Forti critiche all’assessore alla Cultura di Roma Massimiliano Smeriglio per il suo atteggiamento definito timido riguardo al destino delle ex sale cinematografiche della capitale. Numerosi rappresentanti della cultura e dell’associazionismo romano chiedono un intervento urgente per salvare questi spazi dalla conversione in attività commerciali. Viene evidenziato il rischio concreto che anche i cinema ancora attivi possano essere sacrificati a interessi immobiliari crescenti, alterando irreversibilmente l’identità culturale della città. Diversi operatori del settore culturale e cinematografico denunciano una mancanza di visione politica e sollecitano la pubblicazione immediata di bandi per rilanciare questi luoghi come spazi di cultura e aggregazione, ricordando come il cinema sia da sempre un elemento fondamentale per il tessuto sociale e culturale romano.