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  • 21/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma -​ Associazione tra UE e Principato di Andorra e Repubblica di San Marino - Audizione - Rappresentanti Governo e Parlamento Repubblica di San Marino - COM(2024) 189 final e COM(2024) 191 final
Alle ore 14.30, la Commissione Politiche Ue svolge l'audizione del Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, i Trasporti e l’Energia, Marco Gatti, dell’Ambasciatrice della Repubblica di San Marino in Italia, S.E. Daniela Rotondaro, della Presidente della Banca Centrale di San Marino, Catia Tomassetti, del Direttore della Banca Centrale di San Marino, Andrea Vivoli, e del Direttore dell’Agenzia di Informazione Finanziaria di San Marino, Nicola Muccioli, nell’ambito dell’esame congiunto della proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e, rispettivamente, il Principato di Andorra e la Repubblica di San Marino e della proposta di decisione del Consiglio relativa alla firma, a nome dell'Unione europea, e all'applicazione provvisoria dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e, rispettivamente, il Principato di Andorra e la Repubblica di San Marino. (21.05.25)

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Trascrizione
00:00l'attivazione. Buongiorno a tutti. L'ordine del giorno ricala audizioni
00:07informale del Segretario di Stato per le finanze e il bilancio, i trasporti e
00:12l'energia, l'onorevole Marco Gatti, dell'Ambasciatore della Repubblica di San
00:16Marino in Italia, Sua Eccellenza Daniela Rotondaro, della Presidente della
00:21Banca Centrale di San Marino, dottoressa Katia Tomasetti, del Direttore della
00:26Banca Centrale di San Marino, dottor Andrea Vigoli e del Direttore
00:30dell'Agenzia di Informazione Finanziaria di San Marino, dottor Nicola
00:34Muccioli. Nell'ambito dell'esame congiunto della proposta di decisione
00:37del Consiglio relativa alla conclusione a nome dell'Unione Europea dell'accordo
00:42che istituisce un'associazione tra Unione Europea e rispettivamente il
00:45Principato di Andorra e la Repubblica di San Marino e della proposta di decisione
00:50del Consiglio relativa alla firma a nome dell'Unione Europea e all'applicazione
00:55provvisoria dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione Europea e
00:59rispettivamente il Principato di Andorra e la Repubblica di San Marino.
01:03Io saluto i nostri ospiti, gli do il benvenuto a Roma, il benvenuto in Italia
01:09e alla Camera dei Deputati e cedo a voi la parola per 30 minuti, essendo questa
01:18un'audizione dobbiamo rispettare alcuni parametri quindi io
01:25lascerei a voi la parola per 30 minuti, vi predisponete come volete e come
01:33tra l'altro ci siamo già ci siamo già detti con gli uffici, poi passerò la
01:39parola ai parlamentari italiani e di nuovo a voi per eventuali risposte
01:48come dire botta e risposta sarà anche sarà assolutamente assolutamente
01:55possibile. Prego.
02:00Grazie, buon pomeriggio a tutti. Io su Marco Gatti come segretario di Stato
02:06delle Finanze di San Marino dal gennaio del 2020
02:10cercherò di brevemente di fare uno scursus di quella che diciamo è stata un
02:17percorso per quanto riguarda in particolare il tema finanziario che la
02:23Repubblica di San Marino ha attraversato in questi anni.
02:27L'apice diciamo del sistema era negli anni 2005 e 2009 in cui i soggetti
02:35finanziari autorizzati nella Repubblica di San Marino erano 54 e di questi 54 12
02:41erano banche. Era diciamo un periodo storico in cui le regole prevedevano che
02:47era possibile il segreto bancario, c'era un'assenza di scambio di informazioni e
02:53in particolare San Marino aveva chiaramente una carente disciplina in
02:57materia finanziaria perché regole generali non erano diciamo così
03:02obbligatorie come da quel periodo in avanti. Da quel periodo in avanti è
03:08iniziata una trasformazione del nostro sistema.
03:11Vero che San Marino ha sempre goduto di un'economia diversificata cioè a
03:17differenza anche di tutti gli altri microstrati la nostra è un'economia che si
03:20compone dall'agricoltura fino all'industria, anzi forse la parte più
03:25consistente è l'industria. In quegli anni particolari però chiaramente il sistema
03:29finanziario aveva un peso, aveva un peso importante anche per quello che era
03:33diciamo le entrate del bilancio dello Stato.
03:37Da quel momento dicevo noi abbiamo iniziato tutta una serie, siamo partiti
03:43con gli accordi, l'accordo più sostanziale in materia finanziaria è
03:46stato l'accordo monetario degli anni 2000 che poi è stato rivisto nel 2012 che ha
03:52introdotto tutta una serie di richieste di implementazione normative nel
03:57settore finanziario che sono state fatte a livello di normativa primaria, a livello
04:02di normativa secondaria e poi anche la nostra banca centrale è iniziato
04:07sostanzialmente a richiedere ai soggetti il rispetto di queste normative, di
04:10questi nuovi standard e questo ha portato a una trasformazione del
04:15sistema bancario finanziario quindi ad oggi non parliamo più di 54 soggetti
04:20autorizzati ma da 54 siamo scesi a 12 soggetti autorizzati e le banche non
04:25sono più 12 ma sono diventate 4 e questo diciamo è stato una trasformazione
04:31dovuta non esclusivamente alle crisi che chiaramente hanno investito anche il
04:38nostro sistema ma proprio a dalle necessità anche di accorpamento oppure
04:42scelte di soggetti che hanno deciso di andare in liquidazione perché le nuove
04:46regole imponevano dei criteri degli standard che per i soci non erano
04:52più sostenibili. Noi abbiamo una grande aspettativa
04:59nell'accordo di associazione soprattutto per quanto riguarda anche il protocollo
05:04finanziario anche dovuto un po' all'esperienza che abbiamo maturato in
05:08questi anni come dicevo prima noi abbiamo un'economia diversificata e il
05:12primo accordo di associazione noi l'abbiamo fatto con l'Italia nel 39
05:16effettivamente si parla delle quattro libertà quindi tra l'Italia e San Marino
05:21di fatto c'è già un forte accordo di associazione. Poi negli anni 90 con la
05:25comunità europea abbiamo fatto un accordo di cooperazione di unione
05:28doganale che ha favorito gli scambi. Da quell'accordo sono rimasti fuori
05:33soltanto i servizi, soltanto i servizi finanziari e quello che noi possiamo
05:37analizzare oggi è che mentre tutto il resto dell'economia che è cresciuto
05:42nell'ambito di quelle che sono le regole europee in particolare l'industria, il
05:45commercio e quindi di fatto sono allineate a questi standard e sono
05:50cresciuti oggi come dicevo l'industria fa la parte importante per quanto
05:56riguarda il nostro PIL e i servizi finanziari invece non sono riusciti a
06:01crescere, non sono riusciti a crescere perché questo disalineamento che se in
06:06un primo tempo poteva sembrare un vantaggio perché tu non avevi necessità
06:10di avere gli stessi requisiti patrimoniali ci hanno lasciato indietro
06:14e quindi vediamo in questo accordo la possibilità sicuramente di dover
06:20recepire quelle che sono le normative e di dover competere sul mercato con gli
06:25altri ma dall'altro di poterlo fare e quindi a quel punto lì sarà la
06:30capacità dell'impresa di poter stare sul mercato e non un arbitraggio legato a
06:35quelle che sono delle regole, delle regole differenti.
06:39Abbiamo fatto in questi anni grandi progressi tenendo conto anche di quello
06:46che è successo nel sistema, ad esempio negli anni del boom finanziario
06:51quindi 2007-2008 in particolare noi abbiamo raggiunto l'apice della raccolta
06:55che come sistema finanziario era di circa, aveva superato di pochi i 14
07:00miliardi tra raccolta diretta e indiretta, sembrano molti ma di fatto è
07:05una piccola banca di Rimini che complessivamente fa 14 miliardi, noi lo
07:09avevamo tutto come sistema finanziario ma per le nostre dimensioni chiaramente era una
07:12raccolta significativa e importante. Oggi siamo 6 miliardi e mezzo però è
07:18vero che è una crescita più legata al territorio cioè oggi diciamo la maggior
07:23parte di questa raccolta è legata ai residenti, abbiamo neanche
07:30un 9% che diciamo sono soggetti non residenti e quindi è un'attività
07:37bancaria e finanziaria che è molto più legata al territorio di supporto all'economia
07:42e alle famiglie del territorio. Quindi la prospettiva che vediamo in
07:48questo senso è significativa, peraltro abbiamo fatto dei passi in avanti anche
07:54col fondo monetario che vede in questo accordo una buona possibilità di
07:59rafforzamento dell'economia sanmarinese un po' in tutti i settori, tant'è che se
08:06andate a leggere quello che era il rapporto del fondo monetario del 2019
08:11dove evidenziava molte criticità in particolare nell'ambito finanziario ma
08:17anche un po' in generale del posizionamento di San Marino, della
08:21capacità di bilancio di San Marino e poi leggete i report successivi vedrete
08:26una grande trasformazione del paese con scelte ben decise che sono state fatte
08:32proprio per migliorare il nostro bilancio, la nostra sostenibilità e
08:38oggi arriviamo addirittura con quella che è stato un riconoscimento che noi
08:44riteniamo importante da parte del fondo monetario perché qualche settimana fa è
08:49venuto in visita ufficiale il vice direttore Okamura del fondo monetario
08:54che non è una cosa usuale diciamo nell'ambito delle attività che fa il
09:00fondo e credo che sia anche un fatto di attestazione effettivamente dei
09:05progressi che la Repubblica ha fatto e delle scelte nette di campo.
09:09Peraltro un altro elemento importante che mi piace rappresentare nel 2008, io
09:16ricordo ero entrato da poco nel Parlamento a livello di attività
09:25antiriciclaggio, noi il Monival ci aveva posto diciamo in procedura rafforzata e
09:30erano anni complessi di trasformazione, noi eravamo effettivamente molto indietro
09:35anche a livello normativo con quelle che erano le normative di contrasto alle
09:39attività di riciclaggio ma in questi anni non siamo stati fermi, abbiamo
09:44lavorato molto e oggi abbiamo il presidente del Monival di questo
09:48organismo che è San Marinese che peraltro oggi è qui presente tra noi
09:52quindi vuol dire effettivamente anche questo un grande riconoscimento di
09:56percorso e oggi sicuramente se abbiamo ancora degli sforzi da fare per quanto
10:03riguarda la regolamentazione, l'allineamento normativo del sistema
10:07finanziario non è così per quanto riguarda le attività di contrasto
10:12riciclaggio dove invece siamo stati recentemente valutati poi magari
10:16entrerà di più nel merito che di competenza e abbiamo superato pieno
10:23titolo questi esami, cioè oggi effettivamente San Marino ha preso una
10:26strada che è quella del potere competere a livello internazionale seguendo tutti
10:34gli standard internazionali, peraltro il rapporto con la Repubblica
10:37italiana è un rapporto ottimo che è cresciuto nel tempo, da 2014 siamo nella
10:42white list italiana quindi non è un fatto recente, sono già passati alcuni
10:47anni e anche la collaborazione tra i nostri due paesi è cresciuta tanto perché
10:51il cambio del sistema economico che ha visto l'abrogazione del segreto bancario,
10:57la crescita dello scambio di informazioni oggi si porta a collaborare
11:01in maniera fattiva proprio con la Repubblica italiana per contrastare
11:05quelli che sono i fenomeni distorsivi anche dovuti al fatto che le nostre
11:10ridotte dimensioni ci permettono di intercettare prima alcuni fenomeni
11:13magari che coinvolgono i nostri due territori e quindi con la collaborazione
11:19riusciamo a intervenire per cercare di bloccare questi fenomeni. Io mi fermerei
11:29qui perché preferirei magari avere poi delle domande da parte vostra quindi
11:33lascerei il più tempo possibile alle domande che così possiamo interagire.
11:40Preferite porre già delle domande sull'intervento del segretario o
11:49facciamo tutta la caratteristica? Allora io vi parlerò di banca centrale
11:58appunto. La banca centrale di San Marino innanzitutto è una banca relativamente
12:04giovane perché è stata istituita vent'anni fa nel 2005, la legge istitutiva
12:10ne ha descritto lo statuto che la governa e se dovessi fare un esercizio di
12:17arbitra sintesi direi che la banca centrale è più di un'autorità di
12:22vigilanza e meno di una tipica banca centrale. Perché dico così? Più di
12:28un'autorità di vigilanza perché la banca centrale non si demita a svolgere
12:32la vigilanza sulle banche, sulle assicurazioni o sugli altri istituti
12:38finanziari come fa ad esempio l'autorità di Andorra. Ma noi abbiamo da statuto
12:44molti più attività, molti più compiti tipici di un paese che avendo dimensioni
12:50limitate deve condensare le sue attività. Noi ad esempio abbiamo anche
12:55l'attività tipica della consob italiana, siamo autorità del traster ma soprattutto
13:01svolgiamo servizio di tesoreria per lo Stato e servizio di esattoria, quindi
13:06parte dei nostri compiti in altri paesi sono deputati a un ministero
13:11del tesoro o delle finanze. Quindi abbiamo più attività. La cosa non ci
13:18crea complicazioni perché la nostra struttura è fatta per avere dei
13:23dipartimenti che seguono i singoli compiti con un alto livello di autonomia
13:29ma anche coordinamento. Siamo meno di una banca centrale perché siamo meno di
13:35una banca centrale tipica? Perché nelle funzioni tipiche di una banca centrale
13:39c'è la politica monetaria. Noi essendo un paese indipendente potremmo esercitare
13:46una politica monetaria o battere moneta come si dice volgarmente. Non lo facciamo
13:52ovviamente abbiamo adottato l'euro. La banca centrale si limita appunto a
13:57interfacciarsi con Banca d'Italia per la consegna e anche la restituzione ad
14:02esempio delle banconote, isorate e quant'altro. Però non esercitiamo una
14:07politica monetaria. E' vero che dopo l'euro quasi tutte le
14:12banche centrali che hanno adottato l'euro, in primis Banca d'Italia, neanche
14:16loro svolgono attività di politica monetaria.
14:20Tuttavia siamo percepiti dalla stessa BCE come la cosa più vicina a una
14:25tipica banca centrale dell'area euro. Tant'è che durante il covid noi siamo
14:31stati il primo paese ad ottenere una linea di liquidità da parte della BCE
14:36in caso il nostro sistema avesse uno shock finanziario. E' una linea che è stata
14:40più volte rinnovata e tuttora in essere ed è a monte a 100 milioni di euro.
14:47Mentre Andorra ad esempio, benché abbia un sistema finanziario più vasto, ha una
14:52linea di 35 milioni da parte della BCE. Questo perché noi, essendo
14:59banca centrale, possiamo fare prestiti di liquidità alle banche. Sono prestiti di
15:05ultima istanza, cioè quando la banca va in affanno alla stessa funzione che
15:11svolge Banca d'Italia e che ha svolto in passato soprattutto negli anni di
15:15commissariamento delle quattro banche. E poi noi gestiamo la ROB, cioè la
15:19riserva obbligatoria delle banche, depositata presso di noi e ovviamente
15:23da noi gestita. Noi non siamo sovrapponibili a Banca d'Italia come
15:30sistema di governance. In Banca d'Italia la principale differenza che vi posso
15:35sottoporre è che il governatore della Banca d'Italia,
15:39dottor Panetti, è anche il capo della vigilanza. Da noi invece, proprio perché
15:42siamo un paese piccolo e abbiamo un'esigenza di garantire al massimo
15:47l'indipendenza della vigilanza, c'è un sistema duale. La vigilanza è un organo
15:53ad hoc presieduto dal direttore generale, mentre il presidente non svolge
16:01vigilanza ma presiede l'equivalente di un consiglio d'amministrazione che da
16:05noi si chiama CONDI e quindi ad esempio il presidente, che è un organo a sé, ha
16:11dei poteri di emergenza, ma poteri di emergenza che concerno la gestione della
16:16banca, ma non la vigilanza. Il presidente non firma nessun
16:21provvedimento di vigilanza e viene insieme al consiglio d'amministrazione
16:25informato tramite un protocollo di comunicazione interna, ma l'indipendenza
16:31della vigilanza è garantita ai massimi. Noi siamo in contatto ovviamente costante
16:37con il fondo monetario e lo statuto di banca centrale ha subito negli anni
16:43modifiche per adeguarlo ai cosiddetti principi Errich, che è un ancronimo, sono
16:49i principi, diciamo, le best practice mondiali in tema di autonomia delle
16:54banche centrali. La nostra ultima modifica è data di un anno fa circa, ma abbiamo la
17:02fortuna che appunto il sistema legislativo del Paese è molto efficace,
17:06molto veloce e quindi siamo riusciti a essere più veloci di altre banche
17:10nell'adeguarci alle best practice. Ultima nota, la banca centrale è anche il
17:18soggetto che si interfaccia con gli organismi internazionali, quindi non solo
17:22con il fondo monetario, con la BCE, ma noi siamo anche parte dell'NGFS, che è un
17:28network per la finanza sostenibile, che raggruppa 138 banche centrali al mondo e
17:36quindi questa è la dimostrazione che abbiamo in atto diverse collaborazioni
17:41internazionali e che di nuovo cerchiamo sempre di perseguire le best practice
17:47della finanza anche in tema di sostenibilità. Grazie.
17:54Buonasera a tutti. Passando più al tema dell'accordo di
17:59associazione, al suo contenuto sostanzialmente è chiaro che si tratta
18:03di un accordo che noi definiamo un game changer, cioè cambia per noi
18:08radicalmente l'approccio rispetto a quello che è il sistema di regole e
18:14sistema finanziario sanmarinese, perché prevede e pone le basi per una effettiva
18:19integrazione. Quella integrazione di regole che era stata prefigurata anche
18:24nella convenzione monetaria del 2012, prevedeva già infatti il recepimento
18:30delle direttive comunitari e dei regolamenti per l'utilizzo dell'euro
18:35come moneta ufficiale, ma non dava diritto all'accesso al mercato, quindi
18:41necessità di implementazione senza prospettiva di integrazione.
18:45L'accordo di associazione costituisce invece il necessario e direi naturale
18:51sbocco di questo percorso avviato 13 anni fa per arrivare a un'integrazione
18:57effettiva. Questa integrazione non è solo dei
19:00sistemi finanziari, lato nostro in particolare, per quanto ovviamente la
19:05consistenza del settore finanziario sanmarinese sia molto ridotta.
19:11Il totale attivo delle nostre banche attualmente è 4,3 miliardi, la raccolta
19:16totale stiamo parlando di 6,5 miliardi di euro, di cui 3,6 diretta, quindi
19:23sostanzialmente depositi e obbligazioni e 2,7 miliardi di raccolta indiretta,
19:29quindi titoli in amministrazione e custodia.
19:32Si tratta quindi di un sistema molto piccolo e indubbiamente la sua incidenza
19:37è infinitesimale rispetto alle dimensioni del mercato, ma questo non
19:41toglie che l'accesso debba avvenire su regole assolutamente omogenee e
19:46condivise. Questo accesso infatti non è dato sulla base della mera firma del
19:56protocollo, come sapete, contenuto nell'ambito dell'accordo di associazione,
20:00il protocollo sui servizi finanziari, ma è possibile solo previo il superamento
20:06di tre assessment che le autorità europee devono condurre su San Marino,
20:12così come su Andorra. Vi è un assessment sulla struttura del sistema finanziario,
20:18quindi chi sono gli operatori, qual è la qualità degli attivi di questi
20:23operatori, quali sono i prodotti e i servizi che offrono, vi è un assessment
20:27ovviamente sulla effettiva implementazione delle regole europee,
20:32quindi non è solo un aspetto formale, la regola è presente, ma viene verificato
20:38anche come viene applicata e il terzo assessment è quello relativo al
20:43framework di vigilanza, quindi alla capacità dell'autorità di controllo di
20:49esercitare in linea con le prassi e le regole europee la propria attività di
20:54supervisione. Chiaramente questo comporta un action plan,
21:00lo stesso protocollo prevede la necessità di definire in un orizzonte
21:04temporale massimo di 15 anni la modalità con cui San Marino assicura
21:10questo pieno adeguamento, questa piena implementazione. L'action plan verrà
21:16presentato alle autorità europee di vigilanza che sono nel settore bancario,
21:20nel settore delle assicurazioni e dei fondi pensione e nel settore delle
21:26securities, quindi avremo l'EBA, l'ESMA e l'EIOPA più l'AMLA per l'attività
21:32antiriciclaggio. Questa attività quindi comporta
21:36necessariamente una preparazione. Come si prepara la banca centrale e il sistema
21:42finanziario? Noi attualmente siamo 83 persone in
21:46banca centrale di cui 23 dedicate full time alla vigilanza,
21:52abbiamo 12 soggetti san marinesi vigilati, 4 banche, 3 società di
21:58gestione di fondi, 3 istituti di pagamento, un'impresa di assicurazione,
22:03una società finanziaria. 12 soggetti quindi abbiamo un rapporto quasi di due
22:08addetti alla vigilanza per soggetto vigilato, è una media abbastanza in linea
22:13con quella europea, mediamente in Europa siamo intorno allo 0.6 di rapporto tra
22:19soggetti vigilati e dipendenti delle autorità, ovviamente questa è solo una
22:24media aritmetica, l'importante è la crescita in termini di professionalità
22:28e di anche capacità di implementare una serie di norme estremamente complesse.
22:34Ci sono 451 legal acts che devono essere recepiti, questo non è possibile farlo
22:41tutto insieme e quindi abbiamo definito anche internamente un programma di
22:46recepimento graduale. Lo stesso protocollo sui servizi finanziari
22:51previsto all'interno dell'accordo di associazione prevede infatti il cosiddetto
22:56staggered approach, cioè un approccio graduale che dà la possibilità a San
23:01Marino, così come a Andorra, di decidere quando i singoli comparti possono
23:06integrarsi nel mercato unico e quindi abbiamo quattro settori, quello bancario,
23:11quello dell'asset management, quello delle securities e quello delle
23:15assicurazioni. Nella nostra prospettiva il settore bancario sarà quello che
23:19inevitabilmente arriverà per ultimo, nel senso che l'adeguamento lì sarà
23:26particolarmente importante e complesso, quindi prevediamo una prima integrazione
23:32sicuramente più sul settore asset management e insurance.
23:36Un'ultima notazione che questa preparazione in vista degli
23:42assessment che saranno sostenuti prevede un piano di rafforzamento interno di
23:47Banca Centrale, quindi quelle 23 risorse di cui parliamo
23:51aumenteranno di circa il 60 per cento da qui a cinque anni e necessariamente la
23:57collaborazione con altre autorità, in termini di formazione, in termini di
24:03capacity building, quindi rapporto e proficua collaborazione che consenta di
24:09conoscere al meglio le norme, le prassi applicative e idealmente condividere
24:13anche le modalità di controllo e supervisione in una logica di vigilanza
24:17congiunta. Qui mi fermo e poi chiaramente per le
24:22domande. Grazie, grazie per l'invito e buon pomeriggio a tutti. Io cercherò di
24:30descrivere brevemente il quadro anti-riciclaggio, cercando di darvi una
24:34visione dall'alto, diciamo così, una sorta di visione a elicottero di quelle
24:38che sono le principali, diciamo così, elementi caratteristici del sistema
24:44anti-riciclaggio di San Marino. Come aveva rappresentato il dottor Vivoli, il
24:48quadro AML, quindi anti-riciclaggio di San Marino, già beneficia dalla
24:54convenzione monetaria tra San Marino e l'Unione Europea, perché San Marino in
24:58quel contesto deve e ha adottato le principali direttive in materia
25:04di anti-riciclaggio, quindi la quarta e la quinta sono state già adottate e
25:09ovviamente ci sarà in programma nei prossimi due anni anche l'adozione
25:13dell'intero sesto pacchetto anti-riciclaggio, questo nell'ambito
25:17della convenzione monetaria. Ora, come diceva il dottor Vivoli, non è
25:22solo una questione di norma, è anche una questione di efficacia, cioè come quella
25:25norma poi dopo diventa prassi operativa, attività delle autorità e piuttosto
25:33che del settore privato. Per questo San Marino è membro di un
25:37comitato del Consiglio d'Europa che il segretario di Stato ha richiamato che si
25:41chiama Moneval, il Moneval è un comitato di valutazione della conformità tecnica
25:49e dell'efficacia delle misure anti-riciclaggio, per cui San Marino
25:52periodicamente ogni 7-8 anni è sottoposto a valutazione da parte del
25:58Consiglio d'Europa con i suoi esperti e con esperti di altri paesi circa la
26:04conformità tecnica e l'efficacia delle misure di anti-riciclaggio. In questo
26:10contesto l'ultima valutazione è stata del 2021 ed è stata estremamente positiva,
26:14con una nota estremamente alta di significatività della collaborazione
26:21internazionale. Sottolineo questo elemento perché è
26:25fondamentale nel contesto AML assicurare la massima collaborazione tra le
26:31autorità e a noi sta a cuore questo accordo di associazione come AIF, quindi
26:36come Autorità Preposta al Contrasto del Riciclaggio, perché permette di espandere
26:40e migliorare la collaborazione, non tanto lo scambio, ma la condivisione di
26:46informazioni a fine di analisi congiunta, perché notiamo sempre più spesso che il
26:51contesto del riciclaggio è un contesto che ha una forte componente internazionale.
26:56Preciso che la collaborazione con l'Italia, con il nostro partner l'Unità
27:00di Informazione Finanziaria per l'Italia, è a mio giudizio ottima, nel senso che non
27:05dico quotidianamente, ma spesso sono gli scambi di informazioni che noi favoriamo
27:12con l'Italia e che l'Italia favorisce con noi, utile non solo ad affrontare le
27:18singole questioni analizzate, ma anche a conoscere contesti e situazioni per cui
27:22c'è già questa collaborazione basata sulla reciprocità ed è
27:29assolutamente, a mio giudizio, positiva. Ovvio che San Marino, inserendosi in un
27:37contesto più ampio, quello europeo, necessita di essere ancorato anche
27:41rispetto all'Unione Europea e quindi definire nuovi contesti di
27:45collaborazione, come si è detto, con AMLA, la nuova Autorità di Vigilanza.
27:50Brevemente, quindi, il quadro normativo allineato rispetto alle principali
27:55direttive e in proiezione anche al stesso pacchetto antireciclaggio. La verifica,
28:01come dicevo, della conformità da parte di un terzo del Comitato Monival. Cos'è AIF?
28:07AIF è l'autorità che attualmente dirigo, è l'Agenzia di Informazione
28:12Finanziaria, che è sia Financial Intelligence Unit, cioè l'autorità
28:15preposta ad analizzare le operazioni sospette, sia Autorità di Vigilanza per
28:21tutti i soggetti sottoposti agli obblighi antireciclaggio.
28:23Quindi è la somma di due funzioni principali. In questo contesto collabora
28:30con le autorità e omologhe estere, per cui è composta da una pianta organica di
28:3919 persone e è ovvio che in proiezione dell'accordo di associazione è
28:47considerato un aumento ulteriore di organico, proprio finalizzato a rafforzare
28:51la funzione di vigilanza per i soggetti finanziari e poi per anche i non soggetti
28:56finanziari e i professionisti, oltre a rafforzare anche ovviamente il
29:01servizio che si occupa delle analisi delle operazioni sospette. A noi interessa
29:06anche molto l'analisi strategica, cioè quelle che sono i trend, le tipologie, i
29:12schemi di riciclaggio, per cui per esempio noi siamo soprattutto orientati a
29:17verificare i flussi che passano per San Marino. Non è solo una questione di
29:23raccolta e di impiego di fondi, ma anche quello che passa per San Marino, perché
29:27ovviamente abbiamo sempre detto che abbiamo una responsabilità come
29:31autorità di verificare cosa entra e cosa esce da San Marino rispetto a
29:37determinate situazioni. Questo in sintesi, in estrema sintesi le
29:44nostre attività. E' ovvio che in tutto questo contesto le
29:51segretarie di Stato poi abbiamo fatto in modo che noi siamo anche i depositari
29:54dei registri titolari effettivi sulle persone giuridiche, oppure dell'archivio
29:58dei conti correnti e delle cassette di sicurezza. Ecco, tutto questo è stato
30:02pensato per gestire all'interno di AIF il patrimonio informativo presente a San
30:08Marino di natura finanziaria regata alla titolarità effettiva, che è funzionale a
30:13contrastare il riciclaggio a San Marino, ma soprattutto anche a permettere alle
30:18controparti estere, anche in un contesto di accordo di associazione, poter
30:23utilizzare questi elementi informativi per congiuntamente contrastare questi
30:29fenomeni illeciti che, ripeto, avendo una componente cross border quindi
30:34internazionale molto elevata, necessitano certamente di un quadro di coordinamento
30:40e di cooperazione strutturale. Però sottolino che ad oggi questo quadro con
30:44l'Italia, a mio giudizio, è già ottimo. Nonostante questo noi abbiamo casi che
30:50per esempio non sono collegati per niente all'Italia, per cui abbiamo bisogno
30:58anche di trovare in questo contesto la possibilità di collaborare con
31:03più esteri. Ultimo elemento e messaggio che mi sento di mandare come AIF, la
31:08prima preoccupazione principale di AIF è la criminalità organizzata di stampo
31:13mafioso, perché questa è quella che AIF deve impegnarsi a contrastare di stampo
31:19mafioso e non solo di stampo mafioso, tutti i tipi di criminalità. Per questo
31:22abbiamo pensato l'agenzia, quando l'abbiamo costituita, AIF, che di
31:26iniziativa può attivare delle attività di approfondimento e di indagini. E quello
31:32è quello che noi quotidianamente facciamo, acquisire informazione per
31:36vedere se ci sono degli elementi e, se ci sono degli elementi che rilevano per
31:40l'Italia, questi elementi sono trasmessi con note
31:43spontanee all'unità di informazione per l'Italia.
31:46Ecco, giusto per inquadrare la nostra mission e il nostro
31:52orientamento sulla materia. Termino proprio in 30 minuti, grazie a voi.
31:58Bene, a questo punto passo la parola all'onorevole Ambrosi.
32:06Innanzitutto grazie a ciascuno di voi per la disponibilità e per quanto avete
32:12esposto e anche in particolar modo poi anche, a quanto poco anzi detto, proprio
32:17sul tema anche della collaborazione, peraltro che credo avvenga in modo
32:21bilaterale tra entrambe le parti, già sul tema anche appunto dei crimini, della
32:27parte legata alla mafia, eccetera. Io avevo tre, diciamo, punti su cui poi mi
32:33ero focalizzata. Poi magari vedete voi che il primo, ero stata colpita dalla
32:38differenza di quella sorta di dualismo economico, quando parlava il Ministro
32:44del fatto che l'industria sia riuscita a crescere mentre i servizi, per assurdo,
32:49hanno avuto questi finanziari, sono rimasti indietro quindi
32:54creando questa sorta di dualismo economico. E quindi in che misura questo
32:59riflette poi una scelta politica o una difficoltà oggettiva del sistema
33:04finanziario samarinese e l'accordo con l'UE potrà in qualche modo
33:09riequilibrare quindi questo questo assetto. E poi mi fa piacere perché si
33:15aveva affermato invece il collega che l'accordo di associazione rappresenta
33:20una scelta vincente, questo poi era immerso anche già l'altra volta nel
33:24corso delle altre audizioni e quindi questo senza dubbio fa
33:28piacere. Ed eventualmente se si può spiegare, si possono spiegare quali sono
33:33a vostro avviso invece i benefici, in parte l'avete anche detto, però magari i
33:37benefici strategici che ne derivano per il sistema finanziario e bancario sia in
33:43termini di rafforzamento della credibilità e dell'attrattività
33:46internazionale sia rispetto al miglioramento dei rapporti con l'Italia
33:49e l'Unione Europea. E inoltre, perché cerco un po' di sintetizzare perché ho
33:55preso un po' varie cose, se ritenete che tale accordo possa favorire
34:00l'innovazione, la competitività e lo sviluppo di nuovi prodotti, operatori
34:06finanziari, prima si parlava poi anche di assicurazioni, si parlava di altre... ed
34:11eventualmente le critiche o eventualmente le paure, perché si
34:16parlava ovviamente in termini positivi, noi siamo assolutamente positivi di
34:21fronte a questa... però volevo capire anche dalla parte vostra, visto che poi
34:25avevate fatto anche un documento all'interno, era stato fatto un documento
34:30anche comune sull'approvazione anche poi sull'accordo, che era passato forse
34:35se non erro all'unanimità, ma cosa era emerso eventualmente, quali critiche o
34:40paure che avete ricevuto invece dai vostri cittadini, dagli imprenditori o
34:44dagli investitori. E poi infine il tema del rapporto
34:49vigilanti-vigilati, che si diceva poi alla fine, che dov'è sicuramente con San
34:56Marino è notevolmente superiore rispetto alla media europea e quindi
35:01come valuta la banca centrale la sostenibilità di questo modello e quali
35:04evoluzioni prevede a seguito dell'accordo, in particolar modo per
35:09rafforzare la vigilanza antiriciclaggio mantenendo l'equilibrio tra efficacia e
35:14proporzionalità. Allora, questo dualismo, partiamo dal dualismo, quello che noi
35:31abbiamo vissuto è stato questo, l'accordo in particolare di unione doganale ha
35:36consentito a San Marino di vedere le proprie, le merci prodotte dai propri
35:40operatori, merci con le caratteristiche, quindi sono merci a tutti gli effetti
35:44europee, destinate alla vendita. Questo cosa ha comportato? Ha comportato il
35:49ricepimento automatico di tutte le regole che riguarda la produzione e
35:53quindi i nostri imprenditori si sono sviluppati in una concorrenza dove
35:59non c'era un arbitraggio normativo, era nella capacità di stare sul
36:04mercato, quindi di innovare il prodotto, di essere competitivi sul prezzo, sul
36:10prezzo di produzione e questo ha fatto sì che l'industria si sia notevolmente
36:14rafforzata, come dicevo prima, oggi direttamente 35-36% del PIB. La stessa
36:20cosa è successa chiaramente al commercio, perché poi anche il commercio
36:23chiaramente vive di scambio di merci, mentre invece i servizi finanziari la
36:29problematica è stata che siccome quell'accordo, in particolare l'accordo di
36:33cooperazione, demandava a successivi accordi che poi non sono mai, non ci
36:39si è mai aperto un tavolo di negoziazione su questi con l'Unione
36:43Europea, sono rimasti un po' fermi al palo, quindi fin tanto che visevano le
36:49vecchie regole, come dicevo prima, non segreto bancario, le nostre banche di
36:53cosa vivevano? Un po' di economia interna, quindi prevalentemente era un'attività
36:58che si basava sulla raccolta dei depositi, investimenti diciamo di basso
37:04profilo finanziario e si è andati avanti diciamo su questo, anche perché non c'era
37:11possibilità di rivolgersi all'esterno, perché non avendo gli accordi non
37:15avevano possibilità neanche di mettersi in gioco diciamo con mercati più
37:20ampi. Oggi la possibilità che vediamo è quella per i nostri operatori di potersi
37:26impegnare nel lavorare su prodotti che potranno poi essere messi
37:31invece in libera circolazione anche a livello europeo, quindi fuori
37:36esclusivamente dal mercato interno, ma nell'ambito delle regole comuni e
37:41l'altro elemento è che noi gli adeguamenti ad esempio che dovremmo fare
37:46per quanto riguarda tutti gli altri settori sono minimali, proprio
37:50perché come dicevo prima, noi oggi le nostre merci sono già europee perché
37:54seguono completamente tutte le regole della comunità, le nostre imprese non
38:00sono europee, che è diventato un po' il limite per il quale è importante anche
38:05per queste imprese che noi si faccia l'accordo di cooperazione, perché questo
38:09qui le equipara, quindi gli da stessi diritti e stessi doveri, mentre invece
38:14il settore finanziario in questo è molto più indietro, tanto è vero che abbiamo
38:17previsto un periodo massimo di adeguamento di 15 anni, ma perché sappiamo
38:22che ci sono settori che probabilmente essendoci pochissimi operatori in un
38:28breve periodo le regolamentazioni sono forse le più semplici, mentre
38:34invece il portare chi è già presente al livello richiesto impiega del tempo,
38:41quindi i pochi operatori che abbiamo siamo sicuri che in un
38:45periodo abbastanza ragionevole riusciremo a dargli la possibilità di
38:50poter andare a competere su un mercato più ampio, per quanto riguarda il settore
38:53bancario invece il percorso sarà sicuramente più impegnativo e più
38:58lungo, però l'obiettivo è quello, è chiaro che onestamente dal mio punto di
39:04vista pensare che il nostro sistema bancario possa pensare di andare a
39:09competere con Unicredit penso anche di no, però sicuramente può essere un
39:14sistema bancario che oltre a servire il territorio, che per noi è importantissimo
39:18perché non esiste un sistema economico, ancorché produttivo, se non ha supporto
39:24la finanza, perché tutte le imprese hanno bisogno della leva finanziaria, quindi per
39:27noi è importante che ci sia un sistema finanziario efficiente in territorio,
39:33però potranno anche diciamo approcciarsi a un mercato esterno che questo gli
39:38consentirà di abbattere un po' quelli che sono i costi fissi che queste imprese
39:43hanno. Oggi infatti il nostro sistema non è
39:46anche non è tanto competitivo perché i costi fissi che hanno, che sono comunque
39:51quelli strutturali, si rivaltano soltanto su prestazioni destinate diciamo a
39:56livello territoriale e noi siamo 35 mila abitanti, quindi non siamo tantissimi.
40:01Questo le rende meno competitive nel momento in cui possono magari allargare
40:05i propri servizi anche sull'esterno, diciamo questi costi possono essere
40:09distribuiti su più ampio, su un quadro più ampio di clientela. Per quanto
40:15riguarda resistenze rispetto a questo accordo, in tutti i paesi penso
40:22che ci siano gli europeisti e gli antieuropeisti.
40:25Io credo che, ma la maggior parte di San Marino è così perché abbiamo già tra
40:30l'altro fatto un referendum prima di, perché questo accordo nasce da ormai dieci
40:35anni di trattativa, facciamo già un referendum che ha dato un mandato, un
40:38mandato in questo senso, cioè qui non è tanto essere europeisti o non essere
40:42europeisti, qui si tratta di far parte di una comunità.
40:45San Marino non può pensare di essere un'isola che vive da sola perché così
40:49non è un'enclave da prima italiana e poi europea e quindi è chiaro che oggi in un
40:55mondo dove per tutelare i nostri consumatori, che sono i consumatori
40:59europei ma sono anche i consumatori san marinesi, è importante avere un quadro di
41:04regole comuni che vadano a proteggere questa tutela e quindi la maggior parte
41:10dei san marinesi, la stragrande maggior parte dei san marinesi vedono molto
41:14positivo questo accordo ma soprattutto le imprese, cioè non c'è, sono imprese ma
41:19neanche gli stessi sindacati che dimostrano delle contrarietà o delle
41:27resistenze rispetto alla sottoscrizione di questo accordo, anzi in questo momento
41:33la spinta è proprio l'inverso, cioè c'è proprio l'attesa della firma, di arrivare
41:38il prima possibile alla firma. Poi non so se ho attaccato tutti i nodi
41:43politici, poi magari eventualmente mi può chiedere qualcosa di più specifico,
41:48lascio la parola. Sì, col riferimento invece al settore bancario, a quelli sono
41:54i benefici attesi dall'accordo di associazione,
41:58dobbiamo partire da un assunto, qualsiasi sistema finanziario chiuso, isolato, è
42:05destinato a implodere, cioè qualcosa che non dovrebbe esistere in natura, perché è
42:10un sistema che vuol dire non è integrato, cioè è destinato solo a
42:15servire una piccola economia locale, quindi non ha prospettiva di sviluppo.
42:20Peggio ancora potrebbe trasformarsi in una sorta di ghetto finanziario, che
42:24addirittura attrae piuttosto quegli elementi di distorsione, di inquinamento
42:30che noi vogliamo evitare. L'integrazione è un vincolo forte per un totale
42:36allineamento, è evitare che ci siano da un lato zone d'ombra e dall'altra
42:41un'integrazione piena che dia possibilità di sviluppo.
42:45Faccio anche un esempio, nel 2011, quindi parliamo di molti anni fa quando la
42:50situazione di San Marino era in piena turbolenza,
42:53ricorderete c'erano stati gli scudi fiscali, c'erano stati tutta una serie di
42:57elementi difficili, se guardiamo agli impieghi delle banche, cioè i crediti
43:02erogati, il 40% era erogato a soggetti non residenti, il taglio medio dei
43:10finanziamenti erogati ai soggetti non residenti era tre volte rispetto a quello
43:14erogato ai soggetti residenti, quindi si importava un rischio altissimo
43:21dall'esterno senza avere scambio di informazioni sull'effettivo merito
43:25creditizio di questi soggetti che in realtà erano in gran parte clientela
43:30marginale del sistema italiano e poi ci siamo trovati un'eredità pesantissima di
43:36crediti deteriorati che abbiamo affrontato e risolto nel corso degli
43:41ultimi anni attraverso operazioni di cartolarizzazione, cancellazioni e
43:45rettifiche di valore, ma sono state operazioni sanguinose in termini poi di
43:51effetti sul nostro sistema bancario, quindi l'isolamento produce solo
43:58inefficienza e produce quindi destinare all'implosione, ripeto, di questo siamo
44:06convinti tutti, siamo convinti a livello di autorità e sono convinti anche gli
44:09operatori pur consapevoli dello sforzo, dell'impegno notevole che questo
44:13richiede in termini di implementazione, non è un mistero che le stesse banche
44:18europee hanno lamentato negli anni l'ipertrofia regolamentare, tutte le
44:24disposizioni che sono state emanate e che hanno posto una pressione enorme
44:28richiedendo anche una revisione dei modelli di business, con la creazione di
44:34banche sempre più grandi e sempre più patrimonializzate, è ovvio noi stiamo
44:38parlando di piccoli operatori che avranno ovviamente a livello di competitor
44:44naturali, come diceva prima il segretario di Stato, non certo i big player, ma banche
44:50locali puntando su servizi al cliente di alto livello, di micchia nell'ambito
44:57della gestione del risparmio, nel settore assicurativo oppure anche in prodotti se
45:02vogliamo tradizionali, ma con un pricing che poi dipenderà dal mercato, cioè si
45:08apre il mercato bene, il mercato farà il prezzo e determinerà chi resisterà alla
45:14competizione, ma questo è un effetto virtuoso, cioè è ciò che elimina poi
45:18le inefficienze che nascono invece dall'isolamento. Affrontare la sfida
45:25ripeto vale per gli operatori, vale per la banca centrale, la collaborazione con
45:31le autorità è fondamentale, già il protocollo sui servizi finanziari
45:35richiede la stipula di appositi, memorandum of understanding con le
45:41autorità europee che prima citavo, quindi l'Eba, l'ESMA e così via, abbiamo già
45:46degli accordi bilaterali in essere con Paesi dell'Unione e Paesi non dell'Unione
45:51tipo Croazia, Malta, Portogallo, Andorra, Georgia, Liechtenstein, abbiamo un vecchio
46:00protocollo con la Consob del 2003, abbiamo un protocollo sul contante come
46:04richiamava il Presidente con Banca d'Italia del 2023,
46:08è ovvio che dobbiamo crescere nella cooperazione e collaborazione tecnica
46:12anche in primis con la Banca d'Italia, per noi è il referente naturale ed è un
46:17referente necessario anche per assicurare quel controllo congiunto
46:23dell'operatività cross border, ma anche dei soggetti esteri che sono interessati
46:28a San Marino, è ovvio che la prospettiva dell'accordo di un mercato più ampio
46:34crea anche le premesse per attrarre nuovi investitori, perché è una sorta di
46:40opzione per il futuro, cioè io investo oggi in una realtà bancaria o finanziaria
46:46a San Marino pensando che da lì a 5 anni, a 7 anni potrò operare sul mercato più
46:52ampio, chiaramente il controllo e lo screening di questi investitori che
46:58si affacciano a San Marino è più facile nella misura in cui si scambiano
47:03informazioni, nella misura in cui non solo localmente ma anche con le
47:08autorità estere si innesca un processo virtuoso di analisi della fit and propera,
47:15cioè dell'adeguatezza di questi investitori che approcciano San Marino e
47:20questo è un presidio di garanzia per tutti, per l'Unione e per l'Italia in
47:25primis, che ovviamente è il mercato di riferimento per il nostro sistema.
47:34In un sistema finanziario aperto come quello che si può
47:42prospettare una delle sfide più rilevanti è anche la vigilanza
47:47antiriciclaggio, antiriciclaggio intendo di contrasto a qualsiasi crimine
47:51finanziario, ora parliamo di antiriciclaggio in senso stretto ma
47:56ovviamente per noi il concetto è più ampio e non è limitato solo ai soggetti
47:59finanziari ma anche per esempio ai professionisti.
48:03Noi abbiamo oggi un modello integrato, un modello integrato dove AIF è sia
48:07unità di informazione finanziaria come quella presente in Italia ma anche
48:12autorità di vigilanza, questo ci permette di unire le forze e di affrontare le
48:17questioni da diversi punti di vista per cui le informazioni di unità di FIU,
48:22Financial Intelligence Unit, sono utilizzate per finalità di vigilanza e
48:25viceversa. Indubbiamente questo modello che poi in
48:28realtà è anche il modello che ha scelto l'Europa in parte con la definizione di
48:33AMLA, che ha competenza di coordinamento delle FIU e di attività di
48:37supervisione, comunque necessita nel contesto sanmarinese di una
48:43rivisitazione che significa nel caso specifico un'unità ad hoc di vigilanza
48:50dedicata ai soggetti finanziari in modo tale di avere lì il presidio dei
48:54controlli antiriciclaggio e un'oltra unità di servizio dedicata a quelli che
48:59sono i soggetti professionisti piuttosto che soggetti non finanziari, quindi
49:04definire un quadro antiriciclaggio all'interno dell'AIF che sia proprio
49:08anche specificatamente orientato al mondo finanziario e un altro agli altri
49:14soggetti finanziari. Qual è la sfida più significativa in
49:19questo contesto? Portarsi a un approccio che sia
49:24unistico nel senso sia dal punto di vista del riciclaggio che dell'antiriciclaggio,
49:29rafforzare la collaborazione con le istituzioni e quindi uscire da quella
49:33che può essere la comfort zone di un piccolo paese, di un sistema finanziario
49:38chiuso, ma guardare le cose proprio dall'alto e con una visione più ampia.
49:44Quando si parla di antiriciclaggio si parla non solo di antiriciclaggio, si
49:48parla anche di finanziamento al terrorismo, si parla anche di
49:52proliferazione delle armi di distruzione di massa, si parla anche di sanzioni
49:56finanziarie, per esempio quella dell'Unione Europea,
49:58quindi questo è diciamo così l'ambiente in cui si deve collocare la sfida, per
50:06questo per esempio noi, oppure di virtual asset ancora per esempio, cripto
50:11attività, questa è la sfida che Tehaif deve affrontare. Come la vuole
50:15affrontare? Con un incremento, sicuramente con strutture come dicevo prima
50:22organizzative diverse, con procedure che sono in linea con gli indirizzi dati da
50:27EBA oggi e da domani da AMLA, quindi gli orientamenti e le linee guida che
50:31l'Europa si sta dando, che poi di fatto vanno proprio praticamente nelle
50:37questioni che ho descritto adesso, e poi con un investimento in giovani,
50:42soprattutto ragazzi, ragazze che conoscono la lingua inglese perché è in
50:48prospettiva l'Unione Europea, l'orizzonte, e con soluzioni informatiche che
50:53possano agevolare sempre di più la condivisione di informazione anche con
50:57Banca Centrale, con le altre autorità nazionali ed internazionali per
51:01condividere elementi informativi che possono essere utili a tutti i soggetti
51:07dei stakeholders che sono coinvolti. Non da ultimo noi abbiamo già previsto
51:12una norma prevista nel sesto pacchetto che sono i partenariato tra il pubblico
51:17e il privato perché dobbiamo lavorare anche col settore privato nel cercare di
51:21stimolare la consapevolezza dei rischi, delle minacce, ma anche della buona
51:27condotta e delle good practice in modo tale che con gli intermediari
51:31finanziari oppure non finanziari possiamo avere un dialogo e permettere
51:37a loro di adempiere agli obblighi di antiriciclaggio in modo effettivo ed
51:41efficace e non formale ma sostanziale. Ecco, e questo è il quadro in cui AIF
51:48cerca di collocarsi. Collaborazione tra autorità nazionali ed internazionali,
51:53collaborazione col settore privato, condivisione in partnership, ovviamente
51:58secondo specifiche regole d'ingaggio che garantiscono la riservatezza su
52:02determinate informazioni, ma cercando di elevare lo standard qualitativo del
52:06concetto di fare bene la normativa antiriciclaggio e ovviamente noi però
52:11dobbiamo e abbiamo l'obbligo di essere anche presenti con attività di
52:17vigilanza basate sul rischio e con l'enforcement, cioè con le sanzioni
52:22qualora si verifichino delle situazioni di violazione del quadro. Grazie.
52:27Bene colleghi, anzi colleghe, altro da aggiungere? Direi che possiamo chiudere la
52:38nostra audizione. Grazie a tutti.

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