di integrazione
00:56:12di accoglienza, c'è tanto che dovrebbe anche fare lo Stato, talvolta lo Stato non lo fa
00:56:18e se lo fa lo fa anche con una diversa sensibilità perché quello che viene fatto magari viene
00:56:23fatto con attività di volontariato, quindi utilizzando parti del corpo umano, in particolar
00:56:30modo la parte sinistra e quella del cuore che porta a un'attenta incisività maggiore
00:56:38in questa realtà. E quindi la riflessione generale che le chiedo anche dall'alto della
00:56:44sua esperienza, approfittando anche della presenza del direttore della Caritas, le istituzioni
00:56:50e le parrocchie, le istituzioni e la Chiesa, come possono potenziare ancora di più questo
00:56:56meccanismo? Cioè un suggerimento anche a questa commissione, nell'attività di redazione
00:57:02di questo processo di constatazione finale di questa attività, cosa la politica può
00:57:12fare di più per sostenere questo processo indispensabile d'ausilio? Grazie.
00:57:22Sì, grazie Presidente, solo alcune brevissime considerazioni e intanto il sentito ringraziamento
00:57:35su Eminenza per la relazione che ha presentato, Giustino buongiorno, ben trovato, la cortesia
00:57:42ovviamente noi la acquisiamo perché era così densa di dettagli e di argomenti che sarà
00:57:47opportuno rileggerla con calma per metterla a fuoco. Non c'è molto da aggiungere rispetto
00:57:55a quello che ha detto lei né tanto meno rispetto a quello che hanno detto i colleghi, chiaro
00:58:01resta che per esperienza personale anche grazie al lavoro della commissione delle tantissime
00:58:07cose condivisibili, della quasi totalità delle cose condivisibili, forse quella più
00:58:12importante è quando lei fa riferimento alla trasposizione del concetto di periferia da
00:58:18un luogo geografico ad una trasversalità nelle nostre città. Abbiamo riscontrato con
00:58:25il lavoro di questa commissione che effettivamente il concetto inteso e insensolato di periferia,
00:58:31quindi non soltanto geografico ma anche nella sua definizione di disagio, perché purtroppo
00:58:36questo ha assunto nell'immaginario collettivo, è un concetto che abbiamo ritrovato e ritroviamo
00:58:41nella città di Roma anche in particolar maniera, anche nelle cosiddette zone di semicentro.
00:58:46Quando invece a quelle che geograficamente vengono definite periferie abbiamo riscontrato
00:58:55anche noi una grande presenza di talento, di cultura popolare, di arte, di capacità
00:59:04espressiva che poi viene schiacciata anche nell'immaginario collettivo proprio dall'altra
00:59:09definizione quella che ne da e ne trasferisce un'accezione negativa. Se posso con rispetto
00:59:15prendo ad esempio il radicamento della Chiesa, lei parla di 155 zone urbanistiche, adesso
00:59:23sono curioso perché io ne contavo 162, quindi voglio andare ad approfondire dove mi sono
00:59:29perso qualcosa. La Chiesa per esempio è riuscita a portare la sua presenza praticamente ovunque,
00:59:36anche di più che ovunque rispetto alla città di Roma, una città che invece a differenza
00:59:42si è sviluppata nel corso degli anni creando quella distanza che diceva lei, cioè tra
00:59:49i quartieri che hanno e quelli che aspettano. Ne parlavamo in Commissione Cultura e in Commissione
00:59:55d'inchiesta proprio la settimana scorsa con il Ministro Giuli di come per esempio andare
01:00:00a concepire dei luoghi di espressione artistica, culturale, popolare, di incontro che siano
01:00:06sostenibili per i quartieri. Poi noi abbiamo anche le grandi chiese a Roma, io ho la fortuna
01:00:12di abitare davanti a Santa Maria Ausiliatrice, quindi ne rimango colpito più o meno tutte
01:00:18le mattine, però invece abbiamo anche tantissime chiese di quartiere. Noi abbiamo affrontato
01:00:24in Regione il dibattito sui cinema, apertura e chiusura, 10 anni, 7 anni, 9 anni, forse
01:00:29la chiave di volta per uscire da questo dibattito che ha contraddistinto l'azione politica della
01:00:34Regione su questo tema nell'ultimo mese, è proprio quello di andare a realizzare delle
01:00:40sale sostenibili che possano portare elementi di socialità e anche cultura all'interno
01:00:45delle periferie, cioè di quei quartieri che non hanno bisogno, l'abbiamo visto, della
01:00:50città del rugby, di questa cattedrale in un quartiere logisticamente periferico come
01:00:56Spinaceto che dicevamo anche col Presidente e con altri colleghi quando abbiamo fatto
01:01:00questo sopralluogo, quello è un progetto che è stato concepito per fallire e bisogna
01:01:04essere onesti intellettualmente, cioè il titolare di quella assegnazione ha concepito
01:01:09quel progetto per prendere più stato avanzamento lavori possibili e poi mandare fallita la
01:01:14società che lo doveva costruire per fare in modo che le banche eseguissero la garanzia
01:01:20fideiussoria del Campidoglio e qualcuno pagasse il mutuo al posto del costruttore, quel progetto
01:01:25non è mai stato disegnato per esistere, perché lo dico? Perché se noi oggi lo portassimo
01:01:33a compimento quel progetto, così come è stato immaginato, porteremmo in quel territorio
01:01:38una gigantesca cattedrale che non avrebbe poi la popolazione, l'utenza o clientela, non
01:01:44lo so, chiamiamola come vogliamo per poterla autoalimentare e quindi dovremmo, come sta
01:01:50facendo il Ministro Abbodi d'accordo con la Presidente del Municipio, adesso purtroppo
01:01:54mi sfugge il nome, la Titti di Salvo del Municipio 9, cercare di ripensare quell'idea
01:02:03per fare in modo che quello che arriva da un lato è quello di cui Spinaceto ha bisogno
01:02:07proprio in termini di servizio, ma dall'altro che sia architettonicamente concepito affinché
01:02:12qualunque gestore domani possa gestirlo con l'utenza di quartiere e non l'idea di costruire
01:02:20una pista di pattinaggio sul ghiaccio lunga 150 metri e con un soffitto a 40 che poi solo
01:02:24per tenere in piedi il ghiaccio, quello bisognerebbe ospitare l'Olimpia dall'anno sostanzialmente,
01:02:30quindi l'idea di andare a sviluppare dei poli attrattivi che possano essere immaginati
01:02:35da un lato nel rispetto di quello di cui il quartiere ha bisogno, ma dall'altro che siano
01:02:39sostenibili rispetto all'utenza a cui possono essere destinati, poi divento sempre lungo
01:02:47all'inizio perché non voglio di niente, poi sull'emergenza abitativa, lo dico a fattor
01:02:54comune, noi come Regione Lazio, dai io però non faccio consigliere regionale ma ho seguito
01:02:59il tema, stiamo mettendo a punto una riforma strutturale sia della legge istitutiva che
01:03:04di quella di funzionamento delle ATER, ovviamente vale per tutte e quante le regioni, per tutte
01:03:10e quante le ATER regionali con particolare riferimento a quella di Roma, stiamo cercando
01:03:13poi vediamo, farà un percorso diavola, quindi non so che cosa ne uscirà da questa legge,
01:03:19ma il testo d'ingresso prevede sostanzialmente l'acquisizione da parte delle ATER di quei
01:03:23poteri che andrebbero a sostituire quelli che una volta erano esercitati dalle cooperative
01:03:27in 167, perché quando il Comune di Roma fa riferimento ai 125 mila nuclei familiari a
01:03:35rischio abitativo, fa riferimento sia a quelli di estrema povertà, cioè a quelli che avrebbero
01:03:40bisogno di ERP o ATER sostanzialmente, quindi dell'alloggio non solo dell'alloggio popolare,
01:03:46ma dell'alloggio a canone sociale, quello da 7 Euro al mese a Roma poi la legge questo
01:03:52lo modificherà per portarlo alla media nazionale, ma fa riferimento anche a tutta quell'altra
01:03:58fascia che pur non essendo considerabile termine terribili, così povera ad aver diritto ad
01:04:04una casa popolare non ha neanche la possibilità di accedere all'edilizia di proprietà e si
01:04:10trova con contratti precari in condizioni di locazione in zone per forza periferiche,
01:04:15perché poi l'ha detto meglio di tutti, qui al centro ci stanno solo i b&b, quindi se
01:04:18puoi andare a abitare in affitto devi fare almeno 7 stazioni da metro da termine e poi
01:04:23cominci a trovare qualche cosa, per cui io credo che per esempio anche questo possa ridare,
01:04:30restituire all'azienda regionale e quindi poi anche a Roma Capitale gli giusti strumenti
01:04:36per rimettere in moto un processo di edificabilità residenziale e convenzionata che a Roma è
01:04:42fermo da almeno un decennio e poi spero anche che nella collaborazione tra pubblico e privato
01:04:50che noi innestiamo all'interno della riforma regionale che abbiamo previsto ci sia anche
01:04:54la possibilità di andare a fare quel match di mercato, scusate sempre parole bruttissime
01:04:58tra domanda e offerta, cioè andare a censire insieme al Campidoglio e all'azienda regionale
01:05:03quali sono le esigenze logistiche, le opportunità economiche delle famiglie in lista d'attesa
01:05:08e capire se, lo dico male, vuoto per pieno attraverso l'intermezzo delle istituzioni
01:05:14parte di cui i 200 mila loggi liberi possono essere destinati all'accoglienza di persone
01:05:20e di famiglie che ne hanno bisogno. Comunque da parte nostra, Commissione, da vicepresidente
01:05:26e soprattutto come gruppo di Fratelli d'Italia su questa totale e ampia disponibilità.
01:05:34Grazie ancora.
01:05:56Anche io sarò altrettanto breve perché avevo preso impegni già per le 13.15. Dico qualcosina
01:06:02a proposito del patrimonio immobiliare, poi lascio la parola a Giustino per la domanda
01:06:08sul reddito di cittadinanza. Il patrimonio immobiliare che noi vediamo a Roma risponde
01:06:17a diversi soggetti perché c'è quello di proprietà del Vaticano, della Santa Sede,
01:06:21quello degli istituti religiosi perché moltissime case sono di proprietà degli istituti religiosi
01:06:26che hanno una loro autonomia avendo personalità giuridica, quindi lì si può ben poco e di
01:06:32fatto quelli del bicariato sono per lo più immobili istituzionali e i pochi che abbiamo
01:06:38a reddito ci servono per finanziare delle opere che portiamo avanti con la nostra Caritas.
01:06:44Faccio soltanto un esempio che è un segno, un'opera segno potremmo dire. Abbiamo una
01:06:50struttura molto bella a Montemario in via Vergerio, potete immaginare l'interesse da
01:06:57parte del Policlinico Giamelli perché lì siamo a due passi, abbiamo preferito destinarla
01:07:02all'emergenza abitativa, realizzeremo 20 appartamenti, non sono mini perché partono
01:07:08da 60 metri quadri e la metteremo nella disponibilità delle persone che o hanno perso la casa o
01:07:17fanno fatica a trovarla, quindi per dire l'impegno e insieme a questo è la cosa che mi sta più a
01:07:22cuore sottolinearlo, l'impegno di tantissime parrocchie. Quando è scoppiata la guerra in
01:07:26Ucraina nel febbraio del 2024 Papa Francesco fece appello a tutte le parrocchie romane per
01:07:32accogliere gli ucraini e tutte le parrocchie romane risposero accogliendo diversi nuclei
01:07:38familiari a seconda delle disponibilità, quindi da parte nostra avvertiamo il problema insieme
01:07:43ad avvertirlo proviamo a porre in essere delle azioni conseguenti. Ecco io sono molto grato
01:07:49dell'incontro di questa mattina e spero che la collaborazione continui, noi facciamo quello
01:07:55che ci compete, facciamo la Chiesa, non scendiamo nel lagone politico che vive di differenze,
01:08:01speriamo mai di divisioni, vorremmo tanto mettere al centro la dignità della persona
01:08:08umana e come si diceva prima bisogna starci nelle periferie, io cerco di andarci molto
01:08:13spesso, non dico ogni giorno ma quasi e lì ti accorgi come alcune delle nostre discussioni
01:08:20si sgonfierebbero in un istante se davvero ci calassimo in quel territorio, dove proprio
01:08:26ieri parlavo con il parroco del Quarticciolo, mi raccontava di un suo parrocchiano, una
01:08:33persona con qualche ritardo mentale che era stato avvicinato da una band di magrebbini
01:08:40e gli hanno spaccato il muso eccetera senza che questo avesse fatto nulla e me lo raccontava
01:08:46con le lacrime agli occhi, questa cosa mi ha molto colpito perché ritorno all'idea
01:08:51di prima, cioè bisogna starci nel territorio per vivere le sofferenze, quindi vi ringrazio
01:08:58perché capisco che questa Commissione lo ha fatto in qualche occasione per esempio
01:09:01a Prima Palle quando il femminicidio era stato interpellato, all'epoca era il vescovo
01:09:06del settore ovest, purtroppo non sono riuscito a rendermi presente, quindi capisco che questo
01:09:10è il vostro impegno precipuo e abbiamo bisogno mai come in questi tempi di alleanze, di alleanze
01:09:16positive sane nel rispetto delle competenze e delle specificità di ognuno, però abbiamo
01:09:22bisogno di alleanze, penso alla politica, penso alla pubblica amministrazione, penso
01:09:26alla Chiesa, alla scuola che è un presidio importantissimo, alle forze dell'ordine e
01:09:31insieme davvero potremmo fare tanto. Darei la parola a Giustino per i dati più specifici
01:09:35riguardanti le mense. Buon pomeriggio a tutti, grazie, proprio per flash, rispetto al rapporto
01:09:432024 sulle mense, quel più 21% è dovuto a almeno tre fattori, il primo è legato alla
01:09:52perdita del potere di acquisto, che è inciso notevolmente, la perdita del potere di acquisto,
01:09:57il secondo è il lavoro precario, il terzo sicuramente, ma questo è ciò che dice già
01:10:03a livello nazionale come Caris che sosteniamo nei rapporti, è che sicuramente i criteri
01:10:09piuttosto restrittivi rispetto di accesso a misure come quelle del reddito di cittadinanza
01:10:14un impatto evidentemente lo hanno avuto e questo è di fronte, ripeto, non solo a Roma,
01:10:20un po' in tutta Italia, quindi è chiaro che servono misure più aderenti alla realtà,
01:10:26misure non assistenzialistiche fino a se stesse, ma siano in grado di promuovere l'uscita
01:10:31dalle condizioni di emergenza. Mi limito a questo perché per il resto c'è proprio
01:10:35il rapporto che si può scaricare. Grazie molte.
01:10:38Grazie davvero per questo momento stamattina, concludiamo così come abbiamo iniziato, mandando
01:10:50un saluto a Papa Francesco e ricordando un'altra delle frasi che a me piace moltissimo che
01:10:56Papa Francesco ha detto e ha fatto un invito alla politica dicendo dedicatevi alle periferie
01:11:03perché le periferie sono l'inizio e non la fine delle nostre città e quindi questo è
01:11:09un po' lo spirito col quale noi stiamo portando avanti l'impegno parlamentare. Grazie, eminenza
01:11:15e dichiaro conclusa l'audizione.
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