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  • 7/3/2025
Aperti nel 2025 1200 cantieri della ricostruzione pubblica, 6,1 miliardi di liquidazioni per contributi concessi ai privati. Nei primi cinque mesi del 2025 la ricostruzione privata fa segnare un +22% rispetto allo stesso periodo del 2024. Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia aggiornato a maggio 2025, presentato a Roma presso la Sala Montecitorio di Palazzo Wedekind dal Commissario Straordinario Guido Castelli.

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00:00Nel 2025 aperti 1.200 cantieri della ricostruzione pubblica, 6,1 miliardi di liquidazioni per
00:09contributi concessi privati. Nei primi 5 mesi del 2025 la ricostruzione privata fa segnare
00:14un più del 22% rispetto allo stesso periodo del 2024. Sono alcuni dei dati contenuti nel
00:18rapporto sulla ricostruzione del centro Italia, aggiornato a maggio 2025, presentato a Roma,
00:23presso la sala Montecitorio di Palazzo Guidekind, dal commissario straordinario Guido Castelli.
00:27Tra i partecipanti, gli assessori alle aree interne della regione Umbria, Simona Meloni,
00:31ai lavori pubblici e infrastrutture Umberto D'Annuntis, alla ricostruzione della regione Lazio,
00:36Manuela Rinaldi. 2025 su 2024, più 37% di liquidazioni fatte alle imprese, proprio documentalmente coloro
00:44i quali lavorano nei cantieri per riportare le persone nelle loro case. Negli ultimi tre anni
00:504.000 nuclei familiari sono finalmente tornati nei rispettivi casi. I dati sono buoni,
00:57significativi, dobbiamo continuare così, perché ora dobbiamo aggredire soprattutto
01:00la ricostruzione dove la devastazione ha prodotto le ferite maggiori. Mi riferisco ad Amatrice,
01:06Arquata, nei cosiddetti luoghi più colpiti. Lì si tratta proprio di ricostruire alla base
01:11le fondamenta proprio di quei borghi, ma lo stiamo facendo, sono pronte gare per poter finalmente
01:17restituire futuro e anche vivacità a quelle comunità così danneggiate. Ho l'obiettivo di fare di questa ricostruzione
01:25ricostruzione è uno strumento per realizzare quello che è veramente il traguardo ambito da tutti,
01:31ridare forza al centro d'Italia che è stato colpito dal sisma, ma è stato colpito come il resto del paese
01:37dalla crisi climatica, che è colpita dalla crisi demografica. La ricostruzione può essere uno strumento
01:42quindi per raggiungere questa strategia di rilancio dell'intero appennino, perché cominciando da quei luoghi
01:49che sono stati colpiti dal sisma si potrebbe anche modellizzare un intervento che potrebbe
01:54essere esteso alle altre aree appenniniche che magari non sono state colpite dal sisma. Da questo
02:00punto di vista abbiamo messo in campo la seconda gamba della ricostruzione. È la strategia
02:04Next Appennino, 2 miliardi di euro, che ha prodotto un effetto sia sulle infrastrutture digitali e
02:11ordinarie, ma anche e soprattutto sulle imprese, perché se vuoi contrastare la crisi demografica
02:15e evitare che le case ricostruite rimangano vuote, è necessario riattivare le energie residue.
02:21L'indagine del Cresme e Istat annuncia che il PIL crescerà complessivamente di oltre 3,8
02:26miliardi di euro tra il 2027 e il 2028 e che l'occupazione vedrà un incremento
02:31accumulato di oltre 18 mila unità. Oggi con una consapevolezza anche sulla ricostruzione
02:36che non è solo materiale, ma anche sviluppo economico, sono anche un'occasione di crescita.
02:42Speriamo di utilizzarli bene in questo senso, proprio per dare un futuro a questi territori
02:48che non sia soltanto di edifici ricostruiti, ma anche di una ritrovata socialità ed economia.
02:55A questo punto noi siamo sostanzialmente a 15 miliardi richiesti dalle imprese, dai terremotati,
03:0110 miliardi già decretati e 6 miliardi e 100 liquidati. Noi dobbiamo continuare questo
03:07ritmo perché attraverso queste risorse si mantiene anche il PIL locale.
03:12Da questo punto di vista vale la pena ricordare quello che era l'antica massima di Sant'Agostino,
03:18ex malo bono, dal male può derivare il bene, è un po' la stella polare che ci accompagna
03:23in questa avventura.

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