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  • 28/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - La semplificazione del sistema-Paese - Conferenza stampa di Marco Lacarra (28.05.25)

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Novità
Trascrizione
00:00Buon pomeriggio, benvenuti nella sala stampa della Camera dei Deputati, siamo alla presentazione
00:10ufficiale di Seiconf Impresa, il sindacato europeo datoriale per le imprese, primo sindacato
00:17interamente digitalizzato e intelligenza artificiale, ho il piacere di avere qui con me oltre al
00:24Presidente di Seiconf Impresa, Rino Di Martino, gli onorevoli Marco Lacarra, a cui va un ringraziamento
00:31particolare per aver consentito di avviare questa iniziativa presso la Camera dei Deputati,
00:38lo ringrazio per la sua sensibilità in particolare per tutte le questioni che afferiscono i rapporti
00:44tra le parti sociali, ringrazio anche l'onorevole Ubaldo Pagano, Vice Presidente della Commissione
00:50parlamentare per la semplificazione, nonché membro della Quinta Commissione Bilancio Tesoro e
00:57Programmazione, ci raggiungeranno a breve anche l'onorevole Marco Simiani e l'onorevole Claudio
01:03Michele Stefanazzi, nel frattempo saluto anche gli altri illustri ospiti che interverranno con
01:10un saluto e con una breve relazione, in particolare saluto Claudio Capodieci, Segretario nazionale del
01:16Sindacato FIILM, l'onorevole Laura Castelli, già Vice Ministro del lavoro che seguirà subito con
01:24una sua relazione e saluto anche Claudio Balletta che è qui presente, cedo subito la parola a
01:34Claudio Capodieci del Sindacato FIILM, grazie. Sì, salve a tutti, come già hanno anticipato sono
01:47il Segretario generale del Sindacato Autonomo Federazione Italiana lavoratori metalmeccanici
01:53servizi e terziali, siamo un sindacato autonomo intercategoriale e ringraziamo innanzitutto
02:01Seiconf impresa perché ha voluto fortemente presentarsi nei giusti organismi alla Camera
02:10dei Deputati e alla presenza di un onorevole Presidente dei Deputati che ringrazio per la
02:16cortesia e la disponibilità che hanno dimostrato per presenziare a questo importante convegno,
02:23perché comunque stiamo parlando di una materia un po' complessa, però permetteteci di fare una
02:30breve premessa, il Sindacato Seiconf impresa è un sindacato europeo e moderno che dà supporto alle
02:38aziende ma nello stesso tempo deve trovare anche una controparte che rappresenta i lavoratori che
02:45abbiano le stesse connotati, altrimenti rischiamo di entrare nella retorica e nella
02:53questione storica, allora ci dovrebbe far riflettere che i tempi sono cambiati e bisogna
02:59stare a passo con i tempi, difatti abbiamo condiviso con Seiconf impresa diversi contratti
03:07collettivi nazionali del lavoro in cui noi abbiamo non anticipato anche il Governo, quello in carica,
03:16ma bensì quello che era uno strumento che poco è diffuso nel nostro contratto collettivo nazionale
03:23che Seiconf impresa mette a disposizione delle proprie imprese associate, oggi abbiamo
03:31rimarcato il welfare aziendale che di questi tempi poco se ne utilizza, poco se ne parla e poco viene
03:40rafforzato, però per quanto compete la parte datoriale ma anche la parte sindacale abbiamo
03:46voluto focalizzare proprio questo aspetto per poter dare alle imprese più potere di acquisto
03:52magari anche la possibilità di sviluppare progetti di innovazione perché con welfare
03:58aziendale sapete benissimo che ci sono opportunità che non è una liquidità ma ci sono degli
04:05sgravi contributivi, c'è una detestazione, c'è una deducibilità delle imposte societarie,
04:11allora per il lavoratore è di pari passo in sostanza che cosa avviene, che se l'impresa
04:19gli viene riconosciuta 1.000 euro di welfare al lavoratore non viene decortato quel 1.000 euro
04:27ma bensì gli danno 1.000 euro per un bene e servizio, strumenti che si mettono a disposizione
04:35dei lavoratori che sono non quelli comuni di fringe benefit ma quelli che possono servire
04:41nella quotidianità per poter affrontare i problemi delle famiglie, come pagare un mutuo,
04:49come un'assistenza sanitaria e sappiamo oggi la sanità pubblica di quanto soffre, mettere
04:54a disposizione una parte del salario utilizzando il welfare aziendale non è altro uno strumento
05:01che si mette nelle condizioni di stare a passo con i tempi e nello stesso tempo avere liquidità
05:07e potenziare il potere di acquisto, naturalmente non sono quegli strumenti necessari per recuperare
05:16il gap dell'inflazione e dei salari che sono sottostimati perché sappiamo benissimo un
05:22altro aspetto fondamentale del contratto che abbiamo siglato con Seconfimpresa che
05:28i minimi tabellari rispettano il salario minimo legale, abbiamo fatto come oggi al Chinel
05:36ci sono tantissimi contratti che sono fai fermati dai confederali che hanno fermato
05:43contratti dove praticamente il salario minimo legale non viene rispettato e secondo il mio
05:48punto di vista da rappresentante dei lavoratori quelli contratti dovrebbero essere banditi
05:55ma ahimè non legiferiamo noi, ci sono quelli che probabilmente si dovrebbero anche confrontare
06:03con queste dinamiche. Altro aspetto non di poco conto e che in sostanza mi auguro che
06:10anche questo si possa legiferare è poter detassare gli aumenti contrattuali, cioè significa
06:17detassare che se oggi un'azienda decide di aumentare il proprio salario, il proprio
06:22dipendente magari da quel momento in poi quel salario che gli viene riconosciuto venga
06:29detassato, io mi auguro detassato zero come rappresentante dei lavoratori per poter sempre
06:34avere quel potere di acquisto, però come ho detto anche prima ho fatto questa premessa
06:42perché è importante, poi se mi permettete consegno anche qualche documento ai parlamentari
06:48perché gli spunti, le riflessioni, le proposte per semplificare alla pubblica amministrazione
06:54anche nello stesso tempo non solamente la pubblica amministrazione, il mercato del lavoro
07:00ma anche i servizi delle aziende. Ci sono punti che ci sono come per esempio una proposta
07:06trasformare ogni processo amministrativo permessi, autorizzazioni, certificati in un procedimento
07:11digitale completo e come si fa? Attraverso lo speed, la carta elettronica europea, insomma
07:18quali sono i benefici? Eliminare la carta, ridurre i tempi e consente tracciabilità,
07:22cioè questo è il sindacato che noi abbiamo voluto costruire, questa è sei conf impresa
07:29automatizzare tramite l'intelligenza artificiale, che cosa proponiamo? Usare il sistema di intelligenza
07:35artificiale per smistare le istanze, suggerire risposte a domande frequenti, compilare automaticamente
07:41i moduli, che cosa? Riduce i tempi di attesa e leggermente del carico per gli operatori
07:48pubblici, possiamo andare nel mercato del lavoro, implementare le piattaforme unificate
07:54per la gestione delle risorse umane come le presenze, le ferie, lo dicevo prima in intervista,
07:59la formazione, insomma ci sono una serie, anche la formazione è importante perché
08:06la formazione online finanziata offrerebbe corsi digitali gratuiti e certificati per
08:12aggiornare le competenze degli operatori finanziati con i fondi della comunità europea, insomma
08:18ci sono aspetti che naturalmente mi sono permesso di elencare e poter dare agli onorevoli l'opportunità
08:28di riflettere e riproporli magari nelle giuste istanze e nelle giuste sedi, questo è un
08:36sindacato che si è confipresa, ha deciso insieme di fare la stessa strada e di percorrere
08:45un percorso che porta un beneficio sia per le aziende ma anche per i lavoratori, grazie.
08:54Grazie a Claudio Capodieci, segretario nazionale del sindacato FIILM, non a caso il tema di
09:00questa presentazione, di questa conferenza è proprio la semplificazione del sistema
09:04paese, quindi grazie a Claudio Capodieci, in attesa degli altri illustri ospiti io do
09:13la parola all'onorevole Laura Castelli per il suo intervento, Laura Castelli già vice
09:20ministro del lavoro, quindi farà anche lei un intervento, all'economia chiedo scusa.
09:30Intanto un saluto e un ringraziamento. E di casa l'onorevole. Agli amici di Seiconf
09:36Imprese e ai colleghi anch'essi amici, il tema di semplificazione non muore mai, purtroppo
09:42ci piacerebbe svegliarci un giorno dove tutto è stato semplificato e digitalizzato, in
09:47alcuni anni quando sono stati fatti passi in avanti importanti, io ricordo lo statuto
09:53di pago P.A. che è stato fatto al ministro dell'economia e delle finanze, un modo di
10:00usare speed che ha cambiato notevolmente le aziende e anche il mondo dell'ente pubblico
10:07che si avvicina alle imprese, il problema vero è che il paese va più veloce di quanto
10:14i parlamenti e il governo possa fare, quindi benissimo la presentazione delle norme, io
10:20invito sempre le assoluzioni di categoria a scrivere testi normativi e confrontarli,
10:26e li invito anche a discuterli nel merito perché nella fretta di questi lavori parlamentari
10:31è più facile prendere le proposte dell'assoluzione di categoria e metterle dentro il fascicolo
10:35degli avventamenti da presentare, il vero lavoro invece è il confronto del parlarsi,
10:39non è il testo che presento per fare un favore all'assoluzione di categoria ma è aver compreso
10:43che cos'è di quel processo che non funziona, oltre ovviamente poi ai ministeri. Io penso
10:48che oggi in termini di semplificazione stiamo facendo un po' pochino, lo dimostra nonostante
10:53la valutazione personale di ognuno di noi sul prossimo referendum sulla cittadinanza,
10:59oggi quel tema che piaccia o non piaccia ha un tema di semplificazione importantissimo
11:03che comunque non viene risolto, cioè chi propone il referendum dice c'è un tema di semplificazione
11:08che andrebbe affrontato perché dopo i dieci anni maturati ce ne mettiamo sette per dare
11:14tutti la documentazione che serve. Ecco, in un tema così super divisivo come in questo
11:20momento c'è una campagna elettorale referendare in corso, pensate quanto è centrale la semplificazione
11:25e pensate quanto non si è invece discusso questo tema, su un tema ideologico e anche
11:30in realtà tecnico molto importante. Il mio è veramente un saluto, un sostegno per quel
11:35che posso fare, oggi la mia vita oltre ad avere sempre un occhio importante alla politica
11:41è dedicata alle imprese, non è facile dimenarsi in quelle che sono le innovazioni e soprattutto
11:47un paese che corre e che non aspetta il tempo di capire come si deve aggiustare una norma,
11:52al netto delle risorse finanziarie che ovviamente sono un problema perché le proposte di detassazione
11:58sono ottime ma bisogna provare a scriverle a flussi invariati, quindi su questo possiamo
12:03contribuire a dare una mano, grazie ancora a Buon lavoro a Seiconfi Imprese che sta facendo
12:08un lavoro straordinario, provando a fare una cosa innovativa, cioè dire che tutto
12:12quello che fa non passa più dalla carta ma si impegna a ragionare producendo e generando
12:18digitale, cosa che non è scontata in nessun posto, neanche nei ministeri quando si scrivono
12:24i provvedimenti, quindi un buon lavoro a tutti, grazie.
12:29Grazie, può rimanere onorevole, può restare con noi, ci fa piacere, grazie all'onorevole
12:36Laura Castelli, già viceministro dell'economia, erroneamente avevo detto del lavoro una piccola
12:41defiance, grazie per aver rispettato i tempi dell'intervento ma soprattutto per la qualità
12:48del suo intervento, io cedo la parola all'onorevole Marco Lacarra a cui vanno come dicevo anche
12:55all'inizio dei ringraziamenti speciali per questa possibilità che viene data a un sindacato
13:00che è giovanissimo, poi sentiremo il Presidente, ma che già ha offerto una serie di spunti
13:05interessanti per delle modifiche sempre per snellire, per agevolare le imprese in un sistema
13:12paese, per renderlo più efficiente, grazie e la parola all'onorevole Marco Lacarra.
13:17Sì, grazie, grazie a voi, mi fa piacere che qui nella saletta della Camera dei Deputati
13:24si avvii un percorso anche di interazione con una rappresentanza datoriale che è vero
13:31che è giovane ma che già comunque comincia a farsi sentire e credo che sia utile costruire
13:36un link che possa in qualche modo aiutare noi, insomma anche, a costruire una piattaforma
13:43legislativa che possa ovviamente provare ad andare incontro a quelle che sono le esigenze
13:48che sono in qualche modo state rappresentate anche nel corso di un'iniziativa molto partecipata
13:53che si è tenuta a Bari qualche mese fa, partendo proprio da quell'iniziativa noi abbiamo fatto
13:59uno studio approfondito di quello che è in questo momento il sistema impresa nel rapporto
14:05anche con la burocrazia e con l'attuale legislazione che obiettivamente crea non pochi ostacoli
14:13non solo alla semplificazione, perché noi di provvedimenti legislativi negli anni ne
14:18abbiamo fatti, ricordiamo già nel 2020 ci fu un decreto che è vero, era in un contesto
14:24particolare come quello della pandemia, però provava a dare delle norme che potessero
14:30in qualche modo servire alle imprese a superare quello che è l'impasse burocratico. Pensate
14:37che il costo, mi sono fatto anche un po' un'analisi di dati, il costo della burocrazia
14:43nel nostro Paese è di 57 miliardi, tu ricorderai Rino nell'occasione dell'incontro di quella
14:49iniziativa che abbiamo fatto a Bari abbiamo dato una serie di dati che sono sembrati sconcertanti
14:53per la loro enormità, noi abbiamo addirittura 312 ore l'anno per adempimenti amministrativi
15:02come media, cioè voi immaginate un attimo quanto questo incida poi sulle attività,
15:09quanto incida sulla tempistica, quanto poi comporti costi sociali che sono i costi decontenziosi
15:15che ovviamente finiscono per incidere, perché è evidente che se le amministrazioni non
15:19danno risposte l'unico strumento che resta all'impresa è quello giudiziario che incide
15:25pesantemente come costo sociale. Abbiamo delle criticità fiscali che sono note, norme spesso
15:33complesse, instabili, faraginose, che continuamente anche per una particolare capacità del legislatore
15:44di un fermento continuo dal punto di vista legislativo che comporta però la difficoltà
15:50che gli operatori siano in grado di adeguarsi ai sistemi che sono sempre in perenne mutazione.
15:57E questo ovviamente non può che incidere sulla qualità anche dell'attività imprenditoriale
16:04che abbiamo nel nostro Paese. Sulla digitalizzazione, si è parlato della digitalizzazione, dell'adozione
16:11dell'intelligenza artificiale. Nell'introduzione Sacha ha rappresentato come questa associazione
16:17si ponga l'obiettivo di essere, di avere come strumento principale l'intelligenza artificiale
16:24un sistema anche di organizzazione informatica particolarmente efficace. Se noi pensiamo
16:31però che nel nostro Paese è passata dal 5% all'8,2% la digitalizzazione delle imprese
16:43con almeno 10 dipendenti e le grandi imprese sono salite dal 24% al 32%, quindi con una
16:49progressione assolutamente limitata, ci fa capire come l'Italia in questo momento sia
16:54al di sotto della media dell'Unione Europea. E il divario tra piccole e medie imprese e
17:01grandi imprese ci fa capire come nelle piccole e medie imprese l'11% ha specialisti ICT,
17:10mentre il 16,9% delle piccole e medie imprese ha promosso formazione informatica. Sono percentuali,
17:17non voglio dire irrisibili, ma assolutamente basse, che vanno ovviamente a confrontarsi
17:24con dati invece molto più rilevanti che riguardano le grandi imprese e quindi questo non fa
17:29che acuire un divario forte tra la piccola e medie imprese e la grande impresa. I fattori
17:37abilitanti quindi devono essere incentivi pubblici per consentire e fare arrivato l'onorevole
17:43Stefano Azzi che è anche avvocato, ha avuto un lapsus freudiano. Incentivi pubblici e
17:49formazione ICT sono necessari per colmare questo divario, soprattutto che vadano nella
17:55direzione di incentivare e finanziare la piccola e medie imprese. Ed ecco il motivo per cui
18:03noi riteniamo che l'intervento del Governo debba essere prioritariamente diretto verso
18:09la piccola e medie imprese, in un contesto peraltro anche economico che patirà inevitabilmente
18:18la fine della fase del piano nazionale di ripresa e resilienza, che come voi sapete
18:24ha come termine finale giugno del 2026, quindi di fatto un anno rapidissimo. Ci troveremo
18:37ormai a brevissimo in una situazione che onestamente io credo che il mercato non sia
18:42in grado neanche di valutare preventivamente in ordine agli effetti che non potranno che
18:47essere di contrazione che noi avremo immediatamente dopo. Il mercato nel nostro paese, il prodotto
18:55interno all'ordo sappiamo che negli ultimi 26 mesi ha avuto una fase di ristagno totale.
19:01Cosa possiamo fare? Quali possono essere le proposte, oltre allo snellimento delle
19:08procedure burocratiche, che è un obiettivo che da sempre noi immaginiamo ma che anche
19:14con difficoltà, poi insomma il fatto che ci sia anche Ubaldo Pagano qui è anche legato
19:20al ruolo di vicepresidente proprio della commissione semplificazione. Noi abbiamo
19:24una commissione bicamerale, della quale ho fatto parte nella precedente legislatura,
19:29della quale Ubaldo Pagano è vicepresidente, il collega Stefano Azzi è nella commissione
19:34finanze, quindi assolutamente diciamo coerente con gli argomenti di cui stiamo parlando.
19:40Quindi dicevo, dobbiamo accelerare la digitalizzazione, promuovere programmi di formazione per sviluppare
19:46le competenze digitali dei lavoratori e provare a mettere in campo una revisione del sistema
19:54fiscale che è assolutamente indispensabile, mai come in questo momento, e potenziare i
20:02servizi di assistenza e consulenza per le imprese. Credo che queste proposte mirino
20:07in qualche modo, se ovviamente approfondite, sviluppate e poi trasformate in una piattaforma
20:16legislativa, possono avere la funzione comunque di creare un bilanciamento rispetto alla contrazione
20:25fisiologica che noi certamente avremo di qui a un anno. L'obiettivo quindi di questo incontro
20:31è potenziare un rapporto di collaborazione, anche di condivisione di percorsi, oltre che
20:40di consultazione costante, per capire come si muove in tempo reale il mondo dell'impresa
20:47e cosa noi possiamo fare per cercare di assecondarne le aspettative e gli interessi. Perché un'impresa
20:53che funziona è una società che cresce e credo che sia indispensabile in questo momento
20:59un messaggio di fiducia che sinceramente vedo molto attenuato nel nostro paese. Grazie.
21:11Grazie all'onorevole Marco Lacara che è sempre puntuale negli interventi ma soprattutto
21:15nel rispetto del tempo contingentato. Saluto l'onorevole Claudio Michele Stefanazzi, membro
21:23della Sesta Commissione Finanze. Era previsto anche l'intervento di Claudio Armeni, segretario
21:29nazionale della Confederazione SELP che purtroppo per ragioni di registrazione televisiva ci
21:33ha dovuto lasciare prima del tempo. Io cederei al volo, sono stati richiamati dei temi importanti
21:41la burocrazia eccessiva, l'incertezza normativa, la digitalizzazione disomogenea soprattutto
21:46nella pubblica amministrazione. Io cederei per un saluto il presidente di Seco Infimpresa,
21:52l'inventore di questo nuovo sindacato nel panorama nazionale e direi europeo perché
21:57il sindacato allarga i suoi orizzonti anche al di fuori del territorio nazionale, il presidente
22:02Rino De Martino. Grazie. Grazie innanzitutto a tutti i parlamentari
22:09che hanno accettato questo invito e un grazie particolare a Marco che ha sottolineato che
22:15stiamo percorrendo insieme un piccolo percorso iniziato a gennaio grazie alla borsa del turismo
22:24management a Bari, una tre giorni che abbiamo toccato parecchi temi. Seco Infimpresa ha
22:34altre direttive ben precise che vuole portare avanti. Parto al contrario, la terza è quella
22:46che non possiamo più continuare a avere i sindacati datoriali e i sindacati per i dipendenti
22:54del lavoro perché oggi non è più come ieri, abbiamo bisogno di discutere e di parlare
23:01per il bene delle imprese e quando lo si fa insieme con i dipendenti e con il datore è bene
23:10che praticamente devono snocciolare tutte quelle che sono le necessità di entrambi i personaggi.
23:18Quindi ecco perché noi stiamo cercando di sensibilizzare, di puntare soprattutto di
23:26una unione tra sindacati datoriali e sindacati per le imprese. Non sto dicendo una pazzia,
23:35assolutamente no, però non possiamo nemmeno più continuare a contrastarci tra le imprese e i datori
23:42di lavoro perché non fa bene al Paese, non fa bene al dipendente e non fa bene all'imprenditore.
23:50Quindi dobbiamo dare un modello nuovo di fare sindacato ma che deve essere un sindacato unito
23:58per le necessità dell'impresa e del datore e del dipendente. Se noi riusciamo a mettere su una
24:06cosa del genere significa riscrivere e scrivere bene quelli che possono essere i contratti del
24:13lavoro, quelli che possono essere tutte le difficoltà in essere sia il dipendente e sia
24:19del datore di lavoro. Insieme si può costruire molto di più stando divisi. Questo è uno degli
24:26obiettivi. Il secondo obiettivo è quello di poter offrire alle imprese, ma non solo alle imprese,
24:35dei servizi innovativi. Tutti ormai i sindacati, sia quelli datoriali che quelli per i dipendenti,
24:44sono rimasti fermi agli anni 70 per i datoriali e agli anni 50 per i dipendenti. Non si può
24:53pensare, il mondo è cambiato, quindi bisogna cercare in qualche modo di andare avanti.
24:58Quindi bisogna mettere nuovi servizi alle imprese. Io sono datoriale, quindi offrire
25:10nuovi servizi. Questi servizi già esistono in realtà, non è che non esistono, però esistono
25:16in maniera professionale, quindi singolarmente. Questo non è possibile perché alcuni servizi,
25:26se vogliamo accelerare il Paese, un povero datore di lavoro che ha un problema e a volte,
25:36più delle volte, non è soltanto il problema di trovare i dipendenti. Il 45% delle imprese
25:43non riesce a trovare dei dipendenti giusti. Immaginate un po'. Ma non è solo quello,
25:48è anche quello economico. E nei momenti in cui un'amministrazione o un ente non paga nei
25:55tempi giusti l'impresa, che cosa succede? Succede che più delle volte il 20% delle
26:02imprese falliscono. Cioè questo è un problema serio. Ci sono 50 miliardi che sono praticamente
26:11diritto delle imprese, che hanno fatto dei lavori e lo Stato e l'amministrazione non
26:18riescono a liquidarle. 50 miliardi. Sapete cosa significa mettere in moto 50 miliardi?
26:25L'economia stessa migliora, equivale a due punti del PIL. Quindi questo ritardo dei pagamenti è un
26:34ritardo che non è più possibile perché oggi, che siamo così veloci, dobbiamo tenere anche in
26:42considerazione le imprese di farle correre. Quindi mettere nuovi servizi a disposizione per le imprese
26:51significa dare la possibilità alle imprese di correre più veloci. Noi ne abbiamo messo alcuni
26:57di questi servizi. E arrivo al primo punto. Il primo punto è che la nostra mission è quella di
27:06poter dare questi servizi in maniera digitalizzati con intelligenza artificiale. Sono due
27:13paroline magiche, è vero, molte volte si abusano pure, però in sostanza cosa significa dare un
27:22servizio digitalizzato? Cioè l'azienda, se ha necessità di fare un recupero credito banale e
27:32molte volte fa anche fatica di andare da un avvocato o di poter spendere oltre il dovuto
27:42quello che ha speso o addirittura ci ha pagato anche l'IVA e l'IRPEF su quella fattura, non è più
27:49possibile. Non può perdere del tempo, oltre con il denaro che ha perso, di poter perseguire un suo
27:57diritto di riscossione. Bene, un servizio digitalizzato emette all'interno la fattura e
28:05l'intelligenza artificiale e la digitalizzazione del servizio, nel momento in cui metti la fattura,
28:12se la vede completamente, il programma digitalizzato può fare tutto l'iter per poter riscuotere.
28:18Questo è un piccolissimo esempio, perché dobbiamo pur fare qualche esempio, perché dire abbiamo
28:25tutti i programmi digitalizzati è troppo semplicissimo. Io posso fare degli esempi su
28:30venti servizi digitalizzati, per esempio per le imprese, che sono molto utili. Questo è molto
28:35importante. E' vero, esiste da dieci anni, tra l'altro, la legge per la semplificazione
28:45dell'amministrazione. Da dieci anni esiste, però in realtà che cosa si è fatto in dieci anni? E'
28:52stato fatto poco. E perché poi c'è stato un rallentamento, oppure non si è fatto di più?
28:58Ecco, questa è una domanda che noi ce la dobbiamo porre. C'è una legge, quindi benissimo, perché non
29:05si attua? Perché non si va avanti? E' dato dei numeri, Marco anche l'altra volta, scusami l'espressione,
29:14ne hai dati altri, che sono impressionanti. Sono numeri che noi non possiamo stare come
29:22fanalino di coda nell'Europa, perché noi siamo europei ormai. E quindi ecco perché l'inseguranza
29:30guarda anche a livello europeo. Perché si fa anche tanto di parlare per l'internalizzazione,
29:38è vero, ma l'Italia è pronta per l'internalizzazione, per i nostri prodotti, per le nostre imprese che
29:45possono operare all'estero? Alcune sì, certo, ma stiamo parlando soltanto e sempre con grandi
29:53imprese. Allora quelle sì, ma se in Italia si legge su il 90% delle imprese di piccole e
30:02medie imprese e queste cosa facciamo? Le incestiniamo? Le facciamo morire? Le eliminiamo? Non è possibile.
30:09Allora ecco dove noi possiamo agire, Marco. Possiamo agire con qualche mentamento parlamentare,
30:18con qualche nozione o qualcosa da poter riprendere questo discorso e farlo nostro,
30:25questo discorso, per poter spingere molto di più sulla digitalizzazione per le imprese,
30:31non soltanto per le amministrazioni, non soltanto per gli enti, ma anche per le imprese.
30:37Grazie a Rino De Martino, il presidente di Seiconfimpresa,
30:44nonostante sono gli spunti in questa giornata, mi permetto di aggiungerne alcuni, i tempi della
30:50giustizia e il contenzioso amministrativo di cui Seiconfimpresa, insomma, evidenzia sempre le
30:56criticità, la sovrapposizione di controlli e di adempimenti che Seiconfimpresa porta anche
31:02questo pomeriggio. Io terrei l'intervento dell'onorevole Pagano, visto il suo osservatorio
31:09privilegiato della vicepresidenza della Commissione parlamentare per la
31:14semplificazione e darei subito la parola all'onorevole Claudio Stefanazzi, membro
31:20della Sesta Commissione Finanze. Grazie. Buongiorno a tutti, buon pomeriggio e
31:26saluto il dottor De Martino e gli amici di Sei. Io farò molto breve, intanto faccio
31:35un intervento di carattere generale che credo sia preliminare rispetto addirittura alla
31:40discussione poi oggetto dell'incontro di oggi e cioè siamo in una fase storica in cui il
31:48tema della rappresentanza comincia a diventare un tema di interesse non più rinviabile. C'è
31:55una discussione in questo momento in atto nel Paese, ci sono posizioni anche molto differenti
32:03fra loro, c'è un blocco di natura storica, mi sembrerebbe da dire, rispetto alla rappresentanza
32:12soprattutto della parte naturale e c'è la consapevolezza che quel blocco non rappresenta
32:21più o non rappresenta in maniera più omogenea il settore appunto del produttivo del Paese.
32:30Quindi c'è in questo momento una discussione ampia e quindi non possiamo che essere contenti
32:35del fatto che ci siano soggetti che in forma associata provino a dare voce a categorie
32:44che nel corso degli anni hanno via via perso confidenza, direi, non dico fiducia, confidenza
32:55con le forme di rappresentanza classica, però non possiamo nasconderci il fatto che
33:01anche sotto il profilo normativo, quindi sotto il profilo della chiarezza dei rapporti fra
33:09le rappresentanze datoriali e dei lavoratori occorrerà fare prima o poi un momento di
33:14riflessione parlamentare, credo non più rinviabile e questo perché a fronte della
33:20serietà con cui molti soggetti gestiscono, organizzano il tema della rappresentanza
33:29ce ne sono altri, come è noto, che utilizzano gli strumenti vista la norma ma in realtà
33:35lo fanno per raggiungere obiettivi che hanno poco a che fare con la promozione degli interessi
33:40dei propri associati.
33:41Quindi questo lo dico in maniera preliminare, forse sarà il caso di fare un'altra iniziativa
33:46di confronto sul tema perché è un tema che comincia a diventare importante, nello
33:52specifico poi non credo di dover aggiungere nulla a quello che è stato detto dal Presidente
33:58e dall'onorevole Lacarra, il tema dell'incontro di oggi è evidentemente un tema direi quasi
34:07fondamentalmente vitale per il sistema paese e credo farà riuscire a raggiungere gli obiettivi
34:15che sono stati delineati, farà la differenza tra sopravvivere come sistema paese o perire,
34:21parliamoci chiaro, ormai l'integrazione tecnologica da un lato offre un'opportunità straordinaria
34:33perché consente a sistemi paesi arretrato come il nostro di porre rimedio in tempi molto
34:40brevi a un gap di natura organizzativa, strutturale, organizzativa a punto generale,
34:47però dall'altro evidentemente ci pone in fronte a un contesto concorrenziale talmente
34:51tanto selvaggio e violento per cui se il sistema e insieme al sistema tutti gli attori di questo
35:00sistema, quelli pubblici e quelli privati colgono questa opportunità è evidente che
35:05la competitività del sistema paese ne avrà un vantaggio, se dovessimo fallire questa
35:10prova, è stato ricordato che c'è un percorso importante che era iniziato col PNRR rispetto
35:17al quale però abbiamo dei dubbi o nutriamo dei dubbi rispetto ai risultati che verranno
35:24raggiunti, se noi potessimo perdere questa sfida o non raggiungerla come sarebbe necessario
35:32fare ci sarebbe veramente di che preoccuparci, basta esaminare o avere rapporti con un qualunque
35:42altro paese del nord Europa per rendersi conto della differenza abissale in alcuni casi crudele
35:47che c'è tra il rapporto tra la pubblica amministrazione e il mondo delle imprese e come questo rapporto
35:54venga regolato in maniera ormai ordinata e appunto sotto il profilo della competitività
36:00efficace ed efficiente e come invece questa cosa avvenga in Italia. Grazie ancora.
36:05Grazie all'onorevole Stefano Azzi per essersi addentrato proprio all'interno insieme agli
36:14altri relatori delle reali problematiche che attanagliano il paese perché per rendere
36:18efficiente un sistema paese c'è bisogno di snellire alcune cose fondamentali. Io mi ero
36:27tenuto l'intervento dell'onorevole Pagano perché vicepresidente della commissione parlamentare
36:33per la semplificazione, chi meglio di lui può riferirci sullo stato dell'arte delle
36:38cose. Grazie. Mi spiacerà diciamo deludere le vostre aspettative ma la commissione parlamentare
36:51per la semplificazione non ha nel tempo quasi mai prodotto delle soluzioni, ha quasi sempre
37:03prodotto fiumi di carta in antitesi con quello che sarebbe stato l'obiettivo di indagini
37:11conoscitive di modelli o di problematiche legate a settori specifici o di modelli internazionali
37:19di altri paesi che più o meno hanno funzionato. Dopodiché c'è una specificità che è determinata
37:25dal combinato disposto della situazione italiana che non vi sfuggirà perché voi siete operatori
37:31del settore. Determinata dal fatto che siamo un grande paese dal punto di vista della capacità
37:39economica siamo un paese che ha di fatto fondato la cultura giuridica romanistica da cui deriva
37:49anche l'approccio procedurale nella trattazione della produzione normativa, regolamentare
38:00e di rilascio pareri, autorizzazioni e quindi qualsiasi atto che afferisce il procedimento
38:07amministrativo. E in questo combinato disposto è evidente che il rischio di addentrarsi
38:14nei neandri della burocrazia immaginando di fare semplificazione e scambiando quella semplificazione
38:23per riconoscimento del libero arbitrio è molto presente. Alcune volte in maniera quasi
38:34inconsapevole non ci rendiamo conto che quella burocrazia in realtà quando funziona bene
38:41fa la differenza per il professionista o per l'utente del provvedimento finale tra
38:49la discrezionalità valorda e il riconoscimento di un diritto sacrosanto. Anche su questo
39:00mi piace come sempre fare due esempi che io ritengo piuttosto virtuosi. Il primo è l'esempio
39:08del modello messo in piedi da Regione Puglia rispetto a tutto il tema della finanza agevolata.
39:15Basterà andare a vedere tutti gli indicatori di spesa negli anni che ha messo in campo
39:23Regione Puglia rispetto alle altre regioni ex obiettivo 1, ex obiettivo convergenza,
39:31per intenderci quindi regioni particolarmente depresse che hanno a disposizione una grande
39:37quantità di risorse, la Puglia è quella che per qualificazione e per rapidità nell'utilizzo
39:44di quelle risorse ha raggiunto i risultati migliori e come li ha raggiunti riducendo
39:52il grado di discrezionalità da parte del soggetto decisore che molto spesso laddove
39:59non vi sono anticorpi solidi finisce per diventare anche clientelismo e quindi laddove
40:08avviene tutto questo paradossalmente la burocrazia tanto fiduperata è uno di quei casi in cui
40:18fornisce un risultato positivo e non rallenta i processi decisionali e quindi qual è l'antidoto?
40:25L'avete detto molto banalmente voi, fare gli investimenti sulla digitalizzazione, perché
40:33la digitalizzazione non è semplificazione, la digitalizzazione è l'utilizzo della modernità
40:39applicata alla burocrazia, cioè ai procedimenti e alle procedure e nel fare questo vengo al
40:46secondo esempio virtuoso, si inserisce benissimo Industria 4.0 che ha fatto un governo e una
40:56parte politica specifica in una stagione politica ben definita che ha funzionato, obiettivamente
41:03ha funzionato benissimo, non è vero che ha funzionato soltanto a beneficio di alcune
41:09aree del paese, perché guardate una delle prime cose che mi sono trovato a discutere
41:15con il vecchio presidente di Confindustria Bonomi era il fatto che lui richiedeva la
41:22proroga dell'incentivo Industria 4.0 con l'automatismo peraltro legato alla primarietà
41:32per l'acquisto di macchinari da digitalizzazione nel mezzogiorno, e mi diceva come mai un presidente
41:40di Confindustria che dovrebbe rappresentare il Nord prima di tutto, perché poi peraltro
41:45come sapete era un manager, non era un industriale, un manifatturiero, difende una misura di questo
41:52tipo, perché in realtà le macchinari, i pacchetti applicativi, i software, le aziende
41:59del mezzogiorno li acquistavano dalle aziende del centro nord, quindi di fatto era comunque
42:05un modo come un altro per finanziare il sistema centro settentrionale, che però andava bene
42:12perché ha prodotto delle autorità, quelle somme sono state utilizzate e hanno prodotto
42:18una cosa positiva, il chiasmo, l'antitesi rispetto a quello che è stato fatto con Industria
42:244.0 è esattamente invece Industria 5.0, un fallimento completo, a fronte di 6 miliardi
42:33e 4 messi a valere sul PNRR ne sono stati utilizzati appena, o meglio, ne sono stati
42:43prenotati appena 400 milioni, di questi 400 milioni di prenotazione poi si trasformeranno
42:51in investimenti veri quando andremo a vedere i dati in meno della metà, quindi è evidente
42:57che il guazzabuglio normativo che hanno messo in piedi non solo non permetterà di raggiungere
43:02gli obiettivi del PNRR, le scadenze del PNRR, ma soprattutto produrrà anche un disimpegno
43:12di risorse che invece avrebbero potuto tranquillamente essere utilizzate per potenziare il processo
43:18di digitalizzazione che era stato portato avanti con Industria 4.0, allora questo è
43:24uno di quegli esempi, di quei casi in cui il vero meccanismo da combattere non si annida
43:33nel procedimento amministrativo, ma si annida nell'incapacità della politica e delle istituzioni
43:40più in generale di fare un passo avanti verso la modernizzazione di strumenti che già esistono.
43:48Io poi alcune volte mi viene da sorridere, noi non siamo ancora riusciti a fare la piena
43:53digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e già stiamo parlando dell'intelligenza
43:58artificiale, ora il punto è sempre lo stesso, l'ho detto in un'altra iniziativa con dei
44:03professionisti, l'intelligenza artificiale è un'intelligenza che presuppone un controllore
44:10che immette gli input e controlla i criteri per gli output, quindi serve sempre un'intelligenza
44:18umana che vada a incidere su questo e l'intelligenza umana, siccome deve trattare un gran numero
44:25di dati, miliardi di dati li deve incrociare, ha bisogno di processi di digitalizzazione
44:32alla base, che purtroppo ai noi non ci sono e sono ancora carenti ed è su questo che
44:37l'interlocuzione con organizzazioni come la vostra, sicuramente rappresentano per noi
44:43che proviamo a fare politica non in maniera autoreferenziale, un punto di vista privilegiato
44:49che ovviamente non solo va a vostro merito, ma va soprattutto a nostro vantaggio.
44:55Grazie per l'intervento all'onorevole Ubaldo Pagano, che sicuramente se è con fin presa
45:04saprà raccogliere il guanto di sfida, in senso buono, nel senso che tutte queste sollecitazioni
45:10e queste evidenze verranno raccolte e poi tradotte in iniziative che poi sapranno prendere
45:18la strada delle istanze eventualmente parlamentari.
45:21Ci ha raggiunti, devo dire anche velocemente, nonostante i suoi tanti impegni, l'onorevole
45:27Marco Simiani, membro dell'ottava commissione Ambiente e Territorio e Lavori Pubblici, a
45:32cui cedo velocemente la parola per un intervento.
45:35Grazie, intanto chiedo scusa, ma ero in eco-mafie e è sorto un problema, è stato un po' complesso
45:45e dovevamo pianificare una missione e purtroppo non potevo lasciare, perché sono segretario
45:51di quella commissione e non potevo lasciare.
45:52Intanto ringrazio dell'invito, ringrazio Marco Lacarra per questa opportunità.
45:57Quando mi ha chiesto Marco di partecipare a questa iniziativa ho approfondito il vostro
46:05lavoro e vi faccio complimenti perché ho conosciuto la realtà anche nella lettura
46:11molto importante, soprattutto sugli obiettivi che il sindacato si sta dando e soprattutto
46:18sulla valorizzazione dell'impresa.
46:20Noi in un momento in cui sapevo benissimo sia a livello europeo ma soprattutto anche
46:26a livello italiano, la crescita è bassissima, 0,3 quest'anno e 0 il prossimo anno, sicché
46:33abbiamo difficoltà oggettive, noi dobbiamo fare tutto e anche di più per poter facilitare
46:40e soprattutto attivare tutte quelle azioni e quei percorsi che possano far sì che l'impresa
46:46possa crescere.
46:47Noi abbiamo bisogno di creare ricchezza.
46:49Lo dico anche da uomo di sinistra perché se vogliamo aiutare gli ultimi, se non si
46:56brucia di ricchezza, gli ultimi non si aiutano, questo è un fatto oggettivo, lo dico perché
47:02ci credo a questo aspetto e credo nel valore dell'impresa e nel valore sociale dell'impresa.
47:08Ecco perché noi abbiamo bisogno di riuscire a liberare, a semplificare il lavoro all'imprenditore
47:18e all'impresa e soprattutto dobbiamo riuscire a creare quelle condizioni che possono essere
47:24indipendenti ma anche associative in cui l'impresa venga aiutata.
47:29Quando dico liberare, perché la capacità di metterci insieme oggi c'è, si vede, diretti
47:35di impresa, consorzi di impresa, le associazioni, c'è questa voglia, tuttavia mancano gli strumenti
47:42ma mancano soprattutto gli incentivi perché uno degli elementi importanti anche per poter
47:45riuscire, voi avete fatto un elenco e ho visto anche dai vostri documenti quando parlate
47:52di portale unico, di digitalizzazione, insomma tutta una serie di cose che sono importanti
47:57per poter riuscire a velocizzare il lavoro dell'imprenditore e poter dare dati certi
48:02perché una delle cose che spesse volte crea difficoltà nell'impresa è l'incertezza,
48:11nelle azioni, l'incertezza anche da parte delle norme che cambiano normalmente e soprattutto
48:19nella possibilità di poter dare anche nei rapporti, nelle relazioni economiche tra imprese
48:26e ente pubblico diciamo un'operatività vera, certa, innanzitutto dalle discussioni che spesse
48:34volte avvengano in maniera differente o comunque anche nell'ambito della certezza perché
48:42io ho un'impresa di terza generazione nella mia famiglia e so benissimo cosa vuol dire
48:50quando il 16 del mese dove c'è da fare i pagamenti c'è da tener conto dei pagamenti
49:00e tu pensi in quel caso di avere la certezza dell'incasso che spesse volte non avviene
49:06ecco perché l'innovazione tecnologica in questo ci puoi aiutare nel momento in cui
49:11soprattutto l'impresa decide di fare quel lavoro nel momento in cui l'impresa decide
49:16anche di poter attivare quei servizi che servono a gestire i permessi, le relazioni con gli
49:21enti locali ecco perché quello che scrivete io lo condivido e credo che come Partito Democratico
49:29è una battaglia che stiamo facendo noi l'ottava commissione cerchiamo anche dal punto di vista
49:35ambientale e la commissione è un po' vasta dal lago al cannone si va dai lavori pubblici
49:42alla produzione civile al dissesto e su questo sappiamo benissimo che le aspettative che
49:51le imprese hanno sono molte soprattutto quelle legate alle distanze noi abbiamo un problema
49:58di mettere le relazioni non solo i cittadini ma anche le imprese e siccome molte imprese
50:05sono site in luoghi nelle aree interne magari dislocate in maniera non correttamente ci
50:12sono problemi sicché il sistema delle infrastrutture il sistema anche dei costi di energia è un
50:18tema che noi abbiamo e sappiamo benissimo che dobbiamo risolvere e se ci sono le distanze
50:25dal punto di vista delle arterie o comunque delle grandi infrastrutture ma anche le difficoltà
50:32delle distanze dal punto di vista economico nel recupero anche delle costi che riguardano
50:39l'energia elettrica noi abbiamo un gap enorme cioè il fatto che oggi le distanze diventano
50:45disuguaglianze fra imprese, fra cittadini ecco perché il lavoro che noi abbiamo di
50:50fronte e qui termino veramente è quello innanzitutto di attivare una serie a programmazione
50:56perché tutte le cose che avete scritto o tutte quelle cose che noi pensiamo anche dal
51:01punto di vista dell'innovazione infrastrutturale del paese può avvenire solo attraverso la
51:07programmazione oggi il centro-destra ci propone un'altra cosa ci propone un metodo che addirittura
51:16supera la legge obiettivo cioè ci si alza la mattina e si decide di spostare risorse
51:21da una parte all'altra senza programmazione senza tener conto degli antilocali senza tener
51:26conto del sistema associativo e del sindacato non c'è concertazione non c'è niente si
51:39provocano organismi tipo il cipes in cui noi magari si stanno pianificando risorse
51:45importanti tipo al sud in cui sono stati tolti dal sud per il nord due miliardi e mezzo su
51:52infrastrutture vere di connessione ferroviarie e questo cosa vuol dire che l'unica soluzione
51:59che noi abbiamo l'unica possibilità che noi abbiamo è quella di utilizzare il metodo
52:05della programmazione non quella diciamo di quelle leggi tipo la legge obiettiva in cui
52:10si dice oggi mi alzo siccome ho da risolvere un problema di consenso o devo far piacere
52:17a quella regione a quel comune sposto i soldi da una parte all'altra no programmiamo anche
52:22a lunga gittata ma con certezza perché oggi quella certezza può dare la possibilità
52:28nella programmazione anche delle imprese la possibilità di poter svolgere un'attività
52:33che comunque diventa importante per il nostro paese grazie grazie l'onorevole stefanazzi
52:40ringrazio siamo in dirittura di arrivo ringrazio tutti gli illustri relatori e siamo fuori
52:46tempo io devo soltanto chiudere così dicendo che accoglieremo questa sfida e usciamo da
52:53questo incontro con la convinzione che insomma la semplificazione non è solo un obiettivo
52:58tecnico ma una vera e propria leva di politica economica insomma se si capisce questo siamo
53:03tutti d'accordo grazie buonasera a tutti

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