Sessanta strutture ricettive abusive scoperte dall’inizio del Giubileo, trenta già chiuse, altrettante sotto indagine. Roma affronta una vera e propria emergenza legata al turismo irregolare. I numeri parlano chiaro: oltre seimila controlli effettuati dalla polizia municipale nel 2024, grazie alla task force rilanciata dal comandante generale Mario De Sclavis. Bed & breakfast, affittacamere, case vacanza e hotel “diffusi” nel mirino, con più di 300 attività irregolari già individuate. E la mappa delle violazioni tocca ogni angolo della Capitale: dal centro storico a Trastevere, da Prati ai quartieri semicentrali.
Una parte delle strutture viene trasformata illegalmente in alberghi, accorpando più appartamenti sotto un’unica reception senza autorizzazione. A peggiorare la situazione, l’evasione della tassa di soggiorno e di altre imposte: due milioni di euro di danno potenziale alle casse del Comune, 330mila recuperati solo da gennaio. In alcuni casi, i responsabili sono stati segnalati alla Corte dei Conti.
A preoccupare è anche il fenomeno delle “keybox”, le cassette lucchetto usate per le locazioni turistiche che rappresentano un potenziale rischio anche in chiave di sicurezza. Oltre 600 i controlli mirati, come da indicazioni del Ministero dell’Interno. E mentre i movimenti “Robin Hood” protestano con blitz contro gli affitti brevi, le forze dell’ordine tracciano un bilancio allarmante: secondo il questore Massucci, il 60% dei b&b a Roma è irregolare. Una realtà che mette in crisi non solo le regole del mercato, ma anche l’accoglienza nel cuore del Giubileo.