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  • 21/06/2025
C’è una bandiera palestinese sopra la terra che ricopre la bara di Yahya Elkhodary, il sedicenne palestinese arrivato un mese fa da Gaza per ricevere le cure oncologiche. Un viaggio contro il tempo che purtroppo non è bastato. Yahya è morto di tumore nella notte tra mercoledì e giovedì in una stanza dell’hospice pediatrico Seragnoli, dopo essere stato seguito dai professionisti del Policlinico Sant’Orsola.«Yahya è un martire – dice il presidente dell’Ucoii, Yassine Lafram, presente ai funerali – e non è morto di malattia, ma a causa di una politica di annientamento che ha distrutto ospedali, bloccato medicinali e negato il diritto alla cura». Yahya «è arrivato a Bologna troppo tardi. Se avesse cominciato la terapia a casa sua, forse oggi sarebbe ancora tra noi». Come tutti i credenti musulmani, anche Lafram crede nel destino e «questo era il suo», ma «non si può negare la responsabilità politica diretta di un criminale di guerra come Netanyahu, che con il suo esercito continua a massacrare i civili palestinesi».

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Trascrizione
00:00Yahya, come abbiamo detto, è un giovane palestinese di 16 anni che è arrivato qui per motivi di cure, è arrivato troppo tardi.
00:07Come sappiamo da ormai tanti mesi non ci sono più strutture ospedaliere adatte per le cure necessarie,
00:16quindi grazie ai corredori immunitari Yahya è arrivato qui, ma è arrivato troppo tardi, non ce l'ha fatta.
00:22Se avesse iniziato le sue terapie a Gaza, forse Yahya sarebbe ancora qui in tra di noi.
00:27Ovviamente noi crediamo nel destino come i credenti, come i musulmani, come tutti i credenti, per cui il suo destino è questo,
00:34ma non possiamo negare il fatto che c'è una responsabilità politica diretta che va in qualche modo contrastata,
00:42non si può continuare ad appassare la testa davanti a un criminale di guerra come Netanyahu,
00:48che guida ancora un suo esercito sul campo che continua a massacrare i civili palestinesi
00:55e a distruggere quello che è rimasto delle macerie di Gaza.
00:59Yahya è qua con la madre e le sorelle, continueranno ad essere qua a Bologna.
01:05Ovviamente l'accoglienza che riguarda le famiglie palestinesi qui è un'accoglienza, diciamo,
01:11ancora emergenziale, cioè non c'è ancora una sistemazione definitiva.
01:16Siamo in collaborazione, continuiamo a collaborare, siamo in contatto con gli attori in campo
01:22per capire cosa si può fare.

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