Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • l’altro ieri
https://www.pupia.tv - Meloni - Replica a seguito della discussione alla Camera dei deputati (23.06.25)

#pupia

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Molto breve cercherò di dare risposte a alcune domande che mi sono state fatte, ma per il resto non voglio rispondere alle polemiche, ad alcune falsità, ad alcuni toni che ho sentito da campagna elettorale.
00:17Penso che percepiate come me la preoccupazione dei cittadini italiani e penso che non aiutiamo quella preoccupazione dando l'impressione che siamo più interessati ad accusarci tra di noi che a concentrarci sulle crisi in atto.
00:37E quindi preferisco rimandare i toni da campagna elettorale a tempi più sereni di questi.
00:43Allora, sono contenta al di là, chiaramente, insomma delle differenze di visione che particolarmente sulla vicenda della crisi Israele-Iran attuale c'è sostanzialmente una convergenza sulla necessità di arrivare ad una negoziazione
01:05e quindi continueremo di lavorare per favore di una negoziazione e chiaramente a maggior ragione l'Italia continuerà a lavorare su questa priorità.
01:16È stato chiesto sull'utilizzo delle basi, io avevo già chiarito nel mio intervento che intanto l'Italia non è impegnata militarmente, che non ha partecipato in alcun modo e non partecipa alle azioni in corso.
01:31Come ha detto chiaramente il ministro Crosetto, non è stato chiesto l'uso delle basi statunitense in Italia e chiaramente potranno essere utilizzate solo con un'autorizzazione del governo italiano.
01:45Personalmente io credo che sia abbastanza, diciamo, velleitario, ecco, speculare su scenari che al momento non si sono verificati, soprattutto in un contesto in rapida evoluzione.
01:58Penso che queste decisioni non si prendano su base ideologica, penso che si prendano valutando il contesto, valutando i pro, valutando i contro, valutando le ragioni.
02:05In ogni caso posso dire che, diciamo, ovviamente, io non penso che accadrà, ma in ogni caso posso garantire che una decisione del genere dovrebbe fare un passaggio parlamentare,
02:24differentemente da quello che è accaduto in altre situazioni quando al governo non c'eravamo noi.
02:35Allora, sul presunto isolamento dell'Italia, insomma, mantra abbastanza, diciamo, insomma, un'accusa che ho sentito molto spesso.
02:45Nel caso specifico, il collega Bonelli ed altri facevano riferimento alla riunione di Gran Bretagna, Francia, Germania con Iran.
02:56Quella riunione si chiama, collega, formato E3, esiste da vent'anni.
03:03Fu formato nei primi anni 2000.
03:06E' stato riconosciuto dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU nel 2006, quando al governo c'era Romano Prodi.
03:16Ha negoziato l'accordo sul nucleare italiano nel 2015, quando al governo c'era Renzi.
03:23Francamente...
03:23Iraniano che ho detto...
03:24Chiedo scusa, no, no, no, iraniano, chiedo scusa.
03:28Credo che sia francamente un pochino strumentale accorgersi del fatto che l'Italia non è coinvolta in questo formato
03:35dopo venti anni che il formato esiste e dopo dodici governi italiani che hanno visto questo formato esistere.
03:45Ciò non ci impedisce, ovviamente, non far parte di questo formato, nello specifico responsabilità che in questo caso non è nostra,
03:52non ci impedisce, ovviamente, di continuare a lavorare come stiamo facendo su tutti i tavoli.
03:59Anche qui, insomma, collega Faraone, sul tavolo del Burrago, è parecchio che non mi capita, è parecchio che non mi capita giocare a Burrago,
04:09mi capita invece di passare le mie giornate a cercare di affrontare le grandi crisi in atto.
04:16Su chi nomino, l'ho trovata francamente, ma stupito questa polemica, è stata però varie volte reiterata,
04:24su chi ho nominato, su chi ho nominato nel mio intervento, guardate, francamente io, diciamo, quando scrivo una relazione
04:32non penso a chi devo citare e a chi non devo citare, penso a quali sono le risposte che devo dare
04:38e cerco di concentrarmi su quelle risposte. E quindi non ci sono seconde ragioni per le quali cito uno piuttosto che citare l'altro,
04:47anche perché se avessi dovuto citare i leader coinvolti in tutte le cose delle quali abbiamo parlato oggi
04:51avrei dovuto dedicare la mia relazione solamente a questo.
04:55Non ho alcuna difficoltà, ovviamente, a riferirmi al Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump,
05:01non ho alcuna difficoltà a riferirmi al Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
05:06Per quello che riguarda le accuse di subalternità verso gli Stati Uniti, guardate, io qui francamente faccio un po' fatica
05:18a seguire la logica del ragionamento. Ho detto tante volte come la penso. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale
05:26l'Europa occidentale è stata subalterna, per utilizzare i vostri stessi termini, agli Stati Uniti.
05:36Per la semplice ragione che gli Stati Uniti si sono fatti carico di garantire la sicurezza del continente.
05:46E proprio per questo, scusatemi, per questo la realtà politica dalla quale io provengo storicamente
05:54ha sempre sostenuto la necessità di un riequilibrio all'interno della Nato perché potessero esserci nell'Alleanza Atlantica
06:04due colonne, una europea e una statunitense, che potessero chiaramente lavorare da pari.
06:11Oggi, che finalmente si decide di lavorare a questo obiettivo, cioè oggi che l'Europa viene chiamata
06:20anche per ragioni storiche, per ragioni geopolitiche, ad assumersi la responsabilità della propria difesa,
06:25della propria sicurezza. Quindi, diciamo così, svincolandosi dall'ombrello americano, ci si sostiene
06:34che sia un atto di subalternità verso gli Stati Uniti. Ora, francamente, io ho difficoltà a comprendere
06:40la logica di questo ragionamento e quindi anche a rispondere, perché le due cose non stanno insieme.
06:47Le due cose non stanno insieme. Se tu chiedi a qualcun altro di occuparsi della tua difesa,
06:53devi sapere che quel qualcun altro non lo farà gratuitamente. Devi sapere che se vuoi difendere
06:59i tuoi interessi nazionali, come i nostri interessi nazionali dal mio punto di vista vanno difesi,
07:04devi anche essere pienamente autosufficienti. Ma non si può sostenere una cosa il suo esatto contrario
07:11nello stesso intervento. E purtroppo oggi l'ho sentito fare in diversi interventi.
07:20Dopodiché, si è detto che io mi autoproclamo leader di una nazione che conta. Io sono il leader
07:33di una nazione che conta. Non perché io conto, ma perché sono presidente del Consiglio dei Ministri
07:41di una nazione che si chiama Italia, che è fondatrice dell'Europa, che è fondatrice della Nato,
07:46che è la seconda manifattura in Europa, che è la terza economia europea. Il potere dei paesi,
07:54delle nazioni, non cambia in base al loro governo. Solo che io sono consapevole e voglio essere
08:00consapevole di quella forza. E se qualcun altro prima di me non è stato consapevole della forza
08:06che rappresentava, ne abbiamo pagato il prezzo. Certo che sono il leader di una nazione che conta.
08:13e voi siete rappresentanti di una nazione che conta. Tutti, tutti qui rappresentiamo una
08:19nazione che conta. Non sto facendo polemica, sto rispondendo. Sto rispondendo su una cosa
08:28la quale tengo, perché noi dobbiamo essere consapevoli di quello che rappresentiamo e
08:33dobbiamo essere consapevoli del fatto che quello che rappresentiamo non cambia in base a chi
08:39governa la nazione in base ai partiti politici e non cambia in base alle simpatie che abbiamo.
08:45È la forza della nostra nazione. E io sono fiera di quella forza, punto. Quindi non c'è nessuna
08:51polemica in questo. Dopodiché, collega Marattin, confermo che un Iran non nucleare è per noi
09:00una priorità, ma confermo anche che noi cerchiamo di lavorare perché questa priorità si possa
09:05ottenere con delle negoziazioni. Sulla difesa, safe, national escape clause. Su safe, sono
09:13chiaramente tutti i ragionamenti che stiamo ancora facendo. Su safe non escludo che l'Italia
09:19possa farne utilizzo, mentre sulla national escape clause riteniamo che non sia necessaria
09:25almeno per il 2026. Sul Mercosur, io e lei non siamo d'accordo, ma non siamo d'accordo
09:30sul principio di base. Io non penso che il commercio libero sia sempre giusto. Io penso
09:35che il commercio possa essere libero quando è giusto. E purtroppo noi l'abbiamo vista
09:41la conseguenza di vedere, la conseguenza di ritenere che il libero commercio senza regole
09:48avrebbe risolto tutti i nostri problemi. Purtroppo non è andata così. È andato che la ricchezza
09:54invece di distribuirsi si è verticalizzata. È andato che sistemi meno democratici dei
10:00nostri hanno guadagnato campo nel mondo grazie a quel libero commercio senza regole, ma non
10:05si sono democratizzati come pure si riteneva. E quindi penso che le condizioni di base per
10:09il libero commercio sia che il libero commercio deve essere competitivo. Cioè i due sistemi
10:13devono poter realmente competere tra di loro perché se ci sono delle asimmetrie troppo
10:18evidenti si paga un prezzo e purtroppo il prezzo più alto lo pagano i sistemi come
10:24il nostro che hanno, ben venga, un serio sistema di regole che chiaramente hanno quelle regole
10:36di civiltà che hanno fatto grandi le nostre nazioni e sui quali spesso si incontrano delle
10:45asimmetrie. Dopodiché io sono consapevole del fatto, glielo ho già detto un'altra volta
10:49in quest'Aula, che particolarmente in un momento come quello nel quale viviamo l'accordo del
10:53Mercosur è un accordo diciamo che per noi è assolutamente importante riuscire a chiudere
11:01e stiamo chiedendo di avere condizioni che non penalizzino i nostri produttori. Secondo
11:05me le cose si possono mettere insieme e questo è l'impegno sul quale l'Italia sta lavorando
11:10al momento. Sulla sospensione dell'accordo di associazione con Israele non siamo favorevoli
11:18alla sospensione dell'accordo, non siamo i soli a esserlo per la verità e chiaramente
11:22non si tratta, lo dico ancora una volta, di voler ignorare quello che sta accadendo a
11:27Gaza. Però, come io vi ho detto molte volte, io penso che contribuire all'isolamento di
11:34Israele che è da sempre l'obiettivo del fondamentalismo islamico a partire da Hamas
11:39potrebbe aprire degli scenari catastrofici e penso che dobbiamo guardare anche agli scenari
11:47che si aprono quando noi muoviamo. Penso anche che sarebbe, se posso dire, controproducente
11:53prendere iniziative che finirebbero, potrebbero finire di chiudere ogni canale di dialogo tra
12:01Europa e Israele in un momento in cui questo dialogo sembra invece molto importante e può
12:06apportare dei risultati, particolarmente in materia di cessate il fuoco a Gaza. Penso
12:13cioè che le persone si salvino non con le parole o con le manifestazioni, penso che si salvino
12:26con i fatti e sui fatti voglio concentrarmi e sono concentrata ed è un fatto che anche
12:34grazie alle nostre posizioni pragmatiche noi siamo stati una delle nazioni al mondo che
12:41ha potuto aiutare di più la popolazione di Gaza.
12:45Dopodiché sul tema di chi ha sia l'aggredito e chi sia l'aggressore Iran-Israele io francamente
12:57penso non sfugga che diciamo quello che accade oggi in Iran è anche un esito di quello che
13:05è accaduto il 7 ottobre. Penso non sfugga il fatto che Hamas è un proxy. Quindi la mia idea
13:10è un pochino diversa da quella che ho sentito da alcuni in quest'Aula. Su Sanchez perché
13:17non ha fatto come la Spagna comunico ufficialmente che non c'è alcuna differenza tra gli impegni
13:22che ha assunto la Spagna in ambito Nato e quelli che ha assunto l'Italia. Gli impegni
13:27sono uguali per tutti e sono stati sottoscritti da tutti e l'ultima risposta la vorrei dare
13:33su chiaramente spese Nato particolarmente ai colleghi del Movimento 5 Stelle. Dunque
13:42quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato l'impegno a portare le spese
13:49di difesa al 2% la spesa italiana in difesa era intorno all'1,2%. Era un impegno ad aumentare
13:58le spese di difesa dello 0,8%, 15 miliardi di euro. Io ero d'accordo con quell'impegno.
14:05Apprendo oggi che il Movimento 5 Stelle non era d'accordo con quell'impegno. E questo
14:11secondo me segnala una differenza. A volte altri hanno firmato impegni che non condividevano,
14:19anche se non li condividevano. Questo Governo firma questo impegno banalmente perché lo condivide.
14:25E vi ho già detto perché. Guardiamoci intorno. Gli scenari di caos intorno a noi si stanno
14:36moltiplicando giorno dopo giorno. Le tante certezze che avevamo sulla pace in Europa, sul rispetto
14:42del diritto internazionale, sull'efficacia del multilateralismo, piano piano stanno vedendo
14:47meno. Voi mi chiedete, ci si chiede in uno scenario come questo di lasciare l'Italia esposta.
14:56Non possiamo farlo. Non possiamo farlo perché conosciamo il prezzo che una nazione paga quando
15:04non è in grado di difendersi in guerra, certo, ma anche in periodo di pace. Non possiamo farlo
15:11anche se sappiamo che chiaramente il tema sul piano del consenso è un tema che c'è, anche
15:19se sarebbe più facile fare come fanno altri. Non possiamo farlo. Non possiamo farlo perché
15:27ce lo impedisce la nostra coscienza. E chiaramente siamo sempre pronti ad assumerci queste responsabilità
15:34di fronte al popolo italiano. Qualcuno diceva non lo farete in nome del popolo italiano.
15:38credo che sia il popolo italiano a dover decidere che cosa viene fatto in nome del popolo italiano
15:43e di solito si fa con le elezioni. Però alla fine, e chiudo così, qui abbiamo parlato di
15:54valori, abbiamo parlato di democrazia, abbiamo parlato di tante cose che ci stanno a cuore
15:57su cui siamo tutti d'accordo. Allora, mi piace molto una frase di Margaret Thatcher che diceva
16:07non dimentichiamoci mai che il nostro stile di vita, i nostri valori e tutto quello che
16:16noi speriamo di raggiungere non sarà assicurato da quanto siano giuste le nostre cause, sarà
16:24assicurato da quanto è forte la nostra difesa. Grazie.

Consigliato