Un evento di importanza naturalistica straordinario: che le tartarughe Caretta Caretta popolino il mare Adriatico è noto, che nidifichino non è un fatto inedito ma comunque raro: non era mai accaduto su una spiaggia del litorale del Riminese, quello meno «selvaggio» e più urbano della costa ma è successo subito dopo il solstizio d’estate. E a documentare l’evento sono state due turiste. Nella notte tra il 23 e il 24 giugno 2025, attorno all’una, una tartaruga marina della specie Caretta caretta, di circa vent’anni, ha deposto circa 100 uova sulla spiaggia libera del Marano, a fianco dello stabilimento balneare numero 133, a Riccione. La tartaruga è giunta a riva poco dopo lo spegnimento della musica nei locali del Marano, storicamente una zona densa di discoteche. Dopo aver percorso circa 20-25 metri sulla sabbia, ha individuato il punto ideale per scavare il nido e deporre le uova. Due ragazze, di diciassette e diciotto anni, hanno assistito alla scena e, comprendendo l’importanza, hanno immediatamente allertato la Capitaneria di Porto di Rimini, che ha mobilitato i volontari della Fondazione Cetacea di Riccione. Sul posto sono intervenuti Sauro Pari, presidente della Fondazione Cetacea, e Christian Andruccioli, assessore all’Ambiente del Comune di Riccione. Grazie alla competenza della volontaria Alice Pari, formatasi di recente durante il corso «Nidi di tartaruga marina: istruzioni per l’uso», condotto dall’esperto Piero Carlino, è stato possibile individuare con precisione il punto esatto in cui la tartaruga aveva deposto le uova, nel frattempo già ricoperto dalla sabbia dalla stessa tartaruga. La schiusa è prevista tra 45 e 50 giorni, quindi tra Ferragosto e la fine di agosto. Durante questo periodo, i volontari della Fondazione Cetacea garantiranno una presenza continuativa per monitorare il nido e informare la cittadinanza, nel rispetto delle norme di tutela.