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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Donald Trump non riesce più a scappare dallo scandalo Epstein.
Secondo un nuovo scoop del Wall Street Journal, il ministro della Giustizia Pam Bondi e il suo vice Todd Blanche avevano informato Trump già a maggio che il suo nome compariva "più volte" nei file del Dipartimento di Giustizia su Jeffrey Epstein. File pieni di contatti, lettere, tutti elementi esplosivi. Ma il presidente, incalzato da un giornalista a metà luglio, aveva negato tutto: "No, mai saputo nulla da Bondi". Bugia. E ora a dimostrarlo c'è la prova. Il WSJ ha pubblicato la nota interna al DOJ e la ricostruzione del colloquio a porte chiuse. Il problema? Non è tanto il contenuto dei file - che, va detto, non implicano automaticamente reati - ma il tentativo goffo e sistematico di insabbiare, coprire, mentire. Nixon nel Watergate docet.

sat/gsl

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00:00Donald Trump non riesce più a scappare dallo scandalo Epstein.
00:11Secondo un nuovo scoop del Wall Street Journal, il ministro della giustizia Pam Bondi e il suo
00:17vice Todd Blanche avevano informato Trump già a maggio che il suo nome compariva più volte
00:24nei file del Dipartimento di Giustizia su Jeffrey Epstein. File pieni di contatti, lettere,
00:30tutti elementi esplosivi, ma il presidente, incalzato da un giornalista a metà luglio,
00:36aveva negato tutto. No, mai saputa nulla da Bondi.
00:40Bogia, è ora a dimostrarlo, c'è la prova. Il Wall Street Journal ha pubblicato la nota
00:45interna al DOJ e la ricostruzione del colloquio a porte chiuse. Il problema non è tanto il
00:51contenuto dei file che, va detto, non implicano automaticamente reati, ma il tentativo goffo
00:57è sistematico di insabbiare, coprire, mentire. Nixon nel Watergate è DOJ. Nel frattempo
01:04giovedì il Dipartimento di Giustizia ha inviato un suo alto funzionario nel calcere federale
01:09di Tallahassee per incontrare niente meno che Gisle e Maxwell, la compagna di Epstein, nelle
01:15avventure criminali. Non è ancora chiaro se si tratti di un tentativo di negoziare un patto
01:20e in cambio di quali rivelazioni? Ma la notizia ha riaccesi sospetti, soprattutto alla luce
01:26della mossa del Congresso. Ben nove repubblicani si sono uniti ai democratici per approvare
01:32una risoluzione che obblighi il DOJ a rendere pubblici tutti i documenti sulle indagini contro
01:39Epstein. Una mossa che ha gettato nel panico lo speaker Mike Johnson, che ha deciso infatti
01:45di chiudere i lavori a mandare il congresso in vacanza in anticipo, pur di evitare il voto
01:50finale. Secondo il suo avvocato, Maxwell ha risposto a tutte le domande poste dal vice
01:56direttore del DOJ, Todd Blanche, lo stesso che in passato ha difeso Trump. Senza mai invocare
02:03privilegi, l'incontro, durato un'intera giornata, è stato organizzato direttamente da Blanche,
02:09che ha voluto condurre di persona un interrogatorio definito senza implicazioni investigative dirette.
02:16Ma chiaramente, finalizzato a contenere il disastro politico, il dettaglio più scottante
02:22rimane la presenza di un birthday book del 2003 redato da Maxwell per Epstein, in cui
02:28appare anche una poesia firmata da Trump. Il libro, secondo l'avvocato delle vittime
02:33Brad Edwards, è ancora nelle mani dell'Epstein Estate, pronta a consegnare su richiesta formale.
02:42La base maga, da sempre ossessionata dal client list di Epstein, si sente tradita. Trump lo
02:47sa e come un pugile all'angolo cerca di difendersi, ma incassa colpi su colpi. Allora eccolo contrattattare,
02:55ma non su Epstein, ma su Barack Obama. Venerdì scorso Tulsi Garbard, ora la guida delle agenzie
03:01dell'intelligence, accusato pubblicamente l'ex presidente democratico di aver orchestrato
03:07un complotto eversivo contro Trump tra il 2015 e il 2016. E arriva l'annuncio, la creazione
03:13di uno strike force del DOJ per indagare su Obama. E infine il capolavoro trumpiano, un
03:19video generato con intelligenza artificiale in cui Obama viene arrestato, diffuso dallo
03:25stesso Trump, seguito da dichiarazioni allucinanti dallo studio Vale, in cui il presidente accusa
03:31Obama di alto tradimento. Si è superato ogni limite? Ignorare tutto questo come un chiaro
03:38diversivo sul caso Epstein sarebbe un errore pericoloso. Perché qui si mobilita la potenza
03:44dello Stato, non solo di un tweet. C'è il potere esecutivo, il dipartimento di giustizia,
03:49l'intelligence, scatenati all'assalto di un ex presidente. E fermarsi diventa difficile
03:55quando si ha una base sempre più affamata di vendetta.
03:59Ma se nebbene Obama bastasse assaziare la furia de Maga? Se il bisteccone lanciato ai
04:05fedelissimi non riuscisse a distogliere dal legame che si rivela sempre più stretto tra
04:11Trump e Epstein? Quale altra diversione tattic resterebbe? In queste ore Trump minaccia nuove
04:18tariffe contro l'Europa, pur affermando che un accordo al 15% è vicino. Ha ribadito
04:24che Powell deve abbassare i tassi di interesse di almeno tre punti. E tra una smentita e l'altra
04:30sul caso Epstein ha incontrato il presidente della Fed alla sede della Banca Centrale per
04:36esercitare ulteriore pressione. Intanto l'attenzione cresce anche su altri fronti geopolitici, come
04:42con l'Iran, con Hamas a Gaza e ancora con la Cina. Cosa accaderebbe se nel tentativo estremo
04:49di sfuggire alla morsa dello scandalo interno Trump venisse attirato dallo scatenare il caos
04:56internazionale? Non è fantapolitica. In passato presidenti in difficoltà hanno contemplato l'opzione
05:03militare per distrarre l'opinione pubblica. The Atlantic ricorda nel suo ultimo numero
05:09di agosto che la decisione finale di usare l'atomica resta ancora nelle mani del presidente
05:15e di lui solo. Intanto il mastino Wall Street Journal, liberato da Rupert Murdoch, continua
05:23a mordere, stringendo la morsa dello scandalo Epstein sulla presidenza Trump. Proprio come ha detto
05:30con il comico Stephen Colbert, questo scandalo si rifiuta di suicidarsi da solo.

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