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ROMA (ITALPRESS) - “Per me è un ritorno alle origini, in un ruolo apicale del Cip. Questo quadriennio sarà fondamentale per incidere maggiormente sulle minime carenze che riguardano soprattutto il movimento dal punto di vista culturale. L’Italia ha fatto passi da gigante nello sport in materia di disabilità, e credo che questo serva a colmare le lacune tra un Paese civile a tutto tondo e uno in cui c’è ancora qualcosa da fare. Altri Paesi stanno avanti a noi, dobbiamo fare il passo in più così da avere anche più tesserati e dare più opportunità a tanti ragazzi che ancora non conoscono lo sport”. Così Marco Giunio De Sanctis a margine dell’assemblea che lo ha eletto nuovo presidente del Cip. “Il mondo paralimpico, a livello sociale e di inclusione, è la ciliegina sulla torta dello sport – aggiunge –. Con il Coni possiamo fare un percorso mai intrapreso, dobbiamo guardarci più in faccia e fare le cose insieme".
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Trascrizione
00:00Siamo veramente alle origini, in un ruolo apicale del movimento paralimpico, quando ho iniziato
00:08ripeto era un'associazione, un'associazione di handicappati, così li chiamavano e oggi
00:13è diventato un ente delitto pubblico, anzi da 8 anni e credo che questo sia il quadriennio
00:18per incidere maggiormente su quelle che sono ancora delle minime carenze che non riguardano
00:23soltanto quello che viene fatto all'interno del CIP ma riguarda soprattutto il movimento
00:27dal punto di vista culturale, il nostro paese ha fatto passi da giganti soprattutto nello
00:31sport in materia di disabilità, credo che lo sport serva proprio a fare in maniera che
00:36si colmino queste lacune e soprattutto il gap tra quello che è un paese civile a tutto
00:42tondo e un paese che naturalmente ancora ha qualcosa da dire e da fare, parlo dei paesi
00:47anglosassoni, naturalmente ho girato il mondo come capo missione per 20 anni, posso dire
00:52che i paesi anglosassoni, l'America e il Canada in tema di disabilità sportiva stanno un tantino
00:56avanti e noi dobbiamo cercare di fare quel passo in avanti e in questa maniera potremo
01:01anche avere molti più tesserati, molti più affiliati, quindi dare più opportunità a
01:06tanti ragazzi che ancora non conoscono il beneficio dello sport.
01:10Il territorio deve avere più autonomia, nei limiti della legge ci mancherebbe, ma deve
01:14avere autonomia, deve essere un'autonomia incentrata soprattutto sull'iniziativa che sono
01:20tantissime a livello territoriale, puoi sapere che ogni regione ha una propria mentalità, ogni
01:25regione porta avanti i progetti, dovremmo avere un'azione pilota, un'azione più unitaria
01:29a livello territoriale, questo l'ho fatto per esempio nelle bocce con il progetto sull'invecchiamento
01:33attivo, un progetto fatto in Lombardia, vorrei che questo progetto venisse naturalmente
01:39intrapreso da tutte le regioni, noi dobbiamo fare un'azione unitaria, però se è importante
01:42che è il ligame con i coni.

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