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  • 21/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma -​ Audizione Portolano
Alle ore 8.15, la Commissione Difesa svolge l'audizione del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, sulle linee generali dell’incarico ricoperto. (21.05.25)

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Trascrizione
00:00:00L'ordine del giorno rega l'audizione ai sensi dell'articolo 143,2 del regolamento
00:00:09del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, sulle linee generali dell'incarico
00:00:15ricoperto.
00:00:16Avverto che con il consenso dell'audito la pubblicità dei lavori odierni sarà assicurata
00:00:21attraverso la trasmissione diretta sulla web tv della Camera dei Deputati e ricordo che
00:00:26l'audizione si inserisce nell'ambito di un ciclo di audizioni con i vertici delle forze
00:00:31armate.
00:00:32Do quindi il benvenuto al Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano, accompagnato
00:00:37dal Generale di Divisione Filippo Gabriele, Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore
00:00:43della Difesa, dal Maggiore Roberto del Santo, Aiutante di Campo e dal Tenente Colonnello
00:00:48Torino Greco, Capo Sezione Studi dell'Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della
00:00:54Difesa.
00:00:55Dopo l'intervento del Capo di Stato Maggiore della Difesa darò la parola ai colleghi che
00:00:59intendano porre domande cui il Generale potrà rispondere.
00:01:03Chiedo dunque ai colleghi di far parvenire al Banco della Presidenza la propria iscrizione
00:01:08a parlare.
00:01:09Do subito la parola al Generale Portolano per il suo intervento.
00:01:13Prego.
00:01:14Buongiorno Signor Presidente Minardo, a lei, al Vicepresidente Fassino, al Vicepresidente
00:01:22della Camera Onorevole Muleagli, agli onorevoli deputati presenti porto il mio saluto e quello
00:01:30di tutto il personale militare e civile della Difesa che mi onoro di comandare da sette
00:01:35mesi.
00:01:36Un periodo nel quale ho trovato conferma del quotidiano impegno e dell'esemplare spirito
00:01:41di sacrificio con i quali il nostro personale serve l'Italia onorando il tricolore e i
00:01:47valori della nostra Costituzione in patria e all'estero.
00:01:50Vi sono dunque grato per questo invito che mi offre l'opportunità di illustrare gli
00:01:56aspetti più rilevanti delle linee programmatiche che, in piena aderenza alla visione e agli
00:02:02obiettivi politico-militari fissati dal Signor Ministro della Difesa Onorevole Crosetto,
00:02:07sono poste alla base del mio mandato.
00:02:09Nel corso del mio intervento affronterò temi di assoluta attualità che ritengo di grande
00:02:15importanza per la difesa e la sicurezza dell'Italia, condividendo taluni aspetti di riflessione
00:02:20sulle prospettive dello strumento militare.
00:02:23Come ho già avuto modo di dire più volte, l'attuale momento storico ci impone di perseguire
00:02:30con forza la duplice esigenza di sostenere, da un lato, la dimensione collettiva della
00:02:36sicurezza in ambito euroatlantico e, dall'altro, di disporre di un'autonoma capacità difensiva.
00:02:43Tutto ciò in un quadro strategico ampio nel quale la cooperazione internazionale, pilastro
00:02:50della sicurezza collettiva, richiede la piena assunzione delle responsabilità da parte
00:02:55di ciascun attore.
00:02:56In tale quadro, l'approccio che intendo perseguire non è solo guidato da vincoli di natura finanziaria
00:03:03che rappresentano tuttavia una variabile di cui tener conto, quanto piuttosto da una logica
00:03:08che privilegi il soddisfacimento delle reali esigenze capacitive dello strumento militare,
00:03:14essenziali per perseguire gli obiettivi strategici e operativi prefissati.
00:03:19Il mio vuole essere un approccio che definisco mission driven, ossia guidato dalla missione
00:03:26piuttosto che focalizzato solo ed esclusivamente sulle risorse disponibili, quindi focalizzandomi
00:03:33e definendo le priorità funzionali a quelle che sono poi le risorse disponibili.
00:03:38In quest'ottica la sfida che devo e che dovrò affrontare consiste nel trovare il giusto
00:03:44bilanciamento tra i bisogni nazionali e le esigenze derivanti dalla dimensione sovranazionale
00:03:51della difesa e sicurezza.
00:03:53È una sfida complessa e multiforme che richiederà un adeguato volume di risorse negli anni a
00:03:59venire.
00:04:00Una sfida alla quale bisogna dare una risposta efficace e concreta che punti non solo all'efficienza
00:04:06operativa e al costante aggiornamento delle capacità esprimibili dello strumento militare,
00:04:12ma che riesca a valorizzare le eccellenze nazionali come quelle del comparto industriale
00:04:17della difesa in quanto asset strategico da preservare e valorizzare.
00:04:24Appunto per questo ritengo opportuno indicare da subito il mio end state, ossia il risultato
00:04:30che mi prefigo di ottenere, che consiste nel rendere disponibile all'Italia uno strumento
00:04:38militare credibile e dal passo con i tempi.
00:04:41Uno strumento adeguato a livello di ambizione della difesa, in grado di contribuire al
00:04:46conseguimento degli obiettivi coerenti con l'esigenza di difendere il territorio e gli
00:04:51interessi nazionali e con il ruolo dell'Italia nell'ambito delle alleanze e delle organizzazioni
00:04:56internazionali di riferimento.
00:04:58Come già asserivo dal segretario generale della difesa e direttore nazionale degli armamenti,
00:05:04è chiara la necessità di garantire al Paese e quindi alle nostre forze armate tutte le
00:05:09capacità necessarie per esprimere uno strumento militare evoluto, efficace ed efficiente.
00:05:16Uno strumento capace di assolvere pienamente tutte e quattro le missioni assegnate alle
00:05:22forze armate, ma in particolare le prime due, ossia la difesa dello Stato e la difesa degli
00:05:27spazi euroatlantici ed euromediterranei in quanto opzioni di impiego pionerose.
00:05:33Tali opzioni di impiego hanno peraltro assunto un ruolo primario nell'attuale scenario geopolitico.
00:05:40Infatti, se è vero che nell'ultimo trentennio l'attenzione è stata marcatamente rivolta
00:05:46alle crisis response operations, è altrettanto vero che oggi, come ci dimostra il conflitto
00:05:52russo-ucraino, l'Italia deve poter disporre anche e soprattutto di un'efficace capacità
00:05:58militare di difesa e di deterrenza, tesa a tutelare la nostra sovranità nazionale anticipando
00:06:04gli eventi piuttosto che subirli.
00:06:06Nel mio disegno strategico prefiguro quindi uno strumento militare spiccatamente interforse
00:06:14e in grado di orchestrare azioni sincronizzate in tutti i domini per produrre effetti operativi
00:06:19e strategici, tanto nella dimensione fisica quanto in quella virtuale e cognitiva.
00:06:24In questa prospettiva intendo promuovere uno sfidante percorso di evoluzione della difesa
00:06:31affinché essa possa essere al contempo pronta, resiliente, scalabile e altamente
00:06:36proiettabile.
00:06:37Per risolvere tale problema complesso ho adottato un approccio strategico che mutua il processo
00:06:45di pianificazione militare, individuando le azioni che adeguatamente sincronizzate consentiranno
00:06:50il conseguimento del citato in state, che ricordo nuovamente essere garantire all'Italia
00:06:57la disponibilità di uno strumento credibile in quanto capace di assolvere tutte le missioni
00:07:02che la legge ci assegna.
00:07:03Tuttavia, prima di passare ad illustrare le mie linee programmatiche vorrei soffermarmi
00:07:09brevemente sul fatto che la velocità con la quale si susseguono gli eventi impone la
00:07:15necessità di dover dar seguito a un'analisi dinamica dello scenario internazionale.
00:07:20È chiaro a tutti come l'attuale quadro geopolitico e strategico continua ad essere
00:07:25contrassegnato da un profondo mutamento degli equilibri internazionali, con un'evidente
00:07:30frattura tra i Paesi che sostengono il modello democratico e quelli come Russia, Iran, Corea
00:07:36del Nord e altri che promuovono sistemi autoritari.
00:07:40Questo divario ideologico si intreccia, peraltro, con l'aperta competizione per l'accesso alle
00:07:48risorse energetiche e alle materie prime, con le ingerenze per procura sulle principali
00:07:54rotte commerciali e si manifesta anche con i destabilizzanti conflitti in corso in Ucraina
00:08:00e in Medio Oriente, così come con forme di contesa spesso sotto la soglia del conflitto.
00:08:05È questo un quadro in cui il Mediterraneo allargato sta assumendo una rinnovata centralità,
00:08:12fungendo da punto focale per gli interessi vitali e strategici nazionali, per la sicurezza
00:08:18dell'Europa e più in particolare del fianco sud dell'alleanza.
00:08:22Una dimensione, quella del Mediterraneo allargato, che è immersa in una fascia di instabilità
00:08:28che si estende fino all'Estremo Oriente, dove si stanno tessendo nuove trame geopolitiche.
00:08:33Mi riferisco nello specifico all'eco delle tensioni che proviene dai quadranti del mar
00:08:39cinese orientale e meridionale, nel quale ora si somma quello peraltro mai sopito che
00:08:46giunge dall'area del Kashmir, un'area da sempre contesa tra l'India e il Pakistan,
00:08:52entrambe, come sappiamo, potenze nucleari.
00:08:55Guardando più da vicino i quadranti strategici di più stretto interesse nazionale, osserviamo
00:09:01come il Medio Oriente permanga in una fase di escalation delle crisi, con Israele coinvolto
00:09:07su più fronti.
00:09:08Se ne contano attualmente sei, quello tra Israele e Damas nella striscia di Gaza, tra
00:09:14Israele e Hezbollah a sud del Libano, in Cisgiordania, così come in Siria, ma anche
00:09:20con l'Iran, che attualmente sta rafforzando le sue difese in previsione di possibili risposte
00:09:24militari, e vede i propri proxi, passiamo allo Yemen, tra cui Yuti, ancora impegnati
00:09:31a sviluppare azioni concorrenti nel Mar Rosso contro Israele.
00:09:35Anche il quadro securitario in Iraq è incerto e in continua evoluzione, soprattutto alla
00:09:41luce degli sviluppi dello scenario in Siria.
00:09:45Allo stesso tempo, i già fragili equilibri dell'area del Nord Africa e del Sahel sono
00:09:50stati ulteriormente intaccati.
00:09:52Si pensi solo in ordine di tempo a quanto sta accadendo ancora una volta in Libia, a
00:09:57seguito dell'uccisione di Abdel Ghani al-Khikli, capo di una delle milizie forti operanti a
00:10:02Tripoli.
00:10:03Si pensa alla crisi tra Mali e Algeria, nuovamente a Quitasi, così come all'incremento delle
00:10:09ostilità in Sudan.
00:10:10In questo contesto, Mosca e altri competitors stanno adottando con rinnovato impeto strategie
00:10:18di sovversione, disinformazione e persuasione, con l'obiettivo di erodere l'influenza occidentale
00:10:25e guadagnare maggiore leva politica.
00:10:26In paesi come il Mali, Burkina Faso e il Niger, le citate autocrazie stanno cercando di radicarsi
00:10:34alimentando le tensioni interne e spesso sfruttando la frustrazione sociale e il malcontento
00:10:40contro le potenze ex coloniali.
00:10:42A destra dell'Europa, il conflitto in Ucraina è un altro degli elementi centrali di questo
00:10:48complesso quadro, in quanto coinvolge direttamente le grandi potenze mondiali e ha conseguenze
00:10:54profonde sull'assetto di sicurezza europeo ed internazionale.
00:10:58Mosca, malgrado le estese perdite sul campo di battaglia, sta ricostituendo le capacità
00:11:04militari perdute e crescendo militarmente, quantomeno nella sua dimensione convenzionale,
00:11:10a un ritmo più rapido di quanto fosse stato previsto.
00:11:13Infatti l'esercito russo oggi è più grande di quando non fosse all'inizio della guerra
00:11:18e tale situazione desta in prospettiva una forte preoccupazione anche in ragione di una
00:11:24rinnovata postura assertiva di Mosca lungo tutto il fianco est della NATO.
00:11:29Ma richiamando le recenti parole del Presidente Meloni, l'Alleanza Atlantica deve anche guardare
00:11:35con maggiore considerazione il fianco sud dell'Alleanza, particolarmente importante
00:11:41soprattutto in un tempo di minaccia ibrida.
00:11:43Ed è proprio su questo sfondo che si inserisce il forte e consolidato impegno del nostro
00:11:50Paese nelle principali organizzazioni internazionali di riferimento, le quali restano attori chiave
00:11:57per la realizzazione di una cornice di sicurezza e stabilità solida e condivisa.
00:12:03Una condizione necessaria, anche se non sufficiente questa, per garantire le catene di approvvigionamento
00:12:11e per proteggere le infrastrutture critiche.
00:12:13Aspetti che hanno assunto carattere prioritario per molte nazioni, compresa la nostra.
00:12:19Aspetti che sono stati richiamati nel recente Libro bianco europeo della difesa e che sono
00:12:26ulteriormente resi coggenti dalle esigenze legate all'introduzione di nuove tecnologie.
00:12:31A riguardo mi preme evidenziare come l'attuale rapida evoluzione tecnologica rappresenti
00:12:37uno dei principali fattori di accelerazione e di cambiamento funzionale al mantenimento
00:12:42di un vantaggio tecnologico sui competitor strategici.
00:12:46Anche per questo, nei moderni scenari, registriamo diverse forme di conflittualità che differiscono
00:12:53per tipologia di contolta e pervasività, ma che sono accumulate dal massiccio e spregiudicato
00:12:59uso di nuove tecnologie che consentono di condurre azioni, anche complesse, in maniera
00:13:04più rapida, efficace ed efficiente.
00:13:07Settori come l'intelligenza artificiale, la robotica, la cibernetica, le nanotecnologie
00:13:14e le biotecnologie, ora più che mai, stanno convergendo per migliorare le capacità operative
00:13:19delle forze armate.
00:13:20Tuttavia, consentitemi, apro una brevissima parentesi, voglio ancora una volta sottolineare
00:13:27che nonostante il progresso tecnologico stia trasformando radicalmente i conflitti, il
00:13:32fattore umano è e resterà sempre la nostra risorsa cruciale e determinante.
00:13:38Detto ciò, ecco che nel mio ruolo di Capo di Stato Maggiore della Difesa sono consapevole
00:13:44di come il panorama internazionale sia caratterizzato da un incremento del livello generale di
00:13:50conflittualità e sono quindi altrettanto consapevole che le forze armate sono chiamate
00:13:56ad un impegno che si prevede lungo e gravoso e richiederà capacità, risorse e adattamenti
00:14:02su larga scala.
00:14:04In concreto ho avviato un processo di adattamento dello strumento militare che, recependo le
00:14:09linee programmatiche e il vigente atto d'indirizzo del Signor Ministro della Difesa, persegue
00:14:14sei obiettivi strategico-militari incardinati in un documento, un nuovo documento di strategia
00:14:21militare nazionale, documento che per la prima volta è in fase di redazione e a breve sarà
00:14:29portato all'attenzione dell'autorità politica.
00:14:32Prefiguro quindi uno strumento militare che sia all'avanguardia, motivato, funzionalmente
00:14:37organizzato, compiutamente interforse.
00:14:40Uno strumento che sia integrato, razionale ed efficiente, particolarmente orientato all'impiego
00:14:47efficace nei quadranti di prioritario interesse strategico in prospettiva multidominio, tecnologicamente
00:14:54bilanciato tra le componenti e in grado di contribuire in maniera credibile alla tutela
00:14:59degli interessi nazionali, alla deterrenza e alla difesa, assieme agli Stati membri
00:15:05delle organizzazioni internazionali di riferimento dell'area euro-atlantica.
00:15:09Uno strumento che sia in grado di intercettare le macrotendenze globali tramite il collegamento
00:15:17a competenze esterne alla difesa, tra cui il mondo accademico dell'industria e dei
00:15:22think-tank.
00:15:23E infine che sia capace di supportare lo sviluppo e l'implementazione della cultura della difesa
00:15:30e di concorrere alla capacità di influenza nazionale nei consensi internazionali.
00:15:35Mi soffermerò quindi per brevità di trattazione su alcune priorità che insistono su cinque
00:15:42linee di azione individuate per seguire tali obiettivi e che ritengo utili allo sviluppo
00:15:48di successive riflessioni.
00:15:50La prima linea di azione attiene alla coerenza dello strumento militare e vede tra le condizioni
00:15:57decisive quelle che riguardano l'ammodernamento e il rinnovamento generazionale dei mezzi
00:16:03e dei sistemi d'armamento, oltre che alla riduzione e in prospettiva alla completa risoluzione
00:16:09della simmetria tecnologica tra e all'interno delle forze armate affinché possano essere
00:16:15soddisfatti i criteri di interoperabilità, interconnettività e intercambiabilità.
00:16:19Altra condizione decisiva è l'addestramento, continuo e realistico.
00:16:25Parliamo di addestramento per la preparazione al warfighting necessario a fronteggiare le
00:16:30minacce del XXI secolo con un approccio interforce, all domain, nell'ambito di scenari coerenti
00:16:37con i piani difensivi dell'alleanza ed in particolare con quello riferito alla regione
00:16:42sud-est che ci riguarda direttamente.
00:16:45Quindi, strettamente legata alla prima e alla seconda linea di azione, che opera nella dimensione
00:16:52cooperativa per garantire un'efficace proiezione all'esterno del Paese.
00:16:58Essa si basa su strumenti come esercitazioni multinazionali, la cooperazione bilaterale
00:17:03e multilaterale, programmi di scambio, nonché l'acquisizione di posizioni di leadership
00:17:09nell'ambito delle organizzazioni internazionali quali la Nato, l'Unione Europea e l'ONU.
00:17:14La terza linea di azione, invece, riguarda la ricerca e lo sviluppo e l'innovazione
00:17:21perseguita anche attraverso lo sviluppo e l'adozione delle già accennate nuove tecnologie
00:17:26per essere pronti ad affrontare le moderne minacce come gli attacchi cibernetici o azioni
00:17:31ibride.
00:17:32Con riferimento alla quarta linea di azione, che è relativa alla razionalizzazione funzionale,
00:17:39intendo rendere lo strumento più snello, reattivo e capace di esprimere una superiorità
00:17:44informativa e cognitiva, caratteristiche fondamentali per garantire flussi decisionali più rapidi
00:17:50ed efficaci.
00:17:51Infine, la quinta e ultima linea di sforzo o di azione è quella dedicata al personale,
00:18:00una risorsa da valorizzare adeguatamente, riconoscendone la specificità e proponendo
00:18:06e auspicabilmente attuando misure volte a ringiovanire i ranghi oltre che a rigenerare
00:18:14le forze.
00:18:15Proseguirei ora con l'illustrazione più dettagliata delle linee di sforzo appena citate.
00:18:20Per quanto attiene alla prima, che ricordo essere coerenza e lo strumento, sin dal mio
00:18:26insediamento ho posto particolare attenzione all'ammodernamento e al rinnovamento delle
00:18:32forze armate.
00:18:33In tale quadro ho indirizzato i miei primi sforzi a individuare e prioritarizzare le
00:18:41capacità necessarie a garantire la nostra abilità di assolvere le missioni assegnate
00:18:46sia nel contesto dell'Alleanza, con l'obiettivo di soddisfare le esigenze connesse con le
00:18:51offerte fatte nel tempo, e mi riferisco evidentemente ai cosiddetti Capability Target 25 della
00:18:59Nato, sia in quella nazionale, con l'obiettivo di implementare il piano militare di difesa
00:19:05nazionale in corso di redazione.
00:19:07Alla luce di ciò ho inteso articolare la discendente pianificazione generale interforze
00:19:14su tre drivers, o pilastri, che attengono rispettivamente il primo agli impegni assunti
00:19:20con la Nato, il secondo attinente alle esigenze correlate al piano militare di difesa nazionale,
00:19:33il terzo ai compiti istituzionali assegnati alle forze armate ex legge.
00:19:37In questo senso la pianificazione generale interforze dovrà garantire il corretto bilanciamento
00:19:43tra l'acquisizione di nuove capacità e il mantenimento di adeguati livelli di prontezza.
00:19:49A tale scopo, al fine di perseguire la prontezza operativa in maniera trasversale a tutti i
00:19:55domini, è mio intendimento assicurare il necessario supporto agli assetti legacy delle
00:20:01forze armate, parliamo di assetti già in servizio, ma soprattutto di ripianare e mantenere
00:20:07un adeguato stock di munizionamento con un focus particolare sulle battle-design munitions,
00:20:13ossia le munizioni più importanti, poiché la loro carenza mina la prontezza dello strumento
00:20:19militare e compromette l'efficacia operativa anche dei sistemi più avanzati.
00:20:25A riguardo, nell'ambito del segmento surface air and missile defense, ad esempio, abbiamo
00:20:31avviato l'approvvigionamento di ulteriori attuatori, mi riferisco agli Aster 15, Aster 30,
00:20:37Aster 30 B1NT, CAMIAR, eccetera, e partecipiamo a programmi di sviluppo capacitivo di sistemi di
00:20:45nuova generazione. A fattor comune tra i vari domini, nel cosiddetto interdomine o cross domain,
00:20:52puntiamo a rafforzare le capacità correlate alla superiorità informativa, aspetto fondamentale per
00:20:58supportare i processi decisionali, pianificare e condurre le operazioni che ricordo essere il core
00:21:06business della difesa. Una crescente attenzione è stata posta al dominio spaziale, con una priorità
00:21:13sui programmi satellitari per le telecomunicazioni e l'osservazione terrestre, ma anche su quelli per
00:21:20l'osservazione dello spazio. Inoltre, considerata la rilevanza della raccolta e gestione dei dati
00:21:29che abilitano i processi decisionali alla superiorità informativa, si proseguirà con
00:21:35determinazione nella trasformazione digitale dello strumento. In termini capacitivi ciò significa
00:21:44investire nelle info e infrastrutture digitali e nella governance per la valorizzazione dei dati
00:21:50classificati e non. L'obiettivo sarà quello di implementare dei servizi evoluti per la
00:21:57connettività avanzata e di un ecosistema digitale allo stato dell'arte, utile anche per conseguire
00:22:05un'adeguata razionalizzazione della struttura della difesa. In ultimo, e non certo per importanza,
00:22:12il perseguimento della sicurezza e della resilienza cibernetica e delle informazioni, nonché lo
00:22:18sviluppo di capacità abilitanti per la condotta di operazioni full spectrum nel dominio cyber.
00:22:26Per quanto attiene al dominio terrestre, sono in itinera una serie di programmi orientati
00:22:32all'ammodernamento e rinnovamento delle capacità di supporto di fuoco indiretto delle unità
00:22:37dell'esercito tramite l'ammodernamento degli obici PZH-2000 e dei lanciarazzi MLRS e l'acquisizione
00:22:44dei più moderni lanciarazzi IMARS e dell'obice semovente ruotato per le Brigate Medie. Come
00:22:51noto si sta procedendo anche con l'ammodernamento della componente corazzata con priorità alle
00:22:57piattaforme cingolate delle forze pesanti e a breve si farà altrettanto con le capacità di
00:23:03mobilità e contromobilità delle unità del Genio e la mobilità tattica terrestre essenziale per
00:23:09operare nelle molteplici tipologie di scenari. Inoltre vi sono altri ambiti in cui è necessario
00:23:16ammodernare le forze terrestri e nello specifico mi riferisco alle capacità di intelligence,
00:23:21sorveglianza, ricognizione, acquisizione obiettivi soprattutto con una campagna di acquisizione di
00:23:28sistemi unmanned sia aerei che terrestri. Nonché alla capacità di comando e controllo e resilienza
00:23:35dell'esercito mediante la realizzazione di reti e strumenti di connettività di nuova concezione
00:23:41supportati e protetti dallo sviluppo di attività cibernetiche ed elettromagnetiche avanzate.
00:23:47Un esempio di implementazione pratica è appunto la bolla tattica dell'esercito. Tali reti dovranno
00:23:54comunque rispondere ai requisiti di interoperabilità, interconnettività ed intercambiabilità quali
00:24:01fattori abilitanti in ottica multidominio. Per quanto concerne invece il dominio marittimo
00:24:07ritengo sia prioritario orientare gli sforzi nel settore delle capacità di ingaggio missilistico
00:24:13antinave, di lotta subacquea, di difesa aerea e missilistica delle unità navali al fine di
00:24:19conseguire ingaggi di precisione in profondità e contrastare minacce balistiche di personiche
00:24:25oltre che nello sviluppo di specifiche capacità antidrone. Altro settore prioritario è quello
00:24:31delle capacità subacquee che includono sistemi avanzati a pilotaggio remoto e mezzi per operazioni
00:24:38subacquee sia difensive che offensive allo scopo di garantire la cosiddetta underwater
00:24:44situational awareness e la sicurezza delle infrastrutture critiche, delle reti energetiche
00:24:49e delle linee di approvvigionamento per il Paese. Sarà necessario inoltre investire anche nel
00:24:55contrasto alla minaccia antisommergibile, antinave e alla capacità di sorveglianza e più in generale
00:25:02nella maritime situational awareness, nell'acquisizione di unità navali per raccolta dati e nel potenziamento
00:25:10della rete radar costiera come pure nelle capacità unmanned air delle unità navali atte a svolgere
00:25:17compiti di sorveglianza e di cognizione. Relativamente al dominio aereo si continuerà a
00:25:22sostenere i programmi Eurofighter, Eurofighter 2000 e Joint Strike Fighter attraverso
00:25:31l'acquisizione di ulteriori 24 Eurofighter in sostituzione dei primi aerei entrati in linea
00:25:36e l'acquivita operativa terminerà nel 29 e con l'incremento di ulteriori 25 F-35 portando il
00:25:44totale degli assetti italiani da 90 a 115 di cui 75 Alfa e 40 Bravo. Parallelamente proseguirà
00:25:54lo sviluppo del Global Combat Air Programme, il GCAP, insieme al Regno Unito e Giappone e del
00:26:03delicato settore della difesa aerea missilistica integrata attraverso l'adeguamento della rete
00:26:08radar ad esso dedicata, inclusi lo sviluppo e l'acquisizione di nuovi radar in grado di rilevare
00:26:14le minacce balistiche ed ipersoniche. In ultimo si proseguirà con il programma JAMS, Joint Airborne
00:26:25Multi Mission Multi Sensor System per la realizzazione di una piattaforma aerea
00:26:30multimissione e multisensore necessaria ad elevare significativamente il controllo,
00:26:37l'analisi, il supporto delle operazioni nello spettro elettromagnetico. La linea di sforzo
00:26:45numero due, quella legata alla cooperazione, è strettamente interconnessa con la prima. Come
00:26:52già richiamato l'Italia e il mondo occidentale si trovano oggi ad affrontare un insieme di minacce
00:26:58tra le più complesse che non riguardano più soltanto la sfera militare, ma investono i
00:27:03sistemi Paese delle Nazioni mettendo alla prova la credibilità e la capacità di deterrenza della
00:27:08Nato e dell'Unione Europea. In questo contesto sono necessarie risposte condivise e lungimiranti
00:27:15che potranno concretizzarsi solo mediante una cooperazione internazionale sempre più stretta.
00:27:20Difficilmente infatti una singola nazione potrà autonomamente sviluppare un vantaggio tecnologico
00:27:28competitivo in tutti i domini e per tutte le piattaforme, né tantomeno potrà generare
00:27:34autonomamente il necessario effetto di deterrenza. Si tratta dunque di perseguire uno sforzo
00:27:39collaborativo che possa andare anche oltre i confini delle tradizionali alleanze di riferimento
00:27:45e che coinvolga Paesi con i quali condividiamo esigenze di sicurezza e stabilità internazionale.
00:27:52Si continuerà pertanto a sostenere una stretta collaborazione con Paesi,
00:27:57alleati e partners supportando iniziative di cooperazione avviate dall'Italia come ad esempio
00:28:03il piano Mattei in Africa dove opereremo secondo la logica Equip, Train and Sustain così da generare
00:28:11effetti indiretti e positivi sulla nostra sicurezza nazionale. Inoltre è stato dato impulso
00:28:18all'integrazione del nostro strumento militare con quello di altri Paesi, amici,
00:28:24alleati e partner anche attraverso la partecipazione a programmi acquisitivi comuni,
00:28:30ad attività addestrative e a percorsi formativi congiunti che rafforzino l'interoperabilità e la
00:28:36condivisione delle esigenze operative dei singoli Paesi. Infine con riferimento alle capacità
00:28:43militari dell'Unione Europea e ai cambiamenti in atto nella struttura di comando dell'Alleanza
00:28:48Atlantica ho già proceduto ad un'attenta analisi delle posizioni di staff nelle rispettive strutture
00:28:54individuando quelle di primario interesse per la difesa allo scopo di assicurare già nel breve
00:29:02termine e in entrambe le organizzazioni una maggiore e più profilata rappresentatività
00:29:08nazionale che sia commisurata al nostro ruolo di principali contributori.
00:29:13Dando conseguenzialità al mio intervento la terza linea di azione riguarda la ricerca e
00:29:21sviluppo e l'innovazione tecnologica. Esse sono il fulcro attorno al quale ruota l'ammodernamento
00:29:29dello strumento militare e il mantenimento dell'autonomia strategica nazionale. Muoversi
00:29:34in maniera proattiva nel campo dell'innovazione è infatti la chiave per rimanere competitivi e
00:29:40mantenere un vantaggio tecnologico nei confronti di potenziali avversari. Pertanto ritengo che la
00:29:46ricerca e l'innovazione tecnologica vadano preservate e rafforzate favorendo un percorso
00:29:52di collaborazione con altri paesi in un contesto in cui l'Italia possa mantenere un ruolo di partner
00:29:57capace e fortemente propositivo e non retrocedere alla mera funzione di cliente. Le tecnologie
00:30:04emergenti come l'intelligenza artificiale, il quantum computing, i sistemi autonomi e la
00:30:09robotica rappresentano i principali ambiti nei quali sarà necessario concentrare gli sforzi
00:30:15della ricerca in quanto esse saranno integrate sulle nuove piattaforme migliorando sia l'efficienza
00:30:22operativa ma anche la protezione del nostro personale. Analogamente gli sviluppi tecnologici
00:30:29ci consentiranno di rendere maggiormente efficienti i nostri sistemi d'arma e di ridurne il futuro
00:30:34energetico. Sarà dunque fondamentale continuare a coltivare e a promuovere una sempre crescente
00:30:42cooperazione con il mondo accademico, centri di ricerca e l'industria valorizzando anche la
00:30:47capacità innovativa delle piccole e medie imprese e delle start-up che forniscono un
00:30:52contributo rilevante allo sviluppo del pensiero innovativo. Inoltre sarà indispensabile far
00:30:59convergere in modo più deciso i progetti di ricerca con le dinamiche di sviluppo capacitivo
00:31:04dello strumento militare e con quelle di politica industriale della difesa concentrando
00:31:11l'attenzione e le risorse su quelle aree in cui siamo consapevoli di avere un potenziale gap
00:31:16rispetto alla velocità dello sviluppo tecnologico tra cui le aree cyber, spazio e dell'intelligenza
00:31:25artificiale. Un'altra linea di azione, la quarta, riguarda la rivisitazione della struttura
00:31:32organizzativa dell'area tecnico-operativa della difesa. Si tratta di perseguire un necessario
00:31:38adattamento sul piano ordinativo, formativo, di impiego e tecnologico. Nello specifico,
00:31:44mediante un adeguamento delle norme, intendo sviluppare uno strumento più snello e reattivo
00:31:51che si basi su percorsi decisionali sempre più rapidi ed efficienti esaltandone l'evoluzione
00:31:56in chiave interforse ed elevando quindi livelli capacitivi e di prontezza operativa.
00:32:01A riguardo, sono in corso azioni per conseguire un efficientamento delle strutture operative
00:32:08della difesa attraverso l'accorpamento di funzioni e delle relative capacità. Ma
00:32:14tale razionalizzazione non potrà prescindere dalla correlata esigenza di agire nell'ambito
00:32:19della componente infrastrutturale della difesa in un'ottica volta a migliorare la prontezza
00:32:25e la capacità di risposta dello strumento militare a situazioni di crisi per la quale
00:32:30è fondamentale garantire il rapido dispiegamento delle forze.
00:32:34In questo senso ritengo prioritario implementare le iniziative in termini di mobilità militare
00:32:41o cosiddetta military mobility derivanti dal Reinforcement and Sustainment Network della
00:32:46Nato e dall'Action Plan on Military Mobility 2.0 dell'Unione Europea potenziando le porzioni
00:32:54dei corridori europei di mobilità insistenti sul territorio nazionale. Un potenziamento
00:33:00questo che genererà positive ricadute anche sulla rete nazionale dei trasporti in quanto
00:33:06oltre a rendere possibile l'implementazione del piano militare di difesa aumenterà le
00:33:11capacità di intervento, soccorso, assistenza in occasione di emergenze militari o calamità
00:33:18naturali.
00:33:19In tale ambito è stato effettuato un aggiornamento delle infrastrutture nazionali costituenti
00:33:25la rete geografica militare e dei corridoi prioritari di mobilità e in collaborazione
00:33:31con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato definito e presentato alla
00:33:37Commissione Europea l'elenco dei progetti nazionali potenzialmente elegibili ai cofinanziamenti
00:33:43europei per il periodo 2028-2034. Parallelamente si continuerà a dare un forte impulso all'adeguamento
00:33:52e razionalizzazione delle infrastrutture militari sostenendo importanti progetti già avviati
00:33:57quali caserme verdi, basi blu e aeroporti azzurri.
00:34:00Quindi ho lasciato intenzionalmente per ultima l'area più rilevante, quella relativa al
00:34:08personale, quindi la linea di azione numero 5. Le stide globali attuali impongono una
00:34:14riflessione profonda sulla gestione delle risorse umane che va ben oltre le strutture
00:34:19organizzative. Ne deriva quindi l'esigenza prioritaria di riequilibrare le dotazioni
00:34:24organiche adeguandole alle reali esigenze funzionali, bilanciare le forze in servizio
00:34:30permanente e quelle in ferma prefissata, valorizzare le capacità del personale e promuovere percorsi
00:34:37professionali innovativi e flessibili. Come ho avuto già modo di dire in altre serie,
00:34:43eventuali variazioni all'attuale modello a 160.000 unità introdotto dalla legge 119-22
00:34:51saranno possibili solo al termine di un processo sistematico che, partendo dall'esame delle
00:34:57esigenze complessive, contemperi l'individuazione delle capacità necessarie ad assolvere tutti
00:35:03i compiti della difesa. Quindi, richiamando quanto detto in precedenza, lo studio avviato
00:35:08per la revisione, l'adattamento e lo strumento militare ci consentirà tra l'altro di quantificare
00:35:14l'esigenza organica complessiva. Al contempo si stanno conducendo approfondimenti
00:35:20sull'istituto della riserva al fine di disporre di un adeguato bacino di personale, aggiuntivo
00:35:25rispetto alle consistenze organiche in servizio permanente, che consista, al pari di quanto
00:35:31avviene nei principali Paesi alleati, di disporre di personale addestrato e prontamente impiegabile,
00:35:37in grado di supportare ed integrare le unità delle Forze Armate sin dal tempo di pace in
00:35:42tutte e quattro le tipologie di missioni assegnate allo strumento militare. Infine, un'altra
00:35:49delle principali priorità è la valorizzazione del personale civile del Dicastero. Come per
00:35:55il personale militare è verosimile ipotizzare l'eventuale necessità di disporre di organici
00:36:01adeguati all'epoca in cui viviamo, attraverso un modello che consenta di sfruttare al meglio
00:36:06le risorse già presenti, assicurando il necessario turnover con nuove professionalità da impiegare
00:36:13anche in aree specialistiche e tecnologicamente avanzate, quali il procurement, politiche
00:36:18pubbliche, cyber, aerospazio, informatica e comunicazione. Analogamente, è altrettanto
00:36:25importante concentrarsi sul ringiovanimento dello strumento militare attraverso una revisione
00:36:30delle modalità di reclutamento e formazione. Esigenza questa che riguarda prevalentemente
00:36:36la categoria dei graduati e che risale all'ingente in missioni realizzate negli anni dal 1997
00:36:43al 2002 e alla struttura del modello professionale in vigore. Per fare ciò occorrerà meglio
00:36:50bilanciare le forze in servizio permanente con quelle in ferma prefissata e in tal senso
00:36:55rendere la carriera militare un'opzione maggiormente attrattiva per i giovani del nostro Paese,
00:37:01favorendone il reclutamento. Altro tema particolarmente rilevante è quello
00:37:06afferente alla qualità delle competenze del personale. La formazione rappresenta un
00:37:12asset fondamentale per garantire che le forze armate siano pronte ad affrontare le sfide
00:37:17operative contemporanee e del futuro, ad agire in profondità attraverso nuovi domini e a
00:37:24rispondere a una vasta gamma di minacce complesse. Mi riferisco a un rinnovato sistema formativo
00:37:30che tenda attraverso un nuovo paradigma sempre più a carattere interforce e nell'ambito
00:37:36del multidominio. Lo stiamo realizzando lungo tre linee di apprendimento, cioè approccio
00:37:42multidominio di interforce, dominio spazio, dominio cyber e competenze digitali, aree
00:37:50che sono state progressivamente integrate nei programmi formativi delle forze armate,
00:37:54dell'arma dei carabinieri e del centro altistudi della difesa, già a partire dall'anno accademico
00:37:59in corso. Rispetto alle altre priorità mi preme condividere
00:38:05altre iniziative legate al benessere del nostro personale. Sussiste infatti la necessità
00:38:11di una revisione dell'impianto normativo che disciplina l'impiego e che riconosca la specificità
00:38:17del personale militare, fondamentale per garantire un corretto equilibrio tra i peculiari doveri
00:38:22e diritti che derivano dal suo status. In questa prospettiva è stata elaborata una
00:38:28bozza di schema di disegno di legge delega al Governo che introduce disposizioni derogative
00:38:34rispetto alla regolamentazione del pubblico impiego. La proposta normativa mira tra l'altro
00:38:40ad introdurre istituti compensativi sia in materia di trattamento economico di servizio
00:38:47sia in materia di trattamento pensionistico. Relativamente a quest'ultimo aspetto assume
00:38:53centrale rilevanza l'ospicata riforma pensionistica del comparto difesa e sicurezza che ancora
00:39:00necessita di un'integrazione di fondi per poter essere avviata. Infine la proposta
00:39:06amplia le misure di tutela legale del personale e definisce una solida rete di supporto per
00:39:12il ricollocamento nel mondo del lavoro del personale cessato dal servizio con particolare
00:39:18attenzione a coloro che provengono dalle categorie della ferma prefissata. In conclusione come
00:39:26ha avuto modo di affermare anche nel corso dell'audizione per la delibera missione internazionale
00:39:31dell'anno scorso lo scenario di riferimento ha improvvisamente ridato centralità alla
00:39:36difesa e alla occultura della prontezza e della deterrenza. I cambiamenti sono rapidi
00:39:42e di grande ampiezza ma sebbene sia complesso effettuare una compiuta previsione dei loro
00:39:48sviluppi è necessario operare al fine di non subirli cercando per quanto possibile
00:39:53di anticiparli aumentando la resilienza e le capacità di adattamento delle forze armate
00:39:58così come di tutti gli altri strumenti del potere nazionale. Abbiamo bisogno di uno strumento
00:40:04militare che sia caratterizzato da processi decisionali agili, flessibili ed attivi, uno
00:40:09strumento militare che possa contare su una stabilità finanziaria tale da consentire
00:40:15di pianificare con sicurezza gli investimenti utili a soddisfare e prioritare i programmi
00:40:20di sviluppo capacitivo ma che al contempo gli consenta di garantire la propria operatività
00:40:27e il proprio funzionamento attraverso un adeguato sostegno del settore esercizio attualmente
00:40:32affetto da ipofinanziamento. Tale condizione infatti incide in maniera importante sia sui
00:40:40livelli di efficienza dei mezzi e dei sistemi in dotazione sia sulla possibilità di effettuare
00:40:46idonee attività esercitative impattando in sintesi sulla prontezza delle forze armate.
00:40:51E concludo. Solo mediante un'azione unitaria delle leve del potere nazionali con una difesa
00:41:02più integrata e con una solida base industriale della difesa l'Italia nel suo complesso potrà
00:41:08affrontare le sfide odierne e future proteggendo la sua sicurezza e quella dei suoi cittadini
00:41:16per preservare i valori fondanti della libertà, della pace e della democrazia. Ritengo che
00:41:23il potenziamento della prontezza operativa delle forze armate, l'adozione di nuove capacità
00:41:28e tecnologie e la sinergia tra le politiche nazionali e le strategie europee di difesa
00:41:34siano decisivi per affrontare le minacce, sia convenzionali che ibride che ci attendono.
00:41:40Rinnovo quindi a tutti, onorevoli membri della Commissione, il mio ringraziamento per il
00:41:44tempo e l'attenzione accordatemi nell'auspicio di poter conseguire, grazie anche al vostro
00:41:50sostegno, risultati all'altezza delle aspettative del Paese.
00:41:55Ringrazio il generale Portolano. Passiamo subito alle domande dei colleghi. Non abbiamo
00:42:02molto tempo però ci proviamo, tanto ancora l'aula deve cominciare, poi verranno dati
00:42:08i dieci minuti di preavviso. Iscritto a parlare l'onorevole Bicchielli, prego.
00:42:16Grazie Presidente, io vorrei ringraziare il generale per la sua relazione precisa e puntuale.
00:42:25Tra l'altro io avevo alcuni dubbi e lei nella relazione è stato esotivo. I temi che sono
00:42:35quelli che poi discutiamo spesso in Commissione, che vada all'addestramento, all'ingegneriamento
00:42:41delle forze armate, ai nuovi domini, alla riserva militare che è stata frutto proprio
00:42:51di discussione in questa Commissione. C'è un punto, forse se lei riesce a essere
00:43:01più preciso, mi rendo conto che non è sicuramente facile, ed è quello del munizionamento che
00:43:06come ha spiegato bene nella sua relazione, soprattutto dopo le vicende del conflitto
00:43:14russo-ucraino, ci siamo resi conto che c'erano delle deficienze e abbiamo dovuto contribuire
00:43:21al sostegno dell'esercito ucraino. Lei ci ha spiegato che si sta velocemente lavorando.
00:43:31Se effettivamente ci sono ancora queste mancanze, si ha un'idea dei tempi in cui riusciamo
00:43:39ad avere un munizionamento completo. Grazie.
00:43:44Grazie a lei. Ha chiesto di intervenire l'Onorevole Padovani, prego.
00:43:49Grazie Presidente, grazie Generale per aver fatto questa fotografia perfetta su come sono,
00:43:57come saranno, come sono previste le linee programmatiche. Sarò velocissimo, a distanza
00:44:04di sette mesi, come ha trovato lo stato di salute dell'esercito, alla luce ovviamente
00:44:11di quello che sarà anche secondo lei un'autonoma capacità difensiva in proiezione futura.
00:44:16Il collega Bichelli ha già citato alcuni punti importanti che sono la modernamento,
00:44:22l'addestramento, la cooperazione e quanto tempo ci vorrà per andare a colmare quella
00:44:30forbice rispetto alle altre nazioni europee che l'Italia ha, se forbice c'è. Grazie.
00:44:37Grazie a lei. Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Fassino, prego.
00:44:42Grazie per questa relazione molto esaustiva che naturalmente esamineremo diciamo nel testo
00:44:50per valutare tutte le implicazioni che ha. Due domande molto semplici. La prima, lei
00:44:56ha parlato di un dimensionamento che sia adeguato delle nostre forze armate, partendo dalla
00:45:07base dei 160.000 effettivi che sono stati definiti fin qui. Qual è la sua, se è possibile,
00:45:15previsione di adeguamento, cioè la dimensione ottimale per raggiungere o realizzare gli
00:45:22obiettivi che lei ha indicato quale potrebbe essere. Questa è la prima questione. La seconda
00:45:28questione riguarda un elemento di sinergia strategica, se è aperta in Europa la discussione
00:45:38sul sistema europeo di difesa. Ieri, con un annuncio che non era previsto, la commissaria
00:45:52agli affari esteri e alla politica estera, la politica di sicurezza, la Callas, ha annunciato
00:46:00che sarebbe pronto un contingente di 5.000 effettivi per interventi che l'Unione europea
00:46:10decidesse di mettere in campo. Allora mi chiedo, questo suo impianto, che ovviamente è di
00:46:17straordinaria ambizione, e io la condivido, in che misura si colloca dentro le linee di
00:46:27organizzazione di un sistema europeo di difesa? Perché naturalmente sappiamo che è un processo
00:46:31complesso, lungo, che non si realizza in qualche settimana, neanche in qualche anno semplicemente,
00:46:39ma è evidente che ogni scelta a questo punto, se l'Europa va in questa direzione dal punto
00:46:45di vista nazionale, è quella di collocare le nostre scelte dentro un contesto di questa
00:46:49natura. Ecco, come pensa di perseguire questo obiettivo?
00:46:59Grazie. E' onorevole Carrà.
00:47:03Buongiorno, signor Generale. Intanto grazie per la sua relazione molto esaustiva. Io le
00:47:14voglio porre una domanda. Con lo scoppio della guerra in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente,
00:47:22sempre più necessario risulta adeguare i nostri sistemi operativi ed informativi e
00:47:28quindi con le tecnologie di comunicazione a banda larga e bassa latenza in orbita LEO,
00:47:33lei vede per la prima volta un vero sviluppo del concetto di multidominio? Ritiene che
00:47:39queste tecnologie possano permettere una crescita tecnologica simmetrica ed interoperante
00:47:45tra le varie componenti delle nostre forze armate e magari anche un'interoperatività
00:47:51con le forze NATO? Questo è quello che volevo chiederle. Grazie.
00:47:55Grazie a lei. Ha chiesto di intervenire l'onorevole Malaguti, prego.
00:48:00Grazie Presidente, grazie Generale per la relazione molto dettagliata. Molto brevemente,
00:48:06quando c'è stato l'assalto missilistico dell'Iran a Israele, oltre all'utilizzo
00:48:10dei caccia inglesi, francesi e giordani, Israele si difesa col sistema Iron Dome e mi sembrava
00:48:17aver capito che anche l'Europa avesse un certo interesse nell'acquisire questo sistema
00:48:21d'arma di difesa. Volevo sapere se lei ha conoscenza che sia andando avanti questa possibilità
00:48:27di acquisire questo sistema di difesa. Grazie Presidente Moulet.
00:48:32Grazie Presidente, grazie Generale Portolano. Lei in apertura ha parlato di velocità e
00:48:38di dinamismo, rispetto anche alle cinque linee di azione e ai sei obiettivi che si è dato
00:48:44nel suo mandato. Rispetto anche all'attività che svolge la Commissione, volevo capire quanto
00:48:49sono impellenti decisioni che questa Commissione deve prendere in ordine a programmi che già
00:48:55sono in atto. Lei faceva riferimento al Jams, per esempio. Ieri la Commissione ha deliberato
00:49:01a maggioranza la prosecuzione di questo programma, con polemiche interne politiche e interne
00:49:09alla Commissione. Volevo capire quanto è fondamentale andare celermente su questi programmi
00:49:15o se si può, in alcuni programmi, ad esempio quello del Jams, secondo lei fermarsi e attendere.
00:49:20Grazie.
00:49:21Grazie a lei e l'ultima richiesta di intervento all'Onorevole Graziano, prego.
00:49:26Grazie Presidente. Il mio è semplicemente un ringraziamento al generale Portolano per
00:49:34la relazione che ha fatto, ma soprattutto volevo capire, rispetto alla sua azione, avendo
00:49:43io depositato una risoluzione che poi dopo chiederò di provare a discutere sulla vicenda
00:49:53che riguarda il personale e soprattutto il versante del benessere del personale, sia
00:50:01sulla vicenda che riguarda gli alloggi in generale delle forze armate e soprattutto
00:50:10per quello che riguarda il versante pensionistico, che è l'altro tema, soprattutto rispetto
00:50:18alle truppe perché in realtà rischiano, coloro i quali sono arrivati nell'arma dopo
00:50:28la riforma che di fatti innesca il meccanismo del contributivo e non più del retributivo,
00:50:35quanto sia urgente fare delle azioni perché poi in termini pensionistici si possa realizzare
00:50:43in una condizione del genere. Quindi da un lato il tema degli alloggi, dall'altro il
00:50:47tema delle pensioni per le condizioni del personale e cosa in realtà noi possiamo fare
00:50:54come Commissione perché questo in qualche modo possa accelerare. Insieme a tutto quello
00:51:00che lei ha detto che riguarda in generale la vicenda dell'ammodernamento di quelle
00:51:07che sono le forze armate, in particolare quale è l'arma, le forze armate, che ne
00:51:13ha più bisogno. A me pare evidente che l'aeronautica un po' più avanti, anche la marina, l'esercito
00:51:24deve fare un po' di lavoro in più da questo punto di vista, però ero curioso di avere
00:51:31la sua opinione.
00:51:33Grazie, do la parola adesso al generale Portolano per poter rispondere alle vostre domande.
00:51:38Prego, chiediamo di stare in pochi minuti, eventualmente manderà degli approfondimenti
00:51:44per iscritto.
00:51:45Proverò a dare delle risposte brevissime alle domande che sono state poste, dopodiché sono
00:51:50disponibili per comunque tutti gli approfondimenti che saranno necessari perché ogni domanda
00:51:56io credo che meriterebbe quasi una conferenza a sè stante, un approfondimento a sè stante.
00:52:02Inizierei con la prima domanda che è relativa al munizionamento, ci sono delle carenze di
00:52:13munizionamento, noi parliamo di munizionamento nel campo della difesa aerea, nel campo delle
00:52:21artiglierie eccetera eccetera, lo dico in maniera molto semplice, un dovere da parte
00:52:29dell'Italia così come della comunità internazionale sostenere l'Ucraina e l'Italia è continua
00:52:36a partecipare a questa nobile missione con impegno, ho tenuto conto, dell'aggressione
00:52:44di un paese come la Russia nei confronti di uno Stato sovrano, quindi è dovere sostenere
00:52:50l'Ucraina nelle sue capacità difensive a quella che è un'aggressione, quindi con la donazione
00:52:57anche di munizionamento, munizionamento di diversa tipologia, munizionamento che ha comportato
00:53:06un abbassamento nell'ambito del livello all'interno di quelli che sono gli stockpiles nazionali,
00:53:13lei mi chiedeva quanto tempo ci vorrà per integrare nuovamente gli stockpiles, dipende
00:53:21da due fattori, uno la capacità di spesa che ho io per poter acquisire del munizionamento
00:53:28ma essenzialmente la capacità di produzione dell'azienda e di chi poi mi deve garantire
00:53:37questo munizionamento, lei ha visto che nella mia conversazione con voi ho parlato di sistemi
00:53:49missilistici nell'ambito di quella che è la difesa, la capacità di difesa, ero parlato
00:53:54dei Jaster, dei Kamiar eccetera eccetera, le esigenze nazionali, tenuto conto di quanto
00:54:01è stato donato all'Ucraina e della capacità oggi presente in quello che è l'inventario
00:54:10nazionale è un bel gap da colmare, un bel gap da colmare che però richiede al di là
00:54:19dei fondi a disposizione la capacità, parlo di MBDA, parlo di altre aziende di produrre
00:54:28in funzione della mia capacità di spesa quanto è necessario per ricolmare gli stockpiles,
00:54:33quindi è una combinazione, i tempi sono relativi a una combinazione di capacità di spesa da
00:54:39una parte ma nello stesso tempo capacità di produzione dall'altra, poi io credo che per
00:54:45quelle che sono le capacità di spesa oggi pomeriggio il Ministro Crosetto illustrerà
00:54:53le motivazioni che hanno portato al 2% come base iniziale per poi soddisfare tutte quelle
00:55:00che sono le esigenze dal punto di vista finanziario correlate alle capacità richieste dalla Nato
00:55:08ma anche le capacità di difesa nazionale. L'altra domanda era relativa allo stato di
00:55:21salute dell'esercito, lo stato di salute dell'esercito è lo stato di salute di chi
00:55:26ha vissuto per anni nell'ultimo trentennio impegnato nello sviluppo di attività che
00:55:32sono connesse con quello che noi chiamiamo mantenimento della pace oppure l'attività
00:55:39di peacekeeping, peacekeeping è molto limitativo, il problema è che il peacekeeping è entrato
00:55:45nella nostra mentalità guardando anche le operazioni in maniera molto più ampia delle
00:55:51cosiddette peace operations, ma le peace operations includono anche il peace enforcing che noi
00:55:57abbiamo tante volte cercato un attimo di moderare e farlo rientrare nel campo del peacekeeping,
00:56:04quindi l'esercito oggi è in condizioni di poter sviluppare, quindi pianificare e
00:56:12condurre efficaci operazioni nel campo del peacekeeping ma con certe difficoltà e quindi
00:56:18gaps in quello che è un'azione, un'operazione che è devoluta a quanto richiesto dalla prima
00:56:29missione assegnata alle forze armate, la prima e la seconda missioni, missioni che sono interconnesse
00:56:37tra di loro e complementari tra di loro che è in pratica il war fighting, ci vorrà del
00:56:43tempo e come probabilmente non ho specificato in maniera molto dettagliata ma l'ho detto
00:56:52nel corso dell'audizione, c'è un processo in atto di trasformazione o meglio di adattamento,
00:57:00a me la trasformazione non piaceva, un processo di adattamento dello strumento militare relativo
00:57:06all'esercito per acquisire quelle capacità che nel tempo che magari abbiamo non sono adeguatamente
00:57:13sviluppate ma anche quelle capacità che non abbiamo mai avuto anche perché fino a ieri,
00:57:19prima dell'avvento del Presidente Trump, quelle capacità erano essenzialmente garantite dal
00:57:30nostro alleato strategico che sono gli Stati Uniti, quindi ci sono dei gaps da colmare.
00:57:36Per quanto riguarda lo Stato, invece la domanda onorevole fa sino a lei, la capacità di integrazione,
00:57:43la difesa europea e la capacità nostra di integrazione e difesa europea, ma mi consenta
00:57:51di parlare molto apertamente, intanto dobbiamo dal mio punto di vista essere d'accordo su cosa
00:57:59definiamo, su cosa intendiamo per difesa europea, difesa dell'Unione Europea o difesa
00:58:05europea del continente europeo, che la difesa dell'Unione Europea dal mio punto di vista
00:58:10è in un certo senso limitativa, relegata soltanto ai 27 Stati che adesso utilizzano
00:58:16dei meccanismi che sono alquanto restrittivi anche nel campo di quello che è lo sviluppo,
00:58:23l'innovazione e la ricerca. Dal mio punto di vista invece quando parliamo di continente
00:58:30euro difesa del continente europeo parliamo di pilastro europeo dell'alleanza, in questo
00:58:37contesto dobbiamo essere complementari a quella che è l'alleanza atlantica, se vogliamo
00:58:44essere efficaci nell'ambito della difesa europea in maniera complementare a quella
00:58:50che è la Nato, dal mio punto di vista abbiamo bisogno di realizzare una struttura di comando
00:58:54e controllo che oggi non esiste, l'Unione Europea ha il comando di pianificazione e
00:59:04condotta ma con capacità estremamente limitate, dobbiamo istituire la figura di un comandante
00:59:13unico europeo che sia referente a livello politico sulla base di quella che dovrebbe
00:59:21essere la politica estera, la politica di difesa del continente europeo, quindi Unione
00:59:27Europea più i rimanenti Paesi, creare una rete di standardizzazione o un processo di
00:59:35standardizzazione tra tutti i Paesi, oggi esiste in ambito Nato in quanto esistono dei
00:59:41processi standard, dei documenti che impongono la standardizzazione tra tutti i Paesi della
00:59:48Nato, non esiste invece in quello che lega l'Unione Europea al rimanente dei Paesi Nato,
00:59:58una rete di informazioni classificate, una rete intelligence, oggi a livello europeo
01:00:05non esiste, cosa che esiste invece a livello Nato, così come non esiste una fusion center
01:00:10che sia in grado di raccogliere dati, elementi, informazioni poi da poter rendere disponibili
01:00:16a tutti i Paesi che rientrano a far parte di questa struttura di difesa europea.
01:00:25Come ci integriamo noi?
01:00:27Dal mio punto di vista in pratica le capacità oggi come oggi per un pilastro di difesa europea
01:00:34sono devolute alle singole nazioni che poi nell'ambito di una struttura europea che ha
01:00:41le sue basi su quello che ho appena accennato operano, quindi un incremento delle capacità
01:00:48delle singole nazioni complementari tra di loro attraverso l'applicazione dei principi
01:00:57di interoperabilità, interconnettività e intercambiabilità, elementi che oggi però
01:01:04mi consenta onorevole di dire in un certo senso esistono ma sono molto limitati, esistono
01:01:13dei meccanismi in ambito Unione Europea, anzi ne esiste uno in ambito Unione Europea, che
01:01:18consente questa integrazione, complementarietà tra Unione Europea e Nato e mi riferisco all'applicazione
01:01:26dell'accordo Berlin Plus del 2003, che è un accordo che funziona e che dà dal mio
01:01:35punto di vista, ripeto è personale, all'unica missione dell'Unione Europea oggi esistente
01:01:41che produce effetti dal punto di vista politico strategico la capacità di funzionare, mi
01:01:48riferisco all'operazione Altea in Bosnia-Herzegovina, tramite l'applicazione del Berlin Plus molti
01:01:58dispositivi, molti assetti, molti elementi di intelligence, molti elementi informativi
01:02:03vengono scerizzati con l'Unione Europea per dare efficacia a quella che è poi la condotta
01:02:13delle operazioni in Bosnia-Herzegovina, che comunque è intimamente legata allo sviluppo
01:02:19dell'altra operazione con termine, parliamo di K4 dell'altra. Nello specifico le dico,
01:02:29quando io ho fatto il Capo di Stato Maggiore alla Joint Force Command di Napoli, quindi
01:02:33struttura Nato, avevo il doppio cappello, in pratica ero sia Capo di Stato Maggiore
01:02:41della struttura Nato e a mente dell'implementazione del Berlin Plus ero Head of the European
01:02:47Command Elements, quindi tutta la parte di gestione relativa ai servizi di Stato Maggiore
01:02:54dell'operazione Altea venivano gestiti dalla Nato. L'Operational Commander attualmente
01:03:00è di quella missione e il Vice Capo di Stato Maggiore di SHAPE, quindi dell'Alleanza,
01:03:07un principio che potrebbe essere applicato in termini molto più ampi a tutta quella
01:03:12che è l'organizzazione sia della Nato che dell'Unione Europea, magari con altri nomi,
01:03:18magari perfezionando i vari meccanismi che all'interno del Berlin Plus esistono per rendere
01:03:24efficace questo sistema di complementarietà. L'altra domanda era? Onorevole Carrà mi parlava
01:03:34di come riusciamo a realizzare sia il cosiddetto approccio al multidominio anche attraverso
01:03:46sistemi di costellazione LEO. Le costellazioni LEO dal mio punto di vista oggi stanno assumendo
01:03:53una rilevante importanza per via delle loro caratteristiche, se parliamo di comunicazioni
01:03:59satellitari ma anche di osservazione terrestre, le caratteristiche in pratica dei satelliti
01:04:07ad orbita bassa sono alta velocità di trasmissione, alta capacità di comunicazione e trasferimento
01:04:14dei dati e così come costi contenuti rispetto a quelli che sono i sistemi che oggi noi abbiamo
01:04:23in orbita geostazionaria e in orbita media. Quindi questo è uno dei requisiti che sono stati
01:04:31messi, inseriti nell'ambito di quella che è la pianificazione generale Interforce come una
01:04:37delle esigenze operative che attualmente noi come Italia e come Forze Armate Italiane abbiamo.
01:04:45E' chiaro che in quella che è la pianificazione generale Interforce è stato inserito lo sviluppo
01:04:55di IRIS2 come futuro meccanismo per garantire, per soddisfare queste esigenze. Parliamo di una
01:05:10costellazione di cui disponremo probabilmente nel 2030, parliamo di 290 satelliti e poi c'è
01:05:20comunque una condivisione e una scelizzazione di tutti quelli che poi sono i dati e le attività
01:05:30che andrebbero, delle capacità disponibili. Un'ultima cosa, attraverso le costellazioni Leo
01:05:39non è che è l'elemento sine qua non per poter realizzare il cosiddetto multidominio, il cosiddetto
01:05:47multidominio si realizza attraverso una combinazione di tutti i domini. Leo fa parte del dominio spazio
01:05:55ma il problema è avere delle capacità che integrano tra di loro tutti quei sistemi che operano nel
01:06:04dominio spazio, nel dominio cyber, nel dominio land, air, maritime e aggiungiamo nell'ambito del
01:06:10maritime la parte underwater. Quindi più che altro io parlo di interconnettività e intercambiabilità
01:06:19di sistemi. Nell'ambito dell'area interforce io parlo invece di interoperabilità dei vari sistemi.
01:06:28Poi su altre domande magari potremmo entrare nello specifico.
01:06:39La parte relativa all'Iron Dom è uno degli obiettivi che ci stiamo prefigendo ed è una
01:06:46delle priorità che il Ministro Crosetto ha voluto porre come elementi nell'ambito di
01:06:56quella che è la pianificazione generale interforce. Anzi dico senza temere o timore di essere smentito
01:07:04è la priorità 1. Oggi esistono dei sistemi di difesa aerea ma non abbiamo un sistema di copertura
01:07:12totale su quello che sia la parte nazionale ma soprattutto quando andiamo a guardare in maniera
01:07:18più estesa l'area di responsabilità della Nato con riferimento a quello che è soprattutto i paesi
01:07:25del fianco sud dell'Alleanza.
01:07:29Bene, ringrazio ancora il generale James.
01:07:36Per quanto riguarda il James, anche questa dal mio punto di vista è una priorità.
01:07:43E' una priorità in quanto noi parliamo di un assetto che ha essenzialmente compiti di early warning,
01:07:53compiti di sorveglianza aerea nel dominio aereo, nel dominio terrestre.
01:08:00Poi per quanto riguarda la componente di Electronic Warfare è essenzialmente
01:08:07quell'assetto indispensabile per garantire nell'ambiente di quello che è lo spettro
01:08:13elettromagnetico la capacità di difesa ma anche di interdizione di eventuali azioni
01:08:22svolte o attività svolte nell'ambito dello spettro elettromagnetico a svantaggio di quelle che sono
01:08:31le prerogative nazionali dell'Alleanza stessa.
01:08:38Quali sono gli assetti?
01:08:40Allora, gli assetti nell'ambito di quello che è la configurazione completa del James sono 6 KEV,
01:08:48sono due jams veri e propri e due velivoli per la parte Electronic Attack.
01:08:56E quando parliamo di Electronic Attack, parliamo assolutamente di capacità di sviluppo di operazioni
01:09:03nell'ambito di quello che è lo spettro elettromagnetico.
01:09:06Non parliamo di armi, non parliamo di munizioni, non parliamo di velivoli armati,
01:09:11parliamo di velivoli che operano nell'ambito dello spettro elettromagnetico
01:09:15e nell'ambito di quello che è il dominio cyber.
01:09:18Grazie, ringrazio il generale Portolano e tutti i colleghi intervenuti e dichiaro conclusione.

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