Tra i momenti più emozionanti del Festival di Cannes 2025 c'è stato sicuramente l'arrivo di Jafar Panahi, regista iraniano dissidente, il nono giorno della kermesse. Dopo anni di prigionia e di arresti domiciliari, col divieto di lavorare per 20 anni e di partecipare a eventi all'estero (dove i suoi film, girati di nascosto, giungevano senza di lui) è arrivato per la premiere di Un simple accident. Il film che tre giorni dopo ha vinto, era "inevitabile" sia cinematograficamente che politicamente, la Palma d'Oro. Ecco la sua storia, raccontata dall'inviata ANSA a Cannes Alessandra Magliaro. ServizioDi Nicola Roumeliotis