Brindisi - Furti e cavalli di ritorno: 9 arresti (18.07.20)

  • 4 anni fa
https://www.pupia.tv - Nove arresti (otto in carcere e uno ai domiciliari) dei carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana, con il supporto dei reparti territorialmente competenti, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e del Nucleo Cinofili Modugno (Bari). I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica. Manca all'appello solo una persona, che viene attivamente ricercata.

Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di furto pluriaggravato in concorso, tentata estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, porto di oggetti atti ad offendere, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione aggravata in concorso, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco (una anche clandestina) danneggiamento aggravato in concorso, danneggiamento seguito ad incendio, furto in abitazione pluriaggravato in concorso e reimpiego di denaro di provenienza delittuosa nell’abusivo esercizio di attività finanziaria ed usuraria.

L’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, denominata "Crash&Money", è durata due anni e parte tra fine ottobre inizi di novembre 2016, a seguito di un furto di un furgone avvenuto in ora notturna in danno di un’azienda agricola di Polignano a Mare, che deteneva quel veicolo a Villa Castelli. Quel furgone poi utilizzato per furti di auto e spaccate ai danni di distributori nel Comune di Grottaglie. Sono state perpetrate estorsioni ai danni di imprenditori locali di Villa Castelli e imposti "cavalli di ritorno" per la restituzione di auto rubate e nascoste nelle campagne. I soldi dei cavalli di ritorno venivano poi reimpiegati per lo smercio di sostanze stupefacenti. A proposito delle estorsioni, a un imprenditore di Villa Castelli fu chiesta la somma di 40mila euro.

Contestato ad alcuni indagati il reato di abusiva attività finanziaria in concorso, perché erano in grado di utilizzare i proventi delle attività illecite, concedendo dei finanziamenti a imprenditori e privati. In quasi tutte le occasioni i finanziamenti erano concessi a tassi usurari. Tre imprenditori del Tarantino, ad esempio, si rivolsero al gruppo sgominato oggi per chiedere finanziamenti dai 2mila a 30mila euro, con tasso di interesse elevato. Il primo caso di estorsione invece è avvenuto con modalità violente: due soggetti armati di fucile a volto coperto intimarono a un imprenditore di consegnare entro 24 ore 40mila ero. L’imprenditore si rifiutò e sporse denuncia. I taglieggiatori stavano per tornare alla carica, ma furono intercettati dai carabinieri. Uno dei due, un minorenne armato di arma lunga clandestina, è fu arrestato in flagranza di reato. L’altro scappò e venne identificato. (18.07.20)

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