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Il neopresidente del Comitato Italiano Paralimpico Marco Giunio De Sanctis ha parlato al termine dell'assemblea ordinaria in cui è stato eletto per il quadriennio 2025-28. Oltre a una maggiore sinergia con il Coni, De Sanctis punta anche a valorizzare i progetti territoriali e a un miglioramento degli impianti sportivi in Italia

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Sport
Trascrizione
00:00Presidente, è soddisfatto per il punto di questa stazione?
00:03Soddisfatto è dire poco. È un ritorno veramente alle origini, in un ruolo apicale del Movimento Paralimpico.
00:10Quando ho iniziato, ripeto, era un'associazione, un'associazione di handicappati, così li chiamavano,
00:15e oggi è diventato un ente delitto cubo, anzi da otto anni, e credo che questo sia il quadriennio per incidere maggiormente
00:22su quelle che sono ancora delle minime carenze che non riguardano soltanto quello che viene fatto all'interno del CIP,
00:27ma riguarda soprattutto il Movimento dal punto di vista culturale.
00:31Il nostro Paese ha fatto passi raggiganti, soprattutto nello sport, in materia di disabilità.
00:35Credo che lo sport serva proprio a fare in maniera che si colmino queste lacune,
00:41soprattutto il gap tra quello che è un Paese civile a tutto tonno e un Paese che naturalmente ancora ha qualcosa da dire e da fare.
00:49Parlo dei Paesi anglosassoni, io naturalmente ho girato il mondo come capo missione per vent'anni,
00:53posso dire che i Paesi anglosassoni, l'America, il Canada, in tema di disabilità sportiva stanno un tantino avanti.
00:59E noi dobbiamo cercare di fare quel passo in avanti e in questa maniera potremo anche avere molti più tesserati,
01:05molti più affiliati, quindi dare più opportunità a tanti ragazzi che ancora non conoscono il beneficio dello sport.
01:12Nel senso scorso hanno intanto tre obiettivi che ci fanno?
01:14Sì, guardate, i primi tre obiettivi sono progetti territoriali, prerogative e funzione al territorio.
01:23Il territorio deve avere più autonomia, nei limiti della legge ci mancherebbe,
01:27ma deve avere autonomia, deve essere un'autonomia incentrata soprattutto sulle iniziative che sono tantissime a livello territoriale.
01:34Poi sapete che ogni regione ha una propria mentalità, ogni regione porta avanti i progetti,
01:39dovremmo avere un'azione pilota, un'azione più unitaria a livello territoriale.
01:43Questo l'ho fatto per esempio nelle bocce con il progetto sull'invecchiamento attivo,
01:46un progetto fatto in Lombardia, vorrei che questo progetto venisse naturalmente intrapreso da tutte le regioni.
01:53Noi dobbiamo fare un'azione unitaria, però se è importante è che il ligame con il CONI,
01:56perché la ciliegina sulla torta dello sport è proprio il mondo paralimpico,
02:00a livello sociale, a livello di inclusione e soprattutto a livello territoriale.
02:03Quindi il territorio deve essere libero di portare avanti le iniziative.
02:06Poi l'impiantistica, perché siamo carenti da morire, e soprattutto reclutare persone esperte in materia paralimpica,
02:13che ce ne sono veramente pochi, sia a livello di tecnici, sia a livello proprio di esperti,
02:17di attività giovanile e altri tipi di iniziative.
02:19Quindi ci vuole molta formazione, la formazione è fondamentale.
02:22Ha fatto un appello anche al CONI sulla stessa strada, ma con mezzi più veloci?
02:26Assolutamente sì.
02:27Noi col CONI possiamo fare un percorso che non abbiamo mai intrapreso.
02:29Siamo stati sempre due facce della stessa medaglia, ma due facce che non hanno mai visto la faccia dell'altro.
02:34Dobbiamo vederci più in faccia e fare le cose insieme.
02:37Per esempio, oggi è stata una cosa bellissima, io non capisco perché i consigli nazionali
02:40non devono essere fatti nella stessa sede, perché poi i presidenti sono quelli.
02:44Tant'è che si è verificato, e ve lo parlo con trasparenza, che abbiamo dei consigli del CONI,
02:48che c'è il plenum, e naturalmente i consigli del CIP ci stanno meno di un quarto.
02:52Poi a livello telematico è così, poi chiunque lo sa, questa è una cosa oggettiva.
02:56Io vorrei trovare una stessa sede dove poter fare questo tipo di attività, perché i presidenti sono gli stessi.
03:01Non è difficile.
03:02Su infrastrutture scottive, anche se ha qualche problema, oppure di aprile di anno che stanno
03:08in lavoro con il governo, con il ministro per le sport, andrà a proporre delle idee particolari?
03:14Già le ho proposte al ministro Abodino, ho parlato pure al ministro Giorgetti.
03:17Fondamentale è la parte impiantistica.
03:20Noi siamo carenti, noi abbiamo grandi difficoltà, ragazzi.
03:23Se noi non facciamo una norma, se non c'è una norma in Italia che garantisca l'accessibilità
03:28degli impianti preesistenti, non potremo fare tutto.
03:33Quello è fondamentale.
03:34La seconda cosa è il Tre Fontane, che naturalmente è un bagno di sangue, ma questo è oggettivo
03:39perché fa parte del bilancio.
03:40In ogni caso al Tre Fontane ci deve andare la sede della federazione.
03:44Perché noi paghiamo sport e salute, non capisco perché dobbiamo pagare sport e salute.
03:46Quando abbiamo un centro del genere, stessa operazione, l'ho fatto con le bocce.
03:50Noi adesso ci siamo trasferiti al centro federale delle bocce e naturalmente abbiamo detto
03:56grazie a sport e salute, abbiamo la nostra sede all'interno, costruiremo il palazzetto.
04:00Stessa cosa dovremmo fare nel nostro centro federale o in altri centri, almeno tre poli.
04:04Uno al centro, uno al sud e uno al nord.
04:07Però il Tre Fontane va visto e definito in maniera molto pulata, perché è una cosa molto seria.
04:11Per fare questo, quanto vorrebbe impiegare?
04:15Un quadriennio sicuramente, l'impiantistica non dipende da me, l'impiantistica dipende
04:19dalla burocrazia purtroppo.
04:21Io per attivare un disegno con il Ministero ci ha dato due milioni e mezzo per le bocce
04:26due anni e mezzo fa, in due anni e mezzo abbiamo finito adesso, iniziamo i lavori adesso,
04:30ho passato due anni e mezzo.
04:31Quindi sono i tempi, la tempistica di un comune come Roma, di Roma Capitale, che mi spaventa.
04:35Però si possono fare tante altre cose, possono fare dei centri pilota, già fare in maniera
04:39che le società sportive abbiano all'interno l'accessibilità garantita, è qualcosa di
04:43importante per poter ospitare, per poter fare tante attività promozionali e attività
04:49di avviamento.
04:50L'avviamento è fondamentale.
04:52Però noi facciamo avviamento e poi non tesseriamo a livello agonista, questo è sbagliato,
04:56perché poi abbiamo tanti tesserati che vengono dispersi.
04:59Noi invece abbiamo bisogno di fare tantissimi tesserati, di avviarli, di orientarli, ma nello
05:04stesso tempo che entrino poi nelle società sportive, verrà diretti, di tesserati di
05:07società sportive e dare più opportunità naturalmente di inserimento nel mondo dello
05:12sport a tante persone che oggi non lo conoscono o perlomeno hanno quasi paura di avvicinarsi.

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