🎵 Titolo: "Più Veloce del Tempo" Testo & Suono ADVii
[Strofa 1] Vedo una scia che attraversa il buio, una linea curva nel cosmo profondo. Non è luce, non è fuoco, è qualcosa che non tocca il mondo.
Un sussurro oltre la barriera, un pensiero che precede il pensiero. Vibra lo spazio, si piega l’istante, un battito che diventa mistero.
[Ritornello] Tachioni, figli dell’impossibile, più veloci del tempo e della luce. In un lampo sei già nel passato, dove il prima diventa il dopo. Tachioni, sogno instabile, sussurrano che nulla è immutabile. C’è un universo che danza all'inverso, dove la causa rincorre l’effetto.
[Strofa 2] In ogni equazione, un paradosso, in ogni teoria, un varco nascosto. Forse sei solo un errore elegante, o la chiave per un tempo divergente.
Cosa accade se tutto si spezza? Se l’effetto precede la carezza? Crollano i muri del nostro destino, e la realtà si fa labirinto.
[Ritornello] Tachioni, figli dell’impossibile, più veloci del tempo e della luce. In un lampo sei già nel passato, dove il prima diventa il dopo. Tachioni, sogno instabile, sussurrano che nulla è immutabile. C’è un universo che danza all'inverso, dove la causa rincorre l’effetto.
[Bridge] Tu mi parli da un tempo che non ho vissuto, un’eco che sfida il presente assoluto. Se potessimo scrivere al tempo perduto, cambieremmo il futuro... oppure lo abbiamo già fatto?
[Outro] Più veloce, più sottile, sei l’idea che scivola tra le righe. Sei tachione, visione e confine, sei il tempo che fugge, eppure rimane.