Un sistema illecito ben collaudato e radicato, quello scoperto dalla Guardia di Finanza di Velletri, che ha portato all’arresto di tre persone con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Si tratta dei vertici della Industrial Sales, Mario Quadrana e Ruggero Blasi, e dell’imprenditore indiano Balkar Singh. Gli investigatori hanno ricostruito un vero e proprio meccanismo truccato che permetteva di pilotare le aste pubbliche, garantendo l’aggiudicazione dei beni ai soliti noti. Un caso su tutti: un immobile del valore di oltre 700mila euro venduto per appena 27mila euro, grazie a una tangente in contanti da 40mila euro. Per farlo, gli indagati avevano persino attestato falsamente l’avvenuta esecuzione di ben 17 aste che in realtà non si erano mai svolte. Durante le perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno sequestrato macchinette conta-soldi e circa 30mila euro in contanti, considerati parte del sistema fraudolento. Un’indagine che getta nuova luce sulle falle del sistema delle aste giudiziarie e sul rischio che la legalità venga compromessa da interessi privati e accordi sotto banco.