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  • 18/05/2025
La vita senza sconti di Monica Giorgi, tennista e filosofa anarchica. La vita di un personaggio che ha fatto dei propri principi etici e morali la chiave di volta della propria esistenza, costi quel che costi, a qualsiasi prezzo. Una vita raccontata nel libro "Domani si va al mare", che Giorgi presenta all'Arena Repubblica Robinson al Salone del libro di Torino.   . .di Daniele Alberti e Gianvito Rutigliano

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Trascrizione
00:00La vita è un intreccio così difficile da dipanare, quindi è più facile viverla che poterla raccontare.
00:08In ogni caso credo che questo che mi è accaduto siano tutte esperienze arricchenti,
00:17proprio per la differenza e la discrepanza che si può vedere solo se si guarda nell'omogeneità.
00:28Non è omogenea la vita e le esperienze e si può parlare di queste solo se sono così differenti e direi anche contrastanti.
00:39Che cosa è successo a un certo punto, nel giorno della sua vita?
00:44Che sono nata, prima di tutto.
00:47E poi mi sono lasciata vivere anche dai contesti che mi sono capitati di vivere.
00:59Cioè è capitato, non so se si riferisce al fatto che sono stata arrestata o subito,
01:06è chiaro che è stato un fulmine a ciel sereno.
01:09Non tanto per il fatto che fossi inquisita, perché a quei tempi, negli anni settanta,
01:19effettivamente c'erano dei processi politici, sociali e anche, fra virgolette, rivoluzionari
01:26che portavano, chiunque poteva essere soggetto a della repressione o comunque a inquisizioni.
01:35La cosa che non potevo pensare è che fosse una criminalizzazione inesistente.
01:42La criminalizzazione significa dare dei reati che non erano solo d'opinione o di propaganda,
01:50erano reati crimini, veri e propri e quella è stata veramente la cosa che mi ha colpito di più.
01:58Tutto sommato mi sentivo di poter rischiare, anzi era quasi un merito per quei tempi
02:06sapere che potevi dar noia al sistema di allora.
02:12E quindi è successo che me le sono vissute, me le sono vissute scoprendo ancora altre esperienze.
02:19Non è che mi sono impegnata solo nel dimostrare la mia innocenza, certo, ma ci pensavano
02:26quello il collegio degli avvocati eccetera, però quello che mi premeva era di dire che
02:33era una testimonianza di criminalizzazione in atto, preventiva per quei tempi naturalmente,
02:40ora non so, non potrei dare un giudizio diverso.
02:44ero praticamente frastornata da tutto ciò, soprattutto dalla criminalizzazione di atti
02:53violenti, veri e propri crimini, non soltanto reati d'opinione.
02:58Ma mai temuto che la sua innocenza non fosse riconosciuta?
03:01Devo dire questa, ho perso fiducia nella legge, nei tribunali, ho perso molta fiducia
03:10nelle indagini per cercare di c'era il problema del pentitismo.
03:17No, no perché di quello di cui mi imputavano in parte ero soddisfatta come l'associazione
03:26sovversiva, ma per quegli altri sapevo di dover essere assolta in tutto, quindi era quello
03:33che temevo maggiormente, però avevo anche la certezza di non averli fatti e quella è
03:40la prima cosa, la verità è più forte di qualsiasi meccanismo politico, sociale, di
03:46repressione, di interesse eccetera.
03:49Quelle cose lì non mi appartenevano, quindi mi potevano anche condannare in 12 anni che
03:55la botta fu grossa, però poi sapevo che sarebbero caduti in tutte le maniere.
04:02Siete, invece cambiando drasticamente il momento e parlando...
04:06Come la vita, come la vita, si salta.
04:09Come nella vita, insomma è un grande momento per il tennis italiano, ma intanto quali sono
04:14i suoi giocatori di riferimento nel movimento tennisico italiano?
04:17Come tifosa chiaramente non glielo dico nemmeno, Sinner, la Paolini, anzi direi prima la Paolini,
04:23poi Sinner, per quanto riguarda il tennis, la bellezza del tennis che adoro, ecco i miei
04:31preferiti sono Alcaraz, attuali e un altro che mi piace moltissimo è Musetti, perché
04:40mi ricorda, non che è simile, ma mi ricorda la bellezza, come posso dire, la bellezza di
04:51giocare a tennis e anche l'intelligenza di un tennis che non è spacca campo, non fa le
04:57buche in terra, ma fa camminare, fa intorta tutti i giocatori e Musetti è il mio preferito,
05:06fra Sinner e Musetti, anche se faccio il tifo per Sinner, sono un'appassionata di Musetti,
05:14per le donne naturalmente la Paolini certo, ma quello è da tanto perché sembra che il
05:20tennis maschile, il tennis è esploso perché è esploso anche quello maschile, però il
05:26tennis femminile ha delle tradizioni più lunghe di vittoria, pensate alla Pennetta, alla Vinci
05:32che batte in semifinale la Williams e la Pennetta, due finaliste in terra americana, nel torneo
05:47uno dei grandi slam e quindi le donne hanno una tradizione più lunga, anche se il tennis
05:54ha sempre privilegiato di mettere in prima istanza, non è che se ne è dimenticato delle
06:02donne, però in prima istanza mettono sempre quello maschile, invece l'ordine ha un suo
06:09significato, io dico sempre le donne e poi gli uomini, ma non per sminuirli, per la realtà
06:15delle cose.

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