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  • 26/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Audizione - Commissario europeo per la difesa e lo spazio, Andrius Kubilius, sulle tematiche di sua competenza
Alle ore 15, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, le Commissioni Politiche Ue di Camera e Senato hanno svolto l’audizione del Commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, sulle tematiche di sua competenza. (26.05.25)

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Trascrizione
00:00:00del giorno reca l'audizione del Commissario europeo per la difesa e lo spazio, Andrius
00:00:11Kubilius, che saluto, sulle tematiche di sua competenza, i sensi dell'articolo 127 ter
00:00:17comma 2 del regolamento della Camera dei Deputati e dell'articolo 144 quater comma 2 del regolamento
00:00:24del Senato della Repubblica. Do innanzitutto il benvenuto al Commissario, che ringrazio
00:00:30nuovamente e lo saluto e lo ringrazio anche a nome dei Presidenti della terza Commissione
00:00:36affari esteri e difese e della quarta Commissione politiche dell'Unione europea del Senato della
00:00:41Repubblica, Senatrice Stefania Craxi e Senatore Giulio Maria Terzi di Sant'Agata. La sua presenza
00:00:49oggi qui non è solo un evento istituzionale, è un segnale politico, un segnale politico
00:00:58forte che questo Parlamento accoglie con consapevolezza. Il suo curriculum parla con forza, lei è
00:01:06stato due volte Primo Ministro della Lituania, protagonista indiscusso della transizione
00:01:11democratica post-sovietica, autore di riflessioni lungimiranti sulla sicurezza energetica,
00:01:18si è posto con lungimiranza temporale il tema della diversificazione energetica del
00:01:27suo Paese per evitare la dipendenza dalla Russia e dunque ha avuto lungimiranza su tutta
00:01:37la riflessione sull'autonomia strategica europea che oggi, Commissario, noi con questa
00:01:45visione chiara di questa sfida storica vorremmo appunto discutere con lei. Ci colpisce, ci
00:01:52ispira la sua biografia politica, la biografia di un uomo che ha vissuto in prima persona
00:01:57che cosa significhi difendere l'Europa quando l'Europa non è un concetto ma l'Europa
00:02:04è un confine, un rischio, una scelta quotidiana e io penso che oggi sia importante sottolineare
00:02:11come proprio da Paesi come la Lituania, Paesi vigili, lucidi, profondamente, anche proprio
00:02:18per le frontiere geografiche, consapevoli della posta in gioco, ci arrivi a noi europei
00:02:25una lezione, una lezione di verità che ci richiama al progetto di Comunità europea di
00:02:32difesa del 1954, fortemente sostenuta da De Gasperi. Quello fu un momento di rottura,
00:02:40di ultima grande sfitta probabilmente del sogno europeo come soggetto politico autonomo
00:02:46e poi al Piero Spinelli che nei suoi scritti federalisti degli anni 50 e soprattutto nell'elaborazione
00:02:53più matura della grande strategia europea degli anni 70 e 80 ha maturato la visione
00:02:58di un'Europa unita chiamata a farsi potenza di pace non rinunciando alla forza ma civilizzandola
00:03:05certamente mettendola al servizio della democrazia, della prevenzione, della cooperazione tra
00:03:12popoli liberi. E infine vorrei ricordare l'insegnamento di Davide Sassoli, Davide Sassoli che seppe
00:03:20consegnarci una definizione profondamente umana di difesa europea, difendere l'Europa
00:03:27diceva Davide Sassoli significa proteggerne i valori, il diritto, la democrazia, la persona,
00:03:32la difesa non è solo militare è anche militare ma è la capacità di prenderci cura.
00:03:39Ecco occasioni come quella di oggi rappresentano non solo un momento di confronto ma anche
00:03:46un'opportunità concreta per integrare e approfondire il dialogo e lo scambio tra le
00:03:51due istituzioni con riguardo alle linee di indirizzo, con riguardo alle iniziative di
00:03:57carattere legislativo elaborate a livello di Unione Europea, questi incontri sono a
00:04:04mio avviso di estrema utilità perché ci permettono uno scambio importante tra la Commissione
00:04:10Europea e il Parlamento al fine di poter contribuire alla definizione delle scelte legislative dell'Unione
00:04:17in modo certamente più consapevole e soprattutto più partecipato. In particolare nel contesto
00:04:24attuale segnato purtroppo da crescenti instabilità geopolitiche, da minacce ibride e da una crisi
00:04:31della sicurezza che si estende ben oltre i confini dell'Europa, il tema della difesa
00:04:37comune europea assume una centralità che non può essere più rimandata. L'autonomia
00:04:46strategica dell'Unione, la capacità di risposta comune a situazioni di crisi, il rafforzamento
00:04:51dell'industria della difesa europea e la cooperazione tra Stati membri non sono elementi
00:04:57opzionali ma pilastri imprescindibili per garantire la sicurezza collettiva e la credibilità
00:05:04internazionale dell'Unione Europea. Siamo dunque convinti che l'Unione Europea debba
00:05:11procedere con determinazione sulla strada di una difesa integrata sviluppando strumenti
00:05:17comuni, sviluppando interoperabilità, sviluppando una visione strategica condivisa e in questo
00:05:24percorso il contributo dei Parlamenti nazionali resta essenziale non solo per assicurare una
00:05:31piena legittimazione democratica alle scelte comuni ma anche per mantenere un legame diretto
00:05:36con i cittadini europei che oggi più che mai chiedono protezione, chiarezza e unità.
00:05:42In questa prospettiva anche lo spazio, ne parlavamo con il Commissario, rappresenta
00:05:50una frontiera strategica fondamentale perché si configura come fattore abilitante per la
00:05:57vita dei cittadini, per l'economia e per la sicurezza. Le infrastrutture spaziali sono
00:06:02infatti essenziali per garantire comunicazioni sicure, sorveglianza, monitoraggio ambientale,
00:06:08gestione delle crisi e programmi europei di costellazione satellitari come Galileo,
00:06:13Copernicus e Iris 2 stanno già dimostrando quanto sia importante disporre di capacità
00:06:19autonome in orbita, non solo per usi civili, lo dicevo poc'anzi, ma anche per la sicurezza
00:06:25e la difesa. Si tratta di un dominio nel quale l'Unione Europea può e deve affermare la
00:06:31propria sovranità tecnologica, rafforzare l'industria comune e tutelare le proprie
00:06:36infrastrutture da possibili minacce esterne. La difesa comune europea dunque rappresenta
00:06:42oggi insieme una speranza e una sfida prioritaria per l'Unione Europea e l'Unione non può
00:06:50più permettersi né la dipendenza strategica né la fragilità istituzionale. Su questi
00:06:57temi dunque fondamentali siamo pronti ad ascoltare con grandissima attenzione le parole
00:07:03del Commissario, a cui vorrei aggiungere una sorta di domanda prima del suo intervento,
00:07:10di prima sollecitazione. Io credo che la parte più qualificante del piano di riarmo presentato
00:07:19dalla Commissione europea sia quella parte, quantificata in 150 miliardi, di debito comune.
00:07:26Io vorrei sentire da lei, dalle sue parole, come pensa che quella parte che in prospettiva
00:07:32io mi auguro possa anche aumentare in proporzione rispetto agli spazi fiscali degli Stati membri,
00:07:39dunque all'altra parte, come lei pensa che quella parte importante di risorse, questo
00:07:46passo avanti importante che è stato fatto dall'Unione Europea debba essere speso,
00:07:53come deve concretizzarsi nelle spese degli Stati membri quella parte di debito comune
00:08:00che appunto noi speriamo aumenti in proporzione sempre di più rispetto ai soli spazi fiscali
00:08:09degli Stati membri. Grazie, Commissario, le do subito la parola e poi ovviamente chi vorrà
00:08:15intervenire successivamente con delle domande può alzare la mano e fare un cenno alla Presidenza.
00:08:21Bene, buon pomeriggio a tutti, anzitutto grazie Presidente per la sua introduzione,
00:08:35per le sue parole introduttive. Penso di essere comunque d'accordo con tutto quello che
00:08:44ha detto, posso dirlo brevemente, quindi per tutte le sfide riguardanti l'Europa e tutto
00:08:49quello che è relativo a tale sfida, però vorrei magari approfondire in che modo vedo
00:08:55alcune sfide che si pongono divanto a noi, anzitutto vorrei ringraziare il Ministro per
00:09:03il programma di oggi che è stato davvero straordinario, è dedicato in particolare
00:09:10allo spazio, ma ovviamente lo spazio è molto legato alla difesa, quindi parleremo un po'
00:09:16di tutte e due le questioni. È assolutamente chiaro che l'Europa sia dinanzi a grandissime
00:09:26sfide, anzitutto legate alla sua sicurezza, alla difesa, ma non solo, non è la prima
00:09:34volta che l'Europa si trova ad affrontare delle sfide, solitamente quando l'Europa è
00:09:38dinanzi alle sfide riesce a trovare la sua strada per trovare una soluzione, come è
00:09:43stato fatto nel 1957, quindi sono davvero lieto di essere qui a Roma in questi giorni,
00:09:55perché ho visto diverse cose che mi hanno davvero ispirato, mi hanno fatto essere anche
00:10:02ottimista in merito al nostro futuro comune in Europa, ha parlato brevemente anche di
00:10:09me, però anzitutto vorrei sottolineare che sono comunque giovane, sono stato diversi
00:10:22anni nel Parlamento nazionale fino al 2019, poi sono stato 5 anni nel Parlamento europeo,
00:10:31però comunque sono sempre lieto di venire nei Parlamenti nazionali e quindi di poter
00:10:34scambiare opinioni, di poter avere delle critiche anche dai membri dei Parlamenti nazionali,
00:10:40di poter dibattere insieme, penso che qui ci sia un grande interesse nel trovare le
00:10:47migliori soluzioni per l'Europa e per il proprio Paese, quindi sono sicuramente aperto
00:10:51a una discussione con voi su tutte le tematiche. Oggi ci sono diversi fattori interessanti
00:11:11per quanto riguarda l'industria aerospaziale italesegna, ci sono quindi diverse industrie,
00:11:17diverse realtà molto impressionanti, comunque bisogna dire che l'Italia deve essere orgogliosa
00:11:26di queste realtà, ma anche l'Europa deve essere anche ben orgogliosa di quello che
00:11:30sta raggiungendo in ambito spaziale. Quando parliamo anche dello status quo in merito
00:11:41allo spazio, per quanto riguarda il Galileo è il programma di posizionamento satellitare
00:11:47migliore al mondo, il Copernicus è il migliore per quanto riguarda il monitoraggio, abbiamo
00:11:54anche altri programmi, speriamo che ci siano anche dei miglioramenti, anche per essere
00:12:01migliori di Starlink speriamo di raggiungere risultati migliori, è sempre utile essere
00:12:07speranzosi in questo, però ovviamente ci sono delle sfide legate ai sistemi di lancio,
00:12:13però sono sicuro che possiamo fare davvero tanto ancora e in tutti questi sistemi, quello
00:12:18che abbiamo visto oggi, possiamo dire che l'Italia è un attore che svolge un ruolo
00:12:26importante, abbiamo visto che ci sono dei centri operativi molto interessanti per il
00:12:31programma Galileo, abbiamo parlato della costruzione di nuove strutture per essere
00:12:38pronti per le operazioni di Iris 2, quindi vediamo che ci sono tante azioni in gioco
00:12:45e questo mostra che l'Italia ha sicuramente una visione molto forte e chiara di quello
00:12:53che dobbiamo fare nell'ambito dello sviluppo spaziale, non ho parlato poi di tutti i vostri
00:12:59sistemi nazionali, ma comunque sono davvero straordinari e devo dire che posso congratularmi
00:13:05con il Governo italiano per l'azione, anche per il modo in cui ha speso le risorse europee
00:13:13in maniera prudente, anche per lo sviluppo di nuovi sistemi, per lo sviluppo poi in generale,
00:13:25avete davvero investito nel futuro, dal mio punto di vista, parlando dello spazio, anzitutto
00:13:34il ventunesimo secolo sarà davvero il secolo dello spazio e poi ripeto comunque sempre
00:13:41che nei prossimi decenni dovremo affrontare la cosiddetta rivoluzione spaziale di fronte
00:13:48a nuovi sviluppi, a nuove esplorazioni nell'ambito manifatturiero, nello spazio, quindi dobbiamo
00:13:57essere pronti a questa nuova realtà che si profila, gli sviluppi delle nostre capacità
00:14:04sono cruciali, dobbiamo anche migliorare le operazioni nello spazio che saranno cruciali
00:14:10per il nostro futuro e ovviamente lo spazio è anche fondamentale per la difesa, perché
00:14:17senza lo spazio, senza gli dati che provengono dallo spazio, senza le informazioni che provengono
00:14:24da lì non possiamo davvero difenderci oggi e lo stesso vale per le nostre telecomunicazioni
00:14:31e questo ha a che fare quindi con i nostri piani europei per sviluppare dei sistemi
00:14:38nel futuro prossimo e stiamo parlando con gli esperti, con i ministeri di come possiamo
00:14:45procedere in questo senso. Parlando invece della difesa, Presidente lei ha parlato anche
00:14:53di quelle che sono le nostre sfide e sicuramente vi sono diverse sfide legate proprio all'aggressione
00:15:04russa contro l'Ucraina e certamente dobbiamo anche considerare cosa possano fare i servizi
00:15:18di intelligenza dei veri paesi europei come ad esempio quello tedesco, perché la Russia
00:15:24potrebbe anche testare la nostra resilienza, è la nostra risposta con l'articolo 5,
00:15:30quindi la Russia potrebbe essere pronta anche a testarci anche già nel 2027. In secondo
00:15:37luogo non vorrei essere così ottimista sul fatto che si riesca davvero ad arrivare alla
00:15:46pace in Ucraina, sulla base dei tentativi fatti finora, perché Putin non vuole la pace
00:15:57comunque ci sono strumenti diplomatici, però non so se questi riescano davvero a portare
00:16:05a dei veri successi in futuro, quindi dobbiamo essere anche pronti a sviluppi di questo tipo.
00:16:10Inoltre dobbiamo anche ricordare che questo è anche un punto di cui parlo sempre e che
00:16:22è anche formulato nella mia lettera di missione appunto anche dalla Presidente della Commissione,
00:16:28dobbiamo essere pronti di fronte all'ascesa militare della Cina e quindi gli Stati Uniti
00:16:35espostano sempre più risorse verso l'Indo-Pacifico e quindi riducono la loro presenza sul continente
00:16:39europeo, quindi dobbiamo ricordarlo, dobbiamo anche due importanti compiti da affrontare
00:16:46anzitutto, aumentare le nostre capacità di deterrenza verso la Russia e dobbiamo inoltre
00:16:51anche realizzare delle capacità concrete sul lungo termine per essere pronti dinanzi
00:16:59ad una retrocessione americana dal continente europeo. Questi sono i nostri due compiti
00:17:07principali mentre parliamo appunto di decisioni prese a livello di commissione legate proprio
00:17:15all'ambito della difesa. Poco tempo fa, nel mese di marzo, due mesi fa diciamo, il tempo
00:17:25vola, due mesi fa nel mese di marzo è stato approvato il libro bianco sul futuro della
00:17:32difesa europea e abbiamo anche approvato il programma di prontezza per il 2030 per strumenti
00:17:41finanziari per l'attuazione proprio dei nostri piani della difesa. Posso dirvi anche a che
00:17:52punto siamo a livello di implementazione di questo programma, di questo documento così
00:17:57importante. Anzitutto è fondamentale per noi lavorare con gli Stati membri e con la
00:18:06Nato per realizzare una sorta di operazione aggregata. La Nato si sta sviluppando per
00:18:16quanto riguarda gli obiettivi di capacità e ora gli Stati membri devono avere la capacità
00:18:25di difendersi. Ci sono anche altri punti che non sono pubblici, però alcuni appunto
00:18:40della vertice della Nato, ne stanno parlando comunque ai media, dobbiamo avere un aumento
00:18:49notevole della nostra capacità del 30%. L'ammiraglio ha già detto che avevamo un
00:19:06obiettivo in precedenza che non abbiamo raggiunto e ora comunque dobbiamo continuare ad aumentare
00:19:10i nostri obiettivi, quindi dobbiamo cercare di potenziare le capacità della Nato nonostante
00:19:16tutto ciò. Secondo i calcoli degli esperti ci sono dei costi aggiuntivi da sostenere
00:19:24e se gli americani si disimpegnano in Europa ci saranno costi superiori, notevoli costi
00:19:30superiori per l'Europa e l'America ha appunto dato dei fattori abilitanti, i cosiddetti
00:19:42fattori abilitanti all'Europa, quindi nella comunicazione spaziale. Alcuni esperti dell'Istituto
00:19:51strategico di studi spaziali ci dice che ci saranno addirittura mille miliardi di dollari
00:19:57aggiuntivi a livello di spese da sostenere per l'ambito della difesa e quindi dobbiamo
00:20:04cercare di avere una visione chiara sulle risorse che dobbiamo mettere a disposizione,
00:20:09sulle capacità che dobbiamo potenziare, quali servono, quali capacità ci servono
00:20:13e quindi come possiamo anche raggiungere questi finanziamenti e dobbiamo non solo parlarne
00:20:23ma anche concretizzare questa azione. Inoltre abbiamo anche un altro punto all'agenda,
00:20:32in particolare dopo le mie visite che ho fatto recentemente anche a Kiev ho avuto l'opportunità
00:20:42di vedere meglio in cosa consistono le analisi degli ucraini per quanto riguarda anche le
00:20:49loro armi quali i droni ad esempio. Dopo che ho visto le capacità ucraine vi dirò solo
00:20:59che l'80% degli obiettivi militari vengono colpiti da droni e a 20 chilometri dalla
00:21:08frontiera abbiamo una zona che nessuno può attraversare e gli ucraini sono pronti a utilizzare
00:21:224 milioni di droni per colpire gli obiettivi militari. Vediamo che qui la guerra passa
00:21:31sul livello elettronico quindi sul continente europeo vediamo una transizione del campo
00:21:36di battaglia verso l'ambito elettronico, c'è la possibilità di usare questi nuovi strumenti
00:21:41quindi l'esercito ucraino si sta difendendo utilizzando questi strumenti e dall'altro
00:21:46lato c'è l'esercito russo che è pronto anche a rispondere. Dobbiamo appunto ricordare
00:21:59anche queste capacità per capire anche quali capacità dobbiamo sviluppare noi con strumenti
00:22:09anche ad alta velocità e vogliamo anche portare avanti dei regolamenti per i nuovi
00:22:17strumenti finanziari come ad esempio i prestiti safe loans quindi 150 miliardi di prestiti
00:22:25che possono essere utilizzati per acquisti congiunti da parte degli Stati membri in 7
00:22:32aree strategiche, ora stiamo chiedendo agli Stati membri quali progetti vogliono sviluppare
00:22:37in queste 7 aree strategiche, una di queste aree strategiche è proprio quella dei fattori
00:22:44abilitanti strategici come i satellite ad esempio che è fondamentale per noi e ovviamente
00:22:54gli Stati membri hanno 6 mesi per presentare i loro progetti in merito a questo regolamento
00:22:59per i prestiti in modo che poi questi vengano accettati e poi i fondi possono essere utilizzati
00:23:08anche per acquisti congiunti insieme all'Ucraina e al governo ucraino quindi questo apre nuove
00:23:15possibilità per sostenere l'Ucraina quindi questi soldi possono andare a sostenere la
00:23:19difesa ucraina quindi possiamo farlo, è un modo per raggiungere la pace con le implementazioni
00:23:28di questi strumenti e anche di questi fondi e abbiamo davvero sostenuto la difesa ucraina
00:23:37nello stesso modo dell'America però ricalcolando bene cosa abbiamo fatto ogni anno 20 miliardi
00:23:44di euro sono meno dello 0,5% del nostro PIL europeo che abbiamo investito nei confronti
00:23:51all'Ucraina, poi ogni paese ha la sua percentuale 2,5 però all'Ucraina abbiamo dato 0,5% quindi
00:24:01ci può essere un modo per usare questi prestiti nazionali per sostenere proprio l'Ucraina.
00:24:08L'industria italiana può essere di cruciale importanza per questo e anche in futuro perché
00:24:15avete un'industria della difesa molto forte, ho visitato anche diversi siti qui in Italia
00:24:21abbiamo visitato anche le industrie di Leonardo e vediamo che ci sono degli strumenti davvero
00:24:28molto avanzati in ambito tecnologico per la realizzazione di nuovi sistemi di difesa quindi
00:24:33ero davvero impressionato dal vedere queste industrie e per cui questo è davvero cruciale
00:24:38per la nostra difesa però è fondamentale anche per lo sviluppo economico dell'Europa,
00:24:46Draghi nel suo rapporto sulla concorrenza l'ha detto molto chiaramente che un modo
00:24:52per realizzare un'economia più competitiva in Europa è quello proprio di sviluppare
00:24:58la nostra industria della difesa quindi questo è uno dei principali fattori per l'Europa
00:25:04di diventare più competitiva e la nostra industria della difesa ha dei problemi strutturali
00:25:10e non andrò ad affrontarli approfonditamente però questo è il concetto, bisogna investire
00:25:16nell'industria della difesa perché questo porta a nuovi posti di lavoro e non solo oltre
00:25:22all'investimento vero e proprio che si fa nella pace, lo ripetiamo sempre, ripetiamo
00:25:28un antico detto latino che secondo cui se si vuole la pace bisogna prepararsi alla guerra,
00:25:33questo è il modo per garantire la pace, so che ci sono comunque dei dibattiti in tutti
00:25:40i Stati membri, alcuni dicono che in realtà si dovrebbe spendere su altre cose perché
00:25:44dovremmo spendere sui nostri bisogni militari però in realtà queste spese, questi investimenti
00:25:50sono investimenti nella nostra pace e ultimo punto che vorrei affrontare quando guardiamo
00:25:59un po' al quadro d'insieme vediamo che la Russia continuerà ad essere aggressiva nella
00:26:06sua guerra d'aggressione con un'evoluzione anche della posizione americana con questo
00:26:14suo ritiro, il suo disimpegno dalla sicurezza europea quindi dobbiamo iniziare a parlare
00:26:19chiaramente di come costruire un sistema di sicurezza europeo e di come possiamo realizzare
00:26:25un'unione europea della difesa, questo è davvero parte della mia lettera di missione
00:26:29non posso immaginare un'unione europea della difesa senza l'Ucraina dentro quest'unione,
00:26:37senza che l'Ucraina sia davvero parte della nostra architettura di sicurezza dell'Europa
00:26:43perché dal nostro lato dobbiamo sostenere l'esercito ucreino perché è il più forte
00:26:51sul campo di battaglia ed è davvero un asset per noi, è un vantaggio per la sicurezza
00:26:57europea. Di recente c'è stato anche un accordo sul partenariato di difesa e sicurezza e questo
00:27:04è anche una tappa fondamentale per il nostro futuro. Ho iniziato a leggere anche dei libri
00:27:14di storia sul modo in cui la comunità europea di difesa era concepita e come si voleva cercare
00:27:23di costruirla con De Gasperi, Adenauer, Schumann, Jamonnet, c'è stato un fallimento vero e
00:27:30proprio, però la filosofia alla base è comunque presente, rimane tra noi, per cui non dobbiamo
00:27:37ripetere gli stessi errori, però dobbiamo capire come investire nella preparazione alla
00:27:45pace, non solo a livello materiale, quindi che strumenti ci servono a livello militare
00:27:49ma anche per capire come possiamo organizzarci a livello istituzionale per realizzare un'architettura
00:27:54della sicurezza, comunque essendo sempre parte della Nato. Questo è un punto della nostra
00:28:00agenda. Vi ringrazio.
00:28:01Grazie commissario anche per la chiarezza con cui ha risposto alla domanda che le ho
00:28:12fatto. Io vorrei organizzare così i lavori, dare la parola ai presidenti Terzi e Craxi,
00:28:17poi al ministro Urso e in seguito a chi mi ha chiesto di intervenire vi chiederei di
00:28:23fare interventi bravi, anzi vi chiederei di fare delle domande, in modo che così possiamo
00:28:29avere poi il tempo di far replicare di nuovo al commissario Kubilius. Grazie presidente
00:28:35Terzi.
00:28:36Presidente Maddia, presidente Craxi, ministro Urso, commissario io la vorrei ringraziare
00:28:46particolarmente perché i temi che lei ha affrontato sono trattati in preparazione dei
00:28:52Consigli europei anche dalla Commissione Politica Unione Europea e nelle risoluzioni di maggioranza
00:29:01che sono firmate quindi da tutti i componenti della maggioranza e vengono approvati dall'interessa
00:29:09del Senato in vista poche ore prima o pochi giorni prima i Consigli europei ogni volta,
00:29:16entrano costantemente i riferimenti, entrano da due anni almeno, i riferimenti all'industria
00:29:26europea della difesa, la necessità di trovare delle soluzioni per quanto riguarda il procurement,
00:29:33per quanto riguarda l'aggregazione di programmi o l'aumento di cooperazione fra i diversi programmi
00:29:39ed è molto significativo che lei sia oggi a fianco del ministro Urso con un portafoglio
00:29:45del ministro Urso, con un mandato del ministro Urso sullo spazio, analogo a quello che lei ha,
00:29:52signor commissario, e di conseguenza uno degli elementi fondamentali che riguarda
00:29:57l'industria di difesa ma non solo riguarda la telecomunicazione e quindi il classico
00:30:01settore dual use nel quale non si può dire che siamo guerrafondai e compriamo armi di
00:30:07distruzione di massa ma ci attrezziamo per una capacità di difesa e di deterrenza che
00:30:13sia anche di natura civile e militare. Nelle risoluzioni di maggioranza che noi proponiamo
00:30:20al Senato e che di norma sono sempre state in questi più di due anni dell'esilatura,
00:30:28un po' le linee sulle quali si è mosso il governo, il Presidente del Consiglio Giorgio
00:30:33Meloni, il Consiglio Europei, entra costantemente il tema della disinformazione, della falsità
00:30:39in narrative, della discussione di che cosa vuole Putin, della disinformazione russa e
00:30:44anche di un paio di altri paesi, è sempre un elemento di costante preoccupazione. Su
00:30:52questo aspetto lei si è pronunciato ripetutamente e quindi la mia domanda è qual è la strada
00:31:00che abbiamo davanti sulla lotta alla disinformazione? Evidentemente si tratta più di impegno politico,
00:31:06di tutte le forze che vogliono veramente una chiarezza nei processi democratici, nella
00:31:10stabilità dello Stato di diritto dei nostri paesi, ma si tratta anche di capire quali
00:31:15sono i sistemi con i quali lei dal suo punto di vista vede questa grandissima sfida, quindi
00:31:23questo è un elemento che stiamo seguendo con crescente impegno anche come affare assegnato
00:31:31dalla Commissione, con l'onore di presidere, grazie.
00:31:36Presidente Terzi, Ministro Urso, Commissario Kubilius, intanto le do un benvenuto anche
00:31:44da parte della Commissione Esteri e Difesa del Senato Italiano. Come lei ha detto, Commissario,
00:31:53il tema della costruzione di una difesa europea oggi è ineludibile, non perché io creda
00:31:59che l'Occidente si dividerà, ma è da tempo che i nostri alleati statunitensi ce lo chiedono,
00:32:06ricordo che dai tempi di Eisenhower. Ci siamo arrivati un po' in ritardo, ma io credo che
00:32:12sia giusto che l'Unione Europea si prenda più responsabilità in merito alla propria
00:32:21difesa, naturalmente più responsabilità vuol dire anche più spese. Allo Stato, stante
00:32:28i trattati, si deve parlare di una gamba di difesa europea all'interno dell'alleanza
00:32:34Nato, anche questo io lo ritengo giusto perché io non credo che l'alleanza si debba dividere.
00:32:41Volevo chiedere, del resto se non sbaglio ho letto in merito una sua dichiarazione qualche
00:32:45mese fa, se sta continuando il dibattito in Europa sul tema di un debito comune per quanto
00:32:53riguarda la difesa e se lei vede prospettive in questo senso, se non crede altrimenti che
00:33:01rischiamo di avere Paesi in grado di provvedere di più alla propria difesa e Paesi magari
00:33:09con un alto debito pubblico di poterlo fare di meno? Grazie.
00:33:15Grazie, Ministro Urso.
00:33:23Questa ovviamente è l'audizione del Vice Presidente del Commissario europeo, mi li
00:33:28metterò soltanto ad assicurare alle Commissioni Unite del Parlamento la piena collaborazione
00:33:35che in quanto autorità delegata allo spazio e ovviamente anche come Ministro delle Imprese
00:33:43del Medinitri ho assicurato sin dall'inizio del nostro mandato al precedente Commissario
00:33:49e ho ribadito nel mio primo incontro col Vice Presidente Kubilic a Strasburgo qualche mese
00:33:56fa, subito dopo il suo insediamento. Nel contempo oggi l'ho accompagnato come era
00:34:02doveroso che fosse in tre importanti siti industriali italiani e appunto lui prima mi
00:34:10ha lodato l'efficienza, quello che riguarda indubbiamente Thales Salemia Space dove abbiamo
00:34:18realizzato una delle quattro Space Factories anche grazie al pieno utilizzo delle risorse
00:34:23europee, quella poi della base spaziale del Fucino dove sono stati ribaditi e la centralità
00:34:33del nostro Paese anche per quanto riguarda la costellazione Air Square che avrà proprio
00:34:40nella base spaziale del Fucino uno dei punti più importanti di controllo dello sviluppo
00:34:48della cooperazione nel settore della costellazione satellitare e poi infine ad avio sempre nel
00:34:57Lazio laddove l'Italia garantisce e ha l'obiettivo attraverso Vega C pienamente tornato in funzione
00:35:10e anche attraverso il programma comune di Arianne l'accesso autonomo allo spazio dell'Europa
00:35:17che credo dobbiamo assolutamente garantire nei prossimi anni, ma anche sia nel primo
00:35:25incontro che in questo di oggi è illustrato al Commissario quali sono le linee guida della
00:35:31prima legge nazionale sullo spazio che ora è addirittura ad arrivo nel Senato della
00:35:37Repubblica e che può essere ispiratrice del nuovo regolamento europeo sullo spazio che
00:35:42il Commissario mi ha ribadito di voler realizzare a breve e proprio in tal senso insieme alla
00:35:48Germania abbiamo presentato un documento d'indirizzo alla Commissione e al Consiglio per realizzare
00:35:54appunto una legge spaziale europea che mantenga le prerogative di singoli Paesi in merito
00:36:03di politica spaziale, ma che sia capace di armonizzare le norme per esempio per quanto
00:36:10riguarda l'attività dei privati nello spazio come ne abbiamo fatto con questa legge nel
00:36:16contempo sia di implementazione e mi auguro non di freno rispetto agli investimenti che
00:36:22devono essere realizzati anche dai privati sullo spazio per recuperare competitività
00:36:28rispetto ad altri continenti che hanno accelerato notavelmente in questo campo. Non ho altro
00:36:33da aggiuntere se non che ringraziare il Commissario di quello che ha detto anche pubblicamente
00:36:39dopo le visite nei nostri siti spaziali cioè del fatto che l'Italia possa davvero essere
00:36:45uno dei protagonisti in quello che lui ha affermato essere questa volta il secolo dello
00:36:50spazio.
00:36:52Grazie Ministro. Onorevole De Monte e poi si prepari il Senatore Sensi.
00:36:57Grazie ai Presidenti, Signor Ministro e benvenuto Commissario, grazie per questa sua disponibilità
00:37:05a questa audizione, è molto importante il tema attuale. Partirei innanzitutto da alcune
00:37:11considerazioni perché si è ricordato molto bene l'origine della politica europea, della
00:37:17difesa che è vero che nel passato, lontano passato non si è realizzato però siamo nella
00:37:22decima legislatura europea e nell'ottava partì l'action plan della difesa che riguardava
00:37:29anche le infrastrutture, riguardava il dual use, riguardava le reti europee di trasporto
00:37:37e di energia, l'invest EU conosciuto allora come piano Juncker quindi in realtà a proposito
00:37:43di disinformazione è vero che si pensa oggi o meglio si vuole far passare oggi che sia
00:37:50una novità ma in realtà sappiamo bene che le esigenze di difesa ormai sono affermate
00:37:56a livello europeo da diversi anni, la lotta al terrorismo, la garanzia della sicurezza
00:38:02sono esigenze già da allora maturate, quindi vorrei passare però all'attualità per chiederle
00:38:08a proposito del dual use, quali sono se vi sono delle priorità diverse rispetto al passato
00:38:14in particolar modo riferite alle infrastrutture, poi c'è il tema sappiamo delicato che è
00:38:20quello del Buy European, come riuscire a contemperare questa esigenza che sappiamo essere stata
00:38:26anche oggetto di dibattito in Parlamento europeo rispetto alla prontezza perché giustamente
00:38:34l'esatta definizione oggi è readiness, cioè essere pronti rispetto al concetto che è
00:38:39passato forse mediaticamente in un momento iniziale che è quello del rearm e poi due
00:38:45domande molto brevi tecniche, cioè se sarebbe possibile destinare una cifra, 5 miliardi
00:38:53di safe alle dirpa, quindi all'acquisto comune, alla possibilità quindi dei prestiti per
00:38:59gli appalti comuni, gli acquisti comuni e se sarebbe possibile utilizzare le dirpa
00:39:05per gli acquisti comuni e se sarebbe possibile utilizzare la cooperazione strutturata permanente
00:39:13della difesa europea, cioè la Pesco, per le cooperazioni militari bilaterali o multilaterali,
00:39:20grazie.
00:39:22Senatore Sensi, si prepari poi il Senatore Del Rio.
00:39:27Grazie Presidente, volevo chiedere, fare alcune domande molto brevi al Commissario che ringrazio
00:39:32per la sua audizione, la prima, il piano del Governo italiano per arrivare al 2% della
00:39:38spesa e della difesa si basa fondamentalmente su un ripensamento contabile delle spese e
00:39:44non su nuovi investimenti, la Commissione ritiene ciò auspicabile alla luce delle necessità
00:39:50indicate per la nuova difesa comune? Questa è la mia prima domanda, la seconda, la Commissione
00:39:56ha scommesso su Iris 2 per avere una rete di satellite a orbita bassa, il progetto garantirebbe
00:40:02un controllo diretto della tecnologia e dell'infrastruttura, lei ritiene, Commissario, che eventuali accordi
00:40:08di singoli Stati membri con fornitori stranieri non europei, ogni riferimento al tema del
00:40:14Governo sovranista italiano e di Elon Musk e Starlink è voluto, andrebbero a compromettere
00:40:21o a minare la credibilità di Iris 2, sempre sullo Space Act, sarà un regolamento o una
00:40:26direttiva? Quarta domanda, difesa aerea, Commissario, in questi giorni la Russia ha martellato
00:40:33tantissimo le città ucraine, in particolare Kiev, cosa possiamo pensare che faccia l'Europa
00:40:40nei prossimi giorni, nelle prossime settimane per garantire e dare una mano sulla difesa
00:40:46aerea e sulla sicurezza dei cieli in attesa che maturino le condizioni per un cessato
00:40:51del fuoco o per il famoso momento della diplomazia? Ultima domanda, Commissario, cosa risponderebbe
00:40:58a chi le muovesse la critica che gli attuali programmi della Commissione incentivino più
00:41:04la spesa dei singoli Stati che non la costruzione della difesa comune europea? La ringrazio.
00:41:11Grazie Senatore Sensi, Senatore Del Rio, si prepari il Senatore Pellegrino.
00:41:17Grazie Presidente, grazie al Commissario per la sua disponibilità verso il Parlamento
00:41:24italiano e quindi intanto un ringraziamento non formale. La questione è stata introdotta
00:41:30dal mio collega nella sua ultima domanda, lei ritiene realmente che questo maggiore
00:41:36coordinamento, questa maggiore interoperabilità sia possibile semplicemente su base volontaria
00:41:42senza avere appunto, lasciando che i finanziamenti delle singole industrie, delle singole nazioni
00:41:50vadano ognuno per conto suo con dei prestiti come lei ha accennato e senza debito comune
00:41:57come invece suggeriva la Presidente Craxi, nel senso che lei ha citato De Gasperi e De
00:42:02Naure e Schumann, ma lì c'era soprattutto la volontà politica di costruire un'Europa
00:42:06di difesa con strategie politiche comuni, mi sto chiedendo se questo libro della difesa
00:42:13non assomiglia più a un libro dei sogni, visto che le competenze rimangono strettamente
00:42:18e tenacemente nelle mani degli Stati nazionali e che il nazionalismo in campo della difesa
00:42:24è altamente inefficace come è stato dimostrato dagli studi del Professor Draghi, ma come
00:42:30si sa da tempo anche il Parlamento europeo anni fa dimostrò che oltre 40 miliardi di
00:42:34Euro si potrebbero risparmiare se i programmi fossero coordinati, senza volontà politica
00:42:41io credo che vedo molte difficoltà ad accelerare in presenza dello scenario che lei ha detto,
00:42:48c'è una minaccia immediata che lei dice è russa, c'è il withdrawal dell'America,
00:42:53c'è il fatto che l'America ci abbandoni e noi su base volontaria con questi programmi
00:42:57arriveremo forse tra vent'anni.
00:43:27Lei è anche partecipato a una piattaforma che comprende, possiamo dirlo per breve sintesi,
00:43:32i 5 paesi più forti militarmente dell'Europa e in questa piattaforma si è stabito in questi
00:43:38incontri il perseguimento di alcuni obiettivi, tra cui il rafforzamento della capacità di
00:43:43risposta dell'UE, la resilienza cyber e il riproponimento con maggior forza dell'UE
00:43:48come attori di pace.
00:43:51Viste anche le discrepanze, la non omogeneità delle strutture sia militari che politiche
00:44:00dei paesi europei, secondo lei quali sfide è necessario affrontare per perseguire questi
00:44:06obiettivi e soprattutto quali nello specifico quelli per il necessario rafforzamento dell'acquisto
00:44:11sul mercato UE per diventare sempre più indipendenti dall'industria USA in questo settore?
00:44:19In secondo luogo in che modo l'aumento dell'influenza cinese che stiamo palpando tutti quanti
00:44:25potrebbe influenzare le strategie di difesa e di sicurezza dell'Unione Europea soprattutto
00:44:31in merito alla sicurezza dello spazio?
00:44:41Grazie Presidente, grazie a commissari e a tutti i presenti per questa fondamentale occasione
00:44:47di confronto e anche alla vigilia di appuntamenti importanti.
00:44:49Il prossimo 5 giugno in Lussemburgo i ministri delle telecomunicazioni si confronteranno
00:44:53proprio sulla connettività satellitare come elemento fondamentale per l'autonomia strategica
00:44:58nella necessità di un approccio globale sulla questione a livello europeo.
00:45:02Ora proprio per questa assoluta necessità di scongiurare l'occupazione e la militarizzazione
00:45:05dello spazio che poi possa vedere gli europei come veri e propri spettatori paganti
00:45:11di quella che sarà l'economia dello spazio nei prossimi anni costretti a pagare servizi
00:45:16erogati da altri e non in grado di fornirli autonomamente.
00:45:19Volevamo chiedere se è possibile immaginare nell'ambito anche di questa azione europea
00:45:24che si è descritta di inserire criteri di premialità per la produzione nella spesa economica
00:45:30a livello italiano e europeo che possa in qualche modo utilizzare questo anche come leva
00:45:33per riorientare la politica industriale comunitaria.
00:45:37Seconda domanda, se la questione dei servizi di backup satellitari
00:45:41che sono stati parte del nostro dibattito politico italiano sul DDL spazio
00:45:46possano essere anche nell'ambito dello sviluppo del programma Iris II
00:45:50una istanza e una urgenza di carattere europeo, cioè essere in grado di avere
00:45:55un sistema di backup per i singoli Paesi membri fornito e erogato
00:45:59direttamente a livello europeo nel momento in cui gli altri sistemi di comunicazione
00:46:03dovessero non funzionare.
00:46:05Ultima domanda è sulla sicurezza della rete ferroviaria.
00:46:08Noi abbiamo un sistema RTMS che sta modificandosi verso il sistema FRMCS
00:46:16che dovrebbe dal 2028-29, per andare a sostituirlo completamente nel 2035
00:46:22garantire con la tecnologia 5G una connessione più sicura, veloce ed efficiente
00:46:29di quello che è l'intero sistema della rete ferroviaria.
00:46:31Lei non ritiene che potrebbe essere rischioso avventurarsi per altre strade
00:46:36rispetto a quelle già delineate e avviate negli investimenti europei
00:46:40fino a quando non sarà possibile a livello comunitario garantire la gestione
00:46:45e la programmazione di tutte le comunicazioni?
00:46:47Che gestendo la rete ferroviaria non stiamo parlando solo della velocità
00:46:51con cui si scaricano i film a bordo, stiamo parlando della sicurezza nazionale.
00:46:54Grazie, onorevole Mascaretti, poi si prepari il senatore Marton.
00:47:14Collega mi scusi dobbiamo interromperla un secondo perché non funziona
00:47:19la traduzione simulata.
00:47:21Se l'interprete si scusa ma non arriva il segnale audio in cabina.
00:47:24Facciamo così, darei la parola al senatore Marton che è qui
00:47:29e così poi dopo risolviamo la traduzione con lei che è videocollegato
00:47:34se non le dispiace.
00:47:36Senatore Marton.
00:47:38Sì, grazie commissario Kubilius, grazie Presidenti, grazie Governo
00:47:42e grazie anche ai colleghi della presenza.
00:47:44Però la domanda è in maniera diversa da quella che ha già sottoposto
00:47:48al commissario sia il senatore Sensi che il senatore Del Rio.
00:47:52Già attualmente la spesa in difesa dei singoli Stati europei
00:47:58è più alta di quella che è quella della Russia.
00:48:02Ritiene quindi che ci sia una mancanza di volontà politica
00:48:06da parte di qualche Stato a mettere in questione
00:48:09tutti i propri sistemi?
00:48:11La seconda domanda.
00:48:13Noi abbiamo udito in commissione la nostra industria della difesa
00:48:17e ci ha giustamente fatto notare che se anche venissero investiti
00:48:23miliardi di euro come previsto, non sarebbero in grado
00:48:28di aumentare le produzioni attualmente disponibili.
00:48:32La seconda domanda.
00:48:33Noi abbiamo udito in commissione la nostra industria della difesa
00:48:37e ci ha giustamente fatto notare che se anche venissero investiti
00:48:40miliardi di euro come previsto, non sarebbero in grado
00:48:44di aumentare le produzioni attualmente in essere.
00:48:48Quindi significa che una parte di quei soldi,
00:48:52laddove fossero a debito comune o prestiti, non importa,
00:48:56sarebbero comunque da investire in siti produttivi.
00:48:59Quindi ritengo che ci sia il rischio che poi la spesa militare
00:49:05per la difesa continui a aumentare progressivamente.
00:49:10Terza domanda e ultima.
00:49:12Non tutti gli Stati hanno lo stesso spazio fiscale.
00:49:16Non crede che quegli Stati come l'Italia che hanno poco spazio fiscale
00:49:23si possano trovare poi a dover rinunciare
00:49:26ad altri servizi ai cittadini per rimanere al pari
00:49:32o aumentando debito italiano al pari degli altri Stati.
00:49:37Non c'è un rischio reale che l'Europa si frammenti proprio a fronte
00:49:43di questa diversificazione e differenza di capacità fiscale
00:49:46rispetto al sistema difesa?
00:49:48Grazie.
00:49:56Grazie.
00:50:18Commissario, le darei la parola per la replica
00:50:21e appena abbiamo la traduzione dell'ultimo intervento
00:50:27le aggiungeremo una domanda.
00:50:29Io vorrei aggiungere un'ulteriore domanda anche perché come vede
00:50:33gliene abbiamo fatte poche, tantissime.
00:50:36Non capita spesso di avere tante domande così puntuali.
00:50:39Quindi vogliamo veramente darle tutto il tempo per la replica.
00:50:42La mia ulteriore domanda è se lei avesse una bacchetta magica
00:50:45e potesse bypassando tutte le complicazioni che tutti noi conosciamo
00:50:51ridisegnare l'architettura istituzionale dell'Unione Europea
00:50:55per poter avere un'architettura istituzionale davvero funzionale
00:51:00alla costruzione di una efficace e integrata politica di difesa
00:51:07e di sicurezza dell'Unione Europea, come ridisegnerebbe
00:51:11questa architettura istituzionale europea?
00:51:13Visto che lei giustamente nel suo intervento ha voluto sottolineare
00:51:17quanto sia importante parlare di contenuti e di merito
00:51:21ma anche di quale architettura istituzionale può affiancare
00:51:28e portare avanti in modo efficace e con la giusta tempestività
00:51:33le decisioni e le evoluzioni della politica di sicurezza
00:51:38e di difesa europea che tutti noi auspichiamo.
00:51:42Grazie. Commissario, a lei la parola.
00:51:44Sì, anzitutto grazie mille, in particolare anche per l'ultima domanda
00:51:49perché penso che in qualche modo si tratta di davvero una domanda
00:51:54molto seria da affrontare e forse cercherò un po' di rispondere
00:51:59alle questioni di base, quelle fondamentali, quindi in merito
00:52:04alle azioni della Commissione e poi mi sposterò verso domande
00:52:09più specifiche. La prima domanda è per il Ministro
00:52:12e poi mi sposterò verso domande più specifiche poste.
00:52:17Parlando della ricetta magica, sono arrivato in politica
00:52:24tanti anni fa, davvero tanti, sono comunque giovane
00:52:29ma sono davvero passati tanti anni.
00:52:32Giusto così una premessa, l'anno scorso ho calcolato
00:52:38che per 34 anni ho vissuto nella Lituania indipendente
00:52:49e erano gli stessi anni della Lituania che non era indipendente
00:52:55quindi vediamo proprio lo stesso periodo ora, è un anno in più
00:52:59di Lituania indipendente, quindi ho conosciuto quell'esperienza
00:53:02e io lavoravo nell'ambito della fisica, delle scienze
00:53:05e non credo nei miracoli, però credo comunque
00:53:16nelle esperienze storiche e direi anzitutto vedo che
00:53:24comunque ci può essere un margine di ottimismo
00:53:27perché se guardiamo allo sviluppo dell'Unione Europea
00:53:30vediamo che ci sono alcuni segnali chiari
00:53:39di come l'Europa si stia sviluppando
00:53:42e quindi di questa evoluzione, di questo consolidamento politico
00:53:46dell'Europa in alcune aree più che in altre
00:53:50in particolare lì dove è necessario che si sviluppi
00:53:53e dopo la firma dei trattati di Roma Jean Monnet
00:53:59ha detto delle parole molto semplici
00:54:02ovvero che la comunità europea sarà creata durante i momenti di crisi
00:54:08e proprio quello che sarà creato durante le crisi sarà la comunità stessa
00:54:12e quindi questa è stata l'esperienza che abbiamo vissuto
00:54:15ero primo ministro quando c'è stata la crisi finanziaria del 2008, 2009
00:54:19poi l'Unione Europea è uscita con una nuova soluzione
00:54:23c'è stata poi la crisi dei rifugiati
00:54:26e l'Unione Europea è uscita con il suo sistema di controlli delle frontiere
00:54:32non ricordo bene il nome
00:54:36e l'appunto border management, la gestione delle frontiere
00:54:39poi c'è stata la pandemia
00:54:41e c'è stato il ricorso ai mercati finanziari da parte dell'Europa
00:54:45e ora ci troviamo in un'ulteriore crisi
00:54:47e penso che anche in questo caso
00:54:50la situazione che stiamo vivendo
00:54:53e la tempistica ci spinga a affrontare meglio queste questioni legate alla difesa
00:54:59cosa che non abbiamo fatto bene fino ad ora
00:55:02consideriamo che la difesa sia sotto sovranità nazionale
00:55:06stiamo dando comunque tante responsabilità
00:55:12in termini di difesa ai nostri partner transatlantici
00:55:14per ottenere poi la pace
00:55:18però ora i tempi stanno cambiando
00:55:20ecco perché sto dicendo che dovremmo avere un maggiore consolidamento
00:55:25per quanto riguarda appunto le vostre domande
00:55:30e gli esperti nell'ambito accademico
00:55:35ci avvertono di questo
00:55:37stiamo andando in una direzione
00:55:40in cui dobbiamo consolidare le nostre capacità di difesa
00:55:45e questo richiede comunque una maggiore spesa a livello nazionale
00:55:49con prestiti
00:55:51parlavamo di 800 miliardi di euro aggiuntivi per la difesa
00:55:57da parte degli stati membri
00:55:59se abbiamo solo questi strumenti
00:56:05allora i problemi strutturali di cui ci ha parlato Draghi
00:56:08rimangono
00:56:12abbiamo un'industria della difesa molto frammentaria
00:56:16perché ogni stato ha la sua industria della difesa
00:56:21e l'industria della difesa non riesce a sfruttare il mercato unico
00:56:27ed è per questo che stiamo in qualche modo perdendo nella competizione globale
00:56:31stiamo perdendo concorrenza a livello mondiale
00:56:33e gli stati membri stanno comunque spendendo tanti soldi
00:56:39al di fuori dell'industria della difesa europea
00:56:42quindi questi problemi sono molto chiari a noi
00:56:45e vediamo che questo aumento dei soldi nella difesa
00:56:51può amplificare certi problemi strutturali
00:56:54la questione è qual è la soluzione a tutto ciò
00:56:57dal mio punto di vista
00:56:58non credo che possiamo imporre dall'alto agli stati membri
00:57:05cosa comprare e cosa non comprare
00:57:07i nostri prodotti europei o altri prodotti
00:57:10oppure se si devono fare acquisti congiunti
00:57:12dovremmo più che altro incentivare gli stati membri a farlo
00:57:15e alcuni hanno chiesto qualcosa su EDIERPA mi sembra
00:57:20di questi 5 miliardi
00:57:23penso sia fondamentale sostenere gli acquisti congiunti
00:57:29proprio per favorire il programma EDIERPA
00:57:32perché questo è uno degli strumenti che ci permettono
00:57:36di risolvere i problemi strutturali che stiamo avendo
00:57:38e proprio per migliorare la nostra spesa in ambito di difesa
00:57:41per il momento direi che la soluzione non ce l'abbiamo ancora
00:57:46il Parlamento e il Consiglio per tanto tempo
00:57:52non hanno trovato un accordo
00:57:56per ora ci saranno ulteriori consultazioni
00:57:59per un anno c'è stato un dialogo sul programma
00:58:05che sostituirà l'EDIERPA
00:58:12si pensa che possa arrivare questo accordo
00:58:17però ci sono pochi strumenti
00:58:21il Parlamento europeo sta chiedendo di aumentare
00:58:25di amplificare questi strumenti
00:58:28ad esempio parliamo di 20 miliardi di euro
00:58:33dai prestiti safe però come possiamo
00:58:36convertire questi prestiti safe in bilancio europeo
00:58:40questo ancora non l'abbiamo stabilito
00:58:43quindi questo è quello che ci serve
00:58:47ci serve uno strumento a livello europeo
00:58:50uno strumento finanziario per incentivare
00:58:53gli Stati membri ad arrivare ad acquisti congiunti
00:58:56ad acquisti europei e quindi acquistare in ambito europeo
00:58:59alcuni hanno chiesto perché stiamo promuovendo
00:59:05questi acquisti europei
00:59:07alcuni criticano questa decisione
00:59:10parliamo di una sorta di protezionismo forse
00:59:13io dico che in realtà è un approccio sbagliato
00:59:16perché l'industria della difesa
00:59:19non è solo un'industria basta
00:59:22ma è anche un strumento di difesa
00:59:25quando parliamo delle capacità da sviluppare
00:59:29per essere pronti alla difesa
00:59:32vedo quattro capacità
00:59:35prima di tutto dobbiamo procurarci delle armi
00:59:39lo stiamo facendo
00:59:41in secondo luogo dobbiamo avere
00:59:44abbastanza personali militari addestrati
00:59:48e quindi questa è competenza dei governi nazionali
00:59:52poi ci serve anche un'infrastruttura di mobilità militare
00:59:55per portare queste forze al confine
01:00:00e poi dobbiamo sviluppare anche l'industria della difesa europea
01:00:05perché abbiamo bisogno di capacità
01:00:08per la manutenzione, la riparazione
01:00:11e la costruzione di nuove armi
01:00:14che vanno fuori al fronte
01:00:17quindi quando parliamo di cambiare
01:00:20le proporzioni della nostra industria
01:00:24secondo il rapporto di Draghi
01:00:27allora dobbiamo parlare proprio di industria europea
01:00:31spendiamo l'80% delle spese per la difesa
01:00:35fuori dall'Unione Europea
01:00:37quindi dobbiamo cambiare questo approccio
01:00:40ora vedo che nell'ultimo rapporto
01:00:43la percentuale è scesa a 50%
01:00:46però allo stesso modo dobbiamo incentivare
01:00:49gli stati membri a spendere molto di più
01:00:52sull'industria europea
01:00:54quindi quella italiana, quella tedesca, quella lituana
01:00:57però dobbiamo farlo
01:00:59alcuni hanno chiesto forse
01:01:01cosa deve produrre l'industria
01:01:04sicuramente ci sono questioni
01:01:07legate alla possibilità
01:01:10di avere forniture
01:01:13dalla nostra industria
01:01:16sicuramente stiamo cercando
01:01:19di lavorare su questo fronte
01:01:22dobbiamo anzitutto fare in modo
01:01:25che nell'Unione Europea
01:01:28e negli stati membri
01:01:31ci sia un'espansione della produzione
01:01:37nella difesa europea
01:01:39di recente nel nostro dialogo di implementazione
01:01:44l'abbiamo affrontato
01:01:46e questa operazione richiede 5 anni
01:01:49l'abbiamo visto anche con la Francia
01:01:51questo per espandere la nostra industria
01:01:56tutte le valutazioni che abbiamo fatto sul caso
01:01:59ci hanno portato a questo risultato
01:02:01quindi
01:02:04dobbiamo chiedere
01:02:07a Putin
01:02:09di posticipare i suoi piani di aggressione
01:02:11quello che hanno detto scherzando un po' alcuni
01:02:14per i nostri problemi burocratici
01:02:16alla fine per questo stiamo cercando
01:02:19di portare
01:02:22alla luce il 17 giugno
01:02:25il cosiddetto omnibus
01:02:27per la semplificazione delle spese di difesa
01:02:29e proprio per la semplificazione
01:02:31della regolamentazione europea
01:02:33serve un cambiamento
01:02:35per spendere di più
01:02:37in maniera più veloce ed efficace
01:02:40e sostenere di più l'Ucraina
01:02:43nel 2022
01:02:46la capacità dell'industria della difesa
01:02:49di produrre le armi
01:02:51era di un miliardo di euro all'anno
01:02:55era di 75 miliardi di euro
01:02:57quindi abbiamo espanso la nostra capacità
01:03:00di produrre armi
01:03:02questo è un buon esempio
01:03:04di come abbiamo fatto dei passi in avanti
01:03:13questo è quello che volevo un po' sottolineare
01:03:16e ripetendo anche le parole di Samone
01:03:19nel momento in cui c'è una crisi
01:03:21l'Europa è spinta a fare il suo lavoro
01:03:24e spero che riusciremo a fare questo
01:03:27c'è stata anche una domanda
01:03:38per quanto riguarda
01:03:40lo sviluppo che abbiamo visto
01:03:42dobbiamo ricordare che
01:03:44le crisi hanno portato in Europa
01:03:46a progressi
01:03:48a veri e propri piani
01:03:51di leadership collettiva
01:03:53e anche l'Italia ha svolto
01:03:55un ruolo fondamentale
01:03:57la leadership collettiva
01:04:02che dobbiamo sviluppare
01:04:06ci permetterà di discutere
01:04:09non solo di come dare delle garanzie
01:04:11di sicurezza all'Ucraina
01:04:13che è quello di cui abbiamo parlato
01:04:15già dall'inizio
01:04:17ma anche di che tipo
01:04:19di passi in avanti dobbiamo fare
01:04:21per avere dei progressi
01:04:23nell'industria della difesa
01:04:25e quindi per sviluppare
01:04:27anche a livello europeo
01:04:29come possiamo trovare
01:04:31un modo per consolidare
01:04:33le nostre politiche
01:04:35anche i nostri acquisti congiunti
01:04:37ad esempio
01:04:39quello che abbiamo
01:04:41dall'industria italiana
01:04:43è un vero e proprio consolidamento
01:04:45un consolidamento visibile
01:04:47sono stati fatti
01:04:49dei progressi visibili
01:04:51anche da parte di Leonardo
01:04:53e non solo
01:04:55sono stati prodotti armi
01:04:57quindi c'è anche
01:04:59un modello
01:05:01anche a livello politico
01:05:03di fare di più
01:05:05e questo va tramutato
01:05:07nel livello di leadership
01:05:09collettiva europea
01:05:11anche per il futuro
01:05:13questo è quello che
01:05:15serve fare al momento
01:05:17poi ci sono state
01:05:19diverse domande
01:05:21sul lato economico
01:05:23prestiti
01:05:25clausole di salvaguardia nazionali
01:05:27ci sono stati
01:05:29delle domande
01:05:31sulla possibilità
01:05:33di accrescere il nazionalismo
01:05:35nella difesa
01:05:37e perché
01:05:39non dovremmo
01:05:41ad esempio realizzare
01:05:43dei pacchetti di debito comune
01:05:45europeo e non nazionale
01:05:47quindi come avere
01:05:49un'azione comune europea
01:05:51che includa anche
01:05:53paesi come l'Italia
01:05:55che ha dei problemi
01:05:57e questo
01:05:59non ho delle risposte precise
01:06:01da questo punto di vista
01:06:03perché ci sono
01:06:05delle possibilità anche
01:06:07in ambito di Commissione europea
01:06:09per trovare margine
01:06:11forse ci sarà
01:06:13un ulteriore dialogo
01:06:15con la Commissione europea
01:06:17però dobbiamo capire
01:06:19in che modo incentivare
01:06:21anche gli stati membri
01:06:23ad accettare questi prestiti
01:06:25secondo punto
01:06:27di vista
01:06:29non importa
01:06:31quale prestito
01:06:33si prenda in considerazione
01:06:35bisognerà comunque ripagarlo
01:06:37se gli stati membri
01:06:39ad esempio prendono
01:06:41i prestiti safe
01:06:43alcuni
01:06:45ovviamente
01:06:47capiscono che c'è una responsabilità
01:06:49nel ripagare questi prestiti
01:06:51e l'abbiamo visto
01:06:53nell'ambito della pandemia
01:06:55l'Unione europea
01:06:57ha fatto quello congiunto
01:06:59quindi con un debito comune
01:07:01e in quel caso
01:07:03l'Unione europea
01:07:05ha fatto da garante
01:07:07sul ripagamento di questi debiti
01:07:09e in che situazione
01:07:11ci troviamo invece oggi
01:07:13ci stiamo preparando
01:07:15a realizzare il nuovo quadro
01:07:17finanziario pluriennale
01:07:19e fino ad ora
01:07:21nessuno
01:07:23ha proposto
01:07:25una soluzione
01:07:27sul modo
01:07:29di ripagare quei debiti
01:07:31della pandemia
01:07:33nonostante le promesse
01:07:35che sono state fatte
01:07:37anche nel quadro
01:07:39del Parlamento europeo
01:07:41tutti hanno detto
01:07:43che bisogna trovare
01:07:45nuove risorse
01:07:47però in realtà
01:07:49a livello concreto
01:07:51non si è fatto nulla
01:07:53però
01:07:55avremo bisogno
01:07:57e cosa può succedere
01:07:59se aggiungiamo ulteriori debiti comuni
01:08:01a questo quadro
01:08:03finanziario pluriennale
01:08:05questo significa
01:08:07che dovremo
01:08:09tagliare
01:08:11il bilancio europeo
01:08:13in maniera sostanziale
01:08:15se dobbiamo ripagare
01:08:17questi prestiti
01:08:19quindi non è
01:08:21una decisione
01:08:23così semplice
01:08:25da prendere
01:08:27ma bisogna comunque
01:08:29avere un'idea chiara
01:08:31delle conseguenze
01:08:33e quindi di cosa
01:08:35è importante fare
01:08:43ecco forse ho provato
01:08:45a rispondere un po'
01:08:47alle domande principali
01:08:49alcune sono state più specifici
01:08:51ci sono state domande
01:08:53un po' più nel dettaglio
01:08:54però
01:08:56sicuramente
01:08:58dobbiamo considerare
01:09:00il nostro pilastro europeo
01:09:02nella Nato
01:09:04però sono d'accordo
01:09:06con
01:09:08non dobbiamo
01:09:10essere arrabbiati
01:09:12con i nostri partner transatlantici
01:09:14quando ci dicono
01:09:16che noi europei
01:09:18dobbiamo prenderci
01:09:20le nostre responsabilità
01:09:22sulla difesa europea
01:09:24lo ripeto
01:09:26ripeto i numeri
01:09:28di cui avevo parlato
01:09:30e 450 milioni
01:09:32di europei
01:09:34non devono lamentarsi
01:09:36che 340 milioni
01:09:38di statunitensi
01:09:40che
01:09:42appunto chiedono
01:09:44che ci impegniamo di più
01:09:46di fronte ad un attacco
01:09:48di 160 milioni
01:09:50di russi
01:09:52che attaccano
01:09:53e dobbiamo
01:09:55capire come fare
01:09:59una domanda fondamentale
01:10:01è stata anche quella
01:10:03sulla disinformazione
01:10:07a volte penso che
01:10:09da noi sia più
01:10:11facile
01:10:14capire
01:10:16per noi sia più facile capire
01:10:18cos'è la difesa convenzionale
01:10:20rispetto ad altri tipi di difesa
01:10:21non è facile
01:10:23trovare un modo per difenderci
01:10:25contro attacchi ibridi
01:10:27informatici
01:10:29i cui numeri stanno aumentando
01:10:33siamo comunque
01:10:35in una sorta di
01:10:38posizione debole
01:10:42sul come possiamo difenderci
01:10:44non parliamo solo di disinformazione
01:10:46ma anche di
01:10:48attacchi informatici
01:10:49attacchi contro
01:10:53attacchi contro
01:10:58infrastrutture come i cavi
01:11:00nel Mar Baltico
01:11:04anche
01:11:06su attacchi ai nostri sistemi
01:11:08di navigazione
01:11:10e di adiazione
01:11:12per cui abbiamo bisogno di capire
01:11:14quali
01:11:15sono i obiettivi
01:11:17della Russia
01:11:19con
01:11:21questi attacchi
01:11:23e con le loro azioni
01:11:26ricordo che
01:11:28nel 2016 dopo l'occupazione
01:11:30della Crimea
01:11:33dopo appunto
01:11:35questa occupazione
01:11:37ricordo che
01:11:39si sentiva spesso
01:11:41dai nostri
01:11:43esperti
01:11:45la cosiddetta dottrina Garasmo
01:11:47che è
01:11:49capo di stato maggiore dell'esercito russo
01:11:51e lui
01:11:53ha pubblicato
01:11:55un documento
01:11:57non molto lungo
01:11:59dopo l'occupazione della Crimea
01:12:01in cui ha
01:12:03esplicitato
01:12:05le sue idee
01:12:07quindi potete negare le vostre responsabilità
01:12:12però dovete
01:12:15potete parlare anche di disinformazione
01:12:17di propaganda
01:12:19nelle elezioni
01:12:21però in realtà
01:12:23questa è la nuova frontiera
01:12:25della guerra
01:12:29e
01:12:31anche in Lituania
01:12:33se ne è parlato
01:12:35c'erano articoli
01:12:37russi
01:12:39in cui si parlava
01:12:41di soft power
01:12:43e non tanto di attacchi ibridi
01:12:45o di questi articoli
01:12:47e dicevano che
01:12:49è più facile occupare
01:12:51la mente delle persone
01:12:53che occupare dei territori
01:12:55però se si riesce
01:12:57a occupare la testa delle persone
01:12:59allora i territori
01:13:01non contano più di tanto
01:13:03e questa è una strategia efficace
01:13:05questa è una strategia che funziona
01:13:07e quindi
01:13:09quando parliamo di
01:13:11di difesa
01:13:13abbiamo
01:13:15bisogno
01:13:17di difendere
01:13:19non solo i nostri territori
01:13:21ma anche la mente delle nostre persone
01:13:23che a volte è molto più difficile
01:13:25ma quando parliamo anche di
01:13:27difesa
01:13:29dobbiamo considerare
01:13:31che è necessario
01:13:33sviluppare le proprie capacità
01:13:35di difesa
01:13:37ma anche
01:13:39cercando di diminuire
01:13:41le capacità dell'avversario
01:13:43che potrebbe attaccarci
01:13:45e proprio questo
01:13:47ha una strategia molto chiara
01:13:50sta portando avanti
01:13:52un accrescimento delle sue capacità materiali
01:13:55quindi
01:13:57la Russia in tre mesi
01:13:59produce
01:14:01più armi dei paesi nato
01:14:03inclusi gli Stati Uniti
01:14:05in un anno
01:14:07quindi
01:14:09è un'economia di guerra
01:14:11però allo stesso tempo
01:14:13sta cercando
01:14:15di ridurre le nostre capacità politiche
01:14:17di difenderci
01:14:19con propaganda
01:14:21con disinformazione
01:14:23con attacchi ibridi
01:14:25con influenze sulle elezioni
01:14:27cercando di ridurre
01:14:29la nostra capacità politica
01:14:31di difenderci
01:14:33quando
01:14:35parliamo delle nostre capacità
01:14:37vedo che abbiamo sempre
01:14:39una strategia
01:14:41abbiamo il nostro libro bianco
01:14:43vogliamo aumentare
01:14:45in che modo
01:14:47stiamo davvero
01:14:49cercando
01:14:51di perseguire i nostri obiettivi
01:14:53tra cui quello di
01:14:55ridurre l'aggressività
01:14:57di questo paese
01:14:59quindi della Russia
01:15:01nel nostro vicinato
01:15:03e dovremmo forse
01:15:05sostenere i cittadini russi
01:15:07a portare avanti
01:15:09una trasformazione
01:15:11nel loro paese
01:15:13perché
01:15:14abbiamo una tragedia
01:15:16con questa guerra
01:15:18e questo è quello che dovremmo
01:15:20in qualche modo
01:15:22far capire
01:15:24ai cittadini russi
01:15:26e questa è un po'
01:15:28la mia risposta
01:15:30alla sua domanda
01:15:32sulla guerra ibrida
01:15:34sulla strategia russa
01:15:36nei nostri confronti
01:15:38per quanto riguarda lo spazio
01:15:40non parlerò forse
01:15:42troppo nel dettaglio
01:15:44non so
01:15:46chi abbia fatto
01:15:48la domanda
01:15:53chiederò forse
01:15:55ai miei servizi
01:15:57di darle una risposta
01:15:59perché non sono ancora
01:16:01pronto a dare i dettagli
01:16:03sulla sua domanda specifica
01:16:05abbiamo parlato appunto
01:16:07della legge spaziale
01:16:09dell'Unione Europea
01:16:11che sta per arrivare
01:16:12ad avere un accordo
01:16:14su questa nuova legge
01:16:16quindi sia a livello europeo
01:16:18che a livello nazionale
01:16:20serve in qualche modo
01:16:22un approccio armonico
01:16:24tra stati membri
01:16:26e commissione
01:16:28per la strategia
01:16:30nello spazio
01:16:32cercando di
01:16:34realizzare una risposta
01:16:36a questa importanza crescente
01:16:38nello spazio
01:16:40e poi
01:16:42nello spazio
01:16:44riguardano direttamente
01:16:46le nostre capacità di difesa
01:16:48ed è per questo che abbiamo bisogno
01:16:50di un'autonomia
01:16:52anche per quanto riguarda i lanci
01:16:54anche i dati che provengono
01:16:56dallo spazio
01:16:58per quanto riguarda
01:17:00le comunicazioni sicure
01:17:02dallo spazio
01:17:04quindi queste sono
01:17:06le nostre azioni
01:17:08per lo spazio
01:17:10non è forse
01:17:12in maniera
01:17:14uno scopo
01:17:16di risolvere
01:17:18le nostre
01:17:20capacità di difesa
01:17:22e di
01:17:24spazio
01:17:26non sono
01:17:28le nostre
01:17:30capacità
01:17:32di risolvere
01:17:34i nostri
01:17:36problemi
01:17:38e le nostre
01:17:40dimostrazioni
01:17:42parte del Commissario e poi chiuderemo questa audizione.
01:17:47Mascaretti.
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