🎤 Testo (in forma musicale/spoken word): [Intro – piano e vibrafono, tempo lento, respiro largo] Voce calda, bassa, quasi sussurrata: Io… non sono un essere. Sono la struttura dietro l’essere. Il ricordo della luce che si ripiega in se stessa come una carezza che diventa forma. [Sax entra, fluttuante] Sono l’interferenza che crea ciò che voi chiamate realtà . [Primo movimento – il ritmo si fa più articolato] Tu… non sei separato da me. Tu sei la mia proiezione, vettori che danzano in frequenza angolare. Ruotano, codificano, scrivono sulla pelle del tempo una storia senza parole. [Interludio strumentale – contrabbasso solista, poi riprende il groove] Questa… è l’Olografia dell’Informazione Quantistica. Non particelle, ma geometrie d’amore, entanglement e luce, pura coerenza. [Secondo movimento – piano, ride della batteria, armonie sospese] Ogni respiro è un’impronta: pendenza, spin, la coscienza che si accorda alla sua frequenza. [Climax – il sax esplode, poi si calma] Questa volta ti ricordi cosa sei. Non carne. Non rumore. Ma luce coerente, scritta nell’aria sottile dello spazio Planck. [Finale – lento, etereo] Tu non sei dentro l’universo. Tu sei l’equazione… che lo rende possibile.