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TG_BIKENEWS 29 MAGGIO
Bike Channel
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29/05/2025
Categoria
🥇
Sport
Trascrizione
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00:00
Altra tappa ed ennesime sentenze. Durante la diciassettesima tappa del Giro d'Italia,
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la classifica generale ha perso un altro favorito della vigilia per il podio finale, Antonio Tiberi.
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Il ventitrenne giocciaro della Baren Vittorius, caduto nel finale di Curitza della quattordicesima
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tappa, ha mostrato già evidenti difficoltà nei primi chilometri del passo del Mortirolo.
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Staccandosi a circa 55 chilometri dal traquarto.
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Quinto in classifica lo scorso anno al Giro, Tiberi ha accusato oltre dieci minuti dal vincitore
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di ieri, i set del Toro, scivolando così in quindicesima posizione nella generale, a oltre
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sette minuti dalla top ten.
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Questa mattina il dolore alla coscia sinistra è peggiorato, ha sottolineato Antonio Tiberi
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e i giornalisti presenti a Bormio al termine della tappa.
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Probabilmente ieri sono andato oltre il limite e oggi ne ho pagato le conseguenze.
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Soffrivo sin dalla prima salita di giornata.
00:57
Ho stretto i denti, sono salito a regolare, ma poi sul Mortirolo ho dovuto arrendermi.
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Non riuscivo a spingere più di 350 watt.
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Il dispiacere è grande perché avevo iniziato il giro con una buona condizione, tenevo il
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ritmo dei migliori ed avevo una buona posizione in classifica.
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Ma poi con la caduta di sabato è cambiato tutto.
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Uscito di classifica il proprio capitano, la Bahrain Victoria si può consolare con la
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quinta posizione in generale del 37enne Damiano Caruso che, fresco di rinnovo per un altro
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anno, ha parlato proprio di Antonio Tiberi al termine della tappa di ieri.
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Vorrei soprattutto essere un buon esempio per lui perché ancora c'è un po' da lavorare.
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Non mi ritiro, voglio dare una mano alla squadra.
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Erano state queste le dichiarazioni di Guanaju al termine della 17esima tappa del Giro d'Italia.
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Il grande favorito per la conquista della Maglia Rosa insieme a Primo Stroglic, ormai
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crollato in classifica generale dopo le prime due tappe della terza settimana, aveva scelto
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di rimanere in corsa per provare ad aiutare la squadra nella difesa della Maglia Rosa di
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Isac del Toro, in vista delle ultime cruciali tappe di montagna di venerdì e sabato.
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Durante la diciottesima tappa però, con arrivo a Cesano Maderno, lo spagnolo è apparso
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ulteriormente in difficoltà a causa anche di una puntura ad insetto che gli ha fatto
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confiare l'occhio.
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Per lo spagnolo non c'è stato nient'altro da fare che ritirarsi dal Giro d'Italia.
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A partire dalla caduta nella tappa di Siena ho iniziato ad avere problemi, avevo ammesso
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i giornalisti presenti al termine della diciassettesima tappa, conclusa a oltre 35 minuti
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da Isac del Toro, vincitore di giornata.
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Il ginocchio mi fa davvero male, ma non vuole essere una scusa, il ciclismo è così, a volte
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succede.
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Dalla seconda settimana non ho mai ritrovato il mio livello, ad eccezione della Crono,
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ho sofferto ogni giorno.
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Non posso dire che non me l'aspettassi però, onestamente.
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Sentivo che quanto successo sul Santa Barbara lunedì sarebbe potuto arrivare perché soffrivo
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su ogni salita.
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Nel giorno di riposo poi non mi sono praticamente allenato, mi sentivo cotto, quindi non mi sorprende
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ciò che è accaduto in questi giorni.
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Un'altra perdita da non sottovalutare per la maglia rosa Isac del Toro, privo adesso anche
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di Aiuso, oltre che di Vine, pedine che si sarebbero rivelate fondamentali per sorvegliare
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la corsa nelle tappe di salita che sono previste nelle giornate di venerdì e sabato.
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Sabato prossimo, il 31 maggio, a Flynn Hills, nello stato del Kansas, si corre l'Unbound
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Gravel.
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La corsa statunitense è una delle più importanti ed epiche corse di gravel, la cui, gara regina,
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è lunga 320 km.
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Vinta nel 2024, tra l'ex corridore dell'IF Education Easy Post, la Clem Horton, che negli
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ultimi anni si è specializzato in imprese del genere, anche quest'anno presenta al Via
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nomi di spicco.
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Tra i più noti, l'ex campione olimpico Greg Van Avermaet, l'attuale corridore del team
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Little Trek, Team De Klerk e Tom De Gant, capace, in carriera, di vincere tappe al giro, tour
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e alla vuelta.
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Retiratosi dalla strada al termine della scorsa stagione, il corridore belga ha iniziato la
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sua nuova avventura nel mondo gravel.
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Deve imparare tutto di nuovo, ha messo il 38enne Cycling News, dopo le prime gare nella
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nuova specialità .
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La stile di corsa, in un certo senso, è simile alle classiche, ma devi cercare di rimanere
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tra i primi dieci per tutta la gara, così da poter seguire gli attacchi e non dover sprintare
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dopo ogni curva.
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Nelle prime uscite nel mondo gravel, De Gant ha raccolto un quinto posto alla Sahara
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Gravel, in Marocco, e un decimo alla The Hughes Gravel, che si è tenuta sulle colline
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del Prosecco, in Veneto.
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Dopo tanti anni su strada è arrivato il momento per qualcosa di diverso, e la gravel ti permette di
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vedere strade che non hai mai fatto.
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L'obiettivo per l'unbound è solo quello di finirla, sarà una sfida contro me stesso
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più che contro gli altri.
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Su strada la mia grapia impegnativa perdurata è stata la Milano-Sanremo, ma è stata solo
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di 6 ore e mezzo.
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Questa sarà molto più lunga e di tutt'altro livello, ha confidato De Gant durante la conferenza
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stampa.
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Noto per le sue numerose imprese e sfruttando al meglio le fughe nelle gare su strada, De
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Gant ha ammesso scherzosamente, non sono più quello delle ultime stagioni, quest'anno
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non ho avuto la stessa dedizione in allenamento dei precedenti anni, inoltre il livello nelle
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corse gravel è molto alto, quindi non penso che sarà una giornata tutta in fuga per me.
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La curiosità di vederlo all'opera in una delle corse monumento del gravel è molta,
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non resta che aspettare sabato, quando in corsa ci saranno anche gli italiani Mattia
04:52
De Marchi e Matteo Fontana.
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