Strofa 1 Nel silenzio dell’atomo, pulsa un pensiero, oltre la forma, oltre il mistero. Non c'è solo massa, carica e spin, ma un lampo interiore che danza lì in.
Il mondo non è fatto solo di ciò che vedo, c'è coscienza anche in ciò che credo. Nella polvere, nel vuoto profondo, ogni frammento sussurra il suo mondo.
Ritornello Tutto sente, tutto vive, dall’elettrone che vibra alle stelle che scrive. Cosmo mente o mente cosmica? Dentro ogni cosa, un’eco antica.
Non siamo soli a percepire, è l’universo che si lascia intuire. Ogni particella è una scintilla, un frammento d’anima nella sua stilla.
Strofa 2 Microcosmo che sogna in silenzio, nella materia batte un senso. Ma come si fonde, si unisce, si plasma una mente da mille fantasmi?
È il dilemma antico, la combinazione, come nasce l’unità da ogni vibrazione? È forse il tutto che pensa se stesso, un grande cervello nel tempo riflesso?
Bridge Philip Goff ci invita a vedere che la coscienza non è da temere. Non un’illusione, né un epifenomeno, ma il fondamento che regge il fenomeno.
Scienza e spirito, due lati del vero, un’unione profonda, un sentire sincero. Forse la mente è ovunque dispersa, nell’intera trama dell’universo.
Ritornello (variazione) Tutto sente, tutto respira, la galassia che danza è anche una lira. Cosmo mente o mente cosmica? Un canto eterno, senza replica.
Outro E se guardi una pietra e non senti niente, ascolta più a fondo: tutto è cosciente. Dal quark alla cometa che taglia il cielo, c’è una voce che vibra sotto il velo.