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  • 7/2/2025
“L’obiettivo è di fare di questa ricostruzione lo strumento di arrivare al traguardo ambito da tutti: ridare forza al Centro-Italia che oltre al sisma è stato colpito dalla crisi climatica e dalla crisi demografica. Una strategia di rilancio di tutto l’Appennino. Coni 2 miliardi di euro di NextAppennino prodotto un effetto sia sulle infrastrutture, che sulle imprese", ha affermato il Commissario straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli

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00:00Perché i primi anni sono stati obiettivamente molto difficoltosi, hanno affaticato molto il
00:09cratere. Poi devo dire abbiamo impresso un cambio di passo che documentiamo anche oggi,
00:13nel 2025, pensate, 2025 su 2024, più 37% di liquidazioni fatte alle imprese,
00:20proprio documentalmente coloro i quali lavorano nei cantieri per riportare le persone nelle loro
00:26case. Negli ultimi tre anni 4.000 nuclei familiari sono finalmente tornati nei rispettivi case.
00:34I dati sono buoni, significativi, dobbiamo continuare così perché ora dobbiamo aggredire
00:38soprattutto la ricostruzione dove la devastazione ha prodotto le ferite maggiori, mi riferisco ad Amatrice,
00:45Arquata, nei cosiddetti luoghi più colpiti. Lì si tratta proprio di ricostruire alla base le fondamenta
00:51proprio di quei borghi, ma lo stiamo facendo, sono pronte e care per poter finalmente restituire
00:56futuro e anche vivacità a quelle comunità così danneggiate. Ho l'obiettivo di fare di questa
01:02ricostruzione uno strumento per realizzare quello che è veramente il traguardo ambito da tutti,
01:08ridare forza al centro d'Italia che è stato colpito dal sisma, ma è stato colpito come il resto del paese
01:15dalla crisi climatica, che è colpita dalla crisi demografica. La ricostruzione può essere uno strumento
01:20quindi per raggiungere questa strategia di rilancio dell'intero appennino, perché cominciando da quei
01:26luoghi che sono stati colpiti dal sisma si potrebbe anche modellizzare un intervento che potrebbe
01:32anche essere esteso alle altre aree appenniniche che magari non sono state colpite dal sisma. Da questo
01:38punto di vista abbiamo messo in campo la seconda gamba della ricostruzione, è la strategia Next Appennino,
01:432 miliardi di euro, che ha prodotto un effetto sia sulle infrastrutture digitali e ordinarie,
01:49ma anche e soprattutto sulle imprese, perché se vuoi contrastare la crisi demografica e evitare
01:54che le case ricostruite rimangano vuote è necessario riattivare le energie residue. Da questo punto di
02:00vista l'Istat documenta come rispetto al 2016-17 la curva discendente della demografia
02:06finalmente si stia addolcendo. È una buona notizia che non autorizza ottimismi di nessun genere,
02:13ma che ci dà una prospettiva. Ecco, avere prospettive per far sì che questi 28 miliardi di euro
02:18tanto fosse la ricostruzione possono essere un booster, un volano per restituire forza
02:23a quella che è la spina dorsale d'Italia, che è l'Appennino, in particolare quello centrale.
02:27Noi abbiamo in corso attualmente 9 mila cantieri, un numero spropositato, che consentono anche
02:33di sostenere l'economia. A questo punto noi siamo sostanzialmente a 15 miliardi richiesti
02:38dalle imprese, dai terremotati, 10 miliardi già decretati e 6 miliardi e 100 liquidati.
02:45Noi dobbiamo continuare questo ritmo perché attraverso queste risorse si mantiene anche
02:49il PIL locale. E da questo punto di vista abbiamo studiato con il Cresme e con l'Istat
02:54una prospettiva che tra il 2027 e il 2028 farà sì che la ricostruzione generi un aumento
03:02del PIL pari quasi a 4 miliardi, aggiuntivi rispetto a quelli che riguardano l'andamento
03:08ordinario dell'economia. Quindi da questo punto di vista vale la pena ricordare quello che era
03:13l'antica massima di Sant'Agostino, ex malo bono, dal male può derivare il bene, è un po'
03:19la stella polare che ci accompagna in questa avventura.

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