Cosa è uscito dal summit della Nato su spesa per la difesa, Ucraina e Russia
Il vertice si è concluso con l'impegno a spendere il 5 per cento del Pil per la difesa, più del doppio dell'attuale obiettivo del 2 per cento e impegni più deboli di quanto atteso su Ucraina e Russia
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00:00I paesi della Nato si sono impegnati a portare la spesa annua per la difesa al 5% del PIL entro il 2025 per essere uniti, in particolare davanti alla minaccia a lungo termine della Russia.
00:13Così si legge nel comunicato che ha chiuso mercoledì la riunione annuale dell'alleanza a Laia nei Paesi Bassi.
00:18Protagonista del vertice è stato Donald Trump, non solo è stato il principale artefice di questo aumento degli investimenti militari,
00:25ma ha anche spiegato come mai non si è riuscito ancora a chiudere la guerra tra Russia e Ucraina, come aveva promesso.
00:44I 32 dell'alleanza hanno avuto delle crepe sull'aumento delle spese.
00:50La Spagna ha ribadito, come fatto alla vigilia, di non poter andare oltre il 2,1% del PIL e ha rivendicato una deroga concessa dal segretario generale della Nato, Rutte.
00:59Ufficialmente la Nato non ha fatto sconti a nessuno, ma anche Slovacchia e Belgio hanno sostenuto la posizione di Madrid.
01:05Sia Rutte che Trump in sintonia per tutta la vigilia, con tanto di messaggi criticati tra i due, hanno lodato l'esito del vertice.
01:12Tuttavia il summit non ha portato progressi su altri temi, come il sostegno all'Ucraina, nonostante l'incontro tra il presidente USA e quello ucraino, Zelensky.