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  • 28/05/2025

Categoria

🥇
Sport
Trascrizione
00:00Amiche ed amici di Bike Channel, appassionati di ciclismo e di letture sul mondo della bicicletta,
00:22un saluto da Pietro Pisaneschi e bentornati a Ciclostile, la rubrica di Bike Channel che
00:28si occupa di libri sul mondo della bicicletta e oggi torniamo a parlare di, credo sia riduttivo,
00:36di recicloturismo, meglio di viaggi in bicicletta, in questo caso lunghissimi, perché è tornato
00:43a trovarci negli studi di Bike Channel Marco Togni. Ciao Marco. Ciao Pietro, grazie ancora
00:48per l'invito. L'ultima volta era con un altro Pietro, con Franzese, invitiamo tutti a recuperare
00:54la puntata con Marco protagonista di Unconventional Travellers. Non era ancora uscito il tuo libro
01:01che è Domani non esiste, edito da Bolis, l'ultima volta che eri venuto qua. Non mi dire che lo hai
01:09scritto nel breve tempo dall'ultima registrazione della Bike Channel. No, in realtà era già pronto
01:14quando sono venuto a parlare con Pietro e in realtà è durato circa nove mesi la fase di
01:20stesura, partendo dal mio diario di viaggio poi ho deciso appunto di scrivere questo libro
01:27più che altro per condividere un po' tutte le emozioni che ho provato, le esperienze che ho
01:31vissuto, gli insegnamenti che mi ha dato questa esperienza e, come ti dicevo, partendo poi dal
01:37mio diario di viaggio poi ho deciso anche di ampliarlo con approfondimenti magari culturali
01:43o storici o curiosità su luoghi che ho visto, popoli che ho incontrato e quindi niente, poi
01:51ne è uscito questo libro. Allora, trasmetti delle emozioni, è innegabile. A me piace presentare i
02:01libri di viaggi a ciclo stile, mi piace anche quando vengono ex campioni o comunque si parla
02:08delle imprese, però ogni volta che presentiamo un libro di viaggi, l'ultima volta lo abbiamo
02:13fatto con tra l'altro un'altra bergamasca che è Ilenia Zaccaro, lei aveva affrontato un altro
02:20viaggio, era andata in America, Bolivia, Cile, Patagonia, riuscite sempre e di questo vi faccio
02:29veramente complimenti, lo faccio anche a te, a trasmettere le emozioni che avete provato, che
02:34credo sia una cosa difficilissima perché vedete talmente tanti posti, incontrate talmente tante
02:39persone, vedete delle cose che effettivamente c'è il rischio che si vedano solo una volta nella
02:47vita e riuscite precisamente a ricordarvele e poi a trascriverle, questo credo sia dovuto al fatto
02:56che è stato veramente un viaggio denso di emozioni, talmente tanto che ti sono rimaste impresse nella
03:03memoria? Beh, innanzitutto ti ringrazio per i complimenti e poi in realtà io credo che comunque
03:09siano emozioni talmente forti, talmente potenti in quel momento che per forza poi rimangono
03:17impresse un po' nella mente, nel cuore di noi che le viviamo effettivamente, poi almeno io quello
03:25che ho provato durante la mia esperienza è come dici tu, magari arrivi in quel posto e pensi cavolo
03:31magari sarà l'unica volta che sarò qui in tutta la mia vita, oltretutto poi in un tipo di esperienza
03:37che già è ricchissima di emozioni personali, quindi poi vivere diciamo al cento per cento anche
03:45l'emozione che un posto, un incontro o comunque qualsiasi cosa succeda ti dà in quel momento
03:51secondo me imparagonabile a qualsiasi altro tipo di emozione quotidiana insomma diciamo così. Allora
04:00tu hai accennato in questo libro a un diario, infatti ci sono delle parti definiamole così
04:06in corsivo dove sono veramente le tue pagine di diario dove lì per lì hai annotato delle emozioni
04:14degli incontri, poi per il resto è una stesura molto lineare, è un libro che scorre, riesci e
04:23anche di questo ti faccio complimenti a trasportare il lettore in questi luoghi e
04:30anche a rendere attraverso i dialoghi certe situazioni che ti sono capitate. Una ne parleremo
04:38anche dopo perché come già fatto per altri libri di ciclo viaggiatore, qua ciclo stile,
04:45lasciamo che siano le immagini a parlare e l'autore a raccontarle. Prima però nella lunga
04:53premessa che tu fai dove spieghi proprio perché hai deciso di stare in viaggio in bicicletta 462
05:03giorni, hai attraversato 17 paesi per un totale quasi di 19.000 chilometri, è un atto quasi di
05:11ribellione la tua partenza e soprattutto ha una bolletta, questa cosa mi ha colpito.
05:18Sì, è un atto un po' di ribellione perché in realtà diciamo che la vita che conducevo
05:23prima di fare questo viaggio mi stava molto stretta, nel senso che non ero soddisfatto di
05:31quello che era la mia quotidianità, di quello che effettivamente la mia vita mi stava dando
05:37in quel momento e dentro di me avevo anche una sorta di desiderio che mi portava a sognare in
05:49continuazione di voler partire, viaggiare, vedere il mondo, conoscere le culture, le persone e
05:55quant'altro ed è un desiderio nato durante il Cammino di Santiago, il primo che ho fatto nel
06:022017, dove ho scoperto proprio la bellezza di viaggiare lentamente, di incontrare persone,
06:08di scoprire proprio la loro quotidianità, la loro realtà, quindi quando mi è nato questo
06:14desiderio io poi sono tornato alla mia vita quotidiana, alla vita di sempre, con dentro
06:21appunto questa voglia di esplorare, di scoprire, anche di mettere in discussione me stesso e di
06:31cercare di capire quello che c'è anche al di fuori delle nostre quattro mura, che non sono
06:39solo quelle fisiche, ma anche quelle interiori credo e quindi la somma di queste due situazioni,
06:46ovvero la mia insoddisfazione più questo desiderio, mi hanno portato poi nel corso degli anni a voler
06:54sempre cercare una via di fuga, che non ho mai avuto il coraggio di prendere fino a quando è
06:59arrivata quella bolletta, perché vivevo da solo e mi è arrivata una bolletta da più di 600 euro,
07:05una ammazzata incredibile, io sarei rimasto in Egitto, dalla disperazione, ci ho pensato però
07:13sì, sono tornato, ho pagato quello che dovevo pagare, però in quel momento ho pensato è inutile
07:18che continuo a fare, a spendere soldi più che altro e a fare una vita che non mi soddisfa,
07:23che non mi rende felice a pieno, quando in realtà tutti questi soldi li potrei investire in cose
07:30che mi rendono più felice e mi arricchiscono anche di più. Il libro inizia così, sei pazzo? Questa è
07:37la frase che mi è stata ripetuta più spesso dalla maggior parte delle persone nei mesi precedenti
07:42alla partenza, perché non mi sono voluta accontentare, perché ho voluto provare ad uscire
07:47dagli schemi, a sognare più di quanto sia considerato ragionevole e a percorrere una
07:52strada diversa, perché ho deciso di rinunciare ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato,
07:57alle solite abitudini, alla routine, a tanti comfort, a sicurezza e stabilità, perché mi sono
08:03stancato di seguire una linea che qualcun altro aveva già tracciato per me, perché sono partito
08:09per andare all'avventura verso l'ignoto, per inseguire il mio sogno di vedere il mondo, di
08:13scoprire le persone, le culture, le religioni, i luoghi, gli animali e la natura che lo popolano,
08:18perché ho smesso di pensare a qualcosa che tutti danno per scontato ma che nessuno ci garantisce,
08:24il domani, e infatti il titolo è domani non esiste, perché tu a un certo punto sei presa,
08:30sei partito l'11 settembre 2022, altra data scelta a caso, non c'è alcun riferimento storico perché
08:38era una domenica, l'udici e quindi potevano venirti a salutare tante persone, sei partito
08:43dal cortile di casa tua in provincia di Bergamo e sei arrivata fino a Bangkok per 19 mila chilometri,
08:53nei momenti precedenti alla partenza mi ha colpito il fatto che tutti ti chiedessero una cosa, non hai
09:02paura, cioè sì sei pazzo, ma puntavano sul fatto che fosse una cosa pericolosa, più che stancante,
09:13più che lunga, colpeva il fatto che fosse pericolosa e tu nel libro, nella premessa che è molto intensa
09:20devo dire, spieghi dicendo ma come può far paura una cosa che non si conosce?
09:26Sì secondo me lo sconosciuto fa sempre un po' paura, almeno alla maggior parte delle persone,
09:35per quanto mi riguarda io ho sempre pensato che almeno personalmente lo sconosciuto mi stimola,
09:42mi attira, mi incuriosisce e quant'altro, più che altro secondo me era anche una sorta di strategia
09:51per cercare di farmi cambiare idea, quella di magari puntare sul fatto che potesse essere pericoloso
10:02o pauroso o quant'altro e diciamo che ovviamente all'inizio anche io non è che ero la persona più
10:09tranquilla del mondo, nel senso che per la prima volta mi stavo approcciando ad un viaggio così
10:13lungo, per la prima volta sarei stato lontano da casa per così tanto tempo, senza tutti i comfort
10:20che la casa ti offre ovviamente e quindi ecco io in primis non ero tranquillissimo, però comunque
10:27ho sempre pensato che alla fine in un'avventura un po' di pericolo, un po' di rischio ci deve essere
10:33da quel pepe, esatto e da quella adrenalina, quell'emozione, proprio l'idea e in più poi ho
10:41sempre pensato che sulla strada le persone mi avrebbero aiutato, comunque non partivo con molti
10:49pregiudizi, qualcuno ovviamente sì, fortunatamente poi durante il viaggio sono riuscito anche ad
10:55abbatterli, però ecco secondo me era più una sorta di dissuasione, di tentativo di dissuasione
11:02quello. Cioè di impaurirti, ma tu non ti sei fatto impaurire anzi, tutt'altro un'altra frase che mi ha
11:12colpito sempre nella premessa e per capire la potenza di questo libro noi stiamo parlando delle
11:18prime 27 pagine, 30 pagine, poi c'è tutto il resto del viaggio e tra poco vedremo qualche immagine,
11:24però è come se tu in questa premessa, passami il termine forse forte, ti mettessi a nudo, cioè tu
11:32dichiari immediatamente al lettore tutte le domande, alt, tutte le domande che volete farmi
11:38prima di iniziare la lettura ve le metto in queste prime 30 pagine. Tu scrivi che il viaggio è un atto
11:46di fede nei confronti della vita, questa è una frase bellissima. Secondo me sì, io l'ho scoperto
11:52appunto durante quel cammino di Santiago, è un atto di fede nei confronti della vita perché credo
11:59che ci si lasci alle spalle o perlomeno si cerca di lasciarsi alle spalle tutto quello che qualcun
12:07altro decide per te fino a quel momento, ovvero dove vivi perché nasci in un paese o una città
12:16o comunque in un posto preciso perché i tuoi genitori sono lì, vieni cresciuto in un determinato
12:23modo con delle idee che anche la società ti impone, cresci appunto in un sistema ben definito dove ci
12:32sono dei ruoli, dove ci sono degli orari, dei compiti, dove tutte le giornate sono più o meno
12:40uguali e quindi secondo me almeno per quanto io mi sentivo in quel momento non la consideravo
12:50vera e propria vita per come la intendevo io, per come la volevo intendere io, quindi in quel
12:56momento atto di fede nei confronti della vita nel senso che ho cercato di dare il via libera a
13:03quello che secondo me la vita dovrebbe essere ovvero un insieme di emozioni, esperienze,
13:09attimi, incontri e qualsiasi altra cosa e tutto fatto secondo sentimento ovvero per quello che
13:19ci si sente dentro non perché sia costretti a svegliarsi a un certo orario a fare determinate
13:25cose durante una giornata e io lo scrivo anche nel libro a un certo punto della mia vita ero
13:30arrivato a aspettare le 18 tutti i giorni e poi il weekend e poi le ferie e quindi secondo me in
13:40quel momento per me quella non era vita e quindi ecco io secondo me il viaggio è un atto di fede
13:46soprattutto un viaggio così così lungo attraverso luoghi così diversi tra loro è un atto di fede
13:52perché tu ti affidi un po' oltre che a te stesso alle tue emozioni sensazioni anche poi a quello
13:59che il mondo ti offre. Infatti a proposito di fede all'inizio a me sembrava un libro religioso
14:05quando mi è arrivato, devo essere sincero, quando mi è arrivato sulla scrivania ho detto non lo so
14:11mi dava l'idea di quei manuali o libri di catechismo con questo titolo che tra l'altro un'immagine
14:19bellissima al deserto del Negev tra l'altro hai transitato anche il giro d'italia nel 2018 e hai
14:26visitato anche dei luoghi di fede e ne parleremo tra poco. Prima di partire anche noi a ripercorrere
14:33un po' il viaggio attraverso le immagini tra le tante persone alle quali hai dovuto dire che
14:40saresti partito sono stati i tuoi nonni ed è stato uno dei momenti più difficili prima di partire
14:46perché mi ha fatto molto ridere il siparietto dove dici che sostanzialmente tuo nonno faceva
14:51finta di non conoscerti quando magari i conoscenti chiedevano di te, non piaceva questa idea.
14:57Sì diciamo che alla fine vabbè i nonni soprattutto cresciuti in un paesino piccolo come il mio
15:04Urgnano hanno una mentalità un po' più chiusa dove magari appunto come dicevamo prima la paura
15:12dello sconosciuto o comunque determinati pregiudizi verso lo straniero o verso certi
15:17luoghi del mondo gli facevano comunque pensare che stessi facendo un'assurdità o comunque anche
15:25la loro idea diciamo che tu nella vita devi avere un lavoro per comprarti una casa, costruire una
15:32famiglia eccetera come idea standard e unica via percorribile all'interno della vita e quindi
15:40ecco secondo loro era una cosa diciamo così assurda però si fa molto ridere quel siparietto
15:48perché mio nonno è un bel personaggio e dirlo a loro è stato difficile proprio per quel motivo
15:54lì perché sapevo che non avrebbero capito e nonostante questo a parte i primi mesi che sono
16:03stati un po' complicati poi in realtà devo dire che forse anche con l'influenza dei miei genitori
16:11magari hanno capito un po' di più o se non hanno capito comunque mi hanno sostenuto e adesso sono
16:17anche molto orgogliosi di questa cosa per dirti mio nonno all'inizio mi quasi disconosceva e adesso
16:24invece in giro per il paese fa tutto il bulletto perché è mio nipote, mio nipote quello che è andato, nonno Piero, adesso si è tornato, ha dato prova anche di gran coraggio
16:35perché tu non eri un cicloviaggiatore anche questa è una cosa molto interessante non avevi
16:43la passione per la bicicletta proprio cioè i tuoi rapporti con la bicicletta si interrompono a dieci
16:48anni quando magari scopri il motorino o altri mezzi di locomozione hai comprato una bicicletta
16:54dato un nome alla bicicletta siete andati in viaggio te viaggia toro e gianna la sua bicicletta
17:02e quindi partiamo all'avventura prima immagine qua siamo in croazia che è un po' una delle delle
17:10prime mete racconti perché hai hai voluto ecco nella scelta la partire dalla croazia
17:20perché è il primo vabbè la sdoveni in realtà l'ho attraversata proprio in giornata sono entrato
17:28subito in croazia dopo aver lasciato l'italia però la croazia essendo poi la prima vera e
17:34propria destinazione straniera mi ha dato modo di innanzitutto incontrare i primi cicloviaggiatori
17:43altri cicloviaggiatori con cui condividere un po tutte le emozioni che l'inizio del viaggio mi
17:49stava dando e per l'appunto diciamo che è stata la prima tappa in cui io ho sentito veramente quella
17:58sensazione di libertà che andavo cercando dall'inizio del viaggio e quella sensazione
18:03di poter veramente fare della mia vita quello che volevo quando volevo come volevo e nel modo
18:11in cui volevo quindi la croazia è stata importante perché mi ha fatto capire fin da subito che era
18:19la strada giusta che stavo percorrendo che avevo fatto la scelta giusta e appunto gli incontri
18:25l'hanno resa un po diciamo più speciale come si leggerà poi più avanti nel libro le persone
18:34hanno fatto molto la differenza all'interno del mio viaggio in croazia appunto ho iniziato ad
18:39incontrare altre persone che viaggiavano come me condividevamo insieme un po le motivazioni
18:44che ci avevano spinto a partire condividevamo anche appunto le emozioni che diciamo vivevano
18:51la nostra quotidianità in quel momento e diciamo che avere questo tipo di condivisione scambio era
19:00molto intenso ed emozionante quindi secondo me è stato proprio il primo punto che mi ha davvero
19:08fatto capire e rendere conto che era la strada giusta da percorrere e come scrivi proprio tu
19:14nel capitolo dedicato alla croazia la strada si dimostra ancora una volta la miglior scuola
19:20andiamo avanti nel viaggio approdiamo non sarebbe il termine pedalando arriviamo a
19:27cappadoccia dove tu hai dormito all'interno di una grotta meravigliosa tra l'altro vediamo
19:34quale immagine bellissima e sì ho avuto la fortuna di scoprire questa grotta allora vabbè
19:42partiamo dalla premessa che la cappadoccia è un luogo che ho amato tantissimo perché ha una
19:49magia molto particolare e a parte proprio il fatto estetico di tutte queste rocce dalle forme
19:57strane appuntite dalle caverne scavate appunto all'interno all'interno di queste rocce e però
20:05ecco è un luogo che io ho trovato davvero magico per l'energia che si respira al fatto di essere
20:11quasi trasportati in un altro mondo perché è tutto quasi fiabesco diciamo così e ci sono
20:18state una settimana poi in realtà non volevo andarmene il giorno prima di andarmene ho avuto
20:24diciamo un segnale dall'universo che mi ha fatto mi ha fatto scoprire questa grotta dove all'interno
20:31c'era una stufa due poltroni e un materasso e quindi niente io ho deciso ma siccome non voglio
20:39andarmene ho trovato questa grotta perché non segnali rispettiamo esatto quindi ci sono stato
20:45tre giorni e tre notti ed è stato bellissimo perché alla fine ero da solo circondato dal
20:52silenzio dalla magia di quel luogo durante il giorno andavo a cercare la legna per la stufa
20:58ovviamente e la sera mi cucinavo mi mettevo fuori dove tra l'altro c'era anche un divano
21:04un divanetto panoramico e quindi niente poi la sera mi godevo i cieli stellati e la mattina
21:11soprattutto venivo svegliato poi dai voli delle mongolfiere che mi passavano accanto e quant'altro
21:17e è stato davvero un luogo luogo meraviglioso uno dei primi luoghi che mi hanno fatto emozionare
21:24davvero tanto al di là poi degli incontri. Sei sicuro che non fosse un airbnb mascherato?
21:31Sono sicuro che non fosse un airbnb probabilmente in altri periodi dell'anno era abitata però sì
21:45era tutto diciamo in disuso impolverato c'era un po' di immondizia anche ho dato una ripulita
21:52ho sistemato. Quindi un host perfetto? Sì sì sì la natura la natura si è dimostrato un host
21:59perfetto. La natura però purtroppo alle volte fa dei danni grossi e questa puntata dovrebbe
22:08durare otto puntate per parlare proprio di natura e di danni però limitiamoci al fatto che tu hai
22:15vissuto però anche dei momenti di terrore il terremoto in Turchia cioè tu eri lì con la tua
22:23bicicletta con Gianna quando la terra ha tremato e ha tremato molto forte qui vediamo delle immagini
22:29è stato il momento più spaventoso tu dici che avevi pensato quasi di finire lì dallo shock?
22:36Sì credo sia stato proprio un momento più spaventoso della mia vita in generale perché
22:43nessuno ti prepara a vivere momenti del genere nessuno ti prepara ad affrontare anche poi le
22:50conseguenze di momenti del genere e io mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato
22:57fortunatamente sono qui a raccontarlo perché comunque un terremoto che ha fatto più di 50
23:03mila vittime e ero a 7 chilometri dall'epicentro ospitato da un ragazzo del luogo nella città di
23:11Gaziantep e ci siamo svegliati la notte perché tutto tremava fortissimo ci siamo resi conto
23:17subito che era un terremoto ovviamente siamo corsi subito in strada le strade erano già piene
23:23zeppe di persone che erano fuggite dalle loro abitazioni e all'inizio devo dire la verità non
23:30non mi ero reso conto della gravità dell'accaduto me ne sono reso conto poi i giorni successivi
23:38perché io avevo cercato un autobus per andarmene non sono riuscito a trovarlo perché tutte le
23:44strade erano state chiuse perché erano distrutte quindi le corse degli autobus sospese e io sono
23:50stato costretto a rimanere in città per qualche giorno e durante quei giorni mentre cercavo poi
23:57di dare una mano agli sfollati di usare un po' il fatto che io avessi una bicicletta potevo
24:04magari percorrere lunghe distanze in poco tempo quindi andavo a fare la spesa per le persone che
24:10ne avevano bisogno e quant'altro girando appunto per la città mi sono reso conto di quanta
24:16devastazione aveva provocato infatti c'erano edifici distrutti e cadaveri per le strade
24:22la cosa credo a livello psicologico più straziante al di là dei cadaveri appunto era quella di
24:32sentire anche da sotto le macerie le urla delle persone che erano rimaste intrappolate e non potere
24:39farne anche niente per per dargli una mano per cercare di salvarle fortunatamente dopo fortunatamente
24:47per me dopo tre giorni hanno rimesso in funzione le corse degli autobus e io sono riuscito ad
24:53andarmene però ecco è stato è stato il momento più più terribile della mia vita ma perché proprio
25:00vedere così tanta morte così tanta distruzione anche così tante sai certezze che si sgretolano
25:08sì che le persone costruiscono magari per un'intera vita e nel giro di un attimo vengono
25:13proprio rase al suolo è stato sono stati giorni molto molto intensi e come come hai detto tu come
25:22ho scritto nel libro ho pensato anche di concludere il viaggio perché lo shock era forte io per le
25:28prime settimane ho fatto fatica a riaddormentarmi avevo paura ogni tanto di proprio addormentarmi
25:34con un tetto sopra la testa per il timore di trovarmi in una situazione del genere e magari
25:41una seconda volta non riuscire a scamparla e quindi ecco è stato è stato difficile fortunatamente ho
25:50avuto tanto supporto sia da casa che poi in loco perché sono stato ospitato da una bellissima
25:57famiglia e il loro supporto diciamo che mi ha dato un po' la forza per per continuare il viaggio
26:03insomma. Dopo la Turchia hai attraversato tantissimi altri luoghi facendo incontri anche
26:12forti ad esempio vediamo un murales di Bansky molto famoso con la colomba il giacchietta
26:21e i proiettili e il muro qua siamo in Cisgiordania, il deserto di Vadirum altro posto che è abbastanza
26:30ti è rimasto nel cuore anche questo e poi hai visitato anche la Mecca, Medina,
26:40un momento di tensione, ti ha salvato anche il fatto che tu avessi aiutato i terremotati in
26:49Turchia però raccontiamo un po' di questo incontro con alcuni militari non proprio piacevole dove ti
26:57hanno chiesto tutto tra l'altro anche dei suoi tatuaggi. Sì allora diciamo che il Medio Oriente
27:03in generale è un'area geografica abbastanza disordinata o comunque dove ci sono molti
27:13conflitti e dove la situazione non è delle più semplici insomma e arrivato a Medina sono stato
27:22diciamo un po' per ingenuità e un po' per disattenzione mi è capitata questa cosa perché
27:29ero all'interno della moschia del profeta che è la seconda moschia più sacra dopo quella di la Mecca
27:35per i musulmani e in teoria ai non musulmani non è consentito l'accesso solo che io non lo sapevo
27:42non c'erano neanche dei cartelli che lo indicavano per esempio quando tu arrivi sulla strada che porta
27:47la Mecca c'è scritto grande come un paese come la Mecca esatto c'è un cartello con scritto i non
27:55musulmani non sono ammessi e invece a Medina non c'era questo cartello quindi io sono entrato nella
28:02moschia del profeta ci sono stato dentro un paio d'ore per visitarla e fino a lì tutto bene dopodiché
28:09quando è iniziata la preghiera io che ovviamente ero l'unico che non stava pregando ho pensato di
28:14uscire e di ritornare in un altro momento e mentre uscivo sai il colpo d'occhio con tutte
28:21queste migliaia di fedeli che stavano pregando mi ha spinto a fare un paio di fotografie e per
28:28sbaglio in una di queste ho inquadrato una piccola parte del reparto femminile dedicato alla preghiera
28:36appunto e nel giro di pochi secondi avevo attorno a me dei militari con il fucile in mano uno mi ha
28:44preso il passaporto ha iniziato a controllare tutti tutti i visti che avevo fatto i timbri
28:50i paesi che avevo visitato e quant'altro un altro mi ha preso il cellulare mi ha cancellato le
28:56fotografie un altro ha iniziato a farmi domande e ovviamente sai in certi luoghi soprattutto
29:06per quanto riguarda la religione islamica sarebbe diciamo considerato ragionevole
29:13mettersi anche un abbigliamento corretto io esatto io in quel momento non l'avevo
29:20credo abbiano capito poi che poi lasciamo chiaramente al lettore scoprire però credo
29:28abbiano capito che tu fossi lì senza sapere con intenti benevoli no no no certo assolutamente
29:37diciamo che poi appunto avendo preso in mano anche il mio telefono hanno avuto modo di vedere
29:42un po' tutto quello che stavo facendo con in mano il passaporto hanno visto anche tutti i paesi che
29:48avevo attraversato e di conseguenza poi parlando con me gli ho fatto capire che avevo commesso un
29:55errore di ingenuità appunto che non volevo commettere e che mi dispiaceva e quindi diciamo
30:01che poi siamo riusciti a trovare a capire che non avevo intenti maligni diciamo così momenti di
30:11tensione però momenti di sorrisi quanti vediamo con un compagno di viaggio non so vestito in
30:17abiti tradizionali si mu saifer è un signore che mi ha ospitato nella città di taif ancora in
30:25arabbia saudita ed è stato uno degli incontri più belli perché diciamo che ha sconvolto la
30:34sua quotidianità per darmi l'opportunità di scoprire la società di visitare anche alcuni
30:42luoghi mi ha fatto proprio da guida turistica per qualche giorno è rimasto a casa dal lavoro
30:46appunto per accompagnarmi mi ha portato anche nella fattoria che lui e i suoi fratelli hanno
30:52di cammelli mi ha fatto mungere i cammelli abbiamo bevuto tutti insieme il loro latte
30:57mi ha fatto assistere alle loro preghiere sua moglie addirittura mi ha mi ha cucinato delle
31:03lasagne perché sapeva che ero italiano e niente è stato sono stati giorni bellissimi perché poi
31:10comunque vabbè l'arabbia saudita come dicevo prima un po come tutto il medio oriente è un
31:16paese abbastanza controverso ci sono regole abbastanza discutibili dal mio punto di vista
31:21per quanto riguarda i diritti delle donne o degli omosessuali o quant'altro e però io ecco ho avuto
31:28modo di vivere la parte migliore di questo paese che secondo me l'ospitalità delle persone e mu
31:37cipher ne è un chiarissimo esempio perché davvero mi ha fatto sentire come a casa mi ha fatto sentire
31:42parte della famiglia e mi ha fatto appunto molto molto bene conoscerlo incontrarlo ed essere
31:50ospitato da lui e arriviamo anche alla conclusione del viaggio con questa tua foto sorridente ha
31:57arrivato alla meta cosa hai provato ho provato un sacco di emozioni in quel momento perché
32:07sai entrare in quello che sai essere l'ultimo paese del tuo viaggio dopo un anno e tre mesi
32:17di viaggio non si può rimanere indifferenti ad un momento del genere poi in quel momento
32:25comunque mi tornavano in mente un po tutte le emozioni che avevo provato da quelle belle a
32:30quelle brutte quindi gli incontri il terremoto e le cose che ho visto appunto tra israele palestina
32:36i pericoli che ho corso appunto a medina l'incontro col ghepardo in india e tutti i tre mesi a stare
32:47male in india fisicamente e in quel momento mi sono tornati in mente proprio tutte queste
32:53sensazioni e sono stato più di due ore davanti alla frontiera indeciso se attraversarlo oppure
33:01no perché proprio sapevo che la fine del viaggio si stava avvicinando però comunque anche la fine
33:08secondo me è parte di un viaggio e dell'inizio poi di un altro viaggio per me è stata la fine
33:15del viaggio geografico che è stato anche un viaggio interiore e l'inizio di un altro viaggio
33:21interiore ovvero quello di diciamo metabolizzare un po tutto quello che avevo visto vissuto scoperto
33:32imparato durante durante quel viaggio quindi ecco è stato un mix di emozioni incredibile
33:38che poi mi ha portato insomma a scrivere questo libro a condividere un po tutte tutte le cose
33:45che ho imparato e tutte le emozioni che l'hanno attraversato insomma. Ed è tutto all'interno di
33:52questo libro veramente il mio viaggio si conclude qui a Bangkok dopo 462 giorni circa 19 mila
34:00chilometri 17 paesi attraversati e innumerevoli avventure e disavventure nonostante le conclusioni
34:07siano amare e non piacciono a nessuno anche la fine è una parte importante del viaggio in questa
34:13fine però io ci vedo un nuovo inizio un punto da cui ripartire quale posto migliore per un nuovo
34:19inizio se non casa domani non esiste marco togni boli sedizioni se volete viaggiare insieme a
34:27viaggiatoro e gianna questo è il libro giusto grazie mille marco grazie di essere tornato a
34:34bike channel e stavolta a raccontarci il tuo libro è il caso di dirlo buon viaggio perché adesso c'è
34:40da scoprire l'altra parte di mondo che ti manca mi hai rivelato qualche progetto non lo diciamo
34:48ma ti aspettiamo qui a bike channel una volta che sarà concluso questo tuo ennesimo viaggio
34:53per raccontarci va bene grazie grazie grazie a te pietro grazie a voi buona lettura