Scossone ai vertici del Ministero della Cultura. Si è dimesso Nicola Borrelli, direttore generale Cinema e Audiovisivo, figura di primo piano nel panorama cinematografico italiano, conosciuto e stimato per la lunga esperienza nel settore. La decisione arriva dopo le polemiche esplose per la concessione di un tax credit da 850 mila euro al produttore Marco Perotti, socio di Francis Kaufmann, quest’ultimo sospettato del duplice omicidio nella villa Pamphili. La procura ha disposto il sequestro dei documenti amministrativi della Direzione Cinema, mentre il ministro Alessandro Giuli, che ha accompagnato personalmente gli inquirenti negli uffici, ha già annunciato una stretta sulle regole per l’erogazione dei contributi pubblici al cinema. I nuovi criteri, più severi e stringenti, sono stati messi a punto proprio dalla direzione guidata da Borrelli, che ora lascia l’incarico tra le polemiche ma ricevendo il ringraziamento e la stima ufficiale del ministro per l’attività svolta fino a questo momento.