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https://www.pupia.tv - Roma - ​​Relazione Arera - Saluti di Fontana
Alle ore 11, presso l'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera è stata presentata la Relazione annuale 2025 dell'Arera. Saluti del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Ha illustrato la Relazione il Presidente Arera, Stefano Besseghini. (17.06.25)


La playlist di Lorenzo Fontana: https://www.pupia.tv/playlist/Lorenzo-Fontana

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Trascrizione
00:00Il mio saluto va al Presidente dell'autorità di regolazione per energia
00:30a reti ambienti, poi vedo anche tanti amici, tanti deputati che ringrazio, sindaci, ringrazio
00:37e quindi poi ringrazio anche tutti gli ospiti e le autorità.
00:41La Camera dei Deputati è lieta di ospitare la presentazione della relazione annuale sullo
00:48stato dei servizi e sull'attività svolta da Arera nel 2024.
00:53L'autorità svolge un compito fondamentale per assicurare il corretto funzionamento di
01:01settori strategici per il Paese come l'energia, il gas naturale, i servizi idrici e i rifiuti.
01:09Il suo ruolo assume un maggiore rilievo soprattutto nell'attuale contesto internazionale e penso
01:16purtroppo ai conflitti in Medio Oriente, in Ucraina, alle crescenti tensioni geopolitiche
01:23e commerciali e alla crisi climatica.
01:26Viviamo in un momento storico che richiede un'analisi accurata sulle fonti di approvvigionamento.
01:34In questo contesto è essenziale la collaborazione dell'autorità con gli altri enti regolatori
01:40a livello europeo per affrontare le tematiche comuni e garantire la sicurezza e la sostenibilità
01:47delle forniture.
01:49Altrettanto significativo è l'impegno riservato dall'autorità all'equità sociale.
01:56La regolazione deve infatti assicurare che costi e benefici siano distribuiti in modo imparziale,
02:04senza lasciare indietro le fasce più deboli e fragili della popolazione.
02:09Va inoltre considerato il lavoro svolto dall'autorità per consolidare il rapporto di fiducia
02:16fra cittadini e fornitori.
02:19Mi riferisco nello specifico all'adozione di misure volte a garantire una maggiore trasparenza
02:25nei rapporti contrattuali con l'obiettivo di rafforzare la tutela dei consumatori.
02:31Merita di essere ricordato che Arera si è attivata per favorire l'attuazione del recente
02:37e bonus rifiuti e per sbloccare gli incentivi sociali per l'elettricità e il gas per le
02:43famiglie in difficoltà economica.
02:46Particolare importanza rivestono inoltre le sanzioni nei confronti di alcuni operatori
02:52responsabili di gravi irregolarità e i controlli sui call center condotti con il supporto della
02:58Guardia di Finanza per verificare il rispetto delle regole previste dal codice di condotta
03:03commerciale. Tutte le istituzioni nel rispetto dei propri ruoli sono dunque chiamate a seguire
03:11con attenzione l'evoluzione di questi settori e a promuovere un confronto costruttivo su regole,
03:19investimenti e diritti. Perché dietro ogni decisione regolatoria ci sono le persone reali.
03:25Ci sono famiglie che affrontano il peso delle bollette, imprese che cercano di rimanere
03:33competitive. Penso in particolar modo alle persone anziane e più in generale ai cittadini
03:38che chiedono trasparenza e servizi affidabili. È nostro dovere ascoltare queste necessità
03:44e porle al centro dell'azione pubblica perché nessuno si senta distante dalle scelte che incidono
03:50sulla propria vita quotidiana. Solo così la regolazione potrà essere percepita non
03:56come un meccanismo tecnico ma come uno strumento al servizio della coesione sociale e della dignità
04:02di ciascuno. Vi ringrazio e buon proseguimento.
04:18Intanto naturalmente un ringraziamento sincero al Presidente Fontana per l'ospitalità,
04:24le parole di introduzione e l'attenzione che ha sempre messo nella nostra attività.
04:30La saluto ringrazio i rappresentanti del Parlamento e del Governo a cui la relazione annuale è
04:34indirizzata, in particolare i presenti qui oggi nella rappresentanza del Paese. Un saluto
04:39particolare però lasciatemi a tutti coloro che quotidianamente fanno funzionare i sistemi
04:43dell'energia, dell'acqua, della gestione dei rifiuti e del terribiscaldamento di questo
04:46Paese consentendo a tutti noi la qualità della vita che viviamo. Prima di avviarmi in questa
04:52relazione lasciatemi ringraziare il Presidente Mattarella che ieri in un emozionante incontro
04:56al Quirinale ha inteso esprimere il suo sincero apprezzamento per il lavoro svolto in un periodo
05:01così complesso per la vita del Paese. È un apprezzamento che gira ovviamente a tutta
05:06la struttura dell'autorità.
05:08Nell'ultima relazione di questo collegio, ancor più in occasione del trentesimo anniversario
05:13della legge istitutiva dell'autorità, è inevitabile una certa tentazione al racconto,
05:17magari all'interpretazione di quanto è accaduto e financo la consegna di qualche verità indiscussa
05:22per il prossimo periodo che riteniamo di avere intravisto o compreso in questi anni
05:26di attività. Per quanto possibile cercherò di evitarvi tutto questo, anche se è possibile
05:32che cada in tentazione. Proverò invece a condividere con voi le domande che ci paiono ancora aperte
05:38nella speranza che siano buone domande per stimolare buone risposte. L'unica cifra che mi
05:44pare accomuni tutti noi in questa fase storica è quella dell'incertezza. Ho consegnato alla
05:50stampa queste considerazioni venerdì. È ancora un nuovo fronte di guerra si è aperto
05:55nel mondo in grado di alimentare questa incertezza. Un'incertezza che rischia di minare le fondamenta
06:01stesse della nostra società. Il ritorno di paure quasi medievali per le guerre, per le
06:06pandemie, sfidano la nostra fiducia nella modernità. La concretezza del mondo reale
06:11sta lasciando il posto alla digitalizzazione dei desideri. La principale distorsione del digitale
06:17è stata quella di introdurre nella nostra vita l'idea dell'immediatezza. L'immediatezza
06:21della risposta, l'annullamento delle distanze, la compressione dei tempi hanno amplificato
06:26i nostri atti di volontà. Finanza e digitale hanno plasmato una società in cui la virtualizzazione
06:32dei desideri ha costruito un valore concretamente monetizzabile, ma al costo di una perdita della
06:38percezione della concretezza e dei limiti. Se nel mondo digitale la descrizione stessa della
06:44soluzione è un'ontologia, questo non è vero nella realtà fisica.
06:48Mi si chiede spesso quale sia il ruolo della regolazione in questo contesto e certo la risposta
06:53è complessa. Uno dei ruoli è rappresentare un punto di sintesi tra i diversi portatori
06:58di interesse nell'identificazione di una concreta e sostenibile implementazione dell'evoluzione
07:03tecnica e regolatoria dei settori. Al tempo stesso però la regolazione deve farsi carico
07:08di una coerenza intertemporale tra le inevitabili eredità del passato e le sollecitazioni che
07:14vengono dall'innovazione. Se questa coerenza intertemporale beneficiava sino a qualche anno
07:19fa della relativamente lenta evoluzione dei settori, oggi è proprio la velocità che pone
07:25un'ulteriore sfida alla nostra azione.
07:28L'altro grande tema del nostro tempo è il cambiamento climatico.
07:32Non abbiamo potuto avviarci nel percorso di transizione energetica verso assetti ambientalmente
07:36sostenibili trainati da una tecnologia che avesse le risposte disponibili, ma siamo stati
07:41spinti, oltre che dal riconoscimento dei costi non solo economici del non fare, anche da una
07:47chiara volontà politica che spesso ha cercato di proporre anche la soluzione tecnologica.
07:52Un approccio che avrebbe avuto bisogno di una sequenza di casi di successo per potersi
07:56affermare e consolidare in una progressiva amplificazione e replicazione delle soluzioni
08:01che invece ha incontrato, come forse era inevitabile, ostacoli e difficoltà.
08:05Questo ci espone all'oscillazione del pendolo della storia.
08:09Talune tecnologie hanno spianato la strada a grandi cambiamenti epocali e la loro rapida
08:14evoluzione ha permesso un naturale processo di selezione delle stesse.
08:19Sono sicuro di strapparvi un sorriso nel pensare a quanti dispositivi, tecnologie, soluzioni
08:24che appartengono alla nostra memoria abbiano suscitato più di una speranza, ma poi si siano
08:29consegnate all'oblio perché rapidamente sorpassate da qualcosa di più efficace.
08:34Guardate, non necessariamente di migliore dal punto di vista tecnologico, ma in grado
08:39di intercettare meglio i bisogni del mercato e in definitiva quelli dei consumatori finali.
08:44Questo nel settore dell'energia è ancora agli albori.
08:47L'urgenza di poter accedere a un diverso percorso di sviluppo ci ha portato a chiedere
08:51a regole, obiettivi, obblighi, mercati di definire traiettorie di ingresso e di uscita
08:56delle diverse tecnologie.
08:57Un processo peraltro asimmetrico, poiché ad esempio le traiettorie di uscita dalle fonti
09:02convenzionali non si sono determinate con la stessa chiarezza di quelle di ingresso
09:06delle rinnovabili.
09:07Forse, nella speranza che le prime si definissero per differenza.
09:12Non credo ci siano soluzioni che possano essere condivise nel breve spazio di questa
09:16riflessione, ma posso condividere l'auspicio a un metodo, a un metodo che ha accompagnato
09:21questo collegio per il suo intero mandato.
09:24Quello di guardare l'evoluzione del contesto energetico passando dal principio di piacere,
09:28stimolato dalla modernità, a un concreto principio di realtà, riconoscendo che un'evoluzione
09:34così complessa ed articolata debba necessariamente e positivamente confrontarsi con il contesto
09:39esterno, ma anche e forse soprattutto con la capacità di non limitare o comprimere i benefici
09:45che la modernità stessa ha già portato alle persone.
09:48Il settore idrico, per primo, ci porta a un'esperienza diretta di cambiamento climatico,
09:54nel continuo alternarsi di allarmi per i due fenomeni estremi della siccità e delle
09:58più frequenti alluvioni, della penetrazione del cuneo salino, la minore disponibilità
10:03dell'acqua e grezzo e la crescente pressione sulle rieti fognarie per la gestione delle
10:08acque reflue.
10:10Elementi che portano il settore ad affrontare il tema del ciclo idrico in una prospettiva
10:14forzatamente più ampia, in cui interventi e relativi costi non sono più confinati
10:18al solo rapporto sinalagmatico con l'utenza per la gestione del bene acqua fornito, ma
10:24devono allargarsi alla considerazione dell'impatto complessivo che la gestione delle acque comporta.
10:30L'allargamento della prospettiva porta con sé due inevitabili conseguenze.
10:33La prima, un sempre maggiore e più efficace coordinamento tra tutti coloro che del bene
10:38acqua a vario titolo e a vario livello si occupano.
10:41E l'altra, il convolgimento di una platea più ampia di quella che insiste sul servizio
10:46idrico integrato, propriamente detto, nella copertura dei costi necessari.
10:51Le risposte infrastrutturali oggi in discussione si articolano su più livelli, l'ampliamento
10:55e la riqualificazione degli invasi esistenti, la realizzazione di nuove opere di captazione
10:59e accumulo, l'interconnessione tra diversi sistemi acquedottistici per ridurre la vulnerabilità
11:04locale, il potenziamento della capacità di riuso delle acque reflue trattate, non ultima
11:09la gestione della domanda. In un contesto in cui il fabbisogno di investimenti è in
11:13ulteriore crescita, il ruolo della tariffa come strumento di copertura diviene più rilevante.
11:19Le risorse pubbliche straordinarie hanno consentito nel quinquennio 21-26 l'avvio di numerosi
11:24progetti infrastrutturali anche in contesti territoriali fragili, riducendo temporaneamente
11:29la pressione sulle gestioni. Tuttavia, la fine del ciclo straordinario pone nuovamente
11:34alla questione della copertura stabile e pluriennale degli investimenti. In questo
11:39scenario, la tariffa ritorna ad essere l'unico strumento regolato e strutturalmente disponibile
11:43a sostegno della capacità di investimento, continuando a rispettare criteri di equità
11:47sociale e territoriale, anche a fronte di eventuali oneri aggiuntivi che potrebbero essere determinati
11:52dalla digitalizzazione o da nuove pressioni sul costo dell'energia. D'altra parte, è vero
11:58che la capacità di attrarre fondi è strettamente connessa alla solidità dei piani d'ambito
12:04e alla presenza di gestori tecnicamente ed economicamente strutturati. L'integrazione
12:11tra pianificazione industriale e regolazione pubblica resta pertanto un nodo decisivo.
12:17La digitalizzazione del servizio idrico è diventata un asse strategico, spinta sia dagli
12:21obiettivi di efficientamento che dalle opportunità offerte dall'innovazione tecnologica.
12:26Le tecnologie digitali trovano applicazione lungo tutta la filiera dei sistemi di telecontrollo
12:31avanzati ai modelli di simulazione digitale, digital twins, che permettono di rappresentare
12:36il comportamento dinamico delle reti. La regolazione di Arera ha già riconosciuto la rilevanza strategica
12:41di questi strumenti, visto che nell'MT4 il perseguimento stesso degli obiettivi promuove
12:47l'adozione di telecontrollo e di sensoristica diffusa, in un quadro che non trascure il sostegno
12:51alle altre tecnologie per incrementare la qualità del servizio.
12:56L'MT4 cerca di coniugare le esigenze di stabilità economico-finanziaria dei gestori con la necessità
13:03di tutelare l'utente, incentivare gli investimenti e promuovere una gestione efficiente e sostenibile
13:08del servizio. Lo fa rafforzando un sistema di riconoscimento dei costi sempre più orientato
13:14agli esiti, in ciò rafforzando la coerenza generale con l'analogo cambio di assetto in
13:19corso nel settore energia con la regolazione per obiettivi di spesa e servizio.
13:24L'MT4 punta a rafforzare la realizzazione degli interventi, superando logiche meramente
13:28contabili e spostando l'attenzione sui risultati conseguiti in termini di servizi resi, infrastrutture
13:34realizzate, qualità tecnica e commerciale, impatti ambientali effettivamente mitigati.
13:40La recente introduzione dell'indicatore M0 assume una rilevanza strategica quale indicatore
13:46ambientale finalizzato a monitorare e valorizzare la resilienza del sistema idrico, intesa come
13:51la capacità di un territorio di fare fronte alle pressioni quantitative e qualitative sulle
13:57fronti idriche. M0 consente di cogliere con immediatezza il rapporto tra domanda e disponibilità,
14:04offrendo una rappresentazione sintetica ma significativa del grado di equilibrio o
14:10purtroppo di squilibrio in cui opera il servizio idrico. In un'ottica di governance multilivello,
14:16la disponibilità di informazioni ambientali sintetiche e comparabili tra territori rappresenta
14:21un presupposto essenziale per quel coordinamento che dicevo in premessa, mentre la costruzione
14:27e l'aggiornamento periodico dell'indicatore impongono una riflessione approfondita sui dati
14:32di base, sulla coerenza delle fonti informative, sull'armonizzazione dei criteri di calcolo e
14:37insomma migliora la nostra capacità di misura. La governance multilivello nel settore idrico
14:42rappresenta un esempio di applicazione del principio di sussidiarietà e della possibile
14:47cooperazione tra diversi livelli di governo. La sua efficacia, tuttavia, è sempre stata
14:52legata alla capacità di cooperazione e coordinamento tra i soggetti coinvolti, nonché alla chiarezza
14:57e stabilità del quadro normativo di riferimento. Negli ultimi anni la giurisprudenza, in particolare
15:02quella costituzionale e amministrativa, ha avuto un ruolo rilevante nel definire i confini
15:07delle competenze tra i diversi livelli. In diversi casi le decisioni dei giudici hanno cercato
15:13di riequilibrare il sistema in favore dell'autonomia territoriale, ma alcune recenti pronunce sembrano
15:20spingersi oltre mettendo in dubbio la tenuta del modello multilivello, piuttosto che proseguire
15:26in rivendicazioni di competenze esclusive, sarebbe utile rafforzare gli strumenti di
15:30cooperazione e di coordinamento e, forse, sarebbe opportuna una rivisitazione del quadro
15:35legislativo nazionale. La tenuta del modello multilivello nel settore
15:40idrico non è scontata, ma rappresenta una condizione necessaria per procedere con serietà
15:45nel lavoro che è stato intrapreso. Nonostante siano passati decenni dalla riforma che ha introdotto
15:51il concetto di gestore unico, molti territori italiani non sono ancora riusciti a completare questo
15:55processo di modernizzazione. La casistica è presto riassunta, persistono territori nei
16:00quali non è stato completato nessun affidamento. Una seconda categoria riguarda gli ambiti
16:05territoriali dove sono stati individuati i gestori cosiddetti salvaguardati, ma non
16:09il gestore unico. Un terzo aspetto critico riguarda le gestioni autonome e le singole
16:14amministrazioni locali che da oltre 30 anni ritengono di possedere le caratteristiche necessarie
16:18per non dover confluire nel gestore integrato. Infine esistono situazioni più virtuose dove
16:25l'affidamento al gestore unico è stato completato, ma nell'emore di un processo di consolidamento
16:29che mantiene attivi altri operatori sullo stesso territorio. Ma l'aspetto particolarmente
16:35delicato riguarda le scadenze imminenti di alcuni affidamenti storici. L'avvicendamento
16:40tempestivo ed efficace tra gestori diventa un fattore cruciale per permettere ai territori
16:47interessati di mantenere la capacità di realizzazione di programmi di investimento
16:51di lungo periodo. Siamo nella fase finale del procedimento per la definizione del bando
16:56tipo per le gare del settore idrico, che potrà essere un ulteriore strumento utile per gli
17:02enti affidanti per rispettare le tempistiche necessarie.
17:06Giova a ricordare che il settore dei rifiuti ha visto attivarsi la regolazione in coincidenza
17:10con l'avvio di questa consigliatura. È in corso, in questo periodo, l'elaborazione
17:15del terzo metodo tariffario che, concludendosi con la fine di luglio, permetterà al settore
17:19di avviare il nuovo quadriennio nel 2026. Il primo periodo, tra il 18 e il 21, è stato
17:26caratterizzato da una forte attenzione alla trasparenza dei costi. Il secondo, 22-25, è
17:31stato rivolto al compimento di profili regolatori relativi alla definizione delle tariffe di accesso
17:36agli impianti. Oggi la definizione di MT3 cerca di coniugare la determinazione dei criteri
17:42di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento con la definizione
17:47delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento. Data per acquisita la necessità
17:52di mantenere un quadro generale di regole stabile, efficace e credibile, sarà necessario promuovere
17:58una maggiore qualità e un ricorso ampio all'innovazione, al fine di migliorare la percentuale di recupero
18:05del materiale, nonché un rafforzamento della programmazione individuando modalità di redazione
18:09dei piani su scala pluriennale. Ma due punti richiedono una specifica attenzione, i costi
18:16della raccolta differenziata e gli impianti minimi. I dati che gli ETC hanno trasmesso
18:21all'autorità relativamente all'indicatore ETA, che misura il grado di copertura dei costi
18:26della raccolta differenziata, segnalano una situazione che richiede specifici approfondimenti.
18:31Nel campione raccolto, le gestioni per cui l'indicatore assume valori al di sotto del 40% rappresentano
18:37in termini di popolazione corrispondente circa il 60% a fronte di una norma che imporrebbe
18:43una copertura dei costi dell'80%. Nello svolgere questa analisi occorre tenere presente che
18:48persiste una differenza tra i ricavi che i sistemi di compliance riconoscono come rendi
18:53contati dagli stessi sistemi di compliance e quelli oggetto di trasmissione all'autorità
18:57ai fini del calcolo dell'ETA, perché una quota dei proventi non viene registrata correttamente
19:02nei bilanci dei soggetti titolari dell'avvio a riciclo. Ma malgrado questo, la persistenza
19:08di risultati insoddisfacenti suggerisce da un lato l'adozione di misure di ulteriore
19:12efficientamento dell'attività di raccolta e di valorizzazione dei materiali effettivamente
19:17calibrate sul contesto territoriale e la necessità di adottare una visione delle attività gestionali
19:25sempre più completa, in grado di indicare misure per favorire una reale economia circolare
19:31con vantaggi economici direttamente percepibili dalle comunità impegnate nello sforzo di migliorare
19:38le proprie performance. Infatti, la raccolta differenziata, seppure di buona qualità, è
19:44condizione solo necessaria ma non sufficiente per il riciclo. Il vero obiettivo resta il
19:50recupero dei materiali in ottica di economia circolare, obiettivo che non può prescindere
19:55da adeguate dotazioni impiantistiche. Il nuovo metodo tarifario confermerà la regolazione
20:01degli impianti minimi coerentemente con gli indirizzi rinvenibili nel Piano Nazionale
20:06per la gestione dei rifiuti recentemente adottato. Nel rispetto del quadro programmatorio
20:11appena descritto e dei pronunciamenti del Consiglio di Stato, l'autorità ha proceduto
20:15alla riedizione del proprio potere di fissazione delle tariffe di trattamento a valere per gli
20:19anni 24 e 25. L'individuazione degli impianti minimi avviene in regione della eventuale esistenza
20:26di pressione competitiva nel territorio di riferimento. Già va anche a richiamare che
20:31su iniziativa del Parlamento il Mase ha istituito con l'autorità e Ispra un tavolo di analisi
20:37del Piano Nazionale di rifiuti incaricato dell'esame proprio dei criteri per l'identificazione
20:41degli impianti minimi. Gli elevati livelli di prezzo registrati in taluneare del Paese e
20:47le evidenze in merito alle decisioni di individuazione degli impianti minimi suggeriscono la validità
20:53dello strumento, ma richiedono una più efficace impiego da parte dei titolari delle funzioni
20:59di programmazione. L'autorità ritiene che la regolazione tariffare degli impianti sia
21:03un valido strumento per sostenere e promuovere una moderna e adeguata dotazione impiantistica.
21:10Come ricordava il Presidente in premessa, una significativa novità è stata l'introduzione
21:14del 28 marzo di quest'anno del cosiddetto bonus rifiuti, che prevede uno sconto del 25%
21:20sull'Atari per le famiglie in condizioni economiche disagiate. L'autorità si è tempestivamente
21:24attivata per consentire l'implementazione di tale provvedimento, malgrado una tempistica
21:28molto ristretta, dettata peraltro dalla ravvicinata scadenza dei provvedimenti che i singoli comuni
21:35erano chiamati a intraprendere. Come previsto dallo stesso DPCM, la copertura di tale provvedimento
21:40è garantita da una componente perequativa a livello nazionale che è stata fissata in
21:44prima applicazione per un importo di 6 euro abitante anno. Il settore dei rifiuti gode
21:48di alcune peculiarità che rendono il processo più delicato rispetto ad esempio al settore
21:53dell'energia o quello idrico, soprattutto alla luce della forte differenziazione nei costi
21:58del servizio, ai notevoli squilibri in termini di qualità dello stesso e, non ultimo, per i significativi
22:04livelli di morosità che lo caratterizzano, a causa della evidente impossibilità di adottare
22:09misure di contrasto efficaci come la sospensione del servizio.
22:14Come per tutti gli interventi legati a bonus che presuppongono componenti di natura perequativa,
22:18sono possibili naturalmente valutazioni di carattere generale che dovrebbero rientrare
22:22più nella competenza del legislatore che del regolatore, come gli aspetti legati alla distribuzione
22:27potenzialmente non omogenea dei vantaggi e degli oneri di questi strumenti, in particolare
22:32in settori caratterizzati da forti differenze a livello nazionale.
22:36L'applicazione del bonus rifiuti si è rivelata una cartina di tornasole della frammentazione
22:41organizzativa del settore.
22:43Peraltro, come diffusamente illustrato in una recente nostra relazione, il settore dei
22:47rifiuti si caratterizza per una governance non giunta tuttora a un grado di piena maturazione,
22:53come emerge considerando la platea degli organismi, con particolare riferimento agli enti territorialmente
22:59competenti, considerando che per l'aggiornamento biennale 2024-2025 risultano iscritti come
23:06ITC circa 3.100 soggetti, di cui 98 con componente sovracomunale per una popolazione di circa
23:1437 milioni di abitanti e circa 3.000 con una dimensione comunale corrispondente a circa
23:2121 milioni di abitanti.
23:23Con l'obiettivo di semplificare l'azione amministrativa, per quanto naturalmente è possibile attraverso
23:28le nostre leve, l'autorità intende prevedere il rafforzamento delle regole esistenti in
23:32materia di aggregazione, ad esempio con la facoltà in capo all'ETC che affidi il servizio
23:37in modo congiunto di predisporre un PEF unitario a livello di affidamento e di limitare le determinazioni
23:42dell'ente territoriale al solo PEF unitario.
23:46La modalità di calcolo dei corrispettivi applicati all'utenza del settore dei rifiuti
23:49sono ancora quelle disciplinate con il ben noto DPCM 158 del 99.
23:54L'autorità nel valutare l'evoluzione della regolazione del settore ha ritenuto indifferibile
23:57un primo intervento di riordino.
24:00La complessità e la delicatezza della materia hanno suggerito una ricognizione fatta nel
24:042024 con l'obiettivo del pacchetto 2025 tra la fine del mese di luglio di promuovere
24:10una maggiore aderenza al principio cardine del chi inquina paga valorizzando le attività
24:15di misura in grado di chiarire al cittadino la correlazione tra i propri comportamenti
24:20e i costi del servizio.
24:22Come accaduto nel caso di riforme particolarmente pervasive, l'autorità ritiene opportuno valutare
24:27un'implementazione graduale di questo processo.
24:30Il tema del costo dell'energia non brilla, certo, per novità né originalità.
24:36Con accenti e toni diversi rappresenta una costante di quasi tutte le relazioni annuali
24:42di questa autorità. Ancora oggi il nostro mix dipende significativamente da materie prime
24:47di importazione costosa e spesso esposta a imprevedibili sollecitazioni esogene che
24:53ne minano la sicurezza della fornitura. La forza di un Paese manifatturiero quale l'Italia
24:58dipende da vari fattori, tra cui sicuramente la sua capacità di garantire la sicurezza
25:03e sostenibilità economica delle forniture energetiche. Bene ha fatto il Governo a riportare
25:07nel dibattito il tema della tecnologia nucleare, non perché sia possibile nel breve una rilevante
25:13e significativa penetrazione nel mix, ma perché anche lì soffia il vento dell'innovazione
25:17e un Paese industrializzato, rilevante, con le competenze tecnico-scientifiche dell'Italia
25:22non può non avere un contesto normativo in grado di agevolare lo sviluppo delle soluzioni
25:27innovative in ogni settore, sia che provengono da nuovi breakthrough tecnologici che dalla evoluzione
25:34di tecnologie note. Ma qualunque prospettiva di sviluppo del nuovo nucleare si misura sulla
25:38scala degli anni, per cui i temi dell'approvvigionamento del costo dell'energia nei prossimi anni rimangono
25:44aperti, presenti, fermo restando l'impegno alla decarbonizzazione del nostro sistema energetico.
25:50Occorre poi considerare l'effettivo vantaggio che il sistema può trarre dagli investimenti
25:54pubblici a sostegno di determinate tecnologie. Quindi l'impegno attivo nello sviluppo di soluzioni
25:59di medio e lungo termine non può giustificare un allentamento dell'impegno immediato alla
26:04transizione verso assetti di produzione e di consumo sostenibili.
26:08Un punto centrale di dibattito resta quello del disaccoppiamento, della remunerazione di
26:12mercato elettrico fra le fonti di produzione con o senza costi marginali di produzione,
26:18della possibilità cioè che due fonti che contribuiscono alla fornitura del medesimo prodotto
26:22all'energia elettrica possano vedere prezzi diversi non coincidenti con un prezzo marginale
26:27come accade attualmente. E anche questo è un dibattito dai toni spesso concitati,
26:32tra chi vi intravede un immediato beneficio, immaginandosi credo quale destinatario della
26:37quota di energia disponibile a minor costo, e chi fatica ad abbandonare la visione unificata
26:42di un unico mercato a pronti. Quello che pare crescere è senz'altro il consenso attorno
26:47al fatto che la crescente quota di fonti rinnovabili presente nel mercato e la scarsa attitudine
26:52di quest'ultimo, fornire i segnali di prezzo sufficientemente stabili e prevedibili e quindi
26:57adeguate di investimenti in capacità, come reso evidente dalla necessità del capacity
27:01market, richiede una riflessione seria e approfondita per eventuali revisioni o integrazioni
27:06del modello. Se qualche anno fa abbiamo suggerito di non affrontare il tema nel quadro complesso
27:11della fase emergenziale dei prezzi e alla luce di uno scenario troppo eccezionale per essere
27:16usato come riferimento, oggi è il momento di comprendere come far evolvere il disegno di mercato
27:21in modo che sappia da una parte registrare gli effetti dei cambi di assetto di generazione
27:25e dall'altra offrire in maniera trasparente quei segnali di prezzo utile ai consumatori
27:30e agli investitori. Probabilmente questa evoluzione passa attraverso il riconoscimento del fatto
27:34che il mercato, o forse a questo punto i mercati, dovrà saper apprezzare ulteriori e diversi
27:40elementi di valore rispetto alla sola disponibilità dell'energia. In questa direzione si sono mosse
27:45alcune proposte a livello internazionale, penso alla Grecia e all'Inghilterra e anche in Italia
27:50si è aperto il dibattito sia a livello accademico che nelle associazioni di categoria.
27:54Una domanda ineludibile però nell'affrontare questi argomenti è se e quanto gli strumenti
27:59di volta in volta attivati, mercato pronti, contratti PPA, CFD, modelli di asta con controparte
28:05pubblica, siano in grado di esplorare il corretto prezzo del bene scambiato in un contesto
28:10concorrenziale, non esponendosi a situazioni di scarsità di offerta. L'integrazione dei mercati
28:16e l'armonizzazione degli strumenti a livello europeo possono aiutare da questo punto di
28:21vista. Nel mese di ottobre Arrera ha avviato un'indagine conoscitiva sui mercati elettrici
28:27nazionali ad asta con consegna a breve termine, focalizzandosi sul periodo 23-24 con l'obiettivo
28:32di valutare gli esiti di tali mercati e identificare eventuali criticità o anomalie che possono richiedere
28:39interventi regolatori o segnalazioni all'autorità garante della concorrenza del mercato. L'iniziativa
28:44deriva ed espande una prima verifica svolta su un solo operatore nel 22 che ha lasciato
28:49intravedere l'utilità di un approccio più sistemico al tema. L'indagine, caratterizzata
28:54da una notevole complessità, vedrà tra qualche giorno come prevista a relativa delibera la
28:58pubblicazione di un rapporto finale. Tale rapporto si concentrerà sugli esiti dell'analisi del
29:03mercato del giorno prima che ha richiesto ulteriori significativi approfondimenti a valle delle
29:08risultanze della prima fase completata alla fine di marzo. Dall'intenso lavoro di questi
29:13mesi emerge in ogni caso una chiara indicazione di carattere generale. In una situazione di
29:17mercato caratterizzata da crescenti e rilevanti complessità, connesse principalmente alla
29:23differente struttura dei costi, ma anche e forse soprattutto dei costi e opportunità,
29:27delle fonti produttive, ai vincoli di rete e più in generale di sistema, è necessario
29:33rafforzare l'attività di monitoraggio continuo, in grado di dare segnali anche sanzionatori
29:38al mercato, in collaborazione con i regolatori nazionali dei mercati per noi più rilevanti
29:42e con Acer. Ciò nella consapevolezza che strumenti di enforcement ex post, pur necessari per dare
29:49agli operatori di mercato e ai consumatori le garanzie del rispetto delle regole, non
29:53sono da soli idonei a garantire un contesto competitivo, che richiede costante attenzione
29:58all'evoluzione degli strumenti di regolazione ex ante, atti ad ampliare gli spazi del confronto
30:02concorrenziale, come il mercato della capacità, lo sviluppo delle reti e dei sistemi di flessibilità
30:08e di accumulo. Un aspetto rilevante nell'evoluzione del settore elettrico riguarda il significativo
30:13aumento prospettico di investimenti in infrastrutture di rete, rispetto al quale vi è un ampio
30:19e diffuso consenso. Non si tratta di un investimento legato unicamente al rafforzamento della generazione
30:24distribuita, come ampiamente previsto, ma anche a una significativa evoluzione del concetto
30:29di resilienza per tenere conto delle evoluzioni climatiche. Questa autorità non si è fatta
30:35certamente trovare impreparata al tema, avendo attivato da molto tempo specifiche attività
30:41a supporto della resilienza e dei necessari sviluppi di rete, tanto che i piani di sviluppo
30:46dei principali distributori hanno incorporato l'attenzione al tema e la straordinarietà del
30:51ciclo di investimenti. La legge di bilancio 25 ha previsto che, con decreto del MAS di concerto
30:57F su proposta nostra, siano definiti termini e modalità per la presentazione da parte
31:01dei concessionari del servizio di distribuzione energia elettrica di piani straordinari di
31:06investimento pluriennale, dettagliando specifici obblighi minimi per gli investimenti e criteri
31:12per la determinazione degli oneri che i concessionari del servizio di distribuzione sono tenuti a
31:16versare in ragione della rimodulazione della durata delle concessioni. È ancora aperto un
31:22documento di consultazione e l'autorità provvederà rapidamente alla trasmissione dei criteri al
31:27MAS, ma giova di chiamare qui alcuni aspetti di assoluto rilievo. I piani straordinari di
31:33investimento pluriennale dovranno possedere logiche di complementarietà e di non sovrapposizione
31:38con la disciplina dei piani di sviluppo ordinari, che come detto in premessa hanno già internalizzato
31:43elementi quali la resilienza. D'altra parte questa complementarietà si dovrà estendere alla validità
31:49dei criteri di regolazione fissati dall'autorità. Nessun affidamento può derivare dall'approvazione
31:54del piano straordinario di investimento pluriennale, in quanto anche sugli investimenti di tale piano
31:59l'autorità continuerà a definire o ordinare modalità di valutazione e riconoscimento tariffario.
32:05Ma l'aspetto forse più delicato è che, secondo la norma, i concessionari del servizio
32:08di distribuzione sono tenuti a versare al Governo degli oneri in ragione della rimodulazione
32:12della durata della concessione. Questo rappresenta una sostanziale novità rispetto alla natura
32:17gratuita delle concessioni vigenti. La norma prevede inoltre che l'onere di rimodulazione
32:21venga trasferito in bolletta e sia soggetto alla remunerazione propria degli investimenti
32:26infrastrutturali con ulteriore aggravio per i consumatori. L'autorità ritiene che questa
32:30previsione si ponga in contrasto con i principi generali di tariffazione basata sui costi efficienti
32:36del servizio e che a tutela degli interessi di utenti e consumatori risulti dunque opportuno
32:41minimizzare, se non annullare, l'impatto dell'onere di rimodulazione in bolletta.
32:47Negli ultimi anni si è sviluppato il consenso a livello europeo sul fatto che lo sviluppo
32:51infrastrutturale necessiti, oltre alla regolazione delle reti, di affiancare agli strumenti di
32:56concorrenza nei mercati, strumenti di concorrenza per il mercato, tipicamente aste a lungo termine,
33:01in grado di accompagnare lo sviluppo delle fonti rinnovabili garantendo adeguatezza attraverso
33:06i mercati della capacità e della flessibilità, ad esempio con le aste per lo stoccaggio.
33:12Si tratta di un modello sviluppato nel tempo nel nostro Paese e che oggi si propone come
33:16riferimento per altri Paesi europei. La regolazione delle infrastrutture a rete ha visto l'avvio
33:21della regolazione per obiettivi di spese e servizio, il cosiddetto ROS, nella sua versione
33:25base e contestualmente il proseguimento dell'attività per la prossima applicazione della sua versione
33:30integrale per le imprese più rilevanti. A distanza di quasi un anno dal definitivo
33:36superamento del servizio di tutela è certamente utile svolgere qualche riflessione sul mercato
33:40retail. Un primo punto sul quale mi soffermerei solo di passaggio è la positiva azione svolta
33:45nel sistema nel trasferimento lo scorso luglio di oltre 3,6 milioni di utenti non vulnerabili
33:51dal servizio di maggior tutela al servizio di tutela graduale. Si impone un doveroso ringraziamento
33:57quindi certamente all'azione degli uffici dell'autorità ma anche agli operatori, all'ABI
34:01e alla Banca d'Italia che hanno fornito un supporto determinante nella transizione senza
34:06ostacoli dei sistemi di pagamento automatico. L'azione di Arera non si è limitata a una
34:11necessaria funzione organizzativa e di regolazione ma ha aggiunto un'attività di informazione
34:15e di accompagnamento mirata a fornire elementi concreti, informativi e operativi ai consumatori
34:21in maniera molto diretta e comprensibile. Soprattutto nel mercato retail di piccola taglia,
34:27come la stragrande maggioranza dei consumatori domestici, il concetto della capacitazione
34:31del consumatore deve inevitabilmente confrontarsi con un consolidato scetticismo, spesso accompagnato
34:38da disinteresse o dal convincimento che pochi o nulli siano gli strumenti a disposizione
34:43per ottenere una fornitura a prezzi corretti. Tutto questo fa sì che il principale elemento
34:48scambiato sul mercato elettrico retail non sia l'energia o i servizi connessi ma la fiducia
34:54nel marchio dell'operatore, spesso determinata da pregiudizi e frequentemente collegata
34:59alla sua capacità di spesa per promuoversi o al suo posizionamento storico nel mercato.
35:05Nel supportare le scelte dei consumatori è quindi rilevante non solo dare elementi di
35:09comparazione di prezzo, sull'elemento di costo della commodity, ma anche del servizio
35:15e questo lo sarà sempre di più in prospettiva una valutazione della qualità del servizio
35:21complessivamente erogato. L'autorità anche nel 2024 ha dedicato grande attenzione al tema
35:27della tutela dei consumatori, da un lato rafforzando gli strumenti a disposizione, dall'altro
35:31prevedendo interventi volti a compensare la connaturata simmetria informativa che caratterizza
35:36i rapporti di consumo. Sul punto tengo particolarmente a ricordare che questa autorità in collaborazione
35:41con la GCM vigila sul mercato nell'ambito delle sue priorità regolatorie e di enforcement
35:46con particolare attenzione al fenomeno del teleselling.
35:50Dall'efficacia di tali strumenti dipenderà in buona parte lo sviluppo effettivo di dinamiche
35:55concorrenziali tra gli operatori, volte sia a portare al consumatore, assieme alla fornitura
36:00di energia, servizio reale valore aggiunto e, non meno importante, a ridurre l'importante
36:05differenza che ancora oggi si riscontra tra i prezzi del mercato libero e la sottostante struttura
36:10dei costi che penalizza le fasce più deboli.
36:13A partire dal primo luglio la bolletta di energie elettriche e gas naturali in Italia
36:17cambierà volto. Si tratta di una riforma profonda, frutto di un lungo percorso di ascolto
36:22e analisi condotto dall'autorità. La nuova bolletta nasce per migliorare il rapporto
36:26del cittadino con il mercato dell'energia, rendendo più semplice l'accesso ai dati sui
36:30consumi, alle condizioni economiche sottoscritte e all'evoluzione dei propri comportamenti energetici.
36:35Il nuovo modello è stato costruito con cura. Il cuore innovativo del documento è lo scontrino
36:41dell'energia, una rappresentazione sintetica ma efficace della composizione del costo totale
36:46secondo la semplice formula quantità per prezzo. In questo modo ogni utente potrà
36:51comprendere a colpo d'occhio da quali componenti è formata la propria spesa energetica.
36:56Accanto a questa sezione viene introdotto il box offerta, uno spazio dedicato a riepilogare
37:02con precisione e chiarezza le condizioni economiche applicate in nome dell'offerta,
37:06codice identificativo, modalità di determinazione del prezzo, scadenze contrattuali. Il tutto
37:12con l'intento di favorire la verifica dell'effettiva applicazione dei termini contrattuali da parte
37:17del fornitore. Completa la riforma un intervento organico sulla trasparenza delle offerte commerciali.
37:23A partire sempre da luglio ogni operatore sarà tenuto a pubblicare in modo visibile e accessibile
37:28le condizioni tecnico-economiche della propria offerta corredate dal codice identificativo
37:32dell'offerta e dalla scheda sintetica prevista dalla regolazione. In un settore sempre più
37:38complesso e strategico come quello dell'energia la capacità di comunicare in modo chiaro è
37:43una condizione essenziale per rafforzare la qualità del servizio. Il portale offerte
37:49della RER attivo dal 18 continua a essere l'unico strumento completo, istituzionale e indipendente
37:54che consente ai consumatori di confrontare davvero tutte le offerte energie elettriche
37:58e gas naturale disponibili sul mercato. Nel 2024 hanno visitato il portale offerte
38:02oltre 2,5 milioni di visitatori, circa 200 mila al mese, in crescita dell'1,8% rispetto
38:08al 23, numeri che però sono troppo bassi perché incidano sulla scelta dei consumatori.
38:14Il portale offerte della RER, essendo un'opzione affidabile e imparziale, potrebbe certamente
38:18beneficiare di ulteriori miglioramenti per aumentare la sua attrattività e facilità
38:22d'uso e va in questa direzione l'introduzione di una versione mobile, ma è indubbio che
38:27sarebbe senz'altro utile dedicare risorse a una campagna di posizionamento del portale
38:31offerte in grado di favorire un uso più frequente e consapevole dello strumento.
38:37Il mercato retail domestico ha raggiunto ormai una configurazione stabile, pur in un profilo
38:42di relativa complessità. La principale differenza oggi è tra cliente vulnerabile e cliente non
38:47vulnerabile. Il cliente vulnerabile si trova indifferentemente sul mercato libero o nel
38:53servizio di tutela, ma grado taluni esprimono dubbi sul reale valore di scelta di un cliente
38:57vulnerabile che si trova sul mercato libero, è un dato di fatto che la maggioranza di clienti
39:02vulnerabili oggi siano su tale mercato, in ragione di circa 8 milioni contro i 3 nel
39:06regime di tutela. Da evidenziare come anche una quota rilevante dei clienti destinatari dei
39:11bonus sia sul mercato libero. Se la valutazione delle ragioni della scelta di un vulnerabile di stare
39:17sul mercato libero può essere ampia, certamente è da segnalare la tipicità del fatto che
39:22si trovino sul mercato libero dei clienti destinatari del bonus, poiché è stabilmente
39:27vero che pur con intensità variabili il mercato libero ha sempre espresso costi mediamente
39:31superiori rispetto a quello di tutela, tali clienti si trovano con un bonus che in parte
39:36viene eroso dal costo della fornitura. Il cliente non vulnerabile può trovarsi in solo
39:40due condizioni, è uscito volontariamente dal servizio di tutela e quindi sarà servito
39:44da un venditore del libero, oppure è uscito dal servizio di tutela per il venir meno di
39:48quest'ultimo al primo luglio ed è quindi sul servizio di tutela graduale, situazione
39:52che rimarrà fino al marzo del 27. La configurazione di mercato raggiunto oggi non può considerarsi
39:58un disegno organico, ma una sorta di stratificazione progressiva, quasi dinamica, di una serie di
40:03evoluzioni che hanno cercato di governare i rischi di un passaggio troppo diretto dal servizio
40:09di tutela al mercato libero, in un momento in cui il percorso di sviluppo di condizioni
40:13di concorrenzialità appariva non ancora completo, prima con l'identificazione dei clienti vulnerabili,
40:18poi con l'attivazione del servizio di tutela graduale, infine con la temporanea estensione
40:22dell'accesso al servizio di tutela graduale dei clienti vulnerabili. Va detto che la particolare
40:28dinamica dei prezzi dei mercati negli anni cruciali dal 2020 al 2022, dapprima con un significativo
40:33crollo della domanda e successivamente con un'ancor più significativa impennata dei prezzi,
40:38ha indotto percezioni non sempre corrette dell'andamento dei diversi servizi.
40:41Un primo elemento riguarda la differenza di prezzo tra i due servizi, mercato libero
40:46e maggior tutela. Possiamo dire che dal 2012 al 2019, quindi su un arco temporale lungo
40:50caratterizzato da prezzi di energie relativamente stabili e certamente più bassi di oggi, il
40:55servizio di tutela per i clienti domestici è stato costantemente inferiore a quello espresso
41:00dal mercato libero, con un differenziale in media pari al 19%. Nel periodo 2024 le cose
41:06sono andate diversamente per dinamiche che sono da ricondurre ai ben noti temi del Covid e della
41:10dinamica dei prezzi. In particolare nel corso del 2022 e parte del 2023 il prezzo del servizio
41:16di tutela è stato superiore a quello del mercato libero. Giova però ricordare che il
41:20cosiddetto decreto aiuti bis era intervenuto sospendendo fino al 30 giugno 2023 l'efficacia
41:25delle clausole per la variazione unilaterale dei prezzi. Con la fine del 2023 i due valori
41:31si sono nuovamente invertiti e per tutto il 2024 la differenza è stata particolarmente marcata
41:36a favore della tutela. Questo per effetto di una consolidata regolazione che compensa
41:42le variazioni in eccesso e in difetto pagate dal periodo precedente su un arco temporale
41:46successivo relativamente lungo. Dall'inizio del 2025 abbiamo visto ritornare uno differenziale
41:52non dissimile da quello che ha caratterizzato i due mercati nel decennio precedente.
41:56Questa differenza di prezzi va apprezzata ma non va sovrastimata. Ricordiamo che il confronto
42:01si svolge tra una media di prezzi di offerte del mercato libero è l'unica proposta che
42:05caratterizza il servizio di tutela. È del tutto evidente che nella media del mercato
42:09libero esistono offerte che si collocano sopra le offerte di tutela ma se questo differenziale
42:13stesse nell'ordine di qualche punto percentuale sarebbe la valorizzazione dei servizi aggiunti.
42:18Sfortunatamente le indicazioni del monitoraggio dell'indice di scelta dimostrano che i consumatori
42:23si trovano a compiere scelte solo in minima parte riconducibili alle offerte più convenienti
42:27nel mercato e i differenziali di costo tra le offerte scelte e quelle più convenienti
42:32sono spesso superiori al 20%, al 40% se confrontate con quelle delle tutele graduali ma naturalmente
42:37in questo caso bisogna tenere conto delle specificità di quel servizio.
42:41Un'ulteriore considerazione riguarda l'effettiva mobilità dei consumatori, alla luce dell'inerzia
42:45che caratterizza questo settore. Ne abbiamo avuto chiara evidenza anche nella recente opportunità
42:50offerta ai clienti vulnerabili di rientrare nel servizio a tutela graduale.
42:54L'accessazione delle tutele di prezzo ha avuto come conseguenza per una parte dei consumatori
42:58un aumento dei costi e per tutti una pressione dei call center dei venditori.
43:02Qualcosa però sta cambiando, visto che i numeri di quest'anno per la prima volta evidenziano
43:06una significativa crescita degli switching e una maggiore attenzione alle condizioni di fornitura,
43:11ma anche qui monitoraggio continuo e un dibattito serio sulla possibilità di promuovere
43:15una concorrenza sostanziale tra operatori pagano i temi da affrontare con intensità crescente.
43:20Lasciatemi velocemente scorrere alcuni temi trasversali prima delle conclusioni, ricordando
43:25che anche nel 2024 l'attività di enforcement svolta dall'autorità ha rivestito un ruolo
43:30rilevante a tutela dei consumatori. Le ispezioni presso i soggetti regolati svolte con la collaborazione
43:35del nucleo speciale beni e servizi a guardia di finanza hanno portato con contestazioni di
43:39infrazioni pari a circa 8,4 milioni di euro e sono proseguite le attività per la verifica
43:45dell'erogazione del bonus sociale, tema a cui teniamo particolarmente, che hanno sbloccato
43:49bonus non erogati per 2,4 milioni di euro. Continua l'attività importante dello sportello
43:55per il consumatore realizzato in avvalimento con un acquirente unico, che si sta progressivamente
44:00allargando anche i servizi dei rifiuti e naturalmente un ringraziamento all'attività
44:05svolta sul territorio da parte dell'associazione dei consumatori.
44:08Infine, il servizio di conciliazione rappresenta sempre più il principale strumento di tutela
44:12successivo al reclamo, con oltre 34 mila domande e un tasso di soddisfazione degli utilizzatori
44:18pari al 95%, che ha permesso di ottenere circa 21 milioni di ristori di piccole cause con operatori.
44:31Anticipo che per la rendicazione finale del quadro strategico 2022-2025 sarà pubblicata
44:37in prossimità della conclusione della corrente consigliatura, in onore al sistema di trasparenza
44:43e programmazione che l'autorità ha deciso di intraprendere ormai da diversi anni.
44:48Quale può essere il ruolo del regolatore indipendente in un mondo che sta trasformandosi
44:52anche nel rapporto tra Stati nazionali e regolazione europea?
44:55In settori come l'energia, il digitale o la concorrenza, il regolatore nazionale è parte
44:59di un sistema multilivello in cui le decisioni assunte a Bruxelles hanno effetti diretti
45:04sull'equilibrio dei mercati domestici. Questo non significa una perdita di autonomia,
45:08ma piuttosto un ampliamento della responsabilità, la capacità di interpretare le norme europee
45:13alla luce delle caratteristiche specifiche del proprio sistema paese.
45:16Arera ha da sempre promosso un'intensa attività in questo senso, l'antesignale intuizione
45:20di Medreg, l'associazione regolatore del Mediterraneo, in una proiezione nel Mediterraneo
45:27sostenuta dal convincimento che il Mediterraneo non è tutta Europa, ma l'Europa ha bisogno
45:31di tutto il Mediterraneo. Lo sviluppo di Warreg, l'associazione di regolatori europei
45:36del settore idrico, la BES, la Balkan Energy School, recentemente costituita su impulso
45:42di Arera e già riconosciuta come storia di successo, la stabile e qualificata partecipazione
45:46alle più significative associazioni della regolazione europea e la presidenza di Acer
45:51sono esempi concreti di questa visione. Un aspetto sempre più rilevante è anche il rapporto
45:56con il cittadino. L'indipendenza del regolatore, che resta un principio fondamentale, non può essere
46:00interpretata come distanza. La fiducia del pubblico non si costruisce solo con la competenza
46:04tecnica, ma anche con la trasparenza delle scelte, la coerenza degli indirizzi e la capacità
46:09di rendere intellegibili decisioni complesse. In questa prospettiva, il regolatore assume
46:14anche una funzione comunicativa e culturale. Credo sia evidente la direzione che questo
46:18collegio durante gli anni proprio mandato ha impresso alla comunicazione e alla trasparenza
46:23delle informazioni. La comunicazione si è confermata insomma una leva strategica dell'azione
46:29regolatoria. Nel contesto attuale caratterizzato da un'accelerazione dell'adozione di strumenti
46:35di intelligenza artificiale, nei processi decisionali pubblici e privati la questione della spiegabilità
46:40degli algoritmi assume un rilievo strategico, soprattutto quando tali strumenti sono impiegati
46:44in ambiti regolatori. L'Explainable Artificial Intelligence si configura non solo come un requisito
46:50tecnico desiderabile, ma come una condizione necessaria per garantire la legittimità, la
46:55trasparenza e l'affidabilità delle decisioni automatizzate o assistite da intelligenza artificiale
47:02all'interno dei sistemi di regolazione. Il primo nodo critico è di natura epistemica.
47:07In che misura è possibile comprendere e giustificare una decisione presa da un algoritmo complesso?
47:11In un contesto regolatorio la correttezza statistica non è sufficiente. È necessario poter
47:18fornire una motivazione accessibile e coerente con l'ordinamento, se in fase di istruttorio,
47:22se in fase di controllo e contenzioso. Il ricorso a sistemi automatizzati non può comportare
47:27una deresponsabilizzazione dell'autorità regolatrice. In quest'ottica l'Explainable
47:31AI rappresenta uno strumento di riconnessione tra l'efficienza tecnica dei modelli e la dimensione
47:36deliberativa e pubblica delle decisioni regolatorie.
47:40Autorità, signore e signori, gentili ospiti, questo apre le conclusioni di questa relazione
47:44doverosamente occupate dai consueti ringraziamenti che non sono un vuoto esercizio di stile
47:48ma un tentativo di dimostrare la fitta rete di relazioni a cui l'autorità appartiene.
47:55Colgo l'occasione per stendere il ringraziamento dell'intero collegio degli uffici al Consiglio
47:58di Stato, al Tar Lombardia, all'Avvocatura dello Stato, alla Corte dei Conti, alle altre
48:04autorità indipendenti per ringraziandola per il costante e profigo interlocuzione e per la
48:10continua e fattiva collaborazione di tutte le strutture.
48:15Un grazie anche all'ACER, al Consiglio Nazionale Consumatore di Utenti, al Gruppo GSE, RSE,
48:19alla CSEA, alla Cassa Servizi Energetici e Ambientali, all'Enea, alle Regioni, all'Autonomia
48:25Locale, all'ANCI e agli enti di governo degli ambiti territoriali riuniti in Anea.
48:29Infine al Collegio dei Revisori, al Nucleo di Valutazione e Controllo Strategico, all'Arma
48:35dei Carabinieri, con la quale si è aperta a ottobre una preziosa collaborazione e con
48:40un ringraziamento particolare alla Guardia di Finanza, che attraverso il Nucleo Speciale
48:44Bene e Servizi assicura quotidianamente da tempo il proprio sostegno alle nostre attività.
48:48Ma il ringraziamento più sentito, lasciatemelo per le nostre colleghe e i nostri colleghi,
48:55che ci hanno accompagnato in questi lunghi anni, un po' sopportandoci e molto supportandoci,
49:00in un dialogo sempre franco, di merito, nel Comune intento di fornire le migliori soluzioni
49:05possibili all'elevata complessità dei problemi che ci siamo trovati ad affrontare.
49:11E vengo alla conclusione, che difficilmente potrà aggiungere altro alle già tante cose dette.
49:17Come ricordavo nella prima relazione annuale, l'autorità a breve rinnoverà il proprio spirito,
49:22ma il corpo continuerà a garantire quegli elementi di professionalità, leale collaborazione
49:28istituzionale, elevatissima competenza, che permetteranno al nuovo collegio di riprendere
49:33rapidamente le fila di un'avventura che non ammette pause o esitazioni.
49:39Un augurio quindi che le caratteristiche che hanno fatto di Arera, il soggetto di riferimento
49:43che è, trovino nella nuova guida un nuovo vigore.
49:47Un pensiero sinceramente grato e affettuoso ai miei compagni di viaggio, Clara, Andrea,
49:52Gianni, Stefano, per il modo con cui abbiamo attraversato assieme tante vicissitudini,
49:58con l'incrollabile volontà di trovare, pur nella fatica del confronto, un punto di caduta
50:02comune.
50:04L'ultima riflessione lasciate quindi che sia personale.
50:07Non l'ho mai fatto in tutti questi anni, perché la funzione ha sempre prevalso sull'uomo,
50:12come credo sia giusto che sia.
50:14Ho avuto l'occasione in questi sette anni di vivere un'esperienza unica.
50:18La necessità di trarre dai miei anni di vita tutto quello che avevo, per metterlo a disposizione
50:23di una funzione che ho vissuto con dedizione totale, nel convincimento che servire il proprio
50:28Paese rappresenti il miglior modo per restituire l'enorme quantità di attenzione, formazione,
50:33cultura, amore, che la società che mi circonda ha voluto donarmi sino ad oggi.
50:39Ho avuto maestri, educatori, affetti, soprattutto affetti, che mi hanno permesso di vestire questo
50:45ruolo.
50:45Non sta a me trarre giudizi, posso solo ringraziare dal profondo del mio cuore della straordinaria
50:51opportunità che mi è stata offerta.
50:53Grazie.
51:15Grazie.
51:23Grazie.

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