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Il Piacere della Lettura: l'intervista a Gea Scancarello
Quotidiano Nazionale
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13/02/2025
L'intervista di Giulia Carla De Carlo a Gea Scancarello per il Piacere della Lettura
Categoria
📚
Apprendimento
Trascrizione
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00:00
Benvenuti a Il piacere della lettura, il vodcast di quotidiano nazionale dedicato ai libri,
00:05
agli scrittori, alle scrittrici e alle storie. Oggi con noi nei nostri studi la giornalista
00:11
Gea Scancarello. Benvenuta. Grazie, buongiorno. Il libro di cui parleremo oggi è Questo lavoro
00:18
non è vita, edito da fuoriscena. Questo libro è un lungo dialogo, intervista tra Dario Salvetti,
00:25
collettivo di fabbrica ex GKN, che ha firmato con te il libro. Scrivi in un tuo posto del 9
00:31
settembre. Proviamo a metterli in fila, questi soprusi a cui siamo a suoi fatti, a partire
00:37
dalle 422 persone licenziate con una mail da un giorno all'altro, perché la loro storia contiene
00:43
quella di tanti altri lavoratori e lavoratrici intrappolati nella prassi neoliberale che
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calpesta diritti e dignità. Puoi raccontarci in sintesi che cosa è successo il 9 luglio 2021? Il
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9 luglio 2021, una settimana dallo sblocco dei licenziamenti legati al periodo pandemico Covid,
01:04
alla ex GKN di Firenze, che una volta era la Fiat ed era una fabbrica che produceva semiassi per
01:09
l'automotive, l'85% di quelli prodotti ancora oggi per Stellantis. Arriva una mail con cui si
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licenziano tutti e tutte le 422 lavoratori e lavoratrici dello stabilimento. È da notarsi
01:23
che lo stabilimento produce l'ultimo pezzo alle 6 della mattina, la mail arriva alle 10 e la
01:29
fabbrica viene chiusa, secondo questi mail, dall'indomani. Da lì chiaramente parte una… gli
01:34
operai non si rassegnano e quindi da lì si precipitano ai cancelli dello stabilimento,
01:40
rientrano in fabbrica, occupano coi loro corpi la fabbrica e dichiarano un'assemblea permanente che
01:46
dura tuttora, quindi si tratta della manifestazione, della lotta operaia più lunga dal
01:53
dopoguerra oggi ed è una lotta pedagogica che insegna tantissime cose e che segnala fin dal
02:01
primo giorno la volontà di non rassegnarsi a quello che è chiaramente un abuso, cioè licenziare
02:06
400 e oltre persone con una mail dall'oggi al domani dà un po' la misura di dove siamo arrivati,
02:14
quale è stato lo sfarinamento dei diritti. È scritto nel vostro libro l'obiettivo del
02:19
capitalista non è solo fare soldi, bensì farne sempre di più, a qualunque costo?
02:24
Questo lo scrivo io nell'introduzione, beh sì, in questo caso a qualunque costo, diciamo,
02:28
non detto che il capitalismo è una forma di organizzazione dei sistemi produttivi che
02:34
prevede il profitto come obiettivo primario, nonché unico, devo dire la verità, nella maggior parte
02:41
dei casi, in questo caso sicuramente a qualsiasi costo, cioè il fatto che 422 persone siano
02:45
lasciate a casa senza lavoro e poi si apre una lunghissima lotta in cui non solo vengono deprivate
02:52
di diritti, di dignità, di mezzi di sostentamento, ma vengono spesso anche infangate, vengono
02:58
trattati come tradittori, come persone che non vogliono realmente lavorare, come lavativi eccetera,
03:05
sì, a qualsiasi costo, gli sento di dire. È scritto anche, abbiamo trangugiato come
03:10
prioritario il punto di vista dell'azienda e mai quello del lavoratore, perché? Perché è vero,
03:17
perché è così, perché è, diciamo, anche la comunicazione, io faccio la giornalista,
03:23
quindi questo lo so benissimo, fermo restando che chiaramente le imprese sono pilastri del
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nostro sistema produttivo, ragione per cui ci vorrebbe una politica industriale, quindi non
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si possono lasciare le cose fatte a caso, esattamente come il caso GKN e tutto il caso
03:36
Automotive dimostra, ma al di là di questo, diciamo, i mezzi di produzione sono dei lavoratori,
03:42
cioè i lavoratori sono il vero motore della produzione e sono coloro che producono il
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valore, poi questo valore, diciamo, viene inquadrato all'interno di una struttura
03:51
imprenditoriale, una struttura di rapporti anche e viene trasformato in profitto via discorrendo,
03:56
ma quando nel dibattito pubblico, quando anche i sistemi di informazione danno notizia di politica
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industriale, voglio dire, o di fatti industriali, beh, la priorità è sempre su quello che sono le
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richieste delle aziende, le aziende segnalano che, le aziende che, ma i lavoratori? Cioè c'è stato
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proprio uno smottamento linguistico nella nostra accettazione di alcune cose e invece io tendo a
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pensare che, esattamente come dice la Costituzione, che al lavoro attribuisce un'importanza fondamentale
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e segnala che l'impresa, diciamo, deve avere uno scopo sociale, quindi non può essere fatta
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semplicemente per mettersi denaro in tasca, che è un obiettivo assolutamente legittimo e infatti
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riconosciuto, ma deve avere una finalità sociale, deve rispettare i diritti delle persone, ecco,
04:45
allora bisogna che anche il dibattito pubblico rimetta il lavoro al centro delle proprie priorità.
04:50
Graham ci scriveva nel 1917, il male che si abbatte su tutti e l'indifferenza l'assenteismo
04:57
dei molti. Lottare per tutti sarebbe il miglior modo per lottare per sé? Non è solo lottare per
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tutti, cosa che è molto importante, ma è lottare tutti insieme, nel senso che una cosa che si è
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veramente persa negli ultimi anni è l'idea che le battaglie non devono essere solo settoriali,
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quindi che io non combatto soltanto per tanto così di stipendio, per il mio posto di lavoro,
05:17
per un orario migliore e quant'altro, ma ho bisogno di una convergenza delle lotte,
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convergenza è una parola che si usa molto in questo libro, perché a difendersi dai soprusi
05:29
e dallo sfruttamento e dalle oppressioni in senso lato, ora uso dei termini ma in senso lato,
05:35
bisogna essere tutti quanti insieme, quindi la battaglia delle donne non è separata da quella
05:39
degli operai, non è separata da quella delle minoranze razziali e quindi le battaglie vanno
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insieme e soprattutto bisogna lottare insieme perché l'unione fa la forza, cioè questa piccola
05:50
grande consapevolezza che una volta si aveva e cioè che tutti quanti insieme gli oppressi
05:57
possono far sentire la propria voce, meglio che se ognuno combatte per un solo interesse,
06:04
ecco si è un po' andata perdendo, invece mi parla delle questioni fondamentali a partire
06:08
dall'emergenza climatica peraltro. Gli infortuni sul lavoro in Italia sono innumerevoli e così
06:13
come anche le morti sul lavoro sono tantissime, mancano leggi oppure manca la loro applicazione
06:20
e si vuole, secondo te, arginare davvero questo grande problema? Voglio pensare e sperare che sì,
06:28
che la politica non abbia alcun interesse ad avere le morti sul lavoro evidentemente,
06:33
detto questo le morti sul lavoro sono innumerevoli ma in realtà sono numerate, cioè ci sono più o
06:38
meno tre al giorno, quindi diciamo si può capire esattamente quante sono, mancano le leggi o mancano
06:44
i controlli, mancano sicuramente i controlli, gli ispettori del lavoro sono una minoranza e si
06:48
muovono soltanto su segnalazione nell'85% dei casi e infatti ogni volta che si muovono trovano
06:54
irregolarità, perché normalmente sono stati chiamati, sono veramente veramente pochi, quanto
07:00
le leggi, per esempio c'è un problema gigantesco sulla questione dei subappalti, poi noi tendiamo
07:04
sempre a dire che è l'Europa che ci ha chiesto, ma un sistema di lavoro che funziona sul massimo
07:11
ribasso, in cui non c'è una responsabilità lungo tutta la filiera, l'esempio del disastro,
07:18
della strage dell'S lunga dell'anno scorso è evidente, quante erano? 33 subappaltatrici,
07:23
cioè succede una strage e non sai neanche da chi era assunto quell'operatore, questa cosa non
07:28
funziona, questa cosa non è tollerabile, le leggi vanno riviste per garantire la sicurezza,
07:34
ma sicuramente bisogna investire sui controlli. 1649 scioperi nel 2023, i salari reali sono
07:43
diminuiti dal 1990, dove sono i sindacati oggi? I sindacati sono stati lungamente assenti,
07:49
perché insieme al resto del paese, insieme a grande parte della sinistra e della politica,
07:53
hanno subito la sbornia neoliberista degli ultimi quattro decenni e si sono specializzati,
08:02
soprattutto i sindacati confederali, sulla settorializzazione delle battaglie, quindi
08:05
magari sul singolo contratto, sul singolo aumento di stipendio, sul numero di ore lavorate. Hanno
08:12
perso di vista l'idea, come dicevamo prima, che le battaglie devono essere fatte su un fronte
08:16
unico tutti insieme. Credo che ci sia un risveglio, questo lo voglio dire, mi sembra che anche perché
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la situazione si è così tanto deteriorata, il sindacato sia stato costretto in qualche misura a
08:28
svegliarsi e lo sento più attivo e più presente di recente, benché io spesso li abbia criticati,
08:34
ma mi sembra che stiano risvegliandosi. Il fatto è che quando tu hai ceduto tutto quel terreno lì,
08:39
tutto quel terreno, tanto che ci si arriva ad un licenziamento fatto via mail, perché ragazzi
08:45
questa è una brutalità, è un abuso veramente notevole, ecco quando hai perso tutto quel
08:51
terreno lì recuperarlo è faticoso. Che poi è avvenuto dall'oggi al domani senza nemmeno preavviso,
08:58
ma si continuava a investire su quella fabbrica, continuavano a comprare macchinari, quindi sono
09:08
rimasti tutti scioccati da quella mail, nessuno se lo spettava. Sì e soprattutto la fabbrica era
09:13
inattiva, perché questo secondo me va detto con grande chiarezza, altrimenti non si incrocia
09:19
al senso comune, la gente dice vabbè ma se uno non guadagna, se uno non ce la fa, non è tenuto a
09:24
perderci, l'imprenditore non è tenuto a perderci. A parte che stiamo parlando di un fondo, la GKN era
09:30
stata venduta a un fondo speculativo, il cui motto è buy improve sell, compra migliora vendi, cioè
09:37
loro sono fatti per diciamo massimizzare i profitti. E questa è la prima cosa da dire, la seconda cosa
09:44
da dire è che nel momento in cui la ex GKN viene chiusa, comunque produce utili annualmente, quindi
09:50
quando prima tu mi chiedevi di fare sempre più soldi, beh in questo caso evidentemente sì, perché tu
09:55
un utile lo stai producendo. La società dei consumi incide sul fatto che gli operai sono costretti
10:01
ad accettare tutte le condizioni? Non è mica solo gli operai, gli operai sono anzi una delle
10:07
avanguardie più sindacalizzate, più consapevoli, di lotta, i lavori intellettuali come quello che
10:11
facciamo tu e io sono tra i lavori meno sindacalizzati dove c'è meno consapevolezza, cadi
10:16
nella trappola, produci, spendi, consuma, quindi evidentemente nella misura in cui tutto il tuo
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pensiero è con lo stipendio che ricevo, il salario che ricevo, quanto riesco a consumare e quindi la mia
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battaglia tutta al più è per avere un po' più di salario e tutta la questione invece
10:35
dell'equilibrio tra la nostra vita, il tempo libero e il lavoro viene messo in secondo piano e anche
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la salute mentale, cioè io sono allibita dai dati di questo paese, in questo paese la quantità di
10:48
persone che dicono di sentirsi ansiose, sfruttate, che soffrono attacchi di panico, che hanno avuto
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un burnout da lavoro è un allenamento esponenziale, allora quando il lavoro ti fa star male in quella
10:59
maniera lì perché è mal organizzato, perché è mal strutturato, perché ti chiede troppo rispetto a
11:03
quello che sarebbe diciamo da contratto previsto perché non paga abbastanza, davvero possiamo
11:09
ritenerlo tollerabile? Questo è un paese in cui c'è una definizione che ormai è entrata nel
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lessico che è lavoro povero, ma davvero è tollerabile che esistano dei lavoratori che hanno un
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regolare contratto di assunzione e ciò nonostante non arrivano alla fine del mese? Io lo trovo
11:24
intollerabile. Salvetti dice la giustizia sociale e quella climatica sono collegate perché se tu non
11:31
hai giustizia sociale non hai il tempo di pensare alla giustizia climatica. La giustizia climatica,
11:36
la crisi ambientale, diciamo è l'emergenza forse numero uno perché se domani non c'è più un
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pianeta è inutile che ci preoccupiamo dell'automotive o del giornalismo o di qualsiasi
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altra cosa, numero uno. Secondo per riuscire a pensare a questi problemi in modo strutturato,
11:49
organico, mettendo insieme tante questioni bisogna un po' uscire dal proprio ruolo e guardarlo
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dall'alto e tu riesci ad astrarti a guardare le cose un po' più dall'alto con più lucidità quando
12:01
non hai la tassa sott'acqua come si suol dire, quindi quando hai un po' più di tempo libero e
12:05
un po' più di serenità. D'altronde la giustizia sociale è quella cosa per cui per esempio la
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crisi ambientale non viene pagata soltanto da quelli che stanno peggio perché questa è un po'
12:15
la questione. Si dice sempre chi se ne frega delle macchine elettriche quando la gente non
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ha di che campare ma non è soltanto la macchina elettrica, è che il 20% di morti in più si
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registrano in quei quartieri in cui d'estate ci sono le onde di calore evidentemente ma non
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ci sono gli alberi ma non ci sono gli spazi che consentono anche agli anziani per esempio di
12:35
trovare riparo. La crisi climatica viene pagata da chi sta peggio quindi è chiaro che la giustizia
12:41
sociale e la giustizia climatica debbano andare insieme. Cos'è il festival della letteratura
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working class e qual è il ruolo degli intellettuali in questa lotta? Il festival della letteratura
12:51
working class è una delle moltissime cose che il collettivo di fabbrica GKN si è inventato per
12:56
tenere viva l'attenzione sulla lotta ma anche per segnalare l'importanza di una narrazione.
13:02
Questo è un paese in cui, lo diciamo nel libro a un certo punto, nonostante la lotta per esempio
13:08
quella che poi condusse al fallimento in realtà della marcia dei 40.000 a Torino, stiamo parlando
13:15
di Torino e di Fiat, all'epoca furono 35 giorni di lotta straordinaria, di quella lotta lì si
13:20
ricorda solamente quando i quadri sono scesi in strada ai 40.000 dicendo no ma noi vogliamo
13:24
tornare a lavorare. Ecco quindi in questo paese per alcune ragioni che andrebbero studiate ma
13:31
non abbiamo il tempo, il racconto si è fatto più contro il lavoro che per il lavoro. Devo dire la
13:37
verità questa è la mia sensazione ma è anche un po' un'evidenza empirica. Nel Regno Unito invece
13:41
per esempio gli operai e i minatori vi persero contro la Thatcher, questo è l'esempio che si fa
13:48
sempre. Lei riuscì in effetti poi a chiudere le miniere ma se ne è fatta invece un racconto
13:54
eroico cioè dei minatori della resistenza dei lavoratori. In Italia questo eroismo, questo
13:59
racconto non c'è mai stato. Il festo della letteratura working class riporta l'attenzione
14:03
sui lavoratori chiaramente partendo dalla vicenda GKN ma allargandosi veramente con degli interventi
14:09
estremamente interessanti che insomma hanno peraltro conosciuto un successo di pubblico
14:13
straordinario che ti dice quanto c'è bisogno anche, quanto i lavoratori hanno bisogno di
14:19
tornare a parlare di loro stessi, della funzione sociale e di quanto il lavoro sia una cosa che
14:23
nobilita, ti nobilita e ti permette di realizzarti qualsiasi lavoro tu faccia. Quindi diciamo
14:29
recuperare questa funzione. Se la sono inventata la GKN, quest'anno sarà la terza edizione e dal
14:36
4, lo posso anticipare, dal 4 al 6 di aprile sono molto contenta di dirlo. Io penso che l'intellettuale
14:42
debba farsi portavoce dei problemi della classe e dei lavoratori, non debba essere una sorta di
14:49
grillo parlante che dice una cosa e poi ritorna nel mondo dorato, io questa cosa non credo. Gli
14:55
intellettuali sono stati fondamentali per la battaglia della GKN, per la lotta della ex GKN
15:00
perché l'hanno seguita passo passo, questa lotta ha avuto la capacità di mobilitare tutti i ceti
15:08
sociali e persone di ogni provenienza in un corpus unico ed è stata questa la sua grandissima
15:14
forza ed è questa tutt'oggi. La vicenda dell'ex GKN è destinata a rimanere nella storia, nella
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storia della vertenza del lavoro, dopo oltre tre anni e mezzo a che punto siamo? Beh ci sono stati
15:26
dei progressi che veramente anche solo un anno fa di questi tempi sarebbero sembrati impossibili,
15:30
cioè la notte del 20 dicembre tra il 20 e il 21 la regione toscana ha varato la legge sui
15:36
consorsi regionali e quindi è stata formalmente accettata l'idea che a un certo punto non solo
15:42
la regione, il pubblico deve avere una guida nell'area industrializzazione, cosa che potrebbe
15:48
essere anche intuitiva ma comunque non l'è stata fino ad oggi, ma anche che si possono
15:53
espropriare questa fabbrica, questo stabilimento che i lavoratori e la lavoratrice della GKN
15:59
ancora presidiano da tre anni, da tre anni e mezzo, dal luglio del 21, presidiano con i loro corpi
16:05
perché non venga portato via, quindi per poter riavviare la produzione, che gli
16:10
stabilimenti possano essere espropriati per finalità di pubblica utilità sostanzialmente,
16:16
quindi è un avanzamento rispetto alla posizione iniziale enorme e ovviamente adesso bisogna
16:23
costruire questo progetto di fabbrica socialmente integrata che delineiamo nel libro e che è quello
16:28
su cui hanno lavorato veramente decine di persone, dagli accademici, agli operai e qualche contributo
16:36
anche di noi giornalisti. Oggi al piacere della lettura abbiamo parlato di questo lavoro
16:42
Non è vita, edito da fuoriscena e tu Gea, quale libro ci consiglieresti per il piacere della
16:49
lettura? Questo è un libro di Enzo Traverso, Gazza davanti alla storia, edito dalla Terza,
16:55
questo è un piccolo libro straordinario che in un momento veramente drammatico della storia
17:01
del Medio Oriente e della storia degli abusi che i palestinesi hanno subito e che subiscono da
17:07
sette decenni, fa il punto sulle responsabilità anche dell'Occidente, sull'antisemitismo,
17:16
su quello che si nasconde dietro questa definizione di antisemitismo, ci sono tantissime cose e su
17:23
quello che noi dovremmo avere il coraggio di dirci perché Israele e Palestina possano convivere
17:30
e si possa essere una giustizia che veramente è molto lontana in questo momento. Grazie mille.
17:37
Grazie a voi.
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Quotidiano Nazionale
15/05/2025