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  • 27/05/2025
https://www.pupia.tv - Marco Dreosto - Intervento in Senato
Marco Dreosto: Il Pd di Renzi in Friuli ha cancellato le province creando così il caos e paralizzando l’attività amministrativa. Il risultato? Strade dimenticate, progetti bloccati, cittadini disorientati. Oggi avviamo l'iter legislativo per ricostituire questi enti intermedi fondamentali e porre finalmente rimedio all'ennesimo errore della sinistra. (27.05.25)

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Trascrizione
00:00Grazie Presidente, onorevoli colleghi.
00:05Intervengo quest'oggi per esprimere il mio pieno sostegno all'approvazione in seconda lettura qui al Senato della norma statutaria che reintroduce in Friulenza Giulia le province.
00:16Lo faccio con convinzione e anche con un grande senso di responsabilità verso i cittadini della mia regione che per troppo tempo hanno subito le conseguenze di una scelta sbagliata, imposta dall'alto, figlia di una visione ideologica e scollegata dalla realtà amministrativa dei territori.
00:36Il Friuli Venezia Giulia è stata, lo voglio ricordare ma è già stato detto, l'unica regione in Italia in cui una norma fortemente voluta dalla sinistra con l'allora Presidente Deborah Serachiani ha portato alla totale cancellazione delle province.
00:52Un'operazione condotta con superficialità, senza ascoltare né i comuni, né i territori, né le comunità locali, con una riforma a quella delle UTI, le Unioni Territoriali Intercomunali, che avrebbe dovuto sostituire le province ma che si è dimostrata un vero e proprio fallimento.
01:1218 UTI, quelle realizzate, imposte ai territori senza alcun processo partecipativo, una riforma che non è mai decollata davvero perché poi, tra l'altro, gran parte dei comuni non ha accettato quello che è stato l'impianto della norma e addirittura ha rifiutato di aderirvi.
01:33E' nato poi, e questo lo dobbiamo dire perché è vergognoso, un contenzioso che ha di fatto paralizzato l'azione amministrativa e ha costretto la regione, non ricordo per quante volte, a tentare di fare delle modifiche legislative, tra l'altro del tutto inutili per correggere un errore di fondo.
01:53La verità, in realtà, è molto molto semplice. Le province in Friuli, Venezia e Giulia avevano e avranno, questo lo spieghiamo evidentemente, un ruolo strategico fondamentale per l'amministrazione d'area vasta.
02:05Erano lenti intermedio tra i comuni e la regione, capaci di garantire servizi efficienti, coordinamento territoriale, risposte concrete su temi cruciali come la viabilità, l'edilizia scolastica, la manutenzione del patrimonio pubblico, la pianificazione territoriale.
02:21La loro eliminazione ha avuto effetti drammatici. La regione si è trovata a dover affrontare e gestire funzioni amministrative che non le aspettavano, evidentemente, per natura e per struttura, sottraendo, tra l'altro, risorse ed energie a quella che è la sua funzione naturale, legislativa, di programmazione e di indirizzo.
02:44I disservizi poi si sono moltiplicati, scuole senza interlocutori chiari, strade dimenticate, progetti bloccati, cittadini disorientati.
02:55Tutto questo mentre i comuni si sono a loro volta trovati senza un vero e proprio supporto da parte di un ente intermedio che fosse in grado di affrontare quelle che erano e quelle che sono ancora oggi le sfide sovracomunali.
03:09Con il ritorno, fortunatamente, in Friuli Venezia Giulia del centrodestra e con l'affermarsi di quello che io definisco, voglio definire buonsenso istituzionale, abbiamo riavviato un percorso di ricostruzione.
03:23Un lavoro serio, lungo e, lo dico con franchezza, anche molto complesso perché toccare lo statuto di una regione autonoma significa intraprendere un iter costituzionale particolarmente articolato.
03:36Un lavoro possibile, reso possibile grazie, tra l'altro, al lavoro di una squadra, di una grande squadra, un percorso portato avanti con determinazione dalla Lega, a partire dagli amministratori locali, passando per il Consiglio regionale, che ringrazio, fino alla squadra parlamentare.
03:52Un lavoro silenzioso, costante, spesso lontano dai riflettori, che ha richiesto pazienza e, soprattutto, capacità di sintesi.
04:00Non sono mancate, evidentemente, difficoltà né tentativi di frenare o diluire, complicando l'iter, ma alla fine ha prevarso la volontà di rimediare a quello che è stato un errore che ha, evidentemente, messo in difficoltà territori e cittadini.
04:16È un passaggio decisivo per ridare al Friuli Venezia Giulia un assetto che noi definiamo istituzionale coerente, funzionale e rispettoso di principi di sussidiarietà, principio che spesso, troppo spesso, purtroppo, qualcuno vuole o vorrebbe dimenticare.
04:33Desidero ringraziare sinceramente, lo faccio qui con grande piacere, il ministro Roberto Calderoli per il suo impegno e la sua dedizione in questa e in altre riforme costituzionali,
04:46il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, per il supporto costante, il presidente della Commissione Affari Costituzionali, senatore Balboni, per la gestione attenta e puntuale dell'iter in Commissione,
04:55ma, soprattutto, permettetemi di ringraziare la collega senatrice Pilovano, relatrice determinata e competente di questo che per noi, senatrice, è un provvedimento importantissimo per il futuro della nostra regione e del nostro territorio, ma mi auguro anche per l'Italia intera.
05:12Il lavoro, evidentemente, non si ferma qui. Come sapete, trattandosi di una modifica statutaria di rango costituzionale, sarà necessario completare questo iter con i successivi passaggi alla Camera e Senato in seconda deliberazione.
05:25Confidiamo, però, che l'iter possa proseguire con rapidità e, soprattutto, con la serietà che ha visto il lavoro fin qui fatto.
05:33Concludo con una riflessione politica. Ciò che è accaduto in Friuli, Venezia e Giulia non è stato un solo e semplice errore amministrativo. È stato un esperimento ideologico, calato dall'alto, che ha dimostrato quanto possa essere pericoloso scollegarsi dalla realtà e dai territori.
05:53Oggi, quel modello fallimentare fortemente voluto dall'allora Presidente della Regione, Deborah Serachiani, ma ricordo che la Deborah Serachiani rispondeva ad un progetto collaboratorio Friuli all'allora Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,
06:08che voleva imporci come una cavia, modello per un sistema centralista e inefficace.
06:14E allora si chiude con un atto concreto di riparazione istituzionale.
06:18E con esso affermiamo anche una visione diversa, fondata sull'ascolto, sulla sussidiarietà e sulla responsabilità amministrativa.
06:26Ma non di meno, e lo dico a tutti i colleghi, con la forte convinzione di volere difendere la nostra autonomia e la nostra specialità, che, ricordo, hanno prerogative costituzionali.
06:40La Lega, quindi, ha saputo farsi carico di questa battaglia con coerenza, con determinazione, interpretando con serietà il mandato che ha ricevuto dai cittadini.
06:55Il ritorno alla provincia, allora, non è solo una vittoria del Friuli Venezia Giulia.
07:00È un segnale chiaro, è un segnale che quando la politica lavora in sintonia con i territori, le risposte arrivano, arrivano giuste, arrivano bene.
07:09Grazie.
07:10Grazie.

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