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  • 03/06/2025
Un bacio sussurrato, una frase che resta nella memoria: «You must remember this – a kiss is still a kiss...». Bastano pochi secondi per spalancare il cuore di Tre ciotole, il film diretto da Isabel Coixet tratto dal romanzo omonimo di Michela Murgia. Nella clip condivisa dalla regista, Elio Germano e Alba Rohrwacher si muovono tra luci tenui e silenzi densi, in uno spazio che non è solo fisico ma emotivo. Una scena sospesa, in bilico tra la fragilità dell’addio e la tenerezza del ricordo. È un primo assaggio che lascia intendere una narrazione profonda e struggente, cucita su misura per chi ama i film che parlano sottovoce e colpiscono dritto al cuore.

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Un frammento intenso di Tre ciotole
La clip è ambientata nella suggestiva cornice della Centrale Montemartini di Roma. Le statue bianche, la luce diafana e i movimenti minimi dei due attori creano un’atmosfera quasi irreale. Non ci sono dialoghi, solo una musica che culla e un contatto visivo che dice tutto. Elio Germano si avvicina ad Alba Rohrwacher, e il tempo sembra rallentare. Un momento che sembra scolpito: l’eco della frase iconica da Casablanca richiama la natura eterna – e mai banale – dell’amore, anche quando è sull’orlo della fine.

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Dal romanzo di Michela Murgia alla pellicola di Isabel Coixet
Il film è tratto dall’ultimo romanzo pubblicato in vita da Michela Murgia, scomparsa nell’agosto 2023 a soli 51 anni, ed è stato accolto con grande affetto da pubblico e critica. Isabel Coixet, con la sua regia sensibile e rarefatta, ha trasformato la parola scritta in un’esperienza visiva intensa. «Tre ciotole è il mio paesaggio interiore», ha dichiarato la regista, che firma anche la sceneggiatura con Enrico Audenino. La storia ruota attorno a Marta, donna nel mezzo di una doppia crisi: una separazione e una diagnosi ineluttabile.

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Una coppia di interpreti d’eccezione
Alba Rohrwacher ed Elio Germano sono i volti scelti da Isabek Coixet per dare corpo e anima ai protagonisti. Scelti «con idee chiarissime» dalla regista, come ha raccontato Riccardo Tozzi (Cattleya), incarnano una relazione fatta di sospensioni, silenzi e dolori mai urlati. La loro presenza nella clip conferma quanto la scelta del cast sia stata centrata e coerente con il tono intimista del racconto.

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