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ROMA (ITALPRESS) - In questo numero di Agrifood Magazine, prodotto dall'Italpress in collaborazione con TeleAmbiente:
- Italia seconda al mondo per export di formaggi
- Granaio Italia, scatta l’obbligo di registrare le giacenze di cereali
- Cambiamenti climatici e siccità, l’impatto sull’agricoltura
- Festa della Cozza Selvaggia, nel Ravennate escursioni e degustazioni

mgg/azn

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Novità
Trascrizione
00:00In questo numero di AgriFood Magazine, Italia seconda al mondo per export di formaggi, scatta
00:21l'obbligo per gli agricoltori di registrare le giacenze di cereali, cambiamenti climatici
00:27e siccità, l'impatto sull'agricoltura, festa della cozza selvaggia, nerravennate escursioni
00:35e degustazioni.
00:38Cresce nel primo trimestre del 2025 il settore lattiero caseario e l'Italia diventa il secondo
00:44esportatore mondiale di formaggi dopo la Germania. Sono questi i principali dati messi in luce
00:50dall'ultimo rapporto di Ismea. I consumi interni crescono e migliora anche la dinamica dei prezzi
00:56all'origine. Sul fronte del commercio estero, nel 2024 l'Italia si è resa protagonista di
01:01uno storico sorpasso su Paesi Bassi e Francia, con un record di oltre 5 miliardi. In forte
01:07espansione le vendite verso USA e Regno Unito. Le esportazioni del comparto hanno continuato
01:13a crescere nel primo trimestre 2025. Anche i consumi domestici registrano segnali positivi.
01:19Nel periodo gennaio-aprile la spesa delle famiglie per prodotti lattiero caseari è aumentata
01:25del 7%, con una crescita nei volumi trainata da formaggi e yogurt, mentre prosegue il calo
01:31degli acquisti di latte alimentare. Riguardo alle prospettive si rileva una maggiore fiducia
01:36tra gli allevatori, sostenuta dalla dinamica dei prezzi. Più cauta invece l'industria di
01:42trasformazione, che segnala un lieve calo degli ordini e preoccupazioni legate alla domanda estera
01:48e al contesto geopolitico. Il mondo agricolo italiano entra in una nuova
01:55fase di monitoraggio e trasparenza. Granaio Italia, il sistema telematico nazionale per
02:01il censimento delle scorte di cereali, diventa operativo. I primi obblighi per agricoltori
02:06e imprese sono già scattati, mentre le sanzioni per la mancata comunicazione entreranno in vigore
02:12dal 31 luglio 2025, come previsto dal Decreto Mille Proroghe. A partire dal trimestre luglio
02:19settembre 2025, gli operatori obbligati, tra cui aziende agricole, cooperative, consorsi,
02:25commercianti, importatori e trasformatori di cereali, dovranno registrare al Sistema
02:30Informativo Agricolo Nazionale il volume totale delle operazioni di carico e scarico per le seguenti
02:36colture, frumento duro e tenero, grano segalato, mais, orzo, farro, segale, sorgo, avena, miglio e scagliola.
02:44I dati verranno trasmessi entro il 20 ottobre 2025, pena sanzioni. Gli obblighi scattano solo per chi
02:51supera nell'anno solare determinate soglie di movimentazione. Dal 31 luglio 2025, chi omette
02:58la comunicazione sarà soggetto a una sanzione amministrativa da 500 a 2.000 euro. Sanzioni più
03:05gravi sono previste per chi non rispetta le modalità di registrazione telematica. I controlli
03:10saranno effettuati dall'Ispettorato Centrale del Ministero dell'Agricoltura.
03:16Il cambiamento climatico continua ad imporsi come una minaccia crescente per l'agricoltura
03:22mondiale, con conseguenze drammatiche che si ripercuotono su economie e comunità rurali. Ondate
03:28di caldo estremo, siccità prolungate e precipitazioni imprevedibili stanno rapidamente diventando la
03:33nuova normalità, esacerbando la vulnerabilità delle culture globali e dei sistemi alimentari.
03:39Secondo il Global Drought Outlook dell'Ocse, il 40% delle terre emerse è ora esposto a rischio
03:46di siccità, con un aumento significativo nelle ultime decadi. Questa crisi non solo minaccia
03:51la sicurezza alimentare, ma ha anche un impatto economico devastante, con costi che potrebbero
03:57aumentare del 35% entro il 2035. L'agricoltura, il settore più intensivo nel consumo di acqua
04:04dolce, risente particolarmente di questa situazione, con riduzioni delle rese fino al 22% durante
04:11gli anni di siccità. Recenti studi, come quello pubblicato su Nature, indicano che le
04:16rese in medie globali di culture fondamentali potrebbero diminuire di oltre l'11% entro la
04:22fine del secolo a causa del riscaldamento moderato. Le soluzioni proposte per affrontare
04:28questa crisi sono variegate ed urgenti. Il rapporto dell'Ocse raccomanda una transizione
04:33verso sistemi di irrigazione più efficienti, come quelli a goccia, che possono ridurre il consumo
04:39di acqua fino al 76% senza compromettere le rese. Inoltre, una riforma della tariffazione
04:45dell'acqua è essenziale per riflettere il vero valore ambientale di questa risorsa vitale.
04:50A livello europeo, la Commissione ha presentato la strategia di resilienza idrica durante la
04:56Green Week, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza idrica del continente del 10%
05:02entro il 2030. Questa iniziativa non solo mira a ripristinare la qualità e la quantità
05:08delle risorse idriche, ma punta anche a stimolare investimenti significativi attraverso la Banca
05:13Europea per gli investimenti, con un impegno di 15 miliardi di euro per i prossimi tre anni.
05:19L'agricoltura, che rappresenta oltre il 50% del consumo idrico in Europa, è al centro
05:24di queste strategie.
05:28Torna al Molo Dalmazia, l'appuntamento dedicato alla cozza selvaggia di Marina di Ravenna.
05:34Si tratta di un mollusco che non viene allevato, ma nasce da banchi selvatici presenti al largo
05:39della costa romagnola, ancorati alle piattaforme metanifere offshore e agli scogli sottomarini.
05:45Tra i momenti clou della festa della cozza selvaggia, un'escursione in motonave verso
05:50le piattaforme Eni, alla scoperta della metodologia di raccolta delle cozze, seguiti da degustazione
05:56a bordo.
05:56È un'attività che unisce il sociale, l'economia e la parte sostenibile di attività tradizionali
06:03come quelle delle piattaforme che rappresentano delle isole nell'Adriatico che sono state riconsiderate
06:09in una economia circolare e quindi un ecosistema in cui la cozza, che adesso chiamiamo cozza
06:15selvaggia, invece di essere uno scarto viene riutilizzata e sostanzialmente diventa un valore
06:22aggiunto della catena territoriale che è un po' la parte bella della circolarità
06:28che unisce l'economia sociale e gli ambienti.
06:31Durante la festa della cozza si va a largo con le navi delle piattaforme, si vedono come
06:37avviene la pesca che non è una pesca tradizionale, ma questi nostri pescatori di Maria di Ravenna
06:43sono dei sommossatori, i quali vanno al di sotto delle piattaforme, raccolgono nei cestelli
06:49le cozze e poi dopo le portano per la pulitura e poi dopo la vendita. E questo è importante
06:56che i cittadini vedano questa cosa.
06:58Nel corso dell'iniziativa sono state rilasciate in mare a cura di cesta il centro per la tutela
07:03degli abitati alle tartarughe marine miele Norberto e Chili Pepper che erano rimaste impigliate
07:09nelle reti della pesca strascico.
07:11È stato confermato un appuntamento che portiamo avanti da tanti anni che è stata la liberazione
07:15delle tartarughe marine nei pressi delle zone delle piattaforme Eni. Noi scegliamo sempre
07:20questa zona perché è una zona di fatto che ha delle protezioni, delle limitazioni alle
07:23attività umane come la pesca e quindi è il posto più sicuro dove rimettere in libertà
07:27le tartarughe che sono state curate nel nostro centro.
07:39Grazie per la visione!

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