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ROMA (ITALPRESS) - "Sulla lista d'attesa io ho una mia personale idea, nel senso che il cittadino va preso in carico e quindi noi dobbiamo fare di tutto nel prossimo futuro per un potenziamento del territorio che non deve partire dal momento in cui la persona è malata, ma deve partire dal momento che la persona è sana, quindi con una medicina generale proattiva che si avvicina al cittadino". Così il direttore generale della Asl Roma 1, Giuseppe Quintavalle, in un'intervista alla Italpress.
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Trascrizione
00:00Benvenuti a un nuovo appuntamento con le interviste dell'agenzia Italpress. Il nostro
00:07ospite è Giuseppe Quintavalle, direttore generale dell'AS Roma 1. Grazie mille. Grazie a lei per
00:14essere qui. Dottor Quintavalle, le volevo chiedere subito, voi avete inaugurato recentemente un nuovo
00:21posto di polizia e rinnovato anche l'ospedale del San Filippo Neri. Ci vuoi dire in che cosa
00:27consiste il vostro intervento? Sì, innanzitutto l'intervento fa parte di una serie di interventi
00:35perché è una parte del completamento del nostro pronto soccorso del San Filippo Neri che è diventato
00:41funzionale, logisticamente più idoneo. Una nuova camera calda, una nuova sala d'atteso, una nuova
00:49radiologia, ma voglio ricordarlo è stato già ampiamente allargato e ristrutturato tutto il
00:54restante. A completamento di questo ci sarà sempre a San Filippo Neri e rimarchiamo l'importanza
01:01in quel quadrante di quell'ospedale che ritornerà ai suoi fasti, una nuova radiologia che avrà
01:09una PET, questa è una novità che il Presidente Rocca ha voluto stigmatizzare sul posto, una 56 posti
01:19letto in più e anche con la ristrutturazione dell'elettrofisiologia che rappresenta una punta
01:25d'eccellenza. In questo contesto ci sarà ed è stato attivato un nuovo posto di polizia molto
01:31vicino al pronto soccorso, funzionale quindi a tutte quelle chiamate che purtroppo avvengono
01:39e naturalmente a maggior tutela e sicurezza dei nostri operatori e dei nostri cittadini
01:44e per questo devo ringraziare il nostro questore e naturalmente il commissario primo dirigente
01:52del luogo. Quindi questo però rientra in una logica che non si ferma a San Filippo, ma come
01:58lei avrà ben seguito è partito in primis dal Santo Spirito come ospedale del Giubileo
02:05e dal Santo Spirito quindi abbiamo gestito questi eventi giubilari che vedono la partecipazione
02:13nutrita di una copiosa folla. È tanto lavoro, ma devo dire tanta motivazione e tanta buona
02:21riuscita dei nostri operatori.
02:24Lei si trova a dirigere sicuramente un'azienda sanitaria abbastanza grande, quindi in questo
02:28senso volevo chiedere quali sono le richieste principali che arrivano dai cittadini, quindi
02:33dagli utenti, non so esempio le problematiche legate alle liste d'attesa, maggiore coinvolgimento
02:40negli screening, eccetera.
02:42Allora noi stiamo facendo delle politiche pre e poi naturalmente queste saranno completate
02:47con quelle che saranno le case di comunità che partiranno, voglio ricordarlo, assieme
02:52al PNRL, al completamento del piano di ripresa e resilienza, dal aprile 2026. In questa fase
03:00noi abbiamo avviato quindi una serie di percorsi insieme naturalmente ai colleghi e come regione
03:06sull'abbattimento lista d'attesa e abbiamo anche una serie di uffici o comunque delle
03:12persone, anche in seno alla direzione generale stessa, deputate alla presa in carico, alla
03:18presa in cura. Sulla lista d'attesa io ho una mia personale idea, nel senso che il cittadino
03:25va preso in carico e quindi noi dobbiamo fare di tutto nel prossimo futuro per un potenziamento
03:32del territorio che, attenzione, non deve partire dal momento che la persona è malata, ma deve
03:37partire dal momento che la persona è sana, quindi con una medicina generale proattiva
03:42che si avvicina al nostro cittadino e che a noi e che quindi dà degli stili di vita che
03:49passano naturalmente dallo sport, dall'attività fisica, dall'educazione, dall'educazione
03:54mentale, viste anche i grandi disagi che stanno aumentando, specialmente con un abbassamento
04:00dell'età. E' importante anche tutti gli aspetti legati alla ludopatia, al disagio
04:05giovanile, cioè veramente una società che è evoluta culturalmente da un lato, ma che presenta
04:13le criticità di una società forse sempre più sola. E a questo dobbiamo aggiungere anche
04:1820 anni di vita in più, una grande sanità pubblica che è stata dimostrata col fatto
04:24che l'Italia naturalmente detiene il primato di essere il secondo paese per longevità.
04:30A questo dobbiamo far fronte non solo con aspetti sanitari, ma anche con aspetti sociali
04:36per far fronte ancora di più a quelli che sono gli aspetti legati alle fragilità, quindi
04:42alla paura, all'anziano che vive da solo, all'accompagnamento di queste persone che non
04:49hanno magari i familiari, con un caregiver che partirà appunto dalle case di comunità
04:54attraverso i famosi IFEC o infermieri deputati a questo e tramite loro rileveremo i bisogni
05:02che poi saranno tradotti in presa in carico.
05:05Rilacciandomi a quello che lei stava dicendo ultimamente, come vedere la sanità del futuro
05:10e soprattutto quanto possono incidere le nuove tecnologie sulla sanità del futuro?
05:17Allora guardi, partendo dal presupposto che in Italia chi viaggia sa, sa, poi in Italia
05:24forse a volte lo dimentichiamo, ma chi viaggia sa che noi siamo veramente una grande sanità,
05:29noi riusciamo ad adempiere a quelli che sono i compiti proprio della nostra Costituzione,
05:34quindi tutte le urgenze vengono naturalmente risolte e lo Stato non si è mai fatto problemi
05:45di cure, di terapie, di farmacologia o di altro. Qual è il problema adesso?
05:50Dobbiamo fare in modo che la bilancia però mantenga da un lato la sostenibilità economica,
05:56che non è aumentando i soldi che lo ottiene, ma migliorando quello che dico io, i setting
06:03di appropriatezza, cioè il nostro cittadino deve essere anche lui stesso educato, non solamente
06:10ai diritti, ma anche ai doveri e tra i doveri c'è quello di chiedere in primis un'assistenza
06:18primaria appunto dove il medico ti deve educare e rieducare a vivere, quindi quello che dicevamo
06:25prima. Le fragilità diventano patologie, ma se noi agiamo sulla fragilità in primis
06:31non è più patologia, ma possiamo guadagnare 5-6 anni per arrivare alle patologie. Questo
06:39vorrebbe dire quindi, utilizzo migliore dei setting vuol dire in pratica migliore sostenibilità
06:47economica e anche maggiore prontezza economica per comprare i nuovi dispositivi. Le nuove terapie,
06:56oggi il malato oncologico, il nostro paziente oncologico fortunatamente vive anche 15 anni,
07:03quindi siamo in una fase completamente differente che è nata grazie alle immunoterapie, grazie
07:10alle terapie geniche, grazie alla diagnostica che riesce a prevedere non solo la patologia,
07:18ma a determinare anche perfettamente qual è il farmaco più idoneo per una guarigione o comunque
07:25per un allungamento di quello che è naturalmente la vita. È chiaro e evidente che quello che stiamo
07:32parlando non può non passare attraverso la teleassistenza, la telemedicina, che sono però
07:37sempre atti secondo scienza e coscienza del medico, quindi percorsi diagnostico-terapeutici
07:44per patologia, nell'ambito dei quali inserire la teleassistenza e la telemedicina secondo
07:50pacchetti preordinati. Noi dobbiamo utilizzare la tecnologia, ma non è la tecnologia che deve
07:57utilizzare noi, è l'uomo che deve utilizzare. Lo stesso va, dicasi per l'AI, l'intelligenza
08:04artificiale, se ne parla troppo, se ne parla tanto. Oggi abbiamo un regolamento europeo che
08:10la Commissione europea ha deliberato, che da marzo è attivo e noi abbiamo 4 anni di tempo
08:17per gli adempimenti. C'è l'AI Act che sarebbe un documento di sintesi e tutto questo va a legarsi
08:24anche con le nuove norme sulla privacy, il GDPR, perché voglio ricordarlo, ci sono varie forme
08:32intelligenza artificiale e noi adesso stiamo elaborando anche come Roma 1 dei corsi di formazione
08:37specifici per far sì che il nostro cittadino sia ancora più educato e acculturato su quello
08:46che sarà l'intelligenza artificiale che se è usata, naturalmente deve avere una filiera
08:55di controllo che passa dal consenso informato dello stesso cittadino all'utilizzo, fino ad
09:02arrivare naturalmente a quelle che sono le filiere invece di tecniche da parte di chi produce i
09:08software, in maniera tale che noi abbiamo la sicurezza che non ci sia intelligenza talmente
09:14generativa che si automatizza nelle risposte e che poi potrebbe indurre a errori. È una grande
09:22scoperta l'intelligenza artificiale, viene già utilizzata, alcuni software li abbiamo
09:29già in acquisizione per sperimentazioni e credo che sia una delle frontiere importanti, ma
09:39attenzione, noi abbiamo sempre di più bisogno di quello che è l'intelligenza umana per aiutare
09:45tutto quello che è il disagio sociale, la povertà intesa non solo come economia, ma
09:52purtroppo come diversificazione dei territori e quindi agire anche da piccoli, sin da piccoli
10:01sui ragazzini per far sì che loro capiscano che fanno parte di un'intera comunità e non
10:07di un ghetto, di un qualcosa di confinato che poi naturalmente porterà sicuramente a
10:15disagi, questo basta vedere il telegiornale e ascoltare cosa accade nelle nostre metropolitane
10:21e metropoli per capire cosa voglio dire. Roma in questo momento è una città aperta al
10:28cambiamento, il giubileo lo ha insegnato e devo dire che stiamo dando una grande prova di
10:34civiltà e direi anche di amore in un momento in cui il mondo è in guerra, quindi questo
10:41diciamo è veramente tanto e noi su questo abbiamo attivato non solo gli ospedali, abbiamo
10:47delle guardie turistiche del pellegrino, abbiamo un'accoglienza sia in termini di lingue che
10:53di mediazione culturale e tutto questo insieme serve naturalmente alla maggiore accoglienza ma
11:01principalmente a dare un segno etico di una grande nazione che è la nostra.
11:07Bene, io ringrazio il dottor Giuseppe Quintavalle, direttore generale dell'ASL Roma 1 per essere
11:13stato nostro ospite e vi do appuntamento con una nuova intervista dell'agenzia Italpers.
11:17Grazie mille e grazie per avermi voluto con voi.
11:20Grazie, arrivederci.

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