Una frode clamorosa quella di cui è accusato un commercialista a Roma: Claudio Capogna avrebbe sottratto quasi due milioni di euro ai suoi clienti, spacciando per vere imposte che in realtà non esistevano. Secondo l’accusa, avrebbe creato un sistema ben organizzato con la complicità di due collaboratori per truffare almeno 19 contribuenti, tra imprenditori, professionisti e titolari di partite IVA.
Le somme sottratte vanno dai 4mila agli 800mila euro, come nel caso di una titolare di azienda agricola. Una volta incassato il denaro, Capogna avrebbe falsificato le quietanze di versamento e trasferito i fondi su conti legati a società fittizie, facendoli poi sparire.
L’indagine, partita nel 2019 da una denuncia di un imprenditore della zona Appia, ha svelato l’esistenza di un meccanismo fraudolento che ha ingannato anche ristoratori, veterinari e spedizionieri. Ora la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per truffa e associazione a delinquere. Il processo rischia di diventare uno dei casi più eclatanti di raggiro fiscale degli ultimi anni nella Capitale.