Sono oltre 500 i lucchetti con combinazione da rimuovere, utilizzati per l’accesso remoto a bed & breakfast e case vacanze nella Capitale. Un primo censimento del Comune ha tracciato questi dispositivi in oltre 300 vie, soprattutto nel centro storico. Barberini, Campo de’ Fiori, Monti, Trastevere: sono le zone più colpite dalla cosiddetta “disneylandizzazione” urbana. I keybox compaiono ovunque: su ringhiere, cassette postali, perfino tubi esterni. In alcuni casi sono stati agganciati a pali della luce o a cancellate di chiese. L’assessore Alessandro Onorato ha rilanciato la campagna di rimozione. Finora oltre 600 dispositivi sono stati eliminati, ma il numero è in crescita. Il problema è legato all’esplosione del turismo: a Roma ci sono 34mila strutture extralberghiere per un totale di 120mila posti letto. Durante un sopralluogo con la vicesindaca di Barcellona, Onorato ha espresso apprezzamento per il modello catalano che limita le aperture nel centro cittadino. Roma, invece, può solo agire in modo parziale. L’obiettivo è decongestionare il centro e promuovere aperture in zone meno sature, come il Parco degli Acquedotti.