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Un ristorante per cambiare il mondo? Forse è troppo. O forse no, se si chiama Maido, si trova a Lima, e da oggi è ufficialmente il miglior ristorante del mondo secondo la prestigiosa classifica The World's 50 Best Restaurants 2025. Un trionfo firmato Mitsuharu “Micha” Tsumura, lo chef visionario che ha fatto della cucina Nikkei — un’armoniosa fusione tra sapori giapponesi e ingredienti peruviani — un linguaggio universale del gusto. A Torino, sul palco dell’Auditorium del Lingotto, si è consumato un passaggio di testimone culturale: da un’alta cucina eurocentrica a una proposta più inclusiva e mescolata, che guarda alle radici migranti e al futuro del palato globale.

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The World's 50 Best: il premio Oscar della ristorazione
Il titolo di miglior ristorante del mondo è stato annunciato all’Auditorium del Lingotto di Torino, in un evento dal respiro internazionale. A salire sul podio con Maido sono stati Asador Etxebarri (Spagna, secondo posto) e Quintonil (Messico, terzo). Bene anche l’Italia, presente con cinque inseguitori eccellenti nei primi cinquanta: Lido 84 (16°), Reale (18°), Le Calandre (31°), Piazza Duomo (32°) e Uliassi (43°).

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Chi è Mitsuharu Tsumura, chef genio della cucina Nikkei
Nato a Lima nel 1981 da una famiglia di origine giapponese, Tsumura ha mescolato fin da piccolo le sue due anime: quella peruviana delle strade e quella giapponese di casa. Dopo la formazione negli Stati Uniti e un’esperienza professionale fondamentale in Giappone, tra ristoranti di sushi e izakaya, torna a Lima per fondare Maido nel 2009, nel quartiere Miraflores. A soli 28 anni, dà vita a un laboratorio gastronomico che è oggi simbolo mondiale della cucina Nikkei, un’espressione perfetta di contaminazione virtuosa.

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Cosa significa davvero cucina Nikkei
Nikkei è un termine che indica i discendenti dei giapponesi emigrati in Sud America, ma in cucina è diventato molto di più: un linguaggio nuovo che fonde la tecnica giapponese con gli ingredienti e la passione peruviana. Un melting pot perfetto. Non si tratta solo di sushi e ceviche: ogni piatto racconta la storia di un popolo che ha saputo integrare, trasformare e sublimare.

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I piatti e quanto costa mangiare da Maido
Il menu degustazione di Maido è un viaggio multisensoriale composto da più di dieci portate, che cambiano a seconda della stagione e della disponibilità degli ingredienti. Dal cebiche nikkei con leche de tigre e dashi, al lomo saltado teppanyaki-style, fino allo short rib brasato per oltre due giorni: ogni piatto è una poesia. Ma non è un'esperienza economica: si parte da circa 300 euro senza vini, e si arriva a 580 euro con abbinamento completo.

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Un trionfo per la cucina Nikkei e per il Perù
L’emozione sul palco è stata palpabile. Tsumura ha dedicato la vittoria alla sua squadra e al suo Paese con parole toccanti: «Ragazzi, il Maido è sotto i riflettori. Questo è per voi, per le vostre famiglie, per i vostri genitori, per la vostra squadra. Credo che la gastronomia, il cibo e l’accoglienza possano fare cose straordinarie. Possono realizzare sogni, possono risolvere molti dei problemi che pensiamo siano irrisolvibili».

E ha aggiunto: «Penso alla comunità, a tutti voi che siete qui in sala da ogni parte del mondo. In un momento in cui ci sono tante differenze, credo davvero che l’industria gastronomica sia un esempio di come possiamo restare uniti. Parliamo spesso di sostenibilità ambientale, ma raramente di sostenibilità umana. Io credo di essere un esempio di ciò che si può fare, di come si possa costruire insieme, con il potere dell’amore. Grazie mille. Grazie di cuore».

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Maido, dalla tradizione giapponese alle tavole peruviane
Oggi Maido è un ristorante moderno su più piani, frequentato e di tendenza, ma non è sempre stato così. Nei primi anni, Tsumura ha pensato perfino di chiudere, scoraggiato dalla poca attenzione. Lo raccontava lui stesso dopo aver vinto il premio Estrella D...

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