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  • 20/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma -​ Sicurezza delle attività subacquee
Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica - Ufficio di Presidenza
Audizioni sul ddl 1462 (Sicurezza delle attività subacquee): Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera e FIPSAS (Federazione italiana pesca sportiva attività subacquee e nuoto pinnato) (20.05.25)

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Trascrizione
00:00di pubblicità è adottata per la procedura informativa che sta per iniziare.
00:29La rinuncia dell'Ufficio Presidente prevede lo svolgimento di audizioni e videoconferenze
00:33sul disegno di legge 1462 e sicurezza delle attività subacquee.
00:37Siamo collegati con l'Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, Comandante Generale di Capri Riporto,
00:43Guardia Costiera, che ringrazio per la presenza e che gli cedo la parola.
00:50Buongiorno Ammiraglio.
00:52Buongiorno Presidente. Mi sente?
00:54Sì, bene.
00:55Signor Presidente, norembre senatori, membri della Commissione, vi ringrazio per la preziosa opportunità
01:01di intervenire nell'ambito dei lavori per l'approvazione del disegno di legge sulla dimensione subacquea
01:06e poter offrire, come organizzazione di riferimento dello Stato nel settore marittimo e civile,
01:11il proprio contributo in termini di competenze ed esperienze maturata nel più ampio contesto
01:17delle attività marittime di cui l'ambiente subacqueo rappresenta, per quanto particolare
01:22dalle grandi potenzialità di sviluppo, comunque una porzione.
01:26Partendo da questa premessa, l'approccio regolatore più appropriato non può che essere organico e sistemico
01:31rispetto alla più ampia disciplina giuridica generale delle attività marittime nazionali ed eurounitarie
01:37di cui, con ogni evidenza, il disegno di legge rappresenta un appendice rivolto a valorizzare peculiarità
01:43e opportunità di crescita.
01:45Il Corpo delle Capri Riporto e Guardia Costiera, di cui quest'anno ricorre l'anniversario dei 160 anni
01:50dalla sua fondazione, nasce e si sviluppa come Corpo Civile dei Funzionari Marittimi
01:55della loro Ministero della Maria nel Campine, militarizzato nel 1919 e dal 1924 Corpo della Maria Militare,
02:03cui è attribuita la titolarità delle funzioni marittime e civili dello Stato
02:07tramite le autorità marittime nazionali diffuse capillarmente sul territorio,
02:11capitali di riporto, direzioni maritti e uffici circondariali, e da sempre in prima linea
02:17nella cura e tutela dei traffici e delle attività marittime e civili, con particolare riferimento
02:22ai profili della loro sicurezza, disciplina e regolazione, anche in considerazione della sua
02:27capillare presenza lungo gli 8.000 km di costa.
02:31L'ambiente fisico in cui interviene la nuova disciplina è quello del Mar Mediterraneo,
02:35dove, nonostante le ridotte dimensioni, transita il 20% dei traffici mercantili
02:41dell'intera frotta mondiale, caratterizzando una posizione geografica centrale della nostra
02:47nazione nel quadro dei traffici marittimi globali, circostanza che impone l'esigenza
02:52di porre massima e costante attenzione ai profili di tutela della sicurezza della navigazione
02:57e ambientale di questo delicato e prezioso ecosistema.
03:02Mediterraneo, che rappresenta oggi dal punto di vista geopolitico anche una ideale linea
03:07di un confine delicato e precario, in cui si consuma quotidianamente il confronto tra
03:12Nord e Sud, tra Occidente e Oriente del mondo moderno, quindi luogo di straordinaria importanza
03:17strategica negli equilibri globali.
03:21In questo contesto l'Italia ha assunto nel tempo un ruolo centrale, consolidando funzioni,
03:25capacità e responsabilità ben al di là dell'estensione fisica delle nostre acque
03:30territoriali.
03:31Quasi 500 mila chilometri quadrati, circa un quinto del Mediterraneo nel suo complesso,
03:37in cui la Guardia Costiera svolge quotidianamente numerose attività di tutela per interesse
03:42nazionale, tra cui il soccorso, la tutela dell'ambiente marino, la gestione della sicurezza
03:47delle navi e dei loro equipaggi, la sicurezza delle navi e dei porti e infine il monitoraggio
03:52e controllo delle attività di pesca.
03:54Tutti compiti che già oggi travalicano i tradizionali confini delle 12 miglia dalla
03:59costa, un'organizzazione già pronta ad esercitare le nuove sfide operative che deriveranno
04:04dalla definizione della futura zona economica esclusiva, di cui con la legge del 14 giugno
04:102021 numero 91 è stata autorizzata l'istituzione.
04:14Ed è proprio il processo ormai inevitabile diffuso di progressiva creazione di prerogative
04:19e nuovi spazi marittimi a favore degli stati costieri, la cosiddetta territorializzazione
04:25del mare, che deve spiegare un approccio sistemico integrato rispetto alla regolazione
04:29e disciplina di nuove fattispecie marittime per consentire allo Stato costiero di esercitare
04:35diritti sovrani e giurisdizione in nuove aree marittime, sia con riferimento allo sfruttamento
04:41delle risorse biologiche e non, della colonna d'acqua, la pesca e dei fondali marini, risorse
04:46minerarie, depositi di gas e di idrocarburi, ma anche diritti connessi con la conduzione
04:52di altre attività economiche, come la produzione di energie rinnovabili a partire dall'acqua,
04:57dalle correnti marine o dai venti e di ricerca scientifica, ma anche diritti e doveri di
05:03protezione dell'ecosistema marino.
05:05Un approccio integrato e sistemico coerente anche con il diritto marittimo unionale europeo
05:11della strategia europea di sicurezza marittima e internazionale, quest'ultimo definito dalla
05:17Convenzione sul diritto del mare di Montego Bay del 1982, che impone un quadro ordinamentale
05:24flessibile ma unitario. Dal mare dipende l'80% dell'approvvigionamento del paese, non solo
05:30quello energetico, ma anche quello alimentare di materie prime, senza le quali l'Italia
05:36non avrebbe potuto raggiungere e conservare i risultati economici registrati negli anni.
05:41E l'intero ciclo logistico del traffico marittimo rappresenta una combinazione equilibrata e
05:46coordinata tra orizzonte marittimo e terrestre, dipendendo in modo determinante dalle navi,
05:52realizzandosi con l'atterraggio e l'ormeggio nei porti nei quali si svolge un ciclo di
05:57attività complesso e sinergico, fondamentale per la catena di approvvigionamento nazionale
06:03e capace anche di fornire un autonomo e rilevante valore aggiunto in termini di prodotto interno loro.
06:09Questo breve dato di contesto ritengo costituisca una necessaria premessa per consentire di
06:14acquisire piena consapevolezza delle dimensioni e degli ambiti giuridici ed operativi in cui
06:19opera la Guardia Costiera, cresciuta nell'ultima industria di pari passo con l'intero settore
06:24marittimo nazionale.
06:26Le attività, i compiti ed il legame che esiste con il Ministero delle Infrastrutture e dei
06:31Trasporti delineano la gran parte delle funzioni svolte dalle Capitanerie di Porto a Guardia
06:35Costiera, quale amministrazione attiva periferica del Ministero e del Comando Generale e quale
06:40sua articolazione centrale.
06:42In stretta continuità con il quadro storico delle competenze del soppresso Ministero della
06:47Maniera Mercantile, alcune delle quali, come ad esempio quello in materia di pesca ed ambiente,
06:52sono state poi assorbite dalla competenza del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità
06:57Alimentare e delle Foreste, il MASAP, e il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza
07:01Energetica, il MASE, che al loro avvolto sono diventati nuovi e solidi punti di riferimento
07:06amministrativo e operativo delle attività svolte dal corpo delle Capitanerie.
07:11Sono tuttavia quantitativamente e qualitativamente prevalenti i legami con il Ministero delle
07:16Infrastrutture e dei Trasporti, nell'ambito del quale si individua l'inquadramento organizzativo
07:21del Comando Generale delle Capitanerie di Porto a Guardia Costiera, quale organo ha le dirette
07:26dipendenze del Ministro con rango di Dipartimento, che opera quale centro di responsabilità
07:31amministrativa ed è assegnatario delle relative dotazioni finanziarie annualmente inserite
07:35nel quadro del bilancio del MIL.
07:38Una delle caratteristiche del regime giuridico che regola il settore delle attività che
07:42interessano i fondali marini è la varietà di attori coinvolti a diverso titolo, qualità
07:47che, ad esempio, troviamo nelle operazioni di posa di cavi e condotte sottomarine, attività
07:52articolate e complesse che generano relazioni giuridiche altrettanto complesse e variabili
07:57a secondo della zona marittima e del tipo di soggetto giuridico preso in considerazione.
08:03Rilevano a riguardo le disposizioni che nell'ordinamento nazionale regolano gli usi del demanio marittimo
08:09a partire dal Codice di Navigazione, fino ad arrivare alle norme discendenti che hanno
08:13disciplinato l'aderimento delle funzioni a regioni e comuni, eccezion fatta per le concessioni
08:19relative alle reti per l'approvvigionamento di fonti di energia, che sono rimaste nella
08:23piena competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che le esercita per il tramite
08:28delle Capitanerie di Porto.
08:30A livello internazionale, oltre alle regole contenute nell'ANCLOS, la Direttiva dell'Unione
08:35Europea 2013-2030 in materia di sicurezza delle operazioni in mare del settore del
08:40idrocarburi è stata ricevuta dall'Italia assegnando obblighi di monitoraggio per la
08:44sicurezza e la protezione delle infrastrutture energetiche offshore e sottomarine e le Capitanerie
08:50di Porto Guardia Grossiera sono coinvolte direttamente nell'attuazione di misure per
08:54garantire la sicurezza di talle infrastrutture nell'ambito del Comitato per la Sicurezza
08:58delle Operazioni a Mare previsto dall'articolo 8 del decreto legislativo 18 agosto 2015 numero
09:05145, il cosiddetto Comitato offshore.
09:09Più recentemente lo strumento di pianificazione degli spazi marittimi previsti dalla Direttiva
09:142014-1989 all'intento di promuovere la crescita sostenibile delle economie marittime, cosiddetta
09:20economia blu, lo sviluppo sostenibile delle zone marine e l'uso sostenibile delle risorse
09:29marine per la convivenza del mare, delle rotte, delle navi e delle infrastrutture sottomarine,
09:34incluse quelle critiche.
09:36Anche in questo caso, nell'individuare la necessità di un'azione coordinata ai fini
09:40della sicurezza della navigazione e protezione dell'ambiente marino, il Ministero delle
09:45Infrastrutture e delle Traporte è stato individuato come l'autorità competente che
09:48opera attraverso un Comitato tecnico cui partecipano tutte le amministrazioni maggiormente coinvolte.
09:54A tal riguardo, il Comando Generale, nell'ambito dei procedimenti amministrativi per prospezione
09:59di ricerche di idrocarburi, posa di cavi e ricerche scientifiche, agisce quale autorità
10:04competente in materia di sicurezza della navigazione ai fini degli articoli 79, 260, 261 e 262 della
10:12Convenzione di Montego Bay del 1982, la legge 689 del 2 dicembre 1994, rilasciando i previsti
10:21pareri in merito all'organo coordinatore, il MAEC.
10:28Guardiamo le Capitanie di Porto e la Guardia Ostiere nel mondo della subarca, vediamo il profilo
10:32operativo. Attualmente le Capitanie di Porto dispongono di cinque nuclei subarchi specializzati
10:36che rappresentano una risorsa fondamentale per la vigilanza e il controllo in ambito maritimo.
10:41Questi nuclei sono impegnati in attività di alto profilo e complessità, operando in settori
10:46strategici quali la tutela delle riserve marine protette e delle aree marine di particolare interesse
10:51storico, artistico e archeologico. Il loro ruolo si estende al monitoraggio e alla salvaguardia
10:57di ambienti marini delicati, assicurando rispetto delle normative che regolano l'accesso e le attività
11:03all'interno di queste zone, al fine di preservare habitat naturali unici e testimonianze culturali
11:09di grande valore. Grazie alla loro formazione specifica, all'uso di tecnologie avanzate, i nuclei
11:15subarchi effettuano anche attività di ricerca e recupero di redditi sommersi, oltre alla localizzazione
11:21di naufraghi dispersi sul fondale marino, supportando operazioni di soccorso e intervento in contesti
11:27di emergenza. Parallelamente, questi gruppi specializzati svolgono un ruolo cruciale nel controllo
11:33e nelle ispezioni subarque di infrastrutture strategiche quali navi mercantili, piattaforme offshore,
11:39nonché cavi e condotte sottomarine. Tale attività è essenziale per garantire l'integrità e la sicurezza
11:45di queste strutture, prevedendo rischi ambientali e operativi e contribuendo alla tutela del patrimonio
11:49marittimo nazionale. L'azione combinata di questi cinque nuclei consente così di assicurare un presidio
11:55efficace e costante del mare, integrando competenze tecniche, operative e conoscenze specialistiche
12:01che rispondono a una vasta gamma di esigenze, dalla protezione ambientale alla sicurezza marittima
12:07fino alla salvaguardia del patrimonio culturale sommesso. Un totale di 64 sommazzatori di ogni ruolo
12:13in grado, ripartite tra i cinque nuclei che sono con sede presso le Capitanerie di Porto di San Benedetto
12:19del Tronto, Napoli, Cagliari e Genova e presso il reparto sul Porto Navale di Messino.
12:25Guardiamo ora la parte amministrativa. Nel contesto delle attività subarque, le Capitanerie di Porto
12:29rivestono il ruolo di primo piano non soltanto sotto il profilo operativo e ispettivo, ma anche e soprattutto
12:35sul piano amministrativo e autorizzativo. Esse costituiscono l'autorità marittima territorialmente
12:41competente, preposta a rilascio, alla regolamentazione e alla vigilanza delle attività che si svolgono
12:47nel domanio marittimo e negli spazi marini soggetti a specifici regimi di tutela e disciplina.
12:53Uno dei compiti fondamentali delle Capitanerie è rappresentato alla gestione delle autorizzazioni
12:57per i lavori subarquei. Qualsiasi intervento che implichi immersione in ambito portuale o lungo le coste
13:03che si tratti di ispezioni tecniche, pose di cavi o condotte, operazioni di dragaggio, lavori sul fondale
13:09o su strutture sommerse, richiede una preventiva autorizzazione da parte della Capitaneria competente
13:14per territorio. Questo procedimento prevede la valutazione tecnica del progetto presentato,
13:20la verifica della compatibilità ambientale e della sicurezza delle operazioni nonché il rispetto
13:26della normativa vigente in materia di navigazione, sicurezza e tutela del patrimonio marino.
13:33L'istruttore amministrativo comprende tipicamente l'esame della documentazione tecnica e progettuale
13:38dell'intervento, la verifica della qualifica professionale dei subarque delle ditte incaricate,
13:43la valutazione dell'impatto sulle attività di navigazione sull'ambiente marino
13:47e l'eventuale coinvolgimento di altri enti competenti, ad esempio il Ministero dell'Ambiente
13:52della sicurezza energetica, le soppretendenze, l'ISPRA, il Ministero della Cultura,
13:56enti gestori di aree marine protette. Ulteriore aspetto rilevante è la gestione delle segnalazioni
14:02dei permessi temporanei per immersioni professionali non legati a cantieri strutturati
14:07come indagini ambientali, rilievi scientifici o verifiche tecniche. Anche in questi casi
14:12è necessaria una comunicazione preventiva e spesso una specifica autorizzazione,
14:17specialmente se le immersioni interessano aree interdette alla navigazione o soggette a vincoli.
14:22In sintesi, le capitali di riporto guardie costiere operano costantemente come ente regolatore
14:28di garanzia nel settore subarco professionale, anche al di fuori dei limiti portuali,
14:33assicurando che tutte le attività siano autorizzate, tracciate, eseguite da soggetti qualificati
14:39e svolte nel pieno rispetto della normativa vigente e degli standard di sicurezza previsti.
14:45Questo sistema amministrativo consente di coniugare la necessità di sviluppo e intervento infrastrutturale
14:51con la tutela dell'ambiente, della sicurezza della navigazione e del patrimonio culturale sommerso.
14:56Guardiamo ora il monitoraggio e le informazioni sul traffico navale, un ulteriore elemento decisivo
15:01a supporto anche delle infrastrutture sommerse è dato inoltre dal disporre di efficaci e diffusi
15:07sistemi di monitoraggio delle attività marittime sul presupposto fattuale che la quasi totalità
15:12delle minacce e delle cause di danneggiamento fisico dei cavi sottomarini arrivano da assetti di superficie
15:18o da questi rilasciati, sia nel caso prevalente dei danni dovuti a comportamenti di natura accidentale
15:24colposa, tipo attività di pesca o ancoraggi, sia quando dovuti ad attività volontarie e dolose.
15:30Una sicurezza dell'infrastruttura significa perciò anche convivenza e compatibilità nel mare
15:36con le rotte delle navi, anzitutto, e con le altre attività mercantili marittime,
15:40anche ai fini della sicurezza della navigazione e ambientale.
15:44Sotto questo aspetto il Comando Generale Sensi del Decreto Legislativo 196 del 2005
15:49è autorità nazionale competente per l'attività di monitoraggio del traffico marittimo mercantile,
15:55focal point nella gestione dei sistemi di monitoraggio e di rapportazione navale obbligatorie
16:00degli stretti di Buonefacio e Messina e del mare Adriatico, nonché di regolazione dei sistemi
16:06di rapportazione navale obbligatorie a vigore all'interno delle acque marine di giurisdizione
16:10dei centri Vessel Traffic Service.
16:13Al Comando Generale è altresì affidata l'implementazione e la gestione in via esclusiva
16:18del Vessel Traffic Monitoring Information System nazionale, nonché della Rete Automatic Identification System nazionale,
16:25nonché l'acquisizione delle informazioni del Long Range Information and Tracking, sistema di identificazione
16:31e tracciamento delle navi che opera a grandi distanze dalle coste nazionali.
16:36L'attuazione della Direttiva 2259 relativa all'istituzione di un sistema comunitare di monitoraggio
16:42e di informazione sul traffico navale e le sue successive trasposizioni nel diritto nazionale
16:47hanno definito un assetto di competenze che per il traffico marittimo mercantile affidano
16:52alla Guardia Fustiera l'esercizio di questa cruciale funzione, quale lodo primario informativo
16:57attraverso gli assetti operativi del Comando Generale, che provvede a rendere disponibili
17:02i dati di monitoraggio a tutti gli organi preposti, da ultimo ai sensi dell'articolo 3
17:08del decreto interministeriale 10 marzo 2025, che prevede le regole di interoperabilità
17:15tra i sistemi e scambio dei dati e delle informazioni.
17:18Su tali presupposte è stato sottoscritto nel 2019 un accontro tra Terna e il Comando Generale
17:24per il monitoraggio e sorveglianza degli specchiacchi soprastanti ai fondali,
17:28su cui sono collocati circa 1.500 km di cavi sottomarini della rete di distribuzione di Terna.
17:34Passiamo ora alla sicurezza fisica dell'infrastruttura rispetto a minacce esterne, security marittima.
17:40La Strategia Marittima Europea di Sicurezza Marittima, unitamente alla Direttiva sulla Protezione Fisica
17:45delle Infrastrutture Critiche, la Direttiva CERN e Cibernetica, NIS e NIS2,
17:50definiscono un quadro coerente di azioni sullo scenario marittimo europeo,
17:54la cui attuazione dipenderà dai singoli Stati membri, proprio nell'ottica di garantire maggiore residenza.
18:00In tale contesto, le funzioni di protezione e tutela afferiscono le cosiddette funzioni di guardia di costiera
18:05definite dall'Unione Europea, poste in essere dai singoli Stati,
18:09secondo il proprio ordinamento e tramite le rispettive organizzazioni.
18:13Sotto il profilo della security, ovvero la tutela di minacce esterne, infrastrutture e beni mobili marittimi,
18:18porti, terminal culturali, piattaforme offshore e navi,
18:21le norme individuano il capitale di porto o guardia di costiera,
18:24essenzia del decreto legislativo 203 del 2007,
18:27quale amministrazione competente per coordinare il processo di adozione delle misure tecniche
18:32volte a migliorare la sicurezza delle navi e dei porti rispetto a minacce esterne.
18:37In esecuzione di norme europee, il Regolamento 724 del 2004,
18:42è internazionale il codice ISPS, veri e propri piani di sicurezza elaborati
18:47per prevenire e contrastare minacce alla sicurezza.
18:50Il comando generale del corpo del capitale di porto o guardia di costiera,
18:53in qualità di autorità competente per la maritime security,
18:56svolge un ruolo determinante per la proposta e le determinazioni dei livelli di sicurezza
19:01adottati dal Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti,
19:05per il tramite del Comitato interministeriale della sicurezza marittima.
19:09Più recentemente, con decreto del Ministero di Infrastrutture e Trasporti del 2 aprile del 2025,
19:14è stata approvata la nuova disciplina del CISM,
19:17che all'articolo 4 del Comitato ristretto permanente,
19:20in fase di approvazione, consente al Comando generale
19:23di proporre ed organizzare in tempi rabiti
19:25una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza marittima ristretto
19:29per l'aduzione urgente di misure di maritime security.
19:32Negli ambiti sopradichiamati, il Comando generale può proporre
19:35e motivare l'attuazione di misure di sicurezza MARSEC
19:38più o meno restrittive rispetto a quelle in vigore,
19:40sulla base delle effettive e aggiornate situazioni sul campo.
19:44Tale scenario, peraltro, si è già verificato in diverse occasioni,
19:48anche recenti, proprio rispetto a tutela di navi posacavi in zone a rischio guerra.
19:54Parliamo ora, un accenno alla resilienza delle infrastrutture critiche.
19:58La tutela delle infrastrutture critiche è prevista dal Decreto legislativo
20:024 settembre 2024 numero 134,
20:05quale attuazione della Direttiva UE 2022-2557
20:10del Parlamento europeo del Consiglio del 14 dicembre 2022
20:15relativa alla resilienza dei soggetti critici
20:18e che abroga la Direttiva 2814 del Consiglio,
20:22la cosiddetta Direttiva CER,
20:24in cui si prevede un coordinamento centrale presso la Presidenza del Consiglio
20:27individuando le autorità competenti settoriali.
20:30Per la sicurezza delle infrastrutture marittime, porti e navi,
20:34l'autorità settoriale e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
20:38che esercita tali competenze attraverso il Comando generale delle capitali di porto,
20:43mentre per quanto attiene i cavidotti energetici e le infrastrutture di comunicazione,
20:47sia a livello terrestre che marittimo,
20:49la Norma nazionale individua il Ministero delle Imprese del Made in Italy
20:52come struttura settorialmente competente.
20:55Appare evidente la stretta analogia tra la resilienza dei porti e delle navi
20:59e quella dei cavidotti sottomarini rispetto a possibili minacce
21:02ed è l'opportunità di un regime di protezione, pianificazione
21:06e certificazione uniforme sul presupposto dell'appartenenza
21:09al più generale settore marittimo.
21:11Peraltro, il Codice della Navigazione assegna alle capitali di porto
21:14specifiche competenze in materia di vigilanza e controllo del demanio marittimo,
21:18incluse le infrastrutture sottomarine connesse ad attività economiche o energetiche,
21:23indissolubilmente legate alla qualifica di ufficiale e agente di polizia giudiziaria nel suo personale.
21:29La già richiamata Direttiva UESO, la Sicurezza delle Operazioni in mare,
21:34è stata recepita dall'Italia segnando obblighi di monitoraggio per la sicurezza
21:38e la protezione delle infrastrutture energetiche offshore e sottomarine.
21:42Le capitali di porto quadricostiera sono coinvolte nell'attuazione di misure
21:46per garantire la protezione di tali infrastrutture e nella riunione periodica
21:50del Comitato per la sicurezza delle operazioni a mare,
21:53previsto dall'articolo 8 del decreto legislativo 18 agosto 2015-145,
21:58il cosiddetto Comitato Offshore.
22:00Il Comitato, istituito in ricepimento della Direttiva europea 2013-20
22:04in materia di sicurezza dell'operazione in mare del settore degli idrocarburi,
22:08è disciplinato con un DPCM del 27 settembre 2016,
22:12ha il compito primario di definire ed attuare processi e procedure
22:16per la valutazione approfondita delle relazioni grandi rischi
22:19e di tutta la specifica documentazione che gli operatori offshore
22:23hanno l'obbligo di produrre in relazione alle attività minerali e strattive in mare
22:27ed attuare le successive fasi ispettive per circa i 140 impianti impegnati
22:33nelle operazioni di estrazione in mare nel settore degli idrocarburi.
22:37Inoltre, con specifico riferimento alla individuazione delle cause
22:41di eventi dannose alle infrastrutture sottomarine,
22:43è opportuno evidenziare che la Commissione europea ha emanato
22:46la raccomandazione 779 del 2014, in dato 26 febbraio 2024,
22:52sulle infrastrutture di cavi sottomarini sicure e resilienti.
22:56In particolare, la raccomandazione individua una serie di azioni mirate
22:59che gli Stati membri potrebbero intraprendere a livello nazionale e dell'Unione
23:03per valutare e migliorare la sicurezza dei cavi sottomarini,
23:06per migliorare la cooperazione e la risposta agli incidenti a livello unionale
23:11e per sostenere la realizzazione e il potenziamento di tali infrastrutture.
23:15Inoltre, la Commissione UE incoraggia gli Stati membri
23:18a mappare le infrastrutture sottomarine e a condividere informazioni
23:22sugli incidenti e sulle risposte agli incidenti.
23:25Il 21 febbraio 2025, la Commissione Europea,
23:28in risposta a numerosi episodi occorsi alle reti sottomarine nel nord Europa,
23:32ha lanciato un Action Plan per aumentare la sicurezza dei cavi sottomarini.
23:36Scopo dell'Action Plan è quello di prevenire incidenti distruttivi,
23:39aumentare la capacità di monitoraggio e aumentare la capacità di rispondere
23:43in modo coordinato da parte degli Stati membri
23:46a minacce di natura ibrida nei confronti delle reti sottomarine.
23:50Il rafforzamento di una filiera italiana dei cavi sottomarini
23:53in fibra ottica a lunga distanza rappresenta un'opportunità,
23:56nel contesto sovradescritto, per consolidare l'economia,
23:59offrire un'alternativa di mercato credibile agli investitori internazionali,
24:03creare posti di lavoro e posizionare l'Italia come un lidere
24:06nel settore a livello globale.
24:08Per quanto attiene al monitoraggio delle infrastrutture,
24:11anche alla luce dei recenti fatti accaduti in nord Europa,
24:14è importante monitorare i movimenti che avvengono intorno al cavo
24:17a fine di intervenire prima che il guasto si verifichi,
24:20e è importante individuare con precisione il punto di guasto.
24:23Passiamo ora alle previsioni contenute nel disegno di legge
24:27della subacqua in oggetto.
24:29Si è già condivisa in sede di istruttori interministeriali
24:32la finalità generale del provvedimento intesa a disciplinare attività
24:36che si realizzano nella dimensione subacqua non oggetto
24:39di specifica disciplina,
24:41di accrescere il livello di coordinamento tra le varse amministrazioni
24:44per quelle già oggetto di procedimenti autorizzatori,
24:48nonché l'obiettivo complessivo di incrementare la sicurezza
24:51e protezione delle infrastrutture fisiche subacque
24:53e della circolazione di mezzi sottomarini.
24:56Ciò premesso sussistono tuttavia delle perplessità
24:59su alcuni contenuti del disegno di legge,
25:01ad esempio sui contenuti dell'articolo 10
25:03che rischiano di appesantire le procedure autorizzatorie
25:06con l'inserimento di ulteriori step amministrativi
25:09legati all'istituzione del nuovo soggetto amministrativo,
25:12complessità che rischia di tradursi in un significativo impatto
25:15sull'utenza in termini di tempi
25:17per ottenere le autorizzazioni richieste.
25:20Il disegno di legge conferisce all'Agenzia ASAS
25:23una pluralità di funzioni,
25:25tra cui il potere autorizzativo per attività civili
25:27in acque territoriali internazionali,
25:29la definizione dei standard tecnici per i mezzi subacque,
25:32il controllo sulle interferenze,
25:34la formazione professionale,
25:36la regolazione dei percorsi infrastrutturali
25:38e il coordinamento informativo con le autorità militari e civili.
25:41Molte di queste competenze
25:43intersecano ambiti già assegnati
25:45ai ministeri ed enti esistenti,
25:47come la Marina Militare, i Capitali del Porto,
25:49la Guardia di Finanza, il Ministero dell'Ambiente,
25:51il Ministero del Made in Italy
25:53e il Dipartimento della Protezione Civile.
25:55In un'ottica di sicurezza delle infrastrutture subacque,
25:57sia organica e sistemica
25:59alla sicurezza di tutte le infrastrutture marittime
26:01e portuali civili,
26:03appare inoltre da ampliare la previsione
26:05contenuta nell'articolo 13,
26:07secondo comma lettera A,
26:09a riguardo è auspicabile
26:11prevedere un avvalimento degli assetti
26:13disponibili alla legislazione vigente,
26:15considerando che tutte le attività marittime civili
26:17e, come abbiamo visto,
26:19incidono necessariamente sulle attività subacque,
26:21sono già oggetto di monitoraggio
26:23a livello nazionale ed europeo,
26:25da parte della Centrale Operativa
26:27e dalla Guardia Costiera italiana.
26:29Prevedere una possibilità di avvalimento
26:31degli assetti statali esistenti
26:33ed avere a disponibilità di tutti i dati
26:35rappresenta senz'altro il modo migliore
26:37per avere una visione più possibile completa
26:39attuabile già oggi
26:41con il citato decreto interministeriale
26:4311 marzo 2025.
26:45Occorrerà pertanto di cercare
26:47adeguate forme di coordinamento informativo
26:49e un coinvolgimento di ASAS
26:51sin dalla fase istruttore dei vari procedimenti
26:53nell'obiettivo di realizzare
26:55una governance condivisa
26:57evitando amiguità sui profili di responsabilità
26:59delle singole amministrazioni
27:01nei relativi procedimenti
27:03e per i provvedimenti di competenza.
27:05Anche per evitare duplicazioni procedurali,
27:07conflitti di competenza
27:09e rallentamenti operativi
27:11che si potrebbero determinare in assenza
27:13di un meccanismo efficace di coordinamento
27:15tra l'agenzia e le altre autorità
27:17già operanti nel settore.
27:19L'articolato impone
27:21che ogni attività nella dimensione
27:23subacquea sia comunicata all'agenzia
27:25con almeno 15 giorni di anticipo
27:27e che attività potenzialmente interferenti
27:29siano preventivamente autorizzate.
27:31Se da un lato si comprende
27:33la finalità di prevenzione dei potenziali rischi
27:35delle interferenze, dall'altro la norma
27:37rischia di imporre vincoli eccessivamente rigidi
27:39per le seguenti tipologie di attività
27:41interventi tecnici urgenti
27:43riparazioni, manutenzioni, ispezioni
27:45campagne scientifiche che necessitano
27:47di autorizzazioni aperte perché possibili
27:49solo con condizioni meteomarine favorevoli
27:51ed esercitazioni di protezione civile
27:53o attività di ricerca.
27:55Inoltre, la disposizione che consente DERGO
27:57in caso di urgenza non chiarisce
27:59chi valuta l'urgenza, secondo quali criteri
28:01né in quali termini temporanei.
28:03Ciò espone gli operatori ad un'area
28:05interpretativa rispetto agli interlocutori
28:07da considerare per le diverse fattispecie.
28:09L'attuale assetto organizzativo
28:11delle autorizzazioni prevede già
28:13le diverse condizioni, dunque potrebbe essere
28:15ridondante prevedere un diverso ulteriore
28:17procedimento per le sue urgenze.
28:19Il disegno di legge, inoltre,
28:21data l'ampiezza e la multidisciplinarità
28:23della materia trattata, comporta
28:25un ragionevole rischio di frammentazione normativa
28:27qualora i singoli provvedimenti non vengono
28:29adeguatamente coordinati con il
28:31complesso sistema legislativo nazionale
28:33vigente in campo marittimo.
28:35È infatti fondamentale
28:37garantire una piena integrazione e coerenza
28:39con normativi di riferimento come il codice
28:41dell'ambiente, il codice della navigazione,
28:43la legislazione sulla sicurezza sul
28:45lavoro, nonché con le disposizioni relative
28:47alle infrastrutture energetiche.
28:49Parallelamente, appare necessario
28:51rinegarsi le divette europee
28:53più recenti e rilevanti, in particolare le
28:55direttive 2002-2555
28:57CER
28:59e la 2022-2557
29:01ANIS II
29:03che disciplinano rispettivamente la residenza
29:05dei soggetti e delle infrastrutture
29:07critiche e la cybersicurezza.
29:09Solo in questo modo sarà possibile assicurare
29:11una governance normativa armonizzata
29:13e coerente con l'impianto normativo
29:15europeo e nazionale esistente,
29:17capace quindi di evitare sovrapposizioni,
29:19conflitte o lacune
29:21che potrebbero compromettere l'efficacia
29:23complessiva del quadro regolatorio.
29:25Nonostante le buone intenzioni,
29:27gli ulteriori interventi normativi non eliminano
29:29potenziali frammentazioni di competenze
29:31che rischiano di generare incertezze e ostacoli
29:33per gli operatori economici e tecnici
29:35del settore marittimo, scoraggiando
29:37gli investimenti privati e rallentando
29:39l'innovazione e l'operatività pratica.
29:41Dagli effetti, potrebbe risultare
29:43contraddittorio rispetto agli obiettivi strategici
29:45di promozione e tutela dell'economia del mare,
29:47rischiando di non sostenere adeguatamente
29:49la capacità del nostro sistema
29:51di sviluppare un settore marittimo
29:53su banco realmente competitivo, sostenibile
29:55e residente nel contesto europeo globale.
29:57Vado alle conclusioni.
29:59Nella presente relazione,
30:01oltre a ripercorre il quadro generale
30:03delle competenze dell'abito in complesso articolato
30:05del settore marittimo, si è voluto evidenziare
30:07la necessità che l'intero complesso regolatore
30:09sia dotato di una coerenza
30:11e di una sua sistematica validità.
30:13Il Disegno di Legge 1462
30:15si propone di affrontare
30:17con una prospettiva strategica
30:19e lungimirante la crescente importanza
30:21della dimensione su banco
30:23nel contesto nazionale.
30:25Questo riconoscimento testimonia
30:27l'evoluzione del settore e la necessità
30:29di adeguare il quadro normativo istituzionale
30:31alle nuove sfide che esso presenta.
30:33Tuttavia, per garantire
30:35un'efficace attuazione del provvedimento
30:37appare indispensabile il procedo di alcuni correttivi
30:39mirati, nonché ad una revisione
30:41degli effetti sugli equilibri
30:43istituzionali esistenti,
30:45al fine di prevenire possibili
30:47conflitti di competenza e di efficienza operative
30:49e criticità che potrebbe
30:51ostacolare l'attività degli operatori coinvolti.
30:53In tale ottica, si
30:55tiene necessario promuovere un intervento articolato
30:57e approfondito volto a limitare
30:59le sovrapposizioni di competenze
31:01tra i diversi enti coinvolti
31:03a favorire un approccio unitario e sinergico
31:05nella gestione della materia,
31:07prevedere al massimo livello lo scambio
31:09delle informazioni rispetto alle procedure istruttorie
31:11avviate dalle autorità competenti
31:13necessarie all'agenzia per avere
31:15un costante e aggiornato quadro di insieme
31:17che consenta la valutazione delle eventuali interferenze,
31:19semplificare e rendere più snelle
31:21le procedure amministrative per le attività
31:23ricorrenti e prive di interferenze
31:25nei levanni, valorizzando
31:27e integrando gli strumenti già esistenti
31:29e operativi, così da ridurre gli oneri
31:31burocratici e velocizzare i tempi di risposta.
31:33L'esigenza di rafforzare
31:35una competenza pubblica e l'attività subacquea
31:37e di promuovere una filiera italiana
31:39e la posa di cavi sottomarini in fibra ottica a lunga distanza
31:41rappresenta sicuramente un'opportunità
31:43per l'Italia e nel contesto
31:45sovradescritto a corredare corpo,
31:47la strategia è volta ad incrementare
31:49la residenza in modo stabile e organizzato.
31:51Tale esigenza dovrà tuttavia
31:53muoversi nel quadro organico dell'attuazione
31:55della funzione marittima nazionale
31:57e nel solco delle normative europee,
31:59anche attraverso un dedicato monitoraggio
32:01di aree marine marittime sensibili
32:03per la presenza dei cavi sottomarini,
32:05attuando le fasi della prevenzione,
32:07della rilevazione, della risposta
32:09e infine della deterrenza,
32:11costituendo i quattro pilastri della recente strategia europea
32:13sulla residenza dei cavi sottomarini
32:15definiti dalla raccomandazione
32:17779-2024
32:19e dalla comunicazione di Helsinki
32:21del febbraio 2025,
32:23consentendo all'Italia di costruire
32:25e consolidare una posizione
32:27di leadership nel settore a livello globale.
32:29Attraverso
32:31l'utilizzo degli assetti del sistema
32:33in uso da guardia costiera italiana,
32:35la nazione può già oggi soddisfare
32:37i quattro citati pilastri della strategia europea,
32:39come dimostrato da alcuni recenti eventi
32:41che hanno coinvolto pescherecce
32:43l'Unità mercantile nazionale
32:45che si sono resi responsabili di eventi
32:47e che, anche se in navigazione
32:49oltre i limiti delle acque territoriali,
32:51sono stati soggetti ad inchieste
32:53partendo dal tracciamento delle rotte seguite
32:55effettuate dai sistemi
32:57e tese ad accertare l'eventuale responsabilità
32:59del danneggiamento
33:01di cavi condotte sottomarine.
33:03Posta sicuramente l'esigenza di garantire
33:05e di rafforzare il sistema di residenza
33:07e protezione delle infrastrutture sottomarine,
33:09tuttavia si richiama la circostanza fattuale
33:11della loro intrinseca complementarietà
33:13rispetto al mondo marittimo e nella sua globalità,
33:15secondo richiamato approcci
33:17di coerenza normativa internazionale
33:19ed europea da parte degli organismi
33:21proposti alla tutela della sicurezza marittima,
33:23l'Agenzia delle Nazioni Unite
33:25sulla Sicurezza Marittima LIMO
33:27e le agenzie marittime europee
33:29EMS, EFCA e FROTE.
33:31A riguardo è sicuramente registrare
33:33positivamente l'iniziativa di sviluppo e promozione
33:35anche tecnologica nel settore,
33:37svolta con l'istituzione del polo
33:39del Banco della Spezia, a cura del limite
33:41della difesa, che costituisce un efficace
33:43modello di partenariato pubblico-privato
33:45e potrà effettivamente contribuire
33:47a individuare e migliorare
33:49strumenti di reale efficacia
33:51e conoscenza del mondo sommerso,
33:53vero presupposto per aumentare la residenza
33:55e la sicurezza delle attività
33:57e delle infrastrutture di interesse nazionale.
33:59Tuttavia, qualsiasi soluzione
34:01organizzativa e regolatoria pubblica
34:03si intende porre in essere per garantire
34:05in futuro maggiore tutela a tale strategia
34:07e a tale concettore, è importante
34:09che ciò avvenga sempre nel quadro ordinamentale
34:11europeo-nazionale già delineato,
34:13individuo in modo preciso tali attribuzioni
34:15e competenze, ricadere nell'ambito
34:17delle funzioni marittime di guardia costiere.
34:19In tal senso, appare necessario
34:21valutare attentamente le ricollegute
34:23degli effetti di questo disegno di legge,
34:25estendendole anche ad una valutazione
34:27comparata su quanto altrettanto fanno
34:29o prevedono gli altri Paesi a riguardo,
34:31considerando che l'Italia è il primo Paese
34:33che provvede in modo così specifico
34:35a disciplinare il mondo delle attività civili
34:37nella sua banca, per evitare che possano
34:39derivare effetti indesiderati,
34:41sovra-regolatori, con il rischio
34:43di penalizzare le nostre imprese, anziché
34:45promuovere efficacemente lo sviluppo.
34:47Grazie Presidente, se lei è d'accordo
34:49noi avremo alcuni minimi
34:51emendamenti che le sottoporremo
34:53per le sue valutazioni.
34:55Grazie. Grazie Amiraglio,
34:57noi abbiamo anche la copia che ci ha mandato,
34:59quindi che verrà depositata,
35:01lei ci faccia pervenire all'ufficio,
35:03le sue osservazioni emendative
35:05su questo provvedimento e poi
35:07le verificheremo insieme all'arratrice.
35:09Grazie Amiraglio, grazie.
35:13Grazie Presidente.
35:33Passiamo adesso all'audizione di
35:35FIPSAS, Federazione Italiana Pesca Sportiva
35:37e Attività Subacquee e Nuoto Pinnato.
35:41Interviene Sergio Schiavone, Affari
35:43Legislativi Istituzionali, e Paolo Bonuomo,
35:45rappresentante del Comitato di Settora
35:47Didattica Subacquee, rappresentante del
35:49Comitato Settore Formazione e
35:51Sicurezza. Cedo la parola
35:55a chi vuole intervenire prima, se Schiavone
35:57o Bonuomo.
35:59Grazie, buongiorno.
36:01Buongiorno, sono Schiavone.
36:03Desidero in primo luogo ringraziare
36:05lei, signor Presidente, alla
36:07Service Petrucci, che è la relatrice
36:09turistica della questione, per
36:11l'invito che ci aveva fatto come
36:13federazione all'odierna audizione.
36:17Il test dell'IDL
36:19di cui si discute
36:21oggi è
36:23della relatrice.
36:25Presenta un impatto
36:27diciamo prezioso
36:29e capace di risolvere
36:31molte delle problematiche
36:33del tema
36:35di cui si parla.
36:37Quello che dirò è che la
36:39federazione ci trova assolutamente
36:41d'accordo
36:43in linea con la previsione
36:45di istituire un'agenzia governativa
36:47che coordini
36:49gli ambiti di intervento
36:51relativi alla sicurezza
36:53delle attività subacquee
36:55e per un maggior approfondimento
36:57lascio la parola
36:59a Collega Aldor Bonuomo
37:01che ha le competenze specifiche
37:03in tale settore, essendo il responsabile
37:05delle attività subacquee
37:07della didattica subacquea federale.
37:09Vi abbiamo
37:11inviato
37:13una teoria di presentazione della federazione
37:15per farvi conoscere
37:17tutte le nostre attività.
37:19Non sono tutte,
37:21è una sintesi,
37:23però
37:25cometa.
37:27Ringrazio l'omissione
37:29e buon lavoro. Passo la parola al collega.
37:31Grazie,
37:33prego.
37:35Grazie, buongiorno.
37:37Mi sentite?
37:39Ha 5 minuti per illustrarci?
37:41No, sono molto più breve.
37:43Grazie.
37:45Mi associo al collega, al dottor Schevone
37:47per i ringraziamenti
37:49dell'invito
37:51Tengo a precisare che questo passaggio
37:53come federazione l'abbiamo già fatto
37:55con una commissione
37:57dell'ufficio del turismo
37:59quindi abbiamo già fatto una sorta
38:01di screening
38:03per quello che riguarda
38:05tutte le attività sportive
38:07e le attività subacquee in genere
38:09e abbiamo visto che
38:11in questo nuovo
38:13disegno,
38:15questo nuovo fascicolo
38:17tutte le attività sportive sono state escluse
38:19quindi diciamo che non abbiamo
38:21nulla più da eccepire
38:23e tutto quello che è riportato
38:25noi chiaramente lo confermiamo
38:27lì vi è compresa anche
38:29l'agenzia
38:31la costruzione di questa nuova agenzia
38:33per la sicurezza delle strade subacquee
38:35Ecco, io non ho nulla da aggiungere
38:37ripeto perché l'avevo già
38:39visto
38:41queste bozze
38:43le avevo già analizzate
38:45insieme all'ufficio del turismo
38:47e avevamo già fatto presente
38:49le criticità, quindi per noi
38:51è approvato quanto riportato
38:53Grazie
38:55Grazie del contributo
38:57e buona giornata
38:59Grazie a voi
39:01Abbiamo finito il primo ciclo
39:03dell'audizione, grazie

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