Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • 18/06/2025

Categoria

📺
TV
Trascrizione
00:00Buonasera, ben trovati ad una nuova edizione del TG Preview che questa sera si occupa di
00:18disturbi specifici dell'apprendimento. Lo facciamo perché sono in costante crescita non solo
00:23le richieste di valutazione ma anche le diagnosi a livello nazionale e anche nella provincia
00:29di Brescia come presto vedremo e cerchiamo appunto di capire anche le ragioni di questa crescita
00:36dei numeri. Lo facciamo come sempre con due ospiti quindi do il benvenuto in studio questa
00:41sera a Chiara Stampatori che è neuropsicologa clinica, psicoterapeuta, tecnico AID alla Domus
00:47Salutis. Buonasera. Grazie, buonasera. E in collegamento do il benvenuto a Giovanna Fola che è presidente
00:55di AID Brescia, AID ricordiamo associazione italiana dislessia. Buonasera. Buonasera, buonasera, buonasera.
01:04Comincio con lei magari Giovanna Fola in collegamento per chiederle, spieghiamo che cosa sono questi
01:11disturbi specifici dell'apprendimento in parole semplici in pochi minuti poi magari con Chiara
01:16Stampatori andiamo a inquadrare anche quelli che sono i numeri. Certo, allora ma io lascio fare la parte
01:23tecnica alla dottoressa Stampatori però mi piace sottolineare questo aspetto. I disturbi specifici
01:32dell'apprendimento sono delle neurovarietà, chiamiamole così. Si parla tanto di aspetti di differenze,
01:44sì, però vogliamo vederli in positivo. Sono dei disturbi che sicuramente hanno una componente
01:57significativa ma quello che adesso a me importa come rappresentante dell'associazione non è stare
02:04in questo momento a fare un dibattito scientifico sulla definizione ma quello che mi preme è far capire
02:11capire a quanti ci ascoltano il valore di questi disturbi. Qualche uno parla anche addirittura come
02:21parla del dono della dislessia. Sì, allora è vero, sono dei disturbi però presentano tanti aspetti
02:33che vanno valorizzati a partire dai ragazzi e fino agli adulti. Quindi quello che mi preme sottolineare è proprio questo.
02:43Andiamo al di là delle difficoltà e vediamo i valori che rappresentano, le caratteristiche, le abilità, le grandi risorse
02:53che le persone con un DSA hanno. Poi i DSA possono essere vari, avete visto le slide della dottoressa
03:03stampatori che precisano anche quali sono. Però ecco la cosa importante e secondo me significativa
03:10è davvero questa. Iniziamo a guardare un po' le potenzialità, non sempre solo i limiti.
03:16Grazie. Andiamo quindi con la dottoressa Stampatori e vediamo un pochino più nel dettaglio.
03:21Accelavamo prima ad un incremento delle diagnosi e non solo anche proprio degli accessi agli ambulatori.
03:27Certo. Di che numeri stiamo parlando nel Bresciano? Allora, si tratta di un 6% di tutti i nostri studenti
03:38a livello nazionale con dei dati ancora più significativi per quanto riguarda Regione Lombardia
03:45e la provincia di Brescia. Ma questo perché c'è una formazione sempre più capillare sia a livello scolastico
03:54sia a livello specialistico sanitario. Per cui ecco come vedete da questi dati l'incremento di richiesta di diagnosi
04:03dal 21 al 23 a Brescia ha superato il 30%, il 37,5% e le diagnosi a seguito dell'accesso hanno superato il 50%.
04:14Questo si può spiegare tramite una sensibilizzazione maggiore certamente. Gli insegnanti sono di gran lunga molto più capaci oggi
04:24rispetto a 5, 6, 10 anni fa di individuare i casi da poi segnalare e inviare allo specialista sanitario per fare la valutazione clinica.
04:33Gli strumenti a nostra disposizione come clinici sono molto più sensibili e quindi sono in grado di individuare degli aspetti
04:40che magari tempo fa sfuggivano. C'è una normativa anche che ci permette di tutelare maggiormente questi che sono disturbi dello sviluppo
04:54di natura neurobiologica, quindi con cui un bambino nasce e che si porterà dietro per tutta la vita.
05:03Ha d'elevata componente familiare per cui è possibile che ci siano più elementi della stessa famiglia che manifestino le stesse caratteristiche
05:11di difficoltà e le stesse potenzialità poi a fronte di queste caratteristiche di difficoltà.
05:17Per una ragione genetica?
05:18Per una ragione, sì, genetica. Non è stato individuato il gene della dislessia, è stato individuato un pattern di geni
05:28e noi quello che oggi possiamo individuare è che spesso quando un bambino arriva da noi, riceve la diagnosi
05:39quindi il genitore talvolta si ferma e dice ma sai che questa storia assomiglia tanto alla mia scolastica
05:45e allora magari richiede una diagnosi lui stesso. Da qui la nascita e l'interesse, oltre a tutti gli aspetti legali
05:54che poi magari citeremo, dell'ambulatorio dedicato agli adulti. Ne cito uno a Brescia che è l'ambulatorio di fondazione
06:04Teresa Camplani che è aperto da circa un anno e mezzo, un paio d'anni e che si occupa nello specifico della diagnosi
06:12e dell'aggiornamento dei certificati perché per questioni legali, aspetti legati al riconoscimento del disturbo
06:24in contesti istituzionali è necessario presentare dei documenti progressivamente sempre più aggiornati
06:30interamente coperto dal sistema sanitario nazionale.
06:34Ecco quindi di base diciamo allora c'è una maggiore sensibilità in cui ci siamo detti sicuramente da parte
06:40le famiglie, molto grandi passi avanti sono stati fatti dalla scuola, dal mondo della scuola
06:46di intercettare magari alcuni segnali. È bello ricordare che non stiamo parlando di malattie
06:52ma di possiamo dire un modo diverso con cui il cervello funziona.
06:58Assolutamente, che ha il significato di neurodivergenza e che sta diventando sempre più diffuso
07:04anche nella comunità scientifica non solo negli aspetti divulgativi e nella neurodivergenza
07:14nella neurodivergenza oggi troviamo anche la dislessia, la disortografia, la discalculia,
07:20la disgrafia e più recentemente il disturbo di comprensione del testo che sono i sotto insiemi
07:28dei generalmente detti disturbi specifici dell'apprendimento.
07:32Quando in questo caso lo ripetiamo non si parla di malattie ma spesso succede che quando parliamo
07:38di malattie diciamo prevenire, cercare di intercettare i primi sintomi è importante per intervenire
07:44il prima possibile con la cura. In questo caso non è una cura ma sono altre forme di supporto
07:49però anche in questo caso diventa fondamentale per intervenire bene, farlo presto.
07:54Assolutamente sì, vero. Non stiamo parlando di una patologia, è vero che più io riesco a supportare
08:02e prima riesco a supportare tramite la riabilitazione neuropsicologica, tramite la logopedia il bambino
08:10maggiore sarà la possibilità che l'impatto funzionale di questo disturbo nella vita quotidiana del bambino
08:18nella vita scolastica del bambino sia minore. Quindi AID fa un grandissimo lavoro e su questo poi
08:26lascio che Giovanna ci racconti, un grandissimo lavoro di sensibilizzazione per la diagnosi precoce
08:34proprio perché prima individuiamo le caratteristiche, anche se non gli diamo ancora un nome, non facciamo ancora
08:40un certificato, non mettiamo l'etichetta ma osserviamo le difficoltà di questo bambino.
08:45Prima ce ne prendiamo carico, prima riabilitiamo, minore sarà l'impatto funzionale e anche emotivo
08:53di questo bambino nel corso della vita.
08:56Giovanna Fola, si accennava al ruolo dell'associazione nella sensibilizzazione,
09:02voi incontrate le scuole, le famiglie, ecco come state vivendo anche questa evoluzione,
09:09questo incremento dell'attenzione verso i disturbi specifici dell'apprendimento da parte della società?
09:15Bella domanda, bella domanda sì. Allora noi agiamo a livello nazionale con le iniziative che organizza il nostro direttivo nazionale
09:30e poi abbiamo delle iniziative a livello locale come sezione AID Beresha.
09:37A livello nazionale l'AID si è molto speso per aprire dei tavoli di lavoro.
09:49Attualmente con il Ministero del Lavoro, la Sanità, la Salute, ricordiamo che la legge 170 del 2010
10:03che adesso tutela i ragazzi con DSA a scuola è stata fortemente voluta dall'Associazione Italiana di Islessia,
10:13così come la legge 25 del 2022 che ha permesso di dare nuovi diritti per i lavoratori con DSA.
10:25Quindi diciamo che noi ci cerchiamo di muovere in alto, per così dire,
10:31perché ci siano anche nuove leggi che tutelano le persone con un DSA.
10:38A livello locale cerchiamo di fare tanto lavoro di sensibilizzazione.
10:43La sezione AID di Brescia è una delle prime forse che è nata in Italia
10:49perché l'associazione è nata nel 1996 e a Brescia la sezione è stata aperta nel 2000
10:55e da allora sono state incontrate tantissime scuole.
11:01Facciamo formazione nelle scuole, abbiamo dei formatori preparati dall'associazione
11:11e questi formatori intervengono nelle scuole che richiedono il nostro intervento.
11:16Non siamo l'unico ente formatore nel campo della dislessia, per cui molte scuole in questi anni,
11:23soprattutto dopo la legge 170, sono stati fatti tanti interventi di formazione.
11:30Quando veniamo chiamati lo facciamo anche noi.
11:33Facciamo anche opera di sensibilizzazione attraverso varie serate anche di testimonianze
11:43da parte di persone con dislessia che magari hanno svolto il loro percorso scolastico
11:51e stanno magari facendo il loro percorso lavorativo con soddisfazione.
11:55Vogliamo portare una testimonianza per far vedere insomma
11:58che è possibile riuscire a sfruttare i doni della dislessia come dicevo prima.
12:04Grazie Giovanna, continuiamo un attimo.
12:09Uno sportello di consulenza aperto a genitori o anche alla scuola per tutti quei casi in cui
12:19un genitore ha qualche dubbio rispetto magari all'individuazione di alcuni segnali perché
12:25a volte i segnali vengono visti anche in famiglia oppure anche rispetto a tutte le procedure
12:31relative all'attuazione di un piano didattico personalizzato previsto appunto per gli alunni con DSA.
12:37Ecco poi magari possiamo anche, chiedo alla regia,
12:40facciamo magari vedere intanto anche se passiamo magari a parlare d'altro il cartello con i riferimenti
12:45dell'associazione che è importante immagino per anche i nostri telespettatori che magari possono avere un riferimento in più.
12:50Dal punto di vista dell'approccio diciamo clinico il fatto di scoprire di avere un disturbo dell'apprendimento
12:58in età diciamo pediatrica piuttosto che da adulti immagino cambia notevolmente anche l'approccio
13:04poi della riabilitazione o degli interventi che portate avanti.
13:09Ecco come si manifestano nelle varie età della vita e come si interviene nelle varie età della vita?
13:14Sì, allora la manifestazione è molto diversa nel bambino rispetto all'adolescente già e poi all'adulto.
13:25Esistono delle prove specifiche per il bambino e esistono delle prove completamente diverse per l'adulto
13:32perché si tratta di prove, se vogliamo passatemi il termine, più difficili perché devono andare ad individuare un deficit
13:40laddove il sistema cognitivo si è già impegnato tanto negli anni per compensare, per trovare delle strategie alternative.
13:49E quindi per esempio il bambino piccolino commette tanti errori leggendo perché va veloce, lui deve arrivare alla fine
13:57e leggendo scambia una parola per un'altra, sostituisce un suono con un altro, magari arriva in fondo e non comprende quello che ha letto
14:06mentre l'adulto rallenta di gran lunga la lettura, non commette più gli errori che commetteva il bambino
14:14perché comprende che quello è l'unico modo che ha per poter arrivare in fondo e avere un significato più o meno completo
14:21perché poi anche in questo caso può non esserci la piena comprensione del testo.
14:28Quindi la manifestazione è diversa, è diversa la reazione alla diagnosi da un punto di vista emotivo
14:35quindi il bimbo nel momento in cui condividiamo questa difficoltà, ne parliamo, gli diamo un nome
14:42gli insegniamo come fare, entra nel mondo della riabilitazione logopedica, cresce con questa, diventa una sua parte e familiarizza con questa.
14:54L'adolescente ci fa un po' a botta inizialmente, ok? Perché c'è questa parte...
15:05Prenotanza da accettare magari la diagnosi.
15:08Un po' di più, sì, perché è così tardi, perché adesso, no? Ma io voglio essere uguale agli altri, ma io il computer a scuola non lo voglio portare
15:15io la verifica, la voglio identica a quella del mio compagno. L'adulto invece fa un respiro di sollievo, diceva, vedi, che allora non sono stato
15:25non era colpa mia, non ero scemo, non era, no? E c'è proprio una rielaborazione del proprio vissuto, un grandissimo sollievo.
15:35Consideriamo che uno degli aspetti che dobbiamo valutare nella parte diagnostica, come clinici, è il funzionamento intellettivo.
15:47Il famoso quoziente di intelligenza, per intenderci. E noi mostriamo ai bambini, agli adolescenti, da dove partiamo con questo...
15:58proprio con un disegno del suo quoziente di intelligenza, perché questo è importante per dare da subito la misura
16:05che si tratta di un disturbo specifico, che non ha nulla a che vedere con il suo livello intellettivo.
16:11Perché spesso, sempre più spesso, l'adolescente invece, o l'adulto invece, ci dice, ma allora non ero stupido, ma allora c'era un motivo, ok?
16:22Se noi partiamo da questa consapevolezza, piano piano, il bambino la fa propria.
16:26Quali sono i campanelli d'allarme?
16:28Passi il termine, che magari è importante intercettare o che la famiglia può intercettare, famiglia o insegnante, insomma,
16:35chi magari ha a che fare con un bambino piccolo, che magari appunto nota qualcosa. A che cosa possiamo stare attenti?
16:44Campanelli di allarme possono essere individuati già in età prescolare, quindi certamente tutte le difficoltà di linguaggio, i ritardi di linguaggio, i disturbi di linguaggio,
16:59che hanno un bambino che ha quattro anni ancora parla poco e male.
17:05Oppure bimbi che parlano bene, ma non hanno una consapevolezza fonologica, come definiamo tecnicamente, molto sviluppata.
17:14Quindi magari fanno fatica a trovare la rima nelle filastrocche, fanno fatica a dirmi cane comincia con la?
17:22Ca.
17:23Ca.
17:24Si, comincia con Ca.
17:26Però comincia con la prima letterina qual è?
17:29A giocare con i suoni, no?
17:31Difficoltà a manipolare e a giocare con i suoni delle parole.
17:36Sono segnali che riguardano non solo la parte verbale, ma anche la parte di quantità, relativa alla quantità numerica.
17:45Sono di più questi oggetti o sono di più questi oggetti?
17:48Confronto tra quantità che è uno dei prerequisiti per le difficoltà di calcolo, per esempio.
17:54Successivamente in ambito scolastico naturalmente i primi segnali sono dati da un avvio della lettoscrittura molto più lento, molto più rallentato.
18:05Solitamente è vero che in tutta la classe prima primaria ogni bambino ha i propri tempi e fa parte assolutamente della normalità.
18:14Tanto è che noi non possiamo porre diagnosi di dislessia e di disortografia fino alla fine della seconda classe della scuola primaria.
18:23Proprio perché dobbiamo aspettare che le differenze individuali facciano il loro tragitto.
18:30Però un bimbo che in seconda classe primaria inverte ancora i grafemi in scrittura, commette ancora numerosi errori in lettura, fatica a comprendere il testo, si distrae spesso.
18:45Questo potrebbe essere un altro segnale.
18:48Possono essere attenzionati.
18:50Giovanna Fola, a questo punto il genitore, magari appunto attivato dall'insegnante anche, che cosa fa? Chi si rivolge?
19:00Allora, il genitore quando ha avuto una segnalazione da parte della scuola si rivolge ai servizi di neuropsichiatria del territorio.
19:12A seconda poi del distretto dove si trova c'è l'ompia di riferimento.
19:20Ecco, questo per quanto riguarda i piccoli.
19:22In provincia di Brescia abbiamo anche, così come in tutta Lombardia, abbiamo tutta una serie di equip accreditate.
19:30Quindi studi privati che fanno la diagnosi su autorizzazione, su riconoscimento della regione e quindi svolgono il percorso diagnostico secondo i criteri e compilando il certificato diagnostico.
19:50Quindi c'è l'alternativa alla certificazione pubblica che viene appunto fatta presso le Uompia.
20:01Si parlava prima dell'ambulatorio Indomus che è piuttosto innovativo, non solo perché è giovane perché relativamente da poco tempo, dicevamo un anno e mezzo, però per gli adulti è uno dei pochissimi in Italia.
20:16Sì, ci sono pochi centri in Italia. Esiste un elenco di centri dedicati alla diagnosi di DSA dell'adulto proprio sul sito di Associazione Italiana Dislessia, sul sito nazionale, per cui sono distinti per regione e per provincia.
20:36Ed è peculiare perché ci sono tante risorse investite nella diagnosi e nella presa in carico dei bambini piccoli, meno per quanto riguarda quelle degli adulti.
20:53Per cui è un bel progetto in cui Domus Saluti si è voluto credere e che portiamo avanti, peraltro con numeri importanti e liste d'attesa che cerchiamo di tenere al di sotto del semestre.
21:09Giovanna, si parlava prima di una normativa che in qualche modo dà delle tutele e delle garanzie anche nel mondo degli adulti, pensiamo ad esempio ai concorsi pubblici, se non vado errata.
21:21Insomma, ci sono delle...
21:26Sì? Lo faccio spiegare a lei?
21:28Esattamente.
21:29Allora esattamente, con la legge 25 del 22, scusate ma è arrivato a chi ha piatto.
21:36È bello della diretta, lo lasci, non c'è problema, ci mancherebbe.
21:40Allora, sono state introdotte tutta una serie di, potremmo dire, agevolazioni per aiutare i lavoratori con DSA e anche per quanto riguarda i concorsi, le persone con DSA possono utilizzare degli strumenti compensativi anche durante il concorso.
22:04Diciamo che è un ambito su cui ancora c'è lavoro da fare.
22:11L'associazione si occupa anche della formazione delle aziende, è proprio perché anche i settori dirigenziali riescano a riconoscere quali sono le caratteristiche di DSA per valorizzarli al meglio.
22:29È un campo su cui ancora c'è molto da fare, però diciamo che effettivamente ci sono stati dei progressi che fanno sperare bene.
22:39Insomma, il mondo della scuola ha fatto grossi passi in avanti, il mondo anche del adulto, passiamo con corsi pubblici, insomma, inserimenti lavorativi pubblici hanno fatto passi avanti.
22:53Nel mondo del privato, mi parlo di capire da quello che diceva la Presidente, bisogna ancora sensibilizzare, immagino che questo sia il grosso anche del lavoro dell'associazione.
23:01Assolutamente sì, perché poi ogni azienda ha il proprio statuto, ha il proprio regolamento, ancora non di default, almeno nel territorio italiano, piccole e medie aziende.
23:14Abbiamo solo veramente pochissimo tempo, meno di un minuto, volevo però fare un passaggio sulla, aspetto, una volta che io ho una diagnosi, una volta che ho stabilito quale è il mio problema, ho una certificazione poi da presentare a scuola?
23:29Sì, ha una certificazione composta da un'equipe multidisciplinare, psicologo, neurologo per quanto riguarda i grandi o neuropsichiatra infantile per i piccoli e logopedista.
23:41E questa certificazione presentata a scuola, protocollata in segreteria, permette poi l'attivazione di un piano didattico personalizzato.
23:50La comunicazione tra il mondo sanitario e il mondo della scuola è imprescindibile per la corretta applicazione di questo PDP, auspico che anche con l'aiuto di AID l'interazione tra queste due istituzioni sia sempre più importante.
24:09Insomma, perché poi in questo piano c'è un po' quello che è una garanzia di tutela e di accompagnamento verso, insomma, un percorso scolastico che sia soddisfacente per tutti.
24:21Per qualunque età.
24:22Ok. Io ringrazio moltissimo i miei ospiti per essere stati con noi questa sera e spero di ritornare sull'argomento anche in futuro perché mi sembra davvero interessante e ci sarebbe ancora moltissimo da dire.
24:31Quindi grazie a Chiara Stappatori che è stata con me in studio.
24:34Grazie a te Clara.
24:35E grazie anche a Giovanna Fola in collegamento.
24:38Grazie.
24:39Grazie.
24:40È tutto per questa edizione del TG Preview. Ci vediamo tra pochissimo alle 19.30 per un'edizione che questa sera sarà breve del TG perché poi abbiamo il collegamento in diretta con la Mille Miglia a partire dalle 19.40.
24:52Vi aspetto tra pochissimo. Grazie.
24:53Grazie.
24:54Grazie.
24:55Grazie.
24:56Grazie.
24:57Grazie.
24:58Grazie.

Consigliato

25:10
Prossimi video