Guardarsi allo specchio non è sempre un atto banale, soprattutto per chi lavora con la propria immagine. Lo racconta Bella Hadid in un’intervista sincera rilasciata a British Vogue, dove apre il cuore su un tema delicato: l’autostima e la percezione di sé. «Essere una ragazza nel mondo di oggi – o un ragazzo, o chiunque – è difficile se non ti senti sicuro di te. Guardarsi allo specchio al mattino può essere complicato, soprattutto quando sei giovane e pensi: "Questo non mi piace, nemmeno quello"» racconta la supermodella. «Essere semplicemente un essere umano e dover guardarsi allo specchio ogni giorno, credo che abbia davvero un effetto sulla fiducia in se stessi e sull’anima».
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Bella Hadid: lo specchio, l'autostima e le pressioni della moda
Nell’ambiente della moda, lo specchio non è solo uno strumento: è un giudice costante. Bella racconta come ha imparato a convivere con questa pressione, creando un «personaggio» per proteggersi. «Per questo dico che la ragazza che va al lavoro è Belinda. E poi, nel momento in cui torno a casa e mi siedo sul divano, torno ad essere semplicemente Bella… Può capitare che io pianga dalle 5 alle 7 del mattino, ma quando arrivo al lavoro ho un sorriso sul volto e affronto la giornata».
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Salute mentale e bellezza: «Quando torno a casa sono svuotata»
La modella sottolinea come l’apparenza sia spesso una maschera necessaria per sopravvivere in un mondo che non ammette fragilità. «Ho indossato questo alter ego per molto tempo. È quasi una maschera, perché quando torno a casa sono solo una persona svuotata», confessa.E aggiunge con durezza: «Odio quella str...a,» riferendosi al suo riflesso nello specchio. Le parole di Bella Hadid diventano il simbolo di un malessere condiviso, e ci invitano a chiederci con onestà: quanto pesa davvero la nostra immagine rispetto a ciò che siamo dentro?
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