Il destino delle sale cinematografiche a Roma è al centro del dibattito tra istituzioni e industria audiovisiva. Gli operatori del settore chiedono garanzie per impedire speculazioni immobiliari sulle strutture chiuse. La Regione Lazio sta valutando misure per incentivare la riapertura delle sale e scoraggiare la conversione in attività più redditizie, come centri commerciali o alberghi.
Durante un incontro a porte chiuse, a cui hanno partecipato Anica e Anec, è emersa una posizione comune: le sale ancora attive non devono subire pressioni per cambiare destinazione d’uso. Tra le proposte in discussione ci sono incentivi per le imprese che vogliono rilanciare i cinema e penalità per chi lascia i locali inutilizzati per lunghi periodi con l’intento di speculare.
Il Partito Democratico ha lanciato una campagna contro la chiusura delle sale, con l’affissione di mille manifesti in tutta la città. Lo slogan "I cinema di Roma meritano un finale diverso" denuncia il rischio di trasformazione dei cinema in centri commerciali. Il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha chiesto un documento condiviso per definire una strategia che tuteli il patrimonio culturale della città.