- 17/06/2025
Categoria
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SportTrascrizione
00:00amiche ed amici di bike channel un saluto da pietro pisaneschi e bentornati ad una nuova
00:21puntata di ciclo stile le parole del ciclismo la rubrica di bike channel che si occupa di
00:26presentare i libri dedicati al mondo della bicicletta a 360 gradi terza tappa è il caso di dirlo del nostro
00:35lungo viaggio nel presentare i ciclisti che hanno fatto la storia del ciclismo terza tappa terzo
00:43volume il secondo dopo guerra del 1945 al 1964 stessa squadra ciano merighetti capitano per per
00:53condurci a scoprire i corridori più dimenticate o più curiosi ok coppie bartali binda girardengo però
01:01a noi a ciclo stile piacciono le storie un pochino più dimenticate e curiose l'ultima volta abbiamo
01:09parlato del dei corridori tra le due guerre mondiali invito a riprendere sul nostro sito bike channel
01:19punto it le precedenti puntate anche quella sui pionieri dove c'erano veramente storie assurde
01:25come corridore a cavallo delle due epoche visto che parlando quest'oggi di un ciclismo dal 45 al 1964
01:38dove veramente il ciclismo diventa sicuramente il primo sport in italia almeno fino al 60 data tragica
01:48della della morte di fausto coppi ci sono anche le grandi star magari si perde il gusto delle storie
01:55d'un tempo ad esempio quella di de musier che abbiamo scelto come corridore a cavallo delle due epoche
02:04perché quello che fece de musier nel 1934 è difficile no adesso per questa in questa nuova puntata
02:14ritrovarle anche se ci sono insomma personaggi curiosi però di isolati di corridori che partecipavano
02:21con la sottoscrizione popolare progressivamente ne perdiamo ne perdiamo la presenza no di fatti
02:30di de musier è uno di quelli che qui voglio più bene perché un contadino delle fiandre
02:37un bello tosto da lui è cominciato a correre piaceva andare in bicicletta il è cominciato a vincere da
02:46dilettante e quando vinceva raccogliendo po di soldi si comprava un bue no cioè il investiva nella nella
02:56fattoria di di famiglia quando venne a sapere del punto della milano sanremo e dei premi evidentemente
03:04che c'erano decise di partecipare cosa fece prese la bicicletta si corre tutt'ora in marzo no quindi non
03:14è che in due giorni arrivò in in italia sanremo parti e la vinse credo che sia una delle più grandi
03:25imprese a casa felice e contente giustamente quindi ecco queste storie progressivamente si
03:32perdono la semplice il capitolo meglio il libro volume si apre ovviamente con la seconda parte
03:40dedicata a gino bartali tu hai scelto questo passano il termine spediente narrativo perché
03:46chiaramente bartali e coppi sono corridori a cavallo del degli anni 30 degli anni 40 e poi
03:57anche 50 sostanzialmente la seconda guerra mondiale ha tolto a bartali forse gli anni migliori della
04:05carriera a coppi che aveva vinto appunto l'ultimo giro nel 1940 prima dello scoppio la seconda guerra
04:12mondiale i primi anni però era questo no che insomma bartali dava un po fastidio il fatto che
04:18se si trovava un rivale che ma anche perché sì ma anche perché bartali e quindi torniamo un po indietro
04:24lui vinse il giro d'italia nel 36 e nel 37 e partecipo anche il tour nel 37 ma cadde e dovete poi ritirarsi
04:40nel 38 la squadra nazionale perché tra l'altro nel frattempo il tour de france non era più per
04:50squadre private no ma e divenne per le squadre nazionali un po con il clima di allora del
04:58nazionalismo e di fatto la la squadra nazionale era diretta poi da gerarchi non fascisti imposero
05:09no a bartali di non partecipare al giro d'italia del 38 per vincere il per vincere il tour per
05:17partecipare vincere il tour bartali non era d'accordo ma venne fatta una campagna denigratoria
05:22sui giornali minacciandolo anche di togliergli il tesserino da ci che per cui fu costretto quando
05:29al tour lo vinse non si sa mai però poteva essere veramente il primo ciclista vincere giro e tour per
05:38fare era veramente un al di sopra del di qualsiasi altro corridore era proprio in gran forma in quegli anni
05:49arrivò però al giro del 1940 un suo gregario che alla fine è la calma alla betone mandò in fuga e
06:01vinse quella tappa con arrivo a modena magari ovviamente era fausto coppi ma davanti in quella
06:08tappa c'era inizialmente sulla betone un corredore che tu mi hai segnalato e cioè cecchi dentro lo
06:15scopino di monsummano che è anche tra l'altro provincia di pestoia che è la mia città perché la
06:22sua famiglia faceva le scope di sagina che tra l'altro è un'attività tuttora insomma quelle
06:29che usano gli spazzini e sono belli anche appunto i soprannomi perché hai scelto Ezio Cecchi che cosa ti
06:38anche lui perché tra quelli sfortunati lui vabbè arrivò il secondo in quel giro lì ma soprattutto
06:48ha un record che è arrivato secondo con il distacco minore al giro d'italia 11 secondi quello vinto da
06:58da magni arrivò secondo per 11 secondi no ma lui era in testa no ormai aveva questo sogno no perché
07:09poi è sempre scuola corso per squadre minori allora correva per per la gloria non nel senso per la
07:16profonda si chiamava gloria la squadra si chiamava gloria e purtroppo cade i suoi inseguitori che erano
07:25coppi e magni no attaccarono poi tra l'altro magni in salita ricevette un sacco di spinte di
07:33aiuti così lui si riprese ma poi alla fine arrivò al a milano a vigorelli con questo distacco minimo
07:40di 11 secondi magni fu accolto tra i fischi no al vigorelli perché era chiaro a tutti che era stato
07:48aiutato no e tra l'altro la bianchi di coppe fece il ricorso alla giuria no ma non ci fu nessuna
07:56penalizzazione per cui rimane il rimpianto c'è anche che poteva vincere tranquillamente un giro
08:03d'italia allora lo premettiamo in questa terza puntata ci sarà tanta sfortuna parleremo di tanti
08:11corridori purtroppo sfortunati uno di questi è dante già nello sento alla francese italo francese lui fu
08:20molto sfortunato nell'estate del del 1945 e ebbe un grave incidente e venne investito da una una
08:33camionetta statunitense dell'esercito statunitense quindi vedo mente poi non c'era un buon corridore
08:39si era classificato sempre bene al anche alla gara importanti no del e lì dovrete rinunciare alla
08:49alla carriera c'erano molti ciclisti italiani che poi vennero naturalizzati francesi ma anche ai
08:58tempi anche binda le prime corse li vinse in francia perché sarà lavorava lì lavorava lì e
09:03stuccatore esatto i corridori naturalizzati anche per ma brambilla sì sì sì che capisce la
09:11classifica scalatore al tour del 1947 anche vero un gran scalatore se ne erano d'altronde per poter
09:19vincere il tour o comunque piazzarti dove dovevi avere delle doti notevoli di scalatore era fuori
09:27discussioni tra le storie più curiose luciano che tu racconti e illustri con la tua mano con i tuoi
09:36colori tra le storie più curiose dicevo c'è quella indubbiamente di andrea carrea è quella che devo
09:47dire la verità tra tutte quelle mi è piaciuta più di tutti perché dimostra comunque un attaccamento al
09:55al capitano e che capitano in questo caso fausto coppi ma di un ciclismo anche che non esiste più
10:04forse anche degli uomini dei valori che non esiste che non esistono più cosa cosa fece il buon andrea
10:11carrea in un tour de france gregario di top di coppi che coppi comunque era uno molto autoritario su
10:21sul comportamento della squadra quindi dovevano essere e gli volevano bene tutti da quello che ho
10:29visto allora carrea in durante questo tutto ci fu una fuga andò dietro ma non si rese conto che ad un
10:41certo punto il distacco era tale per cui quando arrivarono al traguardo aveva la maglia gialla questa
10:49cosa che non vi no la fuga giusta domino alla fuga giusta questa cosa lo vado ai crisi perché
10:56aveva paura poi del che coppi lo sgridasse sostanzialmente no del invece poi quando coppi
11:07arrivò non ci fu nessun problema ma questo per dire l'attaccamento che aveva al capitano perché
11:15ovviamente quel tour li correvano per far vincere coppi beh allora coppi lo rassicurò dicendo tranquillo
11:21che me la riprende tanto difatti sì tanto difatti dopo due tappe però è bello perché è una delle
11:28maglie gialle più tristi della storia cioè lui piangeva sul palco per un po perché aveva paura
11:34della reazione di coppi che veramente se ne fregò perché diceva bene non c'erano problemi e poi per
11:43paura proprio che anche venisse o licenziato o trattato male o che coppi lo ritenesse un
11:51supponente di aver toccato il simbolo del primato che aspettava al capitano un bel tipo era singolare
12:00tra l'altro tu hai detto attaccamento al capitano chi era invece un pochino più ribelle è un signore
12:06che la pagò cara anche questo mio concittadino loretto petrucci vincitore di due milano sanremo nel 52 nel
12:1453 che fu scelto da coppi che intravide in questo ragazzo velocissimo del potenziale però no perché poi
12:24non era un tipo come dite da voi fumino sì di capo strada che è una frazione non è neppure una
12:35frazione sono una decina di case prima della dell'inizio della collina pistoiese e lui avendo
12:43vinto la minano sono rivinta l'anno dopo voleva un ruolo all'interno della squadra non di gregariato
12:52cioè come pretendeva poi coppi da tutti i suoi compagni di squadra e lì inevitabilmente ci furono
13:00degli attriti e il venne messo in disparte cambio squadra e il ebbe un declino amaro possiamo dire
13:11perché era un ottimo corridore per poi aveva uno sprint fulminante tra l'altro lui vinse la sanremo nel
13:191953 e fu anche ostacolato proprio dalla stessa squadra in altri arrivi era una sorta di maledizione
13:28perché fu l'ultimo vincitore della milano sanremo italiano fino al 1970 quando vinse michele dancelli
13:36quindi insomma col senno di poi avremmo potuto avrebbe potuto forse comprare il bene del ciclismo
13:43italiano lasciarlo agire sì perché poi quel periodo lì ci fu l'avvento di grandi dei grandi velocisti
13:48e i giri tour vinti grazie a delle fughe bidone
13:53ce ne sono due che sono rimaste nella storia con due personaggi che
13:58che i giri tour vinti grazie a delle fughe bidone ce ne sono due che sono rimaste nella storia con due personaggi che
14:08non avevano assolutamente il ruolo di grandi campioni ma che alla fine sorpresero tutti il primo al g al tour palcoviac è rimasta storica il giro alla balco cioè vinto
14:23così senza averne i meriti probabilmente però tu sei molto duro nel capitolo tu lo ritieni un grande campione valcoviac
14:30anche perché anni dopo leggendo appunto il ricordi di
14:35ricordi di
14:40di
14:53di corridori anche del da parte dell'organizzazione lo vinse meritatamente
15:00proprio fece un gran tour il
15:03ed era un
15:05dimostrò di
15:07il suo il suo valore che non
15:10aveva rubato niente a nessuno
15:12anche perché scusami
15:14anche perché era un periodo di transizione
15:16il periodo lì cos'è del 56
15:1856 tour del 56
15:19sì per cui i grandi campioni erano
15:22un po' in declino non erano ancora arrivate
15:26era un periodo
15:29insomma
15:30è la stessa cosa che successe anche ad esempio a carlo clerici
15:33al giro d'italia
15:34al giro d'italia
15:35però ad esempio
15:36valco
15:38entrò nella fuga giusta di inizio ad inizio tour
15:41quella che poi divenne la fuga bidone
15:43e acquisi un vantaggio troppo elevato
15:48perché venisse recuperato dagli uomini di classifica e charlie gaul di turn ad esempio
15:54addirittura lui lasciò la maglia ad un altro corridore che era in fuga con lui poi la racquisì e poi la tenne con onore fino a parigi però non essendo un corridore conosciuto un corridore famoso venne considerato una vittoria da un corridore fortunato ecco
16:13sì bene sminuita ma cosa che poi non
16:20anche clerici appunto che vinse nel 54 forse
16:25sì il giro del 54 anche lì è storica no è la fuga bidone per eccellenza
16:30snobbato dai big nella tappa dell'aquila lui che era svizzero in un periodo in cui comunque il giro d'italia era dominato dagli italiani
16:42sì
16:43c'era stato il primo vincitore il primo vincitore svizzero
16:47Koblet
16:49Koblet
16:50Koblet
16:51Koblet
16:52e anche in questo caso
16:55nonostante i vari tentativi dei grandi nomi presenti al giro non riuscirono a recuperare il vantaggio
17:05sì poi in quegli anni vennero fuori anche appunto Koblet
17:08Koblet
17:09grandi ciclisti svizzeri
17:12in effetti il ciclismo divenne grandi campioni anche spagnoli cioè si diffuse e quindi aumentò in quantità e qualità
17:25e poi come dicevamo prima era assolutamente lo sport più seguito
17:32una cosa che mi ha colpito molto anni fa che probabilmente tutti gli appassionati ci saranno stati al museo del ghisallo
17:42sono andato al museo del ghisallo e c'è una parte dedicata ai vecchi cinegiornali
17:48Giro di Lombardia del 48
17:55partono alle 9
18:00Piazzale Loreto
18:02io non ho mai visto così tanta gente
18:05Buenos Aires
18:07completamente pieno perché i corridori allora c'era Coppi, Bartali, Magni
18:11c'erano tutti i migliori
18:13Lombardia che era l'ultima classicissima
18:16c'erano tutti i migliori
18:18Passerella
18:19Buenos Aires
18:20Duomo uscivano da Sempione
18:22ma io non lo so ci saranno state ma centinaia di migliaia di persone
18:26erano rimasto a bocca aperta
18:28ed era l'inizio cioè non arriva neanche una grande salita
18:31era solo la parte alla domenica mattina alle 9
18:35questo per dare l'idea di come era seguito
18:39ma poi anche mi ricordo che quando passava il giro d'Italia
18:45dicevano anche i miei amici nei vari paesi così
18:48andavano tutti
18:49mollavano il lavoro
18:50andavano tutti a vedere
18:52noi che giocavamo nel campo dell'oratorio sotto il ponte della Ghisolfa
18:56quando passava il giro che arrivava il vigorelli passava sempre di
19:00mollavamo tutti andavamo su a vedere i corridori che...
19:04ed è anche in quel periodo che nasce la tua passione che tu lo scrivi nelle varie prefazioni
19:10di Imerio Massignan
19:12perché abbiamo parlato di fuga e bidone
19:15ma avevamo detto che in questa puntata ci sarebbero state tanti corridori sfortunati
19:21Imerio è il massimo della sfortuna Massignan
19:25la presentazione di questi libri è sempre la stessa
19:31poi ci sono delle specifiche per ogni volume
19:34però lì racconto che è stata la prima e l'unica volta dove ho pianto davanti alla televisione
19:40avevo 9 anni
19:42c'era questa tappa 1960 del Gavia
19:47io poi avevamo comprato da poco la televisione
19:50le davano in internet e la seguivo
19:54Massignan che era il mio idolo
19:56il mio ciclista preferito
19:58avevo la figurina
20:00così
20:01va in fuga sul Gavia
20:03no?
20:04aveva la possibilità di
20:07vincere tappa e conquistare Maglia Rosa
20:10no?
20:12Foratura
20:14si riprende così
20:16dietro aveva Gaul
20:18non uno qualunque
20:19l'angelo della montagna
20:20c'è un gran campione
20:22si riprende
20:24altra foratura
20:25insomma alla fine quattro forature
20:27tant'è che quando io ho fatto questa
20:29ho scritto il libro
20:31perché sai che nella memoria così poi si gigantiscono le cose
20:35io mi ricordavo quattro e ho detto forse esagerato
20:38sono andato a vedere e il... cos'era nel 20 il Corriere della Sera che ricordava i 60 anni della tappa del Gavia no?
20:49quindi lui ha avuto quattro forature ha perso la tappa e la possibilità di vincere la Maglia Rosa
20:55e io ero in lamprime no?
20:57con mia mamma che mi prendeva in giro ovviamente
20:59che diceva ma...
21:01che diceva ma...
21:03detto anche in dialetto
21:05e... ci sono anche altri grandi campioni
21:09è un periodo veramente d'oro
21:11l'hai detto tu Luciano di...
21:13di secondo di guerra
21:14per Gaul
21:15c'è Charlie Gaul
21:16c'è Nincini
21:17Nincini
21:18ci sono veramente delle star
21:20Bahamontes
21:21Bahamontes
21:22e...
21:23Ponzin
21:25scusa
21:26Ponzin infatti
21:27ecco c'era
21:28a proposito di corridori sfortunati
21:30anche lui un altro poverino che il...
21:33beh era un buon corridore da dilettante
21:35entrato preso dalla Fresus
21:37aveva fatto questo primo giro d'Italia
21:40e...
21:42poi doveva sposarsi
21:43e aveva fatto questa promessa alla fidanzata
21:46diciamo vinco una tappa nel giro d'Italia così ci sposiamo
21:50purtroppo durante una discesa è caduto ha picchiato
21:54proprio c'è entrato un albero
21:56è morto sul colpo
21:58c'è anche ad esempio Roger Riviere a proposito di discese sfortunate
22:04avevamo accennato Nincini che era uno dei più grandi discesisti della storia
22:09e proprio per gettarsi all'inseguimento di Castone Nincini
22:13finì in un burrone
22:15era ritenuto un talento
22:18Roger Riviere
22:19e c'è il record dell'ora
22:21cioè lui era forte in pista
22:23nell'inseguimento dei mondiali
22:25campionato del mondo
22:26tre vittorie nell'inseguimento
22:28nel 57, nel 58 e nel 59
22:30quarto al tour e sesta alla vuelta
22:32però dimostra la grandissima capacità di Nincini in discesa
22:37narrasi che lo sentivano arrivare dal tornante di sotto con i sassi che rotolavano da quanto scendeva forte
22:47Roger Riviere al tour del 60 provò a starli dietro ma volò nel burrone e purtroppo ciò mise fine alla sua carriera
22:57e poi ebbe una morte anche tragica probabilmente dovuta anche agli antidolorifici troppo potenti che aveva preso per alleviare il dolore dell'incidente
23:09ci sono anche storie curiose ad esempio la maglia nera che fa il suo esordio al Giro d'Italia e viene in qualche modo ambita da vari correditori
23:26c'era un premio
23:28non so se nel 46 o nel 47
23:31infatti Malabrocca
23:33Malabrocca è famoso perché lui conquistò due volte la maglia nera
23:38ed era tutto
23:40non era semplice prendere la maglia nera perché tu dovevi stare lì e dovevi arrivare ultimo
23:46però non dovevi andare fuori tempo massimo
23:49per cui era tutta una cosa
23:51c'era la tattica
23:52bisognava fare bene i calcoli era roba da ragionieri
23:55ragionieri
23:56che poi Malabrocca non era male come corridore perché poi quando si mise lascia perdere la vise delle corse
24:03però ecco lui effettivamente notò di avere più più popolarità se arrivava ultimo
24:10perché c'erano anche dei premi
24:12certo
24:13oltre il prosciutto così c'era anche un premio in denaro per cui la vinse anche Pinarello
24:19esatto infatti è un altro corridore del quale volevo parlare Giovanni Pinarello
24:23sì che vinse la maglia nera
24:24sì che vinse la maglia nera ma poi comunque la sua fortuna fu che lui correva per la Bottecchia
24:30l'anno dopo doveva partecipare al Giro d'Italia ancora e puntava alla maglia nera
24:36però c'era questo nuovo esordiente Pasquale Fornara e la sua squadra la Bottecchia gli diede dei soldi
24:45per indennizzarlo sostanzialmente e far correre Fornara
24:52Pinarello con il cugino credo investirono nell'azienda di famiglia che comunque aveva fondato
25:00aveva una piccola officina e divenne l'azienda che è tuttora una delle maggiori produttici di biciclette al mondo
25:11la Pinarello e tutto parte da una maglia nera
25:16gli ultimi corridori dei quali tratti sono nomi grandissimi Ercole Baldini, Armando Fanbianco
25:24ci sono ovviamente anche Thiel e Pulidor una delle rivalità più belle della storia del ciclismo
25:30prima c'era anche Bobet che è stato un'altra campione
25:33l'abbiamo detto sono anni mitici con grandissimi campioni che vedevi tutto l'anno
25:40perché comunque non si dava un appuntamento solo al tour al giro ma tutte le corse più importanti
25:46dalla Milano Sanremo in poi vedevano al via i grandissimi corridori
25:52questo incrementava anche l'attesa da parte del pubblico che tu raccontavi prima
25:58questo è l'ultimo volume che hai scritto per adesso
26:02e lo abbiamo detto in queste puntate speciali di Ciclostile abbiamo voluto in qualche modo ripercorrere la storia del ciclismo attraverso i grandi nomi ma anche quelli un pochino più sconosciuti
26:14e adesso?
26:15adesso sto lavorando al quarto che va dal periodo degli anni Mersegi Mondi
26:20eh quindi
26:21si va dal 65 all'85
26:25che, non so, potrebbe uscire entro la fine dell'anno, ci vuole un po' di tempo
26:33quello che poi però vedo è che il più si va avanti meno ci sono delle imprese
26:40ecco infatti volevo proprio domandarti questo
26:43nel tuo lavoro di ricerca ma anche di illustrazione
26:49sei spinto comunque dal fuoco iniziale della curiosità
26:54sicuramente
26:55oppure si fa sempre più difficile
26:57no, è che trovi meno, cioè è diventato tutto più organizzato, preciso così
27:05e ci sono, cioè capita raramente, cioè io posso ricordare perché poi le seguivano, non so, tipo l'impresa che fece Chiappucci al tour
27:16certo, ogni tanto ci sono questi momenti ma è molto più difficile
27:24e di conseguenza, come ti dicevo prima, andando a documentare, leggendo le storie
27:30prima veramente mi innamoravo di certi ciclisti, proprio li volevo vedere
27:36adesso è un po' più difficile andando avanti
27:40anche se periodo, periodo immerso, però lo so, Zilioli che era il
27:48dopo Massignani è diventato Zilioli, il mio ciclista preferito
27:53ti piacciono i corri, i grandi scalatori
27:56ho capito leggendo questi libri
27:59ti piacciono i grandi scalatori
28:01ma che possibilmente arrivano a un soffio dalla glande gloria
28:08difatti mi era venuta quest'idea di fare anche un libro
28:12dei grandi secondi del ciclino e ce ne sono tanti
28:15che per un pelo hanno perso così
28:18si scalatori perché mi è sempre piaciuto andare in salita con la bici da corsa
28:25proprio una cosa che mi piace molto
28:28Luciano Mereghetti, ciclisti che hanno fatto la storia del ciclismo
28:33questo è il terzo e per adesso ultimo volume ma è in cantiere chiaramente il quarto
28:40che quindi è detto andrà dagli anni 70-80, fino all'85 arriverà
28:45si, più o meno fino all'85-20 anni
28:48fabbrica dei segni editore
28:51abbiamo parlato anche dei precedenti due volumi in alcune puntate di ciclo stile che invitiamo a recuperare sul sito Bike Channel
28:58buon lavoro Luciano, buon disegno e buona scrittura
29:02e poi chiaramente ti aspettiamo qua a Bike Channel per proseguire la storia del ciclismo
29:08attraverso appunto i ciclisti che hanno fatto la storia del ciclismo
29:12volentieri
29:13grazie di nuovo Luciano
29:14grazie a te
29:15grazie a te
29:16e poi buona lettura
29:17grazie a te
29:18grazie a te
29:19grazie a te
29:20Grazie a tutti.
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