204 medici in rivolta, un ospedale diviso e un caso che scuote l’opinione pubblica. Dopo il video diffuso online che documenta l’aggressione in sala operatoria del chirurgo Giuseppe Sica ai danni della dottoressa Marzia Franceschilli, la tensione al Policlinico Tor Vergata è alle stelle. La donna, ora trasferita al San Camillo, ha riportato una tumefazione e ha sporto denuncia. Il paziente operato quel giorno è deceduto dopo dieci giorni. Intanto, Sica continua a operare, mentre tre membri della sua équipe hanno presentato le dimissioni. Il personale ospedaliero denuncia un’inquietante inversione dei ruoli: l’aggressore è ancora in servizio, mentre la vittima viene isolata. L’Ordine dei Medici ha avviato un procedimento disciplinare, la Procura indaga per lesioni. Al centro del braccio di ferro tra i camici bianchi e le istituzioni, resta una domanda aperta: come si può parlare di sicurezza e rispetto nei luoghi di cura, se davanti a episodi così gravi manca ancora una risposta definitiva?