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Prurito intimo diffuso: dalla diagnosi differenziale alla terapia
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05/03/2025
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Ben ritrovate? Benvenute! Una giovane lettrice dei nostri siti, in particolare segue con affetto
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la Fondazione, 26 anni, ci dice che da due anni soffre di un prurito che interessa principalmente
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l'ano, la zona limitrofa, fino a estendersi all'inizio della zona bulvare. A volte si presenta
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come una puntura d'agua, a volte un senso di pesantezza. Ho provato a fare di tutto, ma non
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trovo sollievo. Che cosa potrebbe essere? Che cosa dovrei fare? Allora, di nuovo, in generale, per
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tutte le signore che hanno prurito anale, la buona condotta clinica è questa. Da un lato dobbiamo fare
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una diagnosi differenziale tra le principali cause di prurito anche in zona perianale. Allora, la
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numero uno sono gli ossiuri, cioè quei piccoli parassiti che infestano l'intestino. In alcuni
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soggetti tendono a ripresentarsi più volte, forse per una vulnerabilità genetica a questa infezione.
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La diagnosi è semplicissima, basta mettere un cerotto intorno all'ano, alla sera. Siccome loro
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tendono a migrare all'esterno durante la notte, alla mattina si trovano gli ovetti di questi
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piccoli ossiuri e quindi la diagnosi è molto facile. Ancora più accurato se noi facciamo un
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esame parassitologico delle feci cercando gli ossiuri. Quindi questa è buona pratica clinica a
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tutta l'età, dai bambini piccoli che hanno il prurito. Una volta si diceva che hanno i vermi,
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un termine un po' brutale, ma comunque l'ossiuro è un parassita frequente. Sostanzialmente
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contribuisce poi a alterare anche il microbiota intestinale, è meglio toglierlo e certamente fare
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una diagnosi pertinente. Quindi esame esterno ma soprattutto esame parassitologico delle feci.
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La seconda grande causa di prurito perianale ma anche vulvare è l'echenosclerosis vulvare,
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che è una patologia a genesi ormai considerata da tutti autoimmune, nel senso che il nostro
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sistema immunitario va ad attaccare le cellule dell'epitelio, in questo caso perianale,
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a volte vulvare ma ci può essere anche per esempio in bocca. L'echenosclerosis si caratterizza per
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una infiammazione dei tessuti che provoca una progressiva distruzione microscopica,
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intendo, e quindi uno stato anche infiammatorio con produzione di nerve growth factor, che è
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un fattore di crescita dei nervi e di sostanze che stimolano per l'appunto il prurito. Per fare
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la diagnosi è necessario che la persona venga visitata da un dermatologo, da un proctologo o
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da un ginecologo competenti sulla patologia dell'echenosclerosis, altrimenti la patologia
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può non essere riconosciuta perlomeno in modo tempestivo. La terza grande causa di prurito
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nell'area anale e genitale in generale sono le risposte allergiche, in particolare quando usiamo
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saponi, detergenti intimi, creme o anche abbigliamento con sostanze che siano allergizzanti
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per la nostra cute. Quindi innanzitutto dobbiamo fare una diagnosi differenziale tra queste tre
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cause principali. Se poi si tratta di ossiuri, faremo la terapia appropriata antiparassiti,
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se si tratta di un lichen sclerosus la terapia sostanzialmente ha questi presidi. Innanzitutto
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nei pruriti di ogni parte del corpo la regola d'oro che tutti i dermatologi bravi insegnano
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è idratare, idratare, idratare, perché quanto più la cute secca tanto più il sintomo prurito
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a diventare fastidioso e ad esacerbarsi, cioè ad amplificarsi, a peggiorare. Oltre a idratare,
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con, dobbiamo scegliere dei prodotti ipo allergenici naturalmente e magari ricchi di
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vitamina E, andremo a fare un'altra cosa importante. Siccome è un'infiammazione su base
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autoimmune il dermatologo ma anche il ginecologo, il protologo tendono a prescrivere per breve durata
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di tempo il cortisone che va a ridurre la risposta infiammatoria. Poi è di grande aiuto il
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testosterone locale che aiuta a ricostruire il tessuto. Molto importanti poi dei principi di
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estrazione vegetale, per esempio delle pomate anche molto ricche di miele, che vanno, di acacia
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in particolare, che vanno a ridurre la componente infiammatoria in maniera fisiologica. Quindi
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diagnosi accurata di tipo dermatologico ma anche protologica o ginecologica fatta da medici che
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comunque abbiano anche una preparazione in ambito dermatologico. Diagnosi differenziale tra le tre
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grandi cause, quindi parassitologica, lichen o dermatite allergiche e dopodiché terapie mirate.
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