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ROMA (ITALPRESS) - Gli incidenti sul lavoro, le malattie professionali, e il ruolo dell'Inail per la prevenzione e il sostegno ai lavoratori. Sono questi alcuni dei temi affrontati nella sedicesima puntata del Focus Lavoro&Welfare, format tv dell'agenzia Italpress a cura di Cesare Damiano, che intervista Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inail.

azn/sat

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Trascrizione
00:00Un caro saluto a tutte e a tutti e bentornati e bentornate all'appuntamento del focus di
00:17lavoro welfare. Anche oggi abbiamo un ospite gradito e molto importante. Diamo il benvenuto
00:25a Guglielmo Loi. Grazie. Buona giornata anche a lei. Guglielmo Loi è il presidente del Consiglio
00:32di Indirizzo e Vigilanza dell'INAIL. Ha un trascorso di sindacalista dagli anni 80 ed è
00:39stato anche segretario confederale della UIL, l'Unione Italiana del Lavoro. Prima dell'intervista
00:46mandiamo in onda il nostro servizio.
00:48Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'INAIL definisce i programmi ed individua le linee
00:57di indirizzo dell'istituto e ne determina gli obiettivi strategici pluriennali. Esercita
01:03le funzioni di vigilanza ai fini della realizzazione degli obiettivi e della corretta ed economica
01:08gestione delle risorse. Presieduto da Guglielmo Loi, nel maggio scorso ha approvato all'unanimità
01:14il conto consuntivo 2024, sottolineando però alcune criticità per le quali è urgente
01:21l'adozione di interventi correttivi. Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza sottolinea che la
01:26prima mission dell'INAIL è l'investimento nella prevenzione, gli interventi di contrasto
01:32agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali e la tutela degli assicurati nelle diverse forme,
01:38compresa l'attività di reinserimento lavorativo e protesico-sanitaria.
01:44Riprendiamo il nostro discorso, adesso entriamo nel vivo dell'intervista. Allora Guglielmo Loi,
01:53lei può dirci, essendo Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'INAIL, che cos'è
02:01questo istituto? Parliamo di numeri e parliamo anche di attività di funzioni, un'assicurazione
02:08pubblica contro gli infortuni sul lavoro. Ci spieghi meglio.
02:12Sì, esattamente così. È un'assicurazione, quindi il modello è similare a quello delle
02:17assicurazioni con una caratteristica fondamentale. È pubblica, ha una forte caratterizzazione
02:24sociale ed è un'assicurazione obbligatoria. Cioè le imprese devono pagare un premio per
02:30assicurarsi dal rischio infortunistico e garantire le prestazioni alle lavoratrici e ai lavoratori
02:36o agli stessi lavoratori autonomi. Ricordo sempre che è nata in Italia l'assicurazione
02:45prima facoltativa e pubblicatoria, addirittura prima dell'Istituto di Previdenza. Con la rivoluzione
02:50industriale dell'Ottocento, della seconda metà dell'Ottocento, ci si è posto il problema
02:55del garantire un qualcosa ai nuovi lavoratori che erano chiamati a sviluppare attività nelle
03:04industrie di allora e quindi ha una genesi antica, antica nell'era moderna naturalmente,
03:11che è rimasta come caratteristica dell'Istituto.
03:14Noi siamo abituati per questi grandi istituti ad avere, vale anche per l'Inps, il Consiglio
03:23di Amministrazione e poi c'è il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza. Ecco, lei presiede
03:29questo Consiglio che ha le parti sociali del lavoro e dell'impresa, ma quali sono i compiti
03:36di questo Consiglio di Indirizzo e Vigilanza?
03:39Il compito deriva da una considerazione che i legislatori hanno fatto nel corso degli
03:46anni di far sì che a garanzia del versamento dei premi, che ricordo sempre non sono tasse,
03:56sono un premio aggiuntivo che le imprese e indirettamente i lavoratori pagano, fossero
04:01salvaguardati dalla presenza di chi rappresenta imprese e lavoratori all'interno di un istituto
04:08che amministra circa 12 miliardi, incassa di premi oltre 9 miliardi e garantisce prestazioni
04:15per circa 6 miliardi e quindi la voce, gli interessi e le preoccupazioni di imprese e lavoratori
04:23sono rappresentate dalla funzione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, che è un organo
04:28come il Consiglio di Amministrazione, come la Direzione Generale, composto, come diceva,
04:33dalle parti sociali e abbiamo funzioni importanti, oltre a indicare la strada su quale l'istituto
04:41deve impegnarsi nei prossimi anni, approviamo i bilanci, sia il consuntivo che il preventivo,
04:46senza la nostra approvazione il bilancio deve essere rivisto, rivisitato e quindi è una
04:53funzione significativa, proprio a garanzia che quelle risorse versate da imprese e lavoratori
04:59siano destinate alle missioni principali dell'istituto, come indicato dalle norme di
05:05leggi, ma anche dal buonsenso, garantire prestazioni, prevenzione, ricerca.
05:10E questi bilanci mi pare che siano dei buoni bilanci da molti anni a questa parte, con dei
05:15buoni accantonamenti o mi sbaglio?
05:18Ma c'è una battuta che gira, diciamo che l'Inel è soffocato dai crediti, cosa rara
05:23nel nostro paese, sì il differenziale, adesso usiamo termini un po' freddi, ma sostanzialmente
05:31ripeto circa 12-13 miliardi di entrate di cui 10 di premi, spese per prestazioni sotto
05:38i 6 miliardi, poi ci sono naturalmente altre uscite per la gestione ordinaria, quindi il
05:42differenziale nel corso degli anni si è ormai consolidato dal miliardo e mezzo ai 2 miliardi
05:50di avanzo, chiamiamolo così. E questo è un problema serio, perché ovviamente i vincoli
05:56alla spesa da parte non solo delle leggi, ma anche dalla sostenibilità del bilancio
06:04dello Stato, perché ovviamente le risorse in linea sono considerate risorse pubbliche,
06:10un po' impropriamente, ma sono considerate dentro il bilancio dello Stato, per capirci
06:14e quindi tutti i vincoli che sappiamo hanno caratterizzato il bilancio dello Stato negli
06:18ultimi anni, entrate, uscite, sostenibilità, patto di stabilità e quindi questo frena
06:24le potenzialità dell'istituto che avrebbe buone immagini per sviluppare al meglio le
06:29attività, sia verso le imprese, prevenzione, sia verso i lavoratori e i lavoratrici per
06:34le prestazioni.
06:35Quindi secondo lei si potrebbe anche fare qualcosa di più salvaguardando ovviamente
06:40la funzione dell'istituto che essendo un'assicurazione delle riserve tecniche?
06:45Sì, le riserve tecniche sono stimate in 35-36 miliardi e oggi sono depositate in tesoreria
06:52a tasso zero, cioè senza interessi, se ci capiamo meglio, sono circa 44, quindi realisticamente
07:00nessuno pensa che 9 miliardi si possono prendere da destinare a, ma un qualcosa di più di significativo
07:07a nostro avviso è necessario e d'altronde il dibattito di queste settimane anche tra governo
07:12e parti sociali, indica che forse uno spiraglio per far sì che l'istituto possa fare qualcosa
07:20di più si sta aprendo e noi speriamo che l'istituto sia coinvolto in attività aggiuntive
07:26a quelle che già fa.
07:28Anche perché voi presidiate una materia incandescente sotto il profilo sociale, si chiamano infortuni,
07:37morti sul lavoro, malattie professionali. Io ho studiato le statistiche dell'INAI dall'inizio
07:46dagli anni 50 a venire ai giorni nostri, so che nel 1963 in pieno boom dell'economia c'erano
07:524.622 morti sul lavoro, adesso da 15 anni a questa parte non riusciamo ad andare sotto
08:00la soglia dei mille, un passo avanti è stato fatto, ma è sempre una strage sul lavoro.
08:05Quali sono i numeri, quali sono le tendenze? Crescono o diminuiscono infortuni, morti, malattie
08:11professionali negli ultimi tempi?
08:13Allora io distinguerei tra infortuni e malattie professionali per un motivo che rapidamente cercherò
08:18di spiegare. Il dato degli infortuni è sostanzialmente stabile, così come il dato, ricordava, degli infortuni
08:29mortali che sono la parte più amara, più triste e più tragica del tema della salute dei lavoratori, rimane
08:39stabile. Il fenomeno quindi è apparentemente controtendenza rispetto a processi di innovazione tecnologica
08:47che hanno eliminato alcuni lavori rischiosi, hanno diminuito il rischio in alcuni settori,
08:53evidentemente la mutazione, il cambiamento anche produttivo produce nuove realtà oltre
09:01a quelle tradizionali, ancora si cade dall'alto in un cantiere, ancora si muore per un ribaltamento
09:07del trattore e questo impegna a rafforzare anche gli incentivi alle imprese per far sì
09:15che ci siano tecnologie più adatte. Diverso il discorso delle malattie professionali dove c'è una complessità
09:20perché la malattia si manifesta a un certo punto ma la sua genesi può tornare indietro nel tempo
09:28e quindi la dimostrazione che ci sia una causa, una causalità tra la malattia e l'impegno professionale
09:36non è semplice, infatti il tasso delle domande sale un po' ma rimane alto le domande respinte
09:43perché la persona, la lavoratrice e il lavoratore non è riuscita a dimostrare appunto questa casualità
09:48e questo è un problema serio oltre che far emergere malattie professionali che oggi o il lavoratore
09:56o l'impresa non ritiene opportuno segnalare e ci si limita magari a mettersi in malattia
10:03mettiamola così. Lei ha parlato dell'evoluzione delle tecnologie, anch'io ho seguito molto
10:10la sindacalista negli anni 70 l'evoluzione delle tecnologie della robotica soprattutto applicate
10:19ai settori dell'automobile quindi della manifattura e so che hanno avuto un'incidenza sul lavoro
10:28manuale e so anche che molte postazioni pericolose o particolarmente diciamo faticose sono state
10:37sostituite dalla robotica. Adesso siamo nell'era della intelligenza artificiale, lei pensa, lo ha detto
10:45l'ultimo rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro che un utilizzo di dispositivi
10:51di intelligenza artificiale ai fini della prevenzione possano essere una strada che aiuta a diminuire
10:59questo numero di morti, infortuni e malattie?
11:03Senz'altro sia soprattutto sull'analisi delle causalità dell'infortunio si può fare di più, già oggi la banca data
11:13dell'INEL per chi ci ascolta è accessibile a tutti, è un tesoro straordinario perché ci può dire
11:19in tempo reale quanti sono le persone infortunate che hanno denunciato le infortuni, ma dove, come, quando
11:27il tipo di lavoratore, di genere, di età, quindi già da quello se ne traggono elementi straordinariamente utili
11:35a far cosa? A capire dove intervenire per rafforzare la prevenzione. La prevenzione non è una cosa, un'attività
11:44generica, deve essere mirata e tarata e costruita sui casi più frequenti. In questo l'intelligenza artificiale
11:52insieme a un saggio consolidamento dei processi di innovazione, a cui contribuisce anche INEL, perché INEL è anche
12:00un ente di ricerca e ha circa mille tecnici, mille ricercatori che lavorano su nuovi dispositivi, su nuove
12:09impalcature, su modalità di lavoro, soprattutto nell'area dei rischi microclimatici in maniera importante, può dare un
12:17contributo significativo sempre attraverso oculati investimenti finalizzati all'impatto sul sistema produttivo.
12:25produttivo. Quindi guardiamo l'innovazione, guardiamo le nuove tecnologie, non soltanto per la produttività,
12:34questo mi sembra il suo messaggio, ma anche per la salvaguardia dell'integrità psicofisica del lavoratore,
12:40della persona che sta nei luoghi di lavoro. Siamo all'ultima domanda, quindi abbiamo fatto una panoramica
12:48molto attenta, molto in profondità di che cos'è l'INAIL. Ci sono criticità, emergono da tutto questo discorso,
12:59le vogliamo alla fine riepilogare le criticità per quanto riguarda la destinazione delle risorse finanziarie,
13:07come forzare per più investimenti, criticità anche per quello che mi hai dato sapere, ho fatto qualche anno
13:15nel consiglio di amministrazione dell'istituto per quanto riguarda le risorse umane, un po' sotto organico.
13:23Come mai tutto questo?
13:24C'è questo paradosso per cui parti sociali ovviamente tutte, ma anche la politica considera il tema del benessere lavorativo,
13:35della salute e anche della sicurezza sul lavoro ormai una priorità.
13:39ne dovrebbe conseguire un cambio di impostazione sul concetto dell'investimento in prevenzione.
13:48Bella parola che tutti usiamo nei convegni, dopodiché i fatti ci dicono che l'INAIL è vincolata da regole
13:57di natura economico-finanziaria come una qualsiasi altra amministrazione, pur sostenendosi con soldi privati
14:05e quindi rientra per esempio tra questi fattori di contingentamento l'aspetto delle risorse umane.
14:15Ma per fare prevenzione, ricerca, assistenza e cura ci vogliono figure specialistiche.
14:21Figure specialistiche tante e soprattutto non possono rientrare in quei vincoli
14:28che le pubbliche amministrazioni genericamente hanno nell'assunzione di personale.
14:34Ancora siamo a modelli per il quale un'amministrazione non può sostituire le persone uscite per andare in pensione
14:42con una percentuale X.
14:44Qua stiamo parlando della vita, della salute delle persone, quindi ricercatori, tecnici, medici, infermieri,
14:51fisioterapisti sono legati alla qualità della vita delle singole persone.
14:57Quindi questa è la prima criticità, svincolare in parte almeno l'Istituto da questi vincoli.
15:02Peraltro con risorse proprie, torniamo al ragionamento fatto in precedenza,
15:07c'è una discreta, abbondante disponibilità non pesando quindi sulle finanze pubbliche in generale.
15:14Queste sono le due principali criticità, oltre naturalmente all'impegno in termini di presenza e di vigilanza dell'Istituto
15:22per il rispetto della legalità.
15:24Quindi diciamo così, facciamo i concorsi, facciamo concorsi per questi giovani che vanno verso la specializzazione
15:35e che hanno bisogno anche di trovare nel lavoro la loro soddisfazione.
15:41Lei ha detto una grande soddisfazione lavorare in un istituto come l'INAIL che si preoccupa della salute della persona,
15:49della salvaguardia della vita delle persone, o mi sbaglio, ai giovani possiamo dire...
15:53Assolutamente sì, però bisogna fare presto perché, senza entrare in un discorso troppo lungo,
16:02il trend demografico colpisce anche la quantità di lavoratori disponibili.
16:07Questo vale anche per chi si avvicina alla pubblica amministrazione.
16:1020 anni fa un concorso dell'INAIL vedeva partecipare a 40 mila persone, oggi non è detto che riesce a riempire.
16:18Perché? Perché i ragazzi e le ragazze ritengono di avere anche altre opportunità,
16:24quindi bisogna rendere allettante dal punto di vista etico, ma anche dal punto di vista materiale,
16:31il lavoro pubblico in generale e in particolare il lavoro a un istituto così vicino alle persone
16:37in termini di aiuto e sostegno.
16:39Bene, ringraziamo Guglielmo Loi, Presidente del Consiglio di Indirizzo di Vigilanza dell'INAIL,
16:46perché è stata una conversazione molto, molto, molto utile, che sicuramente farà riflettere molte persone
16:55e ci auguriamo che il messaggio arrivi dalle parti sociali alla politica per interventi che passino,
17:04come lei diceva, dalle parole ai fatti.
17:06Noi intanto, oltre che a ringraziare Guglielmo Loi, vi diamo un arrivederci alla prossima puntata del Focus di Lavoro Welfare.

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