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https://www.pupia.tv - Roma - Seguito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani
Commissione straordinaria diritti umani
Seguito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani in Italia e nella realtà internazionale: audizione del dottor Mirko Damasco, presidente dell’Associazione Salvagente Italia, sul tema del primo soccorso per minori (24.06.25)

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Trascrizione
00:00Siamo presenti qui in aula, iniziamo oggi un percorso di audizioni dedicati al tema del primo soccorso per minori.
00:18Si tratta di una questione di grande interesse che merita sicuramente un approfondimento.
00:23Un ringraziamento davvero speciale va al dottor Mirko Damasco, presidente dell'Associazione Salvagenti Italia.
00:30Ringrazio inoltre il senatore Lombardo per aver proposto questa audizione.
00:36Direi che il tema è veramente interessante proprio per l'importanza che ricopre quello che è il tema del primo soccorso
00:45e quelli che sono gli esiti se il primo soccorso viene effettuato nell'immediatezza
00:53e quelli che possono essere o la vita salvata o i danni che invece rimangono se il soccorso viene avviato non tempestivamente.
01:04Quindi davvero grazie per poter avviare questo nuovo percorso come commissione.
01:10Prima di iniziare la solita comunicazione di servizio informo che ai sensi dell'articolo 33 del 4 del 4 è stata richiesta
01:17l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio senso.
01:23Se non vi sono osservazioni tale forma di pubblicità è dunque adottata per il proseguo dei lavori.
01:29Do la parola quindi al dottor Damasco.
01:31Grazie.
01:32Grazie.
01:37Ok.
01:37Bene.
01:40Allora buongiorno a tutti innanzitutto.
01:42Io sono Mirko Damasco, sono il Presidente di Salvagente.
01:45Vi ringrazio anch'io di essere qua perché questo è un tema per cui noi lottiamo da quando siamo nati.
01:52Voi vi occupate di diritti e diciamo che qua stiamo proprio parlando prima che di salute,
01:57prima che di primo soccorso, dei diritti dei bambini a essere protetti.
02:04Perché oggi in Italia non è così.
02:05Oggi in Italia tanti si riempiono la bocca del valore della vita di un bambino, della protezione dei bambini,
02:14ma in realtà non è così.
02:16Adesso ve lo dimostrerò con i numeri.
02:18partendo da una cosa, diciamo che nella mia piccola relazione, appunto mi faccio accompagnare da queste slide,
02:26per farvi entrare un po' nel mondo di Salvagente.
02:31Salvagente è nata fondamentalmente per questo, perché dieci anni fa i dati dicevano che morivano 50 bambini soffocati all'anno in Italia.
02:40Oggi i numeri sono ben diversi e dopo appunto anche noi abbiamo iniziato con la disostruzione,
02:46ma poi il nostro percorso si è molto, molto ampliato.
02:50Per esempio, stavo dicendo, vi voglio accompagnare in una delle frasi più importanti che Salvagente usa nei suoi corsi,
02:58che è tu vedi solo ciò che conosci.
03:00Questa è una frase fondamentale per spiegarvi che il primo soccorso, prima di muovere le mani,
03:04ha un aspetto culturale fondamentale.
03:07Quindi se noi non cambiamo modo di vedere le cose, i bambini non li salveremo mai.
03:11Non basta insegnare il primo soccorso, bisogna proprio cambiare modo di vedere le cose.
03:18Partendo dal modo di vedere il primo soccorso, perché il primo soccorso di solito è visto come una palla,
03:22chi ha fatto dei corsi magari per lavoro dice sì, vabbè, è bello.
03:25Invece il primo soccorso è una figata incredibile, si va a Milano, bellissimo,
03:30e quindi anche questo va detto.
03:32Per esempio, tu vedi solo ciò che conosci, se voi siete genitori, immagino che qualcuno lo sia,
03:38come il 99% dei genitori, voi penserete che al mattino alle 8 voi consegnate vostro figlio a una maestra,
03:44un professore, un educatore, e se succede qualcosa a vostro figlio più o meno è al sicuro.
03:50Questa è una cosa che pensano tutti, perché pensiamo sia normale che chi si occupa di bambini sappia cosa fare
03:55se c'è un'emergenza. Non è così, non è così.
03:58Il primo soccorso pediatrico non è obbligatorio, neanche per chi lavora con i minori.
04:04Quindi se un bambino sta seriamente male durante le sue ore di permanenza all'asilo o a scuola,
04:10la storia molto spesso finisce male.
04:13Perché lì non c'è un obbligo di formazione, c'è l'obbligo della legge 8108,
04:17ma che nulla a che vedere col primo soccorso pediatrico.
04:20Sono due piani completamente diversi.
04:23Quindi noi dobbiamo parlare di queste cose.
04:27Diciamo la legge che poi eventualmente voi discuterete ne prende due di tre,
04:33ma io ve le metto sul piatto tutte e tre.
04:36Quindi le morti prevenibili, il soffocamento e l'arresto cardiocircolatorio.
04:41Noi dobbiamo cambiare i numeri.
04:43Voi ovviamente leggete la cronaca, è anche parte del vostro lavoro.
04:46Provate a mettere lo sguardo, tu vedi solo ciò che conosci,
04:50su cosa sta succedendo in questi giorni, sull'annegamento.
04:54Negli ultimi otto giorni sono morti nove bambini annegati.
04:57Nove. Perché? Perché sono morti?
05:00Perché abbiamo una pletora di genitori che non sono attenti?
05:03No, no, perché manca la formazione, perché un bambino non annega come un adulto.
05:07Se io non so come annega un bambino, ovvero non si muove,
05:11non si agita in venti secondi e sott'acqua,
05:13se io non la so questa cosa, non so prevenirla.
05:16Quindi ancora una volta la formazione è importante.
05:20Questi sono solo gli ultimi casi, solo gli ultimi casi.
05:25Adesso fa un po' fatica il pointer.
05:29E questi sono tutti incidenti prevenibili.
05:32Tutti, eh? Tutti.
05:33E questo lo dico con certezza.
05:35Queste sono vite che noi abbiamo perso,
05:37ma con la formazione potevamo invece salvarle.
05:41E ovviamente c'è stato anche questo, l'avrete letto.
05:45Questo è di settimana scorsa, ok?
05:48Quindi è una strage, una vera e propria strage.
05:51Perché uno, i numeri, quando li legge sui giornali,
05:54non se li immaginano.
05:56E quindi l'attenzione che io porto sempre nella mia associazione
06:01è questa, che noi siamo ovviamente parte del nostro lavoro,
06:05dico come associazione, quella di leggere i numeri.
06:08E delle volte leggiamo talmente tanti numeri
06:10che ci dimentichiamo che lì dietro ci sono delle storie,
06:14delle vite umane.
06:15Questi sono i numeri che lo Stato italiano dà, no?
06:18In questo caso l'Istituto Superiore di Sanità.
06:20Guardate che roba.
06:21Perché al primo posto dei miei tre pallini
06:25non c'era il soffocamento, non c'era l'arresto cardiaco,
06:27ma c'erano gli incidenti prevenibili?
06:29Perché guardate che roba.
06:30Gli incidenti domestici, pediatrici, in Italia
06:35fanno morti, feriti, disabili tutti gli anni.
06:38E come si fa a cambiare questa cosa?
06:40Con la formazione.
06:42Adesso non ho tempo di farvi una lezione,
06:44anche perché sarete affamati,
06:46ma partite da questo presupposto.
06:49È incredibile mai così?
06:50Quando io vi dicevo prima che bisogna cambiare la cultura,
06:53bisogna cambiare la cultura.
06:55Cioè, perché ci sono questi numeri?
06:56Per un motivo molto semplice.
06:58Se ci pensate, ovviamente non c'è mai giudizio in quello che diciamo,
07:01se ci pensate, anche voi con i vostri figli,
07:02questa cosa ce l'avete dentro.
07:04Questi numeri sono dati dal fatto che noi adulti pensiamo
07:07che con i bambini ci vogliono mille occhi,
07:10che i bambini sono imprevedibili,
07:12che bisogna stare attenti con i bambini.
07:14Cioè, gli adulti confondono l'attenzione con la prevenzione.
07:18La prevenzione e l'attenzione non hanno nulla a che vedere.
07:20Se tu pensi che tuo figlio non si farà male perché stai attento,
07:24tuo figlio si farà male.
07:25E se non si fa male è perché sei molto fortunato,
07:28non perché sei un bravo genitore.
07:30Questo non c'è giudizio, ripeto,
07:32ma questo è formazione.
07:34Formazione.
07:35Ok?
07:36Ma se tu non le vedi, queste cose,
07:38i numeri continueranno a fare questi morti qua.
07:42Ok?
07:43Perché tutti sanno che avere i prodotti domestici
07:45sotto il lavandino immortale li tengono lì?
07:47Perché tutti sanno che se tuo figlio abita al quarto piano
07:49e non fa niente con le finestre,
07:51tuo figlio può morire da un momento all'altro?
07:53Ogni anno in Italia muoiono 15 bambini caduti dal balcone.
07:5715 bambini ogni anno.
07:58Perché?
07:59Perché io sto attento.
08:01Io sto attento.
08:02E quindi non proteggo le finestre.
08:03Perché tanto io sto attento.
08:05Ma il ragionamento è esattamente l'opposto.
08:08Tu ti distrarrai per forza.
08:10Chi ha figli io ne ho tre.
08:12Faccio questo dalla mattina alla sera,
08:13quindi diciamo sulla prevenzione,
08:15mi sento di essere abbastanza afferrato.
08:17Ma io quando sono da solo con i miei figli
08:19non posso stare sempre attento.
08:20È impossibile.
08:21Impossibile.
08:22Ed è in quell'attimo di distrazione
08:24che il bambino poi fa il danno.
08:26Non lo fa se io ho preso delle precauzioni.
08:28Per esempio nelle piscine le ho recintate.
08:32In Francia questa è una legge dello Stato
08:34che vi butto lì sul tavolo.
08:37In Francia se tu hai una piscina privata
08:38devi mettere un sistema di protezione.
08:41E solo questa legge ha dimezzato i morti annegati in Francia.
08:45In Italia no, tu hai una piscina, stai attento.
08:48E i risultati li vediamo tutte le estati.
08:52Quindi questi sono i numeri degli annegamenti, per esempio.
08:56Ribadisco, l'annegamento è un tema,
08:58non è questo il fulcro del discorso di oggi,
09:02ma vedrete quanti morti arriveranno quest'estate.
09:05Purtroppo facciamo gli uccelli del malaugurio
09:07ed avremo ragione.
09:08Questo riguarda le piscine, riguarda i centri estivi,
09:10che è un altro tema su cui vi metto lì
09:12di metterci gli occhi, perché i centri estivi
09:17non sono regolamentati, sono pieni di minorenni
09:20che curano altri bambini.
09:22E poi succedono gli incidenti.
09:25Ma questo riguarda tutta la prevenzione,
09:28quindi questi sono gli incidenti stradali.
09:31In Italia c'è una legge ovviamente
09:33che conosciamo tutti e che è l'obbligo del seggiolino
09:37fino a un metro e cinquanta di altezza,
09:39però un bambino su due viaggia non legato.
09:41Quindi questo anche per dire che le leggi sono importanti,
09:44ma se non li associamo a un percorso culturale
09:46le leggi da sole non bastano.
09:50Questi sono invece i dati europei
09:52sul soffocamento europeo.
09:54In Italia i numeri sono una decina all'anno,
09:57però insomma abbiamo sicuramente di che lavorare.
10:02Per venire invece al soffocamento e all'arresto cardiaco
10:09noi ci focalizziamo in questo momento su queste due
10:13che sono le vere emergenze tempodipendenti.
10:16E quindi la prima cosa che va saputa è
10:19soffocamento, arresto cardiaco,
10:21morte cardiaca improvviso,
10:23per interderci Ericsson, Bove,
10:26cose che abbiamo visto,
10:27cose che arrivano a persone sane,
10:29senza alcun preavviso,
10:31perché sono delle aritmie
10:33che attualmente la scienza non può prevenire.
10:37Ok?
10:37Alcuni tipi di aritmie.
10:41Come vedete,
10:42adesso vi faccio vedere i numeri,
10:44ma prima è importante sapere questo.
10:46Perché è importante che tutti sappiano il primo soccorso?
10:48Per un motivo molto semplice.
10:51Soffocamento e arresto cardiaco
10:52sono due emergenze
10:54su cui l'ambulanza non sarà mai competitiva.
10:57Mai.
10:58Poi vi faccio vedere i numeri.
11:00Quindi dobbiamo partire da qua.
11:01Cioè, se quelli lì non sono numeri,
11:03ma sono vite,
11:05noi dobbiamo assolutamente lavorare
11:07perché più possibile,
11:09quando c'è un malore,
11:10lì ci sia qualcuno che sappia intervenire.
11:13Perché se noi aspettiamo che l'ambulanza arrivi,
11:17purtroppo sarà troppo tardi.
11:18Questi sono i numeri degli arresti cardiaci improvvisi
11:21nei bambini e negli adolescenti fino ai 18 anni.
11:24Ok?
11:25Italia, eh?
11:26Italia, 300-400 morti all'anno improvvise.
11:31Quelle per cui voi poi leggete,
11:33ma com'è possibile,
11:33ma era un bambino,
11:34ma avrà avuto qualcosa che non andava,
11:36aveva una malattia.
11:37No, era un bambino sano
11:38a cui è capitato questo tipo di malore.
11:41Ok?
11:42Questi sono i bambini
11:43e vi faccio vedere questa statistica.
11:49Questo è uno dei motivi che muove Salva Gente
11:52a fare una delle attività che noi facciamo tutti i mesi,
11:55cioè doniamo dei fibrillatori alle scuole.
11:58Ok?
11:58Perché adesso unite questo dato,
12:03cioè il 50% degli arresti cardiaci avviene in ambito scolastico e domestico,
12:07col fatto che gli insegnanti non sono pronti a intervenire,
12:10che i genitori non sono pronti a intervenire,
12:12che i cittadini non sono pronti a intervenire.
12:15Perché se voi,
12:16alla prossima cena che fate con gli amici,
12:18fate alzare la mano,
12:19chiedete,
12:20chi di voi ha fatto un corso di BLSD,
12:23cioè di reanimazione e uso del defibrillatore,
12:25guardatevi in giro
12:26e guardate quante persone alzano la mano.
12:28Se siete in una tavolata di 10,
12:31se va bene,
12:32alza la mano una persona.
12:33Se va bene.
12:34Il motivo dei morti è tutto qua.
12:37Tutto qua.
12:37Ok?
12:38Quindi adesso noi stiamo parlando di bambini,
12:40ma chiaramente se parliamo di adulti,
12:45ok?
12:46Gli adulti,
12:47ci sono varie stime,
12:48ma diciamo la stima più accreditata
12:49e 65 mila all'anno in Italia.
12:51Adulti che fanno questa fine qua.
12:54Arresto cardiaco improvviso,
12:56muoiono.
12:56Perché nessuno attorno a loro
12:58sa cosa fare.
12:59Allora,
13:00mi permetto,
13:01per rafforzare questa frase,
13:03numeri,
13:04no vite,
13:05di farvi vedere
13:06un breve video
13:12che è della Catalunia,
13:15presto lo faremo anche noi in Italia,
13:17ma vi chiedo di veramente,
13:19immedesimarvi in questo video,
13:21entrarci dentro,
13:22perché qui sta tutto il senso anche della nostra presenza qui oggi.
13:26il 2015 a Catalunya va morire 261 persone in accidents di trànsit
13:32e l'anno passato 231.
13:35Quina hauria de ser la xifra quest'any?
13:48100,
13:49200,
13:50200,
13:51200,
13:5120 o 25%.
13:53Comparativamente,
13:54jo crec que baixar els 200
13:55seria un gran èxit.
13:57Com a mínim,
13:57hauríem de baixar a la meitat,
13:59100 persone.
14:00150.
14:01Si poguéssim arribar a 100?
14:03Seria una baixada important.
14:04Per sota dels 200.
14:05I si jo et digués que només hi hauria 3 morts?
14:083?
14:08Tots molt poques,
14:09la veritat.
14:10Exageradament baixa.
14:11Seria molt bones notícies.
14:12Estaria molt bé.
14:13Doncs ara mateix ho veig impossible.
14:14No m'ho crec.
14:15Ojalá.
14:16Seria la millor notícia possible,
14:18no?
14:18Seria una molt boníssima xifra.
14:20Estaria contenta,
14:21perquè creuria que són poques.
14:23Perfecte.
14:23De fàbula.
14:24Al·lucinant.
14:25Seria una passada.
14:26I si fossin aquests 3?
14:28Vols que li donem una abraçada al Titi?
14:32Una abraçada!
14:33Qui són?
14:34El meu home dels meus fills.
14:37Que no tenia cap nom.
14:40La meva dona i els meus fills.
14:41No ho sabia.
14:42La meva dona i els meus fills.
14:47Una meva família.
14:50Les meus fills.
14:51Ai, no.
14:54Aquests nom.
14:56Són els meus nens.
14:58No hi fa pagar!
15:02Pabagós!
15:04Quina creus que hauria de ser la xifra?
15:06La resposta és 0.
15:080.
15:08Tindria que ser 0.
15:100.
15:100?
15:110.
15:11Número di ales al 0.
15:12Sempre la da sé?
15:130.
15:14Vittima, 0.
15:150.
15:16Camiona.
15:170.
15:170, 0.
15:18Alla carretera.
15:24Questo per me è una botta incredibile, questo video.
15:27E se siete genitori sicuramente anche per voi, ma anche se non lo siete.
15:30Perché questa cosa ve l'ho fatta vedere perché noi ce lo sentiamo dire spesso.
15:35Tipo, quando abbiamo iniziato noi morivano 50 bambini all'anno soffocati.
15:39Oggi sono 10.
15:39E quindi la prima reazione è bello, cacchio.
15:42Beh, sì, ma se c'è mio figlio lì dentro?
15:46Se c'è mio figlio lì dentro.
15:48Quindi il punto che vorrei dirvi è che per noi, cioè noi siamo dei filantropi, facciamo
15:53tanto bene e non ho paura dirlo, ma il primo punto per cui diciamo teniamo tanto a questa
15:58legge e da anni e anni e anni la proponiamo a qualunque senatore parlamentare, ci capiti
16:03a tiro, è egoistico.
16:05Perché se c'è mio figlio lì dentro, io ho bisogno che qualcuno intorno a mio figlio
16:10sappia fare qualcosa.
16:12Perché se no mio figlio non torna a casa.
16:14Quindi noi dobbiamo cambiare il modo in cui pensiamo.
16:18Perché se voi leggete tutti questi articoli, questi sono ultimi articoli, e non so se tra
16:24di voi c'è qualche giornalista, ok, i giornalisti sono un punto essenziale del problema.
16:29Perché se voi leggete questi articoli, questi sono tutte morti prevenibili, ma sono scritte
16:35tutte con queste parole, tragedia, disgrazia, sfortuna.
16:38Ormai lo diciamo spesso, che tragedia, che disgrazia, cioè come noi raccontiamo le
16:43cose, fa pensare alla gente che quel bambino sia semplicemente stato sfortunato, era nel
16:48posto sbagliato, nel momento sbagliato e cosa ci potevamo fare, invece possiamo salvargli
16:53la vita, con la giusta prevenzione.
16:57Se la Svezia è l'unico paese al mondo che ha la mortalità sulle strade pari a zero,
17:03c'è un motivo, ok?
17:05Chiaro, sono meno, fanno meno incidenti, ok, ma la mortalità pediatrica per incidenti
17:10stradali in Svezia è zero, zero.
17:13Quindi quando noi diciamo possiamo arrivare a zero, non è che siamo dei folli sognatori,
17:18si può fare, si può fare, noi facciamo la nostra parte, perché noi incontriamo migliaia
17:22e migliaia di genitori all'anno cambiando la cultura di queste persone, per esempio
17:26dicendogli, devi proteggere tuo figlio, quando assumi una babysitter, la prima cosa che devi
17:32chiedere non è quanto costa, è se ha fatto un corso di primo soccorso pediatrico, ok?
17:36Però ci vogliono delle leggi, la Svezia cosa ha fatto?
17:39insegna sicurezza stradale all'asilo e voi non troverete mai uno svedese che non porta
17:45un figlio su un seggiolino, non troverete mai uno svedese che porta un bambino di un anno
17:50e mezzo fronte strada, come vedete in Italia, cosa sbagliata e pericolosa, perché lì abbiamo
17:57creato della cultura, ok?
17:59E quindi, questa è un'altra frase bellissima, che è questo che vi invito a pensare, cioè
18:05le vostre scelte, quello che vorrei dire andando alla conclusione è questo, che la vostra scelta
18:12di fare una legge, di fare una buona legge, cambierà i finali, e i finali non sono numeri,
18:18sono padri che torneranno a casa dai figli la sera perché qualcuno li ha salvati, figli
18:23che torneranno dai genitori la sera, mogli, madri, eccetera, eccetera, eccetera.
18:27Quindi pensateci, perché noi abbiamo questi numeri qua, giusto per chiarirveli, 90 secondi,
18:34un bambino che soffoca, dopo 90 secondi sarà in arresto cardiaco, in 90 secondi arriva
18:41un'ambulanza? No, l'unica speranza che abbiamo è che chi è lì con quel bambino sappia cosa
18:47fare. Arresto cardiaco? Siamo un po' più fortunati, voi sapete che il problema dell'arresto
18:52cardiaco, questa invece è la percentuale di riuscita delle manovre di disostruzione,
18:58quindi noi abbiamo più di 600 testimonianze, noi dico salvagente, di gente che ha fatto
19:04un corso e ha salvato il proprio bambino, quindi le manovre funzionano. Invece stavo
19:09dicendo, 20 secondi sono i secondi in cui un bambino annega, giusto per tornare a un tema
19:15di stretta attualità, ma per venire all'arresto, questo invece è, in 20 secondi sparisce sotto
19:22l'acqua, 3-6 minuti è morto annegato. Questi invece sono i minuti che noi abbiamo in caso
19:30di arresto cardiaco, sapete che appunto stavo dicendo, il problema dell'arresto cardiaco
19:34non è tanto che il cuore abbia un problema, ma che il cervello non riceva ossigeno. Se nessuno
19:39fa niente nei primi 4 minuti, quella persona o muore o sarà un disabile. Vi sottolineo
19:46che l'età media dell'arresto cardiaco improvviso in Italia è tra i 40 e i 50 anni, quindi c'è
19:52un punto di vista umano nell'agire, c'è anche un punto di vista economico, perché poi non
19:58tutti muoiono, rimangono disabili, gravissimamente disabili, ricoverati in struttura e quindi a
20:04carico anche dello Stato in piena attività lavorativa. Questo perché? Perché non mettiamo
20:09aggeggi che costano 1000 euro l'uno, che potrebbero salvare la vita, che sono i defibrillatori,
20:15quindi bisogna assolutamente far qualcosa. Perché vi faccio solo vedere questa slide
20:22che è riassuntiva, quindi io dai 4 minuti dopo l'arresto cardiaco inizio ad avere i danni
20:31cerebrali, a 10 minuti io non ho più il cervello vivo, quindi quella lì è una persona
20:38che è morta cerebralmente. Sappiamo tutti più o meno quanto ci mettono i soccorsi ad
20:42arrivare, quindi l'ho già detto tante volte, mi sembra ormai chiaro che se noi contiamo
20:47sul soccorso sanitario sbagliamo in questi casi, perché il soccorso sanitario quasi sempre
20:54non è competitivo. E questo è quello che succede in caso di arresto cardiaco. Se io
21:00non faccio niente, questa persona perde il 10% di possibilità di sopravvivenza ogni
21:04minuto che passa, quindi se l'ambulanza arriva nel giro di 10-15 minuti, siccome la matematica
21:10non è un'opinione, quella persona sarà morta. Se io solo intervengo con la rianimazione
21:15di base, quindi insegno a quante più persone possibili, a quante più persone possibili
21:20a muovere le mani, per tenere in vita quel cervello, io dimezzo o raddoppio la possibilità
21:27di sopravvivenza. Quindi questo è il primo motivo per cui bisogna diffondere la pratica
21:32della rianimazione cardiopolmonare a tutti. In Svizzera, se tu vuoi prendere la patente,
21:39devi fare un corso, non solo BLSD, di primo soccorso completo, ma almeno il BLSD. Se noi
21:45prendiamo la patente, come è proposto, nel giro di pochi anni milioni di persone sapranno
21:52fare questa cosa. Se prendiamo almeno la quarta e la quinta superiore, questa è una cosa che
21:57ha fatto la Danimarca, in 10 anni ha fatto esplodere la sopravvivenza dopo arresto cardiaco,
22:03noi nel giro di 5, 6, 10 anni abbiamo in giro migliaia, forse milioni di studenti, ex studenti,
22:11che sanno fare le manovre. Perché vi faccio vedere, adesso senza spiegarvi tutto nel dettaglio,
22:18poi se ci sono domande, vi faccio vedere dove noi possiamo arrivare. Noi possiamo arrivare
22:23qua. Se noi nei primi 4 minuti dall'arresto cardiaco abbiamo qualcuno che sa fare andare
22:30le mani e c'è un defibrillatore nel giro di 4 minuti, quindi ancora una volta non è
22:35il defibrillatore che arriva con l'ambulanza, è il defibrillatore che è lì perché ce l'ho
22:40a scuola, perché ce l'ho in condominio. In mezzo a Europa i defibrillatori condominali
22:45sono un obbligo. Se voi ci pensate, questa è legge che ha fatto cultura. Qualcuno di
22:52voi, e mi permetto di dire che la risposta sarà no, mi sa spiegare perché nel mio condominio
22:59io devo avere l'obbligo dell'estintore? Nella mia azienda devo avere l'obbligo dell'estintore?
23:03Nella mia scuola devo avere l'obbligo dell'estintore? Ma non ho l'obbligo del defibrillatore. Qualcuno
23:10di voi ha una risposta? Perché se io guardo i rischi in una scuola, in un condominio, in
23:17un'azienda, arresto cardiaco batte incendio 6-0-6-0. Eppure c'è una legge sull'antincendio
23:24ma non c'è una legge sul defibrillatore. Mi permetto di dire che semplicemente chi ha fatto
23:29la legge sull'antincendio era uno di voi che un giorno ha fatto il ragionamento che
23:34però adesso voi dovete portare sui defibrillatori. Cioè il ragionamento è molto semplice. Se
23:39c'è un incendio, se aspetti i vigili del fuoco, chi deve morire è morto. Se non ha
23:46via di fuga e c'è fuoco tra lui e la via di fuga o ha una soluzione o se aspetta i
23:50vigili del fuoco è morto quando arrivano i vigili del fuoco. Perché stiamo parlando di
23:53troppi pochi minuti. Esattamente uguale è un arresto cardiaco. Se io aspetto un'ambulanza
23:58io sono morto. Non c'è niente da fare. Quindi il defibrillatore dovrebbe essere ovunque
24:04dalla scuola all'azienda. Ok. Un defibrillatore condominiale non costa niente. Costa mille euro
24:10un defibrillatore. Ok. Quindi questo è il concetto. Ma non c'è cultura su questo. Non c'è
24:16importanza. No. Defibrillatore è l'unico strumento. Chiaramente noi non vendiamo
24:20defibrillatori. Lo sottolineo. È l'unico strumento elettromedicale che aliva al 22%. Perché?
24:27Perché tutti gli elettromedicali hanno l'iva al 4% e il defibrillatore ha l'iva al 22%. Perché?
24:33Non sono cose a cui non troviamo spiegazioni. Stavo dicendo che se invece io nei primi
24:38quattro minuti intervengo eccola lì la sopravvivenza. Cioè noi oggi abbiamo il 2, 5% dipende
24:45dalle stime, per cento a parte la zona di Piacenza che ascolterete ha fatto un lavoro lungo
24:5120 anni e quindi ha numeri diversi. Ma in Italia, ok, la percentuale di sopravvivenza
24:57senza esiti cerebrali, cioè di gente che entra in un arresto cardiaco e ne esce come era
25:00prima, è del 2, 5%. 2, 5%. Noi possiamo arrivare al 75%. E ancora una volta, non vedete questo
25:09numero come dire, se vabbè, Seattle ha il 75% di sopravvivenza. Seattle ce l'ha? Ce l'ha?
25:17Esiste al mondo una città che ha questo numero di sopravvivenza. Perché? Perché tutti
25:23sono obbligati ad avere un defibrillatore. Ma tutti, eh? Cioè apri un'attività commerciale
25:27devi avere un defibrillatore e perché si insegna a scuola il primo soccorso. Grazie a un cardiologo
25:33che si chiama Coeb che ha inventato questa cosa. Ok? Quindi è possibile farlo, è possibile
25:38però bisogna mettere in fila un insieme all'altro queste cose qua. Quindi appunto noi dobbiamo
25:46cambiare questi finali e per finire vi sottolineo questo, veramente tre minuti ho finito, mi
25:53scuso se sono stato lungo. Noi abbiamo un progetto, qua sarebbe bello riunire tante associazioni
26:00ai tavoli e farlo perché adesso noi parliamo di, cioè quello di cui noi parliamo, il BLSD
26:04in quarta e quinta superiore, il BLSD per la guida, il BLSD per scienze motorie, salverà
26:10migliaia di vite, salverà migliaia di vite. È una cosa eccezionale per come siamo oggi
26:15in Italia. Ma il passo successivo è, perché si può fare, noi abbiamo questo programma didattico
26:20che è riconosciuto dal MIUR e che facciamo tutti i giorni in tutte le scuole, educazione
26:25e prevenzione agli incidenti dall'ultimo anno dell'asilo. Si fa in mezzo mondo, eh? In mezzo
26:30mondo. Dall'ultimo anno dell'asilo, qualche ora all'anno, nell'asilo è un'ora all'anno,
26:35ok? Fino ad arrivare alle medie dove stiamo parlando di quattro ore all'anno. Si fa questo,
26:40si parla di incidenti stradali, come si prevengono, si cambia la mentalità dei futuri adulti
26:46e i risultati sono eccezionali. Noi lo facciamo con un orso, si può fare in tante mode, ma il
26:50concetto è questo, no? Banalmente insegniamo ai bambini come si chiama un'ambulanza, ok?
26:56Posso farvi un piccolo test, giusto? Così chiudiamo giocando, no? Per farvi capire che cosa
27:01vuol dire? Che numero si fa per chiamare un'ambulanza? 112. 112, giusto? Ok. Che numero
27:07si fa? Siamo tutti d'accordo che si fa il 112? Qualcuno magari pensa 118? Ok. In Stati
27:13Uniti d'America che numero si fa? 911. Ok. Provate a pensare a questa cosa qua. Perché
27:20nessuno dice che in America si fa il 911, ma qua si fa il 112? Perché negli Stati Uniti
27:26si dice 911 per un motivo culturale, perché i bambini devono essere in grado di chiamare
27:31un'ambulanza. In Italia un bambino prima dei 7-8 anni non sa cos'è il 112, non sa scriverlo
27:38e non sa capirlo, perché le centinaia si fanno in terza elementare. Se io inizio a dire
27:43112 è una banale rivoluzione che cambia le cose, perché una quota importante di chiamate
27:51all'1-1-2 arrivano dai bambini. Questo ricordatevelo. Ecco perché bisogna andare nelle scuole.
27:55Perché pensate quanti nonni noi abbiamo a casa un pomeriggio come questo col nipote. Se
28:01al nonno viene il coccolone, il nipote fa delle cose. Ve lo faccio sentire rapidissimamente.
28:12Questa è una chiamata registrata all'1-1-2 di una bambina di 5 anni.
28:19Ciao, pronto, è svenuto un bambino. No, forse è un po' più grande, però è una bambina.
28:23Allora, come ti chiami? Mi chiamo Lara.
28:25Ciao Lara, ascolta, io sono Valentina. Devo innanzitutto vedere dove sei. Sai dirmi dove ti trovi?
28:31Allora, siamo a Cornareto, nella via di via Leonardo da Vinci.
28:37Ok, e va avanti così. Un bambino fa una chiamata all'1-1-2 spettacolare, che gli adulti
28:43non riescono a fare. Se noi gliela insegniamo da piccoli, così come tante altre cose, le cose cambiano.
28:50Quindi questo è il concetto. Cioè, per noi non stiamo discutendo di una legge, stiamo
28:54veramente discutendo di qualcosa che avrà la vostra firma sulle vite salvate. Poi nessuno
28:59se lo ricorderà di chi avrà approvato questa legge. Ma le vite che verranno salvate dopo
29:04una legge del genere avranno un nome e un cognome. E per ultimo, ultimo video, vi faccio entrare
29:11un po' per finire nel nostro mondo. Perché capisco che forse tra me e voi, tra noi nel
29:18senso salvagente e voi, c'è la differenza che noi, i genitori che perdono i figli, li
29:22incontriamo. Ok? Non so se avete mai parlato con un genitore che ha perso un figlio, non in
29:27generale, ma per un evento prevedibile. Ecco, queste sono le lettere che noi riceviamo
29:32purtroppo spesso. Possiamo smettere di riceverle.
29:44Non mi è facile scriverti questa lettera. Vorrei parlarti di mia figlia. Si chiamava
29:50Francesca. Era nata il 29 ottobre 2017 ed è morta quella maledetta sera del 5 agosto,
29:58soffocata da uno stupido chicco d'uva, dove non sono riuscito a salvarla. Rivivo quella
30:05tragica sera continuamente. Ho agito preso dal panico, richiamando alla memoria ricordi
30:10di racconti familiari. L'ho presa per i piedi, battendogli dietro la schiena e ho messo le
30:15dita in bocca, alla spasmodica ricerca di quel chicco d'uva, mentre la vita di mia figlia
30:20mi stava sfuggendo velocemente e disperatamente tra le mani. A nulla è valso l'intervento
30:27dei soccorsi. Hanno tentato di rianimare Francesca, ma è stato del tutto inutile.
30:33Mi è giunta cadavere in ospedale. Il dottore del pronto soccorso mi disse che la colpa è
30:38della società che non ci insegna ad intervenire in modo corretto in caso di soffocamento, al
30:43che ho chiesto cosa avrei dovuto fare per salvare mia figlia. E la dottoressa, che per
30:48prima aveva soccorso Francesca, mi ha afferrato da dietro, stringendomi forte con le braccia
30:53sopra il diaframma. Non si riesce ad accettare la morte di una figlia, è contro natura.
30:59Oltre al grandissimo dolore, si prova un forte senso di colpa e tanta rabbia.
31:06Le persone che mi sono state vicine hanno tentato di rincurarmi, dicendomi che è stata
31:11una fatalità, era il suo destino, ma le varie spiegazioni non mi convincevano.
31:16Dovevo capire. Con le lacrime agli occhi ho visto e rivisto le immagini del video che
31:21mi facevano vedere quelle semplici mosse che avrebbero potuto salvare mia figlia, che in
31:26quei pochi momenti che ho avuto a disposizione purtroppo non conoscevo. Volevo ringraziarvi
31:31per il grande lavoro che fate nel fornire alle mamme, ai papà, ai nonni, alle maestre,
31:37agli strumenti che consentono di salvare il bene più prezioso, i loro bambini. E ringrazio
31:43tutte quelle persone, ringrazio voi che hanno deciso di essere diverse, di fare differenza
31:47e di proteggere davvero il loro bene più prezioso, perché il mio è volato via solo
31:53i due anni.
31:56Bene, vi ringrazio.
31:58Io rinnovo il ringraziamento per questa audizione e per aver portato alla luce di questa commissione
32:18è un tema così importante. Effettivamente anche su quello che è l'1-1-2 bisognerebbe
32:29capire il funzionamento, perché a volte anche quando telefoni, da quando sei indirizzato
32:34passa troppo tempo, quindi riuscire a lavorare in modo preventivo rispetto all'arrivo dei
32:42soccorsi, forse effettivamente è l'unico mezzo per poter salvare delle vite in modo
32:50reale. Qualche collega vuole intervenire?
32:55Collega Lombardo.
33:00Grazie, grazie Presidente. Intanto la ringrazio per aver accolto questa richiesta, questa serie
33:06di incontri su un tema che può sembrare un po' estraneo all'oggetto della nostra attività.
33:13Noi spesso ci occupiamo di questioni che hanno a che fare con i conflitti internazionali
33:17e Dio lo sai in questo momento quanto sia importante, però volevo chiedere un approfondimento
33:24su questo tema, perché penso che abbia molto a che fare anche con alcune dinamiche sulle
33:30quali noi ci occupiamo, cioè spesso avvertiamo un senso di impotenza rispetto a quello che
33:35succede, sia quando succede nel mondo sia quanto succede vicino a noi. E invece la
33:43relazione di oggi di Mirko Damasco, cioè che so la passione che ci mette, come lui non
33:51solo Salvagente Italia, ma tutte le associazioni che si occupano di questa attività, tutte
33:55le persone che intervengono, i rianimatori, si arrabbiano tutte le volte che si parla di
34:02tragedie o fatalità, perché la tragedia e la fatalità ci dà l'idea della nostra
34:07impotenza. Invece il trasformare queste vicende in qualche cosa che danno delle responsabilità
34:13ci impone di dover agire in maniera diversa. Allora io ho chiesto più volte ai ministri
34:23della scuola di poter avere i dati su una norma che era prevista dalla buona scuola che
34:31prevedeva sostanzialmente dei corsi facoltativi nelle scuole e non sono riuscito a ottenere
34:36una risposta per un motivo molto semplice, che non esiste una risposta, nel senso non esiste
34:39una mappatura di questo tipo di corsi perché purtroppo in Italia ciò che è facoltativo
34:44è lasciato alla discrezionalità dei soggetti. E allora forse la riflessione che viene dopo
34:55questo tipo di audizioni è che se vogliamo costruire una comunità di soccorritori dobbiamo
35:04cercare di capire cosa fanno gli altri paesi e perché non lo possiamo fare neanche noi.
35:09in effetti che i defibrillatori abbiano la stessa IVA, il 22% dei televisori e non dei
35:17prodotti salvavita è illogico, è un non senso. O il fatto che ci siano dei defibrillatori
35:23obbligatori ma che poi nessuno li sappia usare è un altro non senso, che le società
35:29sportive debbano avere defibrillatori ma le stesse società sportive se richieste dicano
35:34noi non ci assumiamo la responsabilità di utilizzarlo perché poi chi è responsabile
35:39di livello utilizzato per cui chiamiamo il 112 e così vado avanti per gli steward che
35:47le società sportive assumono per gestire i concerti e non hanno la possibilità o la capacità
35:53di poter intervenire per le maestre, per i caregiver. Allora lungi dal creare ansia questi
36:04dati diciamo dovrebbero semplicemente porci questa domanda ma dobbiamo aspettare le prossime
36:12estati o le prossime fatalità estive delle piscine o forse abbiamo la possibilità di intervenire
36:17come legislatori prima nel costruire questa comunità di soccorritori? Ecco questa è una riflessione
36:24che volevo che condividessero anche gli altri colleghi perché secondo me invece su questo possiamo dare un contributo
36:31la Danimarca ha introdotto l'obbligo per esempio nelle patenti, nella patente di guida di fare un corso di primo soccorso
36:40e questo ha avuto almeno inizialmente un impatto sulla riduzione delle morti. Il tempo medio intervento è 12 minuti
36:49come veniva prima dichiarato 12 minuti in un tempo medio di intervento di un'ambulanza è eccessivo se vogliamo
36:58salvaguardare le vite delle persone poi qui abbiamo parlato dei minori ma evidentemente il tema si allarga ancora di più
37:04se pensiamo agli anziani. Il problema è anche un discorso che è anche di responsabilità perché per esempio io ho il corso
37:15BLS, non ho il corso BLSD. Il defibrillatore di per sé va in automatico quindi ti dice che cosa fare
37:24e lo può usare chiunque. Il problema se succede qualcosa, chi non ha magari il patentino c'è un problema di responsabilità
37:35e allora chi deve intervenire, cosa sceglie tra salvare una vita e se tutelarsi anche il fattore responsabilità
37:45forse tra quegli elementi che va analizzato. Collega Spagnoli.
37:50Sì infatti volevo prendere anche io un po' in considerazione questo aspetto perché noi viviamo in un paese
37:56dove ci sono delle modalità di verifica delle responsabilità particolarmente accurate e quindi uno si pone anche il problema
38:08di cosa rischio. Ora non tutti evidentemente ma non vorrei che l'aspetto che ha adesso evocato la Presidente
38:18possa costituire una controindicazione rispetto alla creazione di questa cultura e comunque cosa noi potremmo fare
38:28noi siamo qua per ragionare a mente aperta parlando, cioè esprimendo pensieri ad alta voce su cosa potremmo fare
38:37per superare anche questo che è un aspetto non irrilevante.
38:45Altre domande?
38:48Allora a lei la parola
38:50Eccoci. Mi pare che il tema della responsabilità sia uscito due volte sia per esempio sulle squadre sportive
39:02sia in questo caso anche dalla Presidente. Allora questo è un punto sicuramente importante
39:09che mi consente diciamo di farvi un attimo vedere è una proposta non una critica
39:15cioè quello innanzitutto ovviamente tutto parte sempre dalla conoscenza e questo noi lo diciamo alla nausa
39:23cioè la formazione è essenziale. Dopo nasce anche dalla comunicazione, no?
39:30perché delle volte in Italia si fanno delle bellissime cose ma non si comunicano e purtroppo siamo in un mondo
39:39in cui se non si comunica, ok? Noi facciamo corsi tutti i giorni, esiste un'app per esempio
39:45che si chiama Where are you? Che è stata ideata da Regione Lombardia ma credo ma ormai è diciamo a disposizione di tutta Italia
39:52che consente di chiamare i soccorsi tagliando tempo perché vengo geolocalizzato all'istante
39:58ok? Lei ce l'ha perché ha fatto un corso forse ma il cittadino medio non lo sa, non lo sa
40:04cioè noi abbiamo fatto una roba istituzionale perché l'ha fatto una Regione ma non l'abbiamo comunicato ai cittadini
40:10questo cosa c'entra con quello che avete appena detto? C'entra perché quello che avete appena detto è proprio culturale
40:15cioè io ho paura di intervenire perché chissà cosa rischio è una delle barriere più potenti
40:21che noi ci troviamo di fronte a ogni corso di formazione. Qua ci sono degli avvocati, uno lo so sicuramente
40:25non so se ci sono altri avvocati quindi è chiaro che questa è sicuramente una barriera importante
40:31però anche lì lo Stato ha fatto dei passi in avanti. Per esempio c'è la famosa legge del 2021
40:37credo soprannominata del buon samaritano che dice in assenza di qualcuno che abbia fatto un corso
40:43e sa usare un defibrillatore chiunque può usarlo perché il defibrillatore non può fare danni
40:48si assume la responsabilità di dare uno shock o no eccetera. Però poi io sono
40:55noto per essere poco diplomatico in certe situazioni quindi non lo sarò certamente oggi
41:00però poi abbiamo pezzi di Stato che impediscono la diffusione di certe manovre
41:10perché io ho una legge dello Stato che dice che il defibrillatore lo possono usare tutti
41:15cioè per usare un defibrillatore a genitalia non ci vuole un corso, il corso è essenziale
41:20perché noi lottiamo sui 4 minuti. Quindi è chiaro che se io domani porto a casa una lavastoviglie
41:25nuova a casa mia so come funziona una lavastoviglie ma per capire un attimo com'è quel modello lì
41:30ci metto un po' di tempo. Quel po' di tempo lì non ce l'ho in caso di arresto cardiaco
41:34quindi devo aver fatto un corso in modo tale che ho confidenza con lo strumento
41:37ma questo non vuol dire che non posso usarlo ok? Questo lo dice la legge dello Stato italiano
41:43poi però io ho le regioni che quando vado a fare i corsi BLSD
41:48spaccano il cappello in quattro perché non autorizzano certi tipi di corsi
41:56allora un conto è non autorizzare le associazioni fuffa che si sono formate ieri
42:01un conto è rompere le scatole a ogni corso perché se sei accreditato in Lombardia
42:06ti devi riaccreditare in Puglia perché se sei accreditato in Sicilia non sei accreditato in Trentino
42:10perché devi fare 800 cose e quando sei accreditato ti chiamano dicendo
42:14a noi in una regione molto grossa dell'Italia volevano annullare un corso
42:23perché non avevamo dichiarato se quella società a cui stavamo facendo il corso
42:28aveva il defibrillatore oppure no alla faccia della diffusione
42:31quando poi se io ho un arresto cardiaco e chiamo l'1-1-2
42:35quello che succede è che l'operatore e ho un defibrillatore lì
42:39che è detto a chi arriverà dopo di me a fare le audizioni
42:42quello che succede è che l'operatore dell'1-1-2 mi fa un corso telefonico
42:47cioè se io non ho mai usato un defibrillatore al telefono mi dicono
42:50fai quello che ti dico io
42:51poi però nella formazione mettiamo 500 bastoni
42:55quindi quando dicevo la comunicazione è questo
42:58per me lo Stato dovrebbe impegnarsi un po' di più a comunicare queste cose
43:02per esempio sugli annegamenti
43:04sugli annegamenti torno sempre lì perché è la strage del momento
43:07se noi avessimo in questo momento su tutti i canali
43:10RAI, Mediaset eccetera
43:11quattro regolette che adesso l'Istituto Superiore ha fatto
43:14ok ma dove sono diffuse
43:17sono andate sui giornali mezza volta
43:20noi salveremmo vite
43:22uguale qua se noi iniziassimo a fare una campagna che è culturale
43:25dicendo tu non rischi niente
43:27perché qui non siamo
43:28così chiudo la risposta
43:30non siamo in presenza di un incidente stradale
43:32ok incidente stradale
43:33se io non so movimentare bene il ferito
43:35faccio un danno
43:36l'avvocato poi mi dice
43:37aspetta ma perché l'hai mosso così
43:39che adesso è rimasto tetraplegico
43:40ma qua stiamo parlando di un arresto cardiaco
43:43cioè clinicamente
43:44non ancora biologicamente
43:45ma clinicamente quel paziente è morto
43:48peggio non ci può essere niente
43:50cioè nell'arresto cardiaco
43:51non esiste una manovra che io posso fare
43:55per peggiorare quella situazione
43:57questo ve lo dice qualunque legale
44:00ok sono nel pieno dell'articolo 54
44:03codice penale stato di necessità
44:05io posso solo migliorarle le cose
44:07anche se sbaglio qualcosa
44:08non potrò mai fare peggio
44:11ok e questo la legge l'ha riconosciuta
44:12ma la cultura ancora no
44:14quindi a quelli che dicono
44:16non mi assumo la responsabilità
44:17per me lì è proprio un livello culturale
44:19perché se ci pensiamo è un assurdo
44:21cioè loro si assumono la responsabilità
44:23di guardare un bambino morire
44:24senza muovere un dito
44:25questo sì
44:27perché
44:28ma non si assumono la responsabilità
44:31di provare a salvargli la vita
44:32e questo lo sentiamo sempre
44:35nelle scuole
44:35nelle società sportive
44:37e giusto per finire sul piano umano
44:39cioè qua parlo da padre
44:40come dico a tutte le maestre
44:42maestre che mi fanno questa osservazione
44:44lascia stare l'aspetto legale
44:45che comunque è dalla tua parte
44:46ma se io fossi il genitore
44:48di quel bambino lì
44:49mi chiamano perché è morto soffocato
44:52in quale dei due casi
44:53tu devi avere paura
44:54delle conseguenze legali
44:55perché io vado da un avvocato
44:56e dico
44:57fai qualcosa
44:58nel caso in cui scopro
44:59che hai fatto di tutto
45:00per salvargli la vita
45:01ma è morto
45:02o nel caso in cui scopro
45:03che non hai fatto niente
45:04per salvargli la vita
45:05cioè
45:06abbiamo invertito
45:09il presupposto
45:10cioè uno ha bisogno
45:11non lo aiuto perché ho paura
45:12cioè
45:12vent'anni fa non era così
45:14quindi questo è proprio
45:15un aspetto culturale
45:17direi che
45:20da un punto di vista
45:21occorrerebbe
45:23avere un pacchetto
45:24che va
45:26dal corso
45:27per le manovre
45:28di disostruzione
45:29che va dal corso
45:33per le manovre
45:35di disostruzione
45:36al BLS
45:38che è quello
45:38che mantiene
45:39l'ossigenazione
45:40perché anche il tema
45:42legato all'ossigenazione
45:43è basilare
45:44specialmente
45:45nei primi momenti
45:47quando poi
45:48puoi subentrare
45:49con il defibrillatore
45:51perché se non hai
45:52l'ossigenazione
45:53comunque i danni
45:55rimangono
45:56importanti
45:57quindi
45:58ritengo che
45:59il corso
46:00andrebbe fatto
46:01in un pacchetto
46:02proprio per
46:03consentire
46:04in modo particolare
46:06dove c'è
46:06un'alta concentrazione
46:07di persone
46:08e poi anche
46:09i genitori
46:09effettivamente
46:10se riescono
46:11a poter intervenire
46:13quando un bambino
46:14magari banalmente
46:15ingoia
46:16un pomodellino
46:17come abbiamo visto
46:18è tanto
46:19di guadagnato
46:20sicuramente
46:22di nuovo
46:23grazie
46:23noi analizzeremo
46:24il testo
46:25perché io
46:25non ho ancora
46:26avuto modo
46:26di vederlo
46:27e faremo
46:29poi una valutazione
46:30anche come commissione
46:31dovremo anche
46:31coordinarci
46:33con la commissione
46:35sanità
46:35e quindi
46:36per il momento
46:37ringraziamo
46:38nuovamente
46:39e speriamo
46:41che con il contributo
46:42di tutti
46:42anche attraverso
46:43quelle che sono
46:44campagne
46:44sensibilizzazione
46:46si riesca
46:47ad arrivare
46:47allo zero
46:49come abbiamo visto
46:50nel documento
46:53grazie
46:54grazie
46:56grazie
46:57grazie
46:58grazie

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