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  • 12/05/2025

Categoria

🥇
Sport
Trascrizione
00:00E' stato Mats Pedersen l'assoluto mattatore della grande partenza albanese del Giro d'Italia
00:172025. Il danese della Lidl Trek ha letteralmente fatto il bello e il cattivo tempo nelle tre
00:22tappe inaugurali della Corsa Rosa, ergendosi ad assoluto protagonista in tutte le giornate
00:27di gara. Nel dettaglio, il campione del mondo su strada del 2019 ha vinto in volata conquistando
00:32la prima maglia rosa, la frazione inaugurale davanti a Wout Van Aert e Orluis Aular, chiuso
00:37settimo la cronometro individuale per le strade di Tirana, perdendo per solo un secondo a favore
00:41di Primoz Roglic, il simbolo del primato, e, infine, ribadito la sua stradipante condizione
00:46a Valona, facendo suo anche il secondo sprint del Giro su Corbin Strong e il solito Aular.
00:51Risultato? Pedersen approderà in Italia da primo in classifica generale, 9 secondi il suo vantaggio
00:56su uno sfavillante Roglic, leader della classifica punti, e con una dosa extra di fiducia che
01:01lo renderà un osso duro in tutti i prossimi arrivi veloci, a partire proprio da quello
01:05di Lecce, alla ripresa delle operazioni, domani. Parlando invece di chi non ha rubato
01:09l'occhio, spiccano i nomi di un Van Aert che ha palesato, dopo aver illuso tutti il primo
01:14giorno, i propri limiti di condizione, e uomini di classifica come Derek G, Luis Menthies, David
01:20Godu e Timmen Aresman, che, tra il finale vallonato della prima tappa e la prova contro il tempo
01:25del giorno successivo, hanno tutti chiuso le prime tre giornate con un ritardo superiore
01:29al minuto da Pedersen, un gap che li obbligherà, gambe permettendo, ad avere un approccio più
01:34aggressivo nelle tappe a loro più congeniali. In casa Italia, anche senza squilli, molti
01:39azzurri hanno fatto intravedere di essere generalmente in possesso di una buona condizione,
01:43come dimostrano il quarto posto di Busatto a Tirana il primo giorno, il quarto di Affini
01:48a cronometro e cinque classificati nelle prime dieci posizioni a Valona, tutti segnali questi
01:53che fanno ben sperare per il proseguimento della manifestazione.
01:59Vittoria Bussi migliora se stessa. La classe 1987 romana, infatti, è riuscita nel weekend
02:06a ritoccare il record dell'ora che le apparteneva, portando il nuovo limite in campo femminile,
02:10a 50 chilometri e 455 metri. Per Bussi, a segno nello stesso impianto, quello di Aguas
02:16Calientes, in Messico, in cui il 13 ottobre 2023 aveva stabilito il precedente record, si tratta
02:22complessivamente del terzo tentativo andato a buon fine dopo quelli del 2018 e appunto
02:26di due anni fa.
02:28Sono molto felice, riconfermarmi e migliorare il mio precedente record è stato fantastico
02:32a dichiarato Bussi a tutto bcweb. Questo è il mio terzo record dell'ora e credo di poter
02:36dire di aver contribuito tanto alla storia di questa specialità, che da sempre amo e che
02:41da sempre fa parte della mia vita, ha proseguito la ragazza laziale, subito pronta a lanciarsi
02:46in una nuova sfida.
02:46Ora mi concedo uno o due giorni di recupero e poi tenterò il record sui 4 chilometri.
02:51La vera sfida, il grande sogno, è riuscire ad ottenere entrambi i primati, ha concluso
02:56una Bussi fortemente decisa a superare anche il 4,24 e 60, stabilito sui 4000 metri a febbraio
03:02dalla gallese Anna Morris.
03:04È un lutto molto sentito quello che ha coinvolto e colpito anche il mondo del ciclismo nelle
03:11ultime ore. Domenica mattina infatti è arrivata la notizia della morte di Fabrizio Borra, noto
03:16fisioterapista fra le cui mani, oltre a tante celebrità dello spettacolo, sono passati anche
03:21diversi campioni dello sport. Alonso, Schumacher, Dovizioso, Tamberi, Magic Johnson, ma anche
03:27Giovanotti e Benigni, sono tutti stati oggetto dei sapenti trattamenti di Borra, il quale era
03:32una figura richiestissima anche dagli assi delle due ruote. Cipollini, Bettini, Pogaciar
03:37e in passato soprattutto il compianto Marco Pantani, rimesso in sella dopo il terribile
03:41incidente alla Milano-Torino del 1995, si sono rivolti a lui per far fronte agli infortuni
03:47e ai malanni in cui sono incappati in carriera. Borra, dunque, ispirato a 64 anni dopo aver
03:52lottato a lungo contro una malattia che lo tormentava da tempo, lascia un bellissimo ricordo di sé
03:57in tutto il mondo dello sport, dove è stato ampiamente apprezzato sia per le sue qualità
04:01professionali che anche per il carisma e le doti umane che l'hanno sempre illuminato.